Mauro Coltorti
«Questi sono gli ultimi giorni prima della competizione elettorale che, qualunque cosa succeda, cambierà il volto della nostra regione. I cittadini di San Severino e Tolentino hanno diversi motivi per valutare attentamente a chi dare il voto. Il candidato presidente Gianni Mercorelli proviene da Tolentino ed è un terremotato. Votandolo sapete bene che farà i salti mortali tripli per affrontare e risolvere i problemi di questo territorio martoriato dal sisma e ancora in attesa di soluzioni risolutive». Così il senatore del M5S Mauro Coltorti si appella ai cittadini dell’entroterra e tira la volata al candidato governatore grillino in vista del voto di domenica e lunedì prossimi. «Ha anche portato avanti, con il sottoscritto e tanti altri – continua Coltorti – la battaglia per realizzare una superstrada di connessione tra San Severino e Tolentino che possa realizzarsi nel modo più economico e funzionale possibile. Soprattutto che si realizzi. Nel progetto originale la “bretella” passerebbe alla periferia nord dopo aver attraversato una frana di notevole dimensioni e spessore; raggiunta la periferia della città una ulteriore galleria attraverserebbe a bassa profondità una seconda area in frana al di sotto di un dosso su cui sorge un nucleo abitativo. Il tracciato alternativo non incontrerebbe ostacoli e costerebbe la metà: circa 60 mln contro i 110 del primo. Il candidato consigliere regionale per la Lega di San Severino Marche, Zura Puntaroni, ha dichiarato pubblicamente di aver ottenuto la bretella in cambio del depotenziamento dell’ospedale. A parte questa follia che ha portato in tutta la regione al depotenziamento di molti ospedali “locali”, la superstrada ha un costo di 110 milioni, ed è evidente che, se durante la realizzazione dell’opera dovessero sorgere problemi, che puntualmente con queste criticità si presenteranno, si rischia che l’opera rimanga incompiuta. I cittadini dovrebbero però chiedersi il motivo per cui la soluzione più economica e funzionale sia stata sostenuta dal Movimento 5 Stelle. 50 milioni non sono bruscolini e potranno essere utilizzati per altre opere di compensazione migliorative delle due città e in particolare alcuni ponti a Tolentino e alcune bretelle minori a San Severino, oltre alla possibilità di avviare una vera valorizzazione della città romana di Septempeda, un unicum regionale, che porterà turismo e dunque ricchezza a tutto il territorio».
Daniela Rondinelli, Gian Mario Mercorelli e Fabio Castaldo col sindaco Rosa Piermattei
Proprio ieri il vicepresidente del Parlamento europeo del M5S Fabio Massimo Castaldo, e la parlamentare europea Daniela Rondinelli hanno fatto visita a Severino durante il tour nelle Marche in supporto del candidato governatore
Daniela Rondinelli, Gian Mario Mercorelli e Fabio Castaldo
«La discussione – spiega il M5S – è partita dal Borgo Conce, storico quartiere settempedano sorto tra il ‘300 e il ‘400, unico ad aver mantenuto fino ai nostri giorni l’assetto urbanistico originario di quartiere protoindustriale-artigianale, nonostante le manomissioni messe in atto nel tempo dai privati e dalle precedenti amministrazioni. Una delle più importanti qualità del borgo era peraltro la presenza di un intelligentissimo quanto efficiente sistema di canalizzazione delle acque per sfruttarne la forza motrice prima e generare corrente elettrica in un futuro che vorremo». «Questa opera idraulica – sostiene il Portavoce Bompadre – è stata negli anni devastata con la cementificazione del “vallato” per farne un parcheggio voluto dall’amministrazione Eusebi di Alleanza nazionale». Più di recente l’amministrazione Martini prima e l’amministrazione Piermattei poi hanno avviato e portato avanti il progetto di riqualificazione della zona, recuperando alcuni edifici adibiti oggi ad abitazioni popolari e realizzando il Museo dell’elettricità. Ma per il M5S non può essere sufficiente ed è per questo che il gruppo locale propone di puntare lo sguardo sui Fondi europei 2021-2027 «per dare davvero nuova vita a questo borgo, che rappresenta un vero e proprio museo a cielo aperto».
Altro argomento l’ospedale “Bartolomeo Eustachio”. «La struttura – dicono i grillini – è passata dall’essere un centro di riferimento regionale – e non solo – per l’ostetricia e ginecologia, l’oculistica e l’oncologia, all’essere “quasi una scatola vuota”. Sono stati spesi oltre 7 milioni di euro per opere strutturali e di manutenzione ma di fatto – stigmatizzano gli attivisti locali – la struttura si sta smembrando e spegnendo grazie alla lungimirante, si fa per dire, politica sanitaria portata avanti da chi negli ultimi anni ha governato la Regione». Quindi la ricostruzione dell’istituto Divini danneggiato dal sisma. «Il ritrovamento di un abitato eneolitico sottostante le fondamenta del nuovo edificio scolastico – – aggiunge il M5S – ha fermato questi lavori che proponiamo di far ricominciare immediatamente. Parte dell’immobile è stato costruito e non è opportuno a questo punto interrompere le attività. Si potrebbe effettuare una copertura con vetro dell’area dei ritrovamenti – come accaduto anche all’interno del Duomo vecchio di San Severino con la precedente chiesa longobarda oggetto di ritrovamento durante i lavori post sisma del 1997 – e quindi concludere la costruzione del nuovo Itss “Divini” ». Il Movimento infine è tornato a proporre anche la Zes, zona economica speciale, per l’intero cratere del terremoto, «ma non come mera proposta di assistenzialismo bensì come “booster” per un territorio che dovrebbe ispirarsi al Trentino: a vocazione industriale nei fondovalle e, man mano che si sale di quota, puntare sulla sostenibilità». Da qui le ultime proposte: la tutela della faggeta di Canfaito e la valorizzazione della pianta autoctona d’ulivo l’Orbetana.
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