di Marco Cencioni (foto di Fabio Falcioni)
Volantini con la foto della sindaca Noemi Tartabini raffigurata a testa in giù e la frase “Credere, obbedire, penzolare”, con chiaro riferimento alle note vicende di Piazzale Loreto, comparsi lo scorso 24 aprile in giro per la città di Potenza Picena: individuati dalla Digos gli autori. Si tratta di due uomini tra i 35 e i 40 anni, un disoccupato e un commerciante entrambi residenti in provincia di Macerata. Dovranno rispondere di minaccia aggravata.
«E’ stato un gesto crudele che non poteva rimanere impunito – sottolinea il questore di Macerata, Antonio Pignataro – la foto era risalente a quando la sindaca era in stato di gravidanza, un atto vile condannato da tutte le forze politiche. Mesi di indagini coordinate dal procuratore Giovanni Giorgio hanno consentito di individuare i responsabili. Sono soggetti gravitanti negli ambienti dei centri sociali e in qualche modo connessi al mondo della cannabis light». Individuato e denunciato anche uno degli autori delle scritte minacciose contro il questore. E’ residente fuori provincia (è la quarta persona denunciata per aver imbrattato i muri con frasi offensive nei confronti di Pignataro) e non è legata agli altri due responsabili della creazione e dell’affissione degli adesivi di Potenza Picena.
Che erano comparsi in giro per la città il giorno prima della festa della Liberazione, dopo le polemiche per il manifesto del 25 aprile nel quale l’amministrazione comunale accomunava le morti per Covid a tutti i morti della seconda guerra mondiale. In quei giorni di lockdown era comunque in vigore il dispositivo di sicurezza disposto dal questore, che ha consentito un intervento immediato a Potenza Picena da parte degli uomini della Digos diretta dal vice questore Maria Nicoletta Pascucci. Sono stati subito raccolti elementi utili alle indagini, come le testimonianze di decine di persone e i video delle telecamere di sorveglianza (ore e ore di immagini registrate sia nelle zone in cui erano stati rinvenuti i volantini sia nelle vie di accesso alla città), e dopo servizi di appostamento e pedinamento, l’analisi dei dati raccolti, dei tabulati telefonici e le perquisizioni sono stati individuati i responsabili, che dovranno rispondere di minaccia aggravata. Sono tuttora in corso ulteriori indagini per verificare se nella vicenda siano coinvolte anche altre persone.
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Quindi a parere del Questore se uno è orientato politicamente a sinistra ha più probabilità di commettere reati?
Ho letto bene?
Gli comunico che io ho la tessera del PD così ha modo di ampliare il suo schedario.
Se pensiamo a quello che fanno coloro che frequentano i CENTRI SOCIALI quando si inseriscono nelle proteste non sono certo angioletti e, guarda caso, sono tutti ben protetti e foraggiati in un modo o nell’altro, dalla sinistra. O non è vero?!
Non è crudele, è un gesto idiota, inutile e controproducente. La crudeltà è un’altra cosa.
Prendo atto con piacere della rettifica apportata da CM al testo delle dichiarazioni del questore.
Per il sen. Morgoni, che ebbe da ridire al momento della segnalazione del vile attacco,attaccando speciosamente e frontalmente il Questore e insinuando la non cristallina posizione del sindaco (che invece era donna, incinta, e soprattutto vittima), suggerirei maggiore calma , per il futuro, prima di sputare sentenze.
Leggasi qui sotto suo memorabile intervento di allora:
https://m.cronachemaceratesi.it/2020/04/25/pignataro-scrive-a-tartabini-morgoni-il-questore-faccia-le-indagini-non-valutazioni-politiche/1397255/
Bene la Digos. Ma sarà interessante quello che verrà fuori nel processo sulle identità dei presunti colpevoli, sperando in tempi brevi….
Dopo l’individuazione dei due sospettati, vicini ai centri sociali ed al mondo della cannabis, del fatto crudele e vigliacco contro il sindaco donna oltretutto col pancione, rilevo il SILENZIO ASSORDANTE dei vari commentatori sinistrati dell’epoca che hanno accusato sia PIGNATARO che la TARTABINI con delle arrampicate sugli specchi come le segnalazioni di MORGONI al Prefetto, al Ministero dell’Interno e udite udite “l’invito al Questore di fare il proprio lavoro..!!” E ce ne fossero di questori validi come PIGNATARO che non ha bisogno di tali sollecitazioni perfettamente inutili proprio per gli ottimi risultati ottenuti sopratutto contro lo spaccio di droga per i quali, non a caso, dagli stessi ambienti ha ricevuto minacce più volte.