di Laura Boccanera
«E’ iniziato con un raffreddore mercoledì, ero al matrimonio di Altidona e ho fatto il tampone ieri. Sono positivo». L’ha scoperto così Roberto Mercuri, 48enne di Porto Potenza, invitato sabato scorso alla cerimonia che ha dato origine ad un focolaio di contagi fra la zona di Civitanova e il Fermano. I casi continuano a crescere e l’Asur non ha ancora terminato di contattare tutti coloro che sono risultati positivi e di effettuare le indagini epidemiologiche per allargare il numero delle quarantene. Mercuri, allenatore di calcio, racconta la sua storia e vuole vederci chiaro tanto che ha dato mandato all’avvocato Elisabetta De Santis di verificare se vi possano essere profili di irregolarità nella gestione del banchetto da parte del ristorante di Altidona. «Io vivo con mia mamma che è un soggetto fragile, lei è vaccinata, io avevo fatto la prima dose – racconta Mercuri -, ho letto del matrimonio e ho capito che era stato quello a cui avevo partecipato anche io per cui quando mercoledì ho iniziato ad avere il raffreddore ci ho fatto caso. Ho effettuato un tampone, prima il rapido ed era positivo, poi il molecolare che ha confermato. Ieri sera ho avuto la febbre fino a 39,2». Mercuri a sua volta ha infettato la badante che segue sua madre e la zia che era venuta in sostituzione dell’assistente domestica, mentre la madre anziana è al momento negativa. «Voglio capire se vi sono delle responsabilità. Io proprio in virtù dello stato di salute di mia madre sto molto attento, ho frequentato persone solo al matrimonio. Mi dispiace tantissimo per gli sposi, che non hanno responsabilità e che a loro volta hanno pagato il prezzo del contagio (il padre dello sposo e la sposa sono positivi, ndr), ma ho dato mandato al mio avvocato per valutare se l’organizzazione della villa ha rispettato tutte le norme in vigore. Eravamo stipati all’interno, con l’aria condizionata fortissima, era quasi freddo, con tavolate fino a 24 persone. Nel mio tavolo eravamo in 11 e 8 sono positivi».
Covid ospite indesiderato alle nozze, una quarantina i contagiati Positivi anche gli sposi
Ilenia Follenti Se queste erano le condizioni in sala, al chiuso, stipati, in tavoli con più di 4 persone non congiunte, ha fatto proprio bene. Oltretutto se questo matrimonio ha scatenato un focolaio, perché mai lo avrebbe dovuto prendere da un’altra parte e non proprio lì’?.. Ci sono attività, come le sale da ballo o le palestre, che hanno subito fortemente il peso di questo anno e mezzo, invece c’è chi le regole le raggira e le infrange tranquillamente… ha fatto proprio bene e visto che i controlli non ci sono, purtroppo ci ritroviamo noi beffati a dover fare da controllori Se queste erano le condizioni in sala, al chiuso, stipati, in tavoli con più di 4 persone non congiunte, ha fatto proprio bene. Oltretutto se questo matrimonio ha scatenato un focolaio, perché mai lo avrebbe dovuto prendere da un’altra parte e non proprio lì’?.. Ci sono attività, come le sale da ballo o le palestre, che hanno subito fortemente il peso di questo anno e mezzo, invece c’è chi le regole le raggira e le infrange tranquillamente… ha fatto proprio bene e visto che i controlli non ci sono, purtroppo ci ritroviamo noi beffati a dover fare da controllori.
ma non erano tutti vaccinati e tamponati?
Roberto Valentini questo purtroppo non esula il fatto di prendere il virus. Se il ristoratore però avesse rispettato le regole magari lui non si sarebbe infettato. Infatti quello che chiede è di verificare la corretta applicazione delle regole.
Scusate, ma la sistemazione dei tavoli e le relative sedute le stabiliscono gli sposi. Per DPCM l'aria condizionata, al chiuso deve essere in funzione di continuo e favorire il ricircolo dell'aria. Detto ciò, dove sono le colpe del ristoratore? Non mi sembra che gli sposi comunichino solo il numero dei commensali, ed alla sistemazione provveda il ristoratore. Per dovizia di informazione
...e poi ci sono persone che non accettano il green pass.....
Purtroppo il virus è così... Invece di trovare colpevoli che non ci sono... Io ho risolto il problema.. Faccio il regalo e non vado
Giustissimo! Se ci sono delle regole è per il bene di tutti, se non si rispettano poi succede questo casino! Fai bene!
Rimanendo in tema di ristorazione, tale atteggiamento mi richiama la situazione in cui un cliente ordina una pietanza, la assaggia, la giudica immangiabile e ciò nonostante la consuma tutta senza 'rimandarla' in cucina e senza fare alcuna osservazione. Poi si reca alla cassa e contesta aspettandosi uno sconto, non lo ottiene e fa una pessima recensione. Se avesse rilevato un problema avrebbe dovuto segnalarlo, se a seguito delle rimostranze non fosse stato adottato alcun rimedio se ne sarebbe dovuto andare. Il dubbio in questi casi è che tutto sommato la pietanza non fosse immangiabile o che la situazione andasse bene anche al signore.
L'unica soluzione è evitare queste situazioni, non andrei mai e poi mai ad un matrimonio in questo momento storico, e poi l'aria condizionata favorisce i virus, ovunque è tenuta fortissima, ma poi tutti a farsi bravi sul risparmio energetico eco compatibilità, cibo biologico e altre ipocrisie...
E certo, come si dimostra che se l è preso a ristorante? Potrebbe aver toccato una maniglia, messo le mani in bocca e voilà. Manca la certezza della prova che si è infettato a ristorante, visto che come dicono dall alto, siamo in pandemia e il virus è ovunque. A meno che ogni focolaio ha il suo ceppo!
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al chiuso in agosto, nemmeno con una pistola puntata per giunta con i contagi in rialzo …
Può essere che col freddo dell’aria condizionata la prima dose del vaccino sia caduta in letargo e che il virus se ne sia approfittato, la qual cosa potrebbe forse non succedere qualora si sia fatta anche la seconda dose dov’è magari presente anche una proteina antigelo.
Se un invitato accetta di partecipare ad un evento in quelle condizioni, se la può prendere solo con sè stesso… “Chi è causa del suo male…”
il signore che ha fatto la denuncia se si era reso conto che non c’erano le condizioni era libero di alzarsi e andarsene, troppo
comodo fare la denuncia dopo.