Emanuela Addario, politica come servizio
«Se sarò eletta devolverò il 50%
dell’indennità ai Servizi sociali»

ELEZIONI 2020 - Commerciante, giornalista, è candidata consigliere regionale nella lista della Lega a sostegno del candidato governatore delle Marche Francesco Acquaroli

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Emanuela Addario con Matteo Salvini

 

Emanuela Addario, commerciante a Porto Recanati, giornalista, è candidata consigliere regionale nella lista della Lega a sostegno del candidato governatore delle Marche Francesco Acquaroli.

Cosa l’ha spinta a candidarsi?
«Spirito di servizio, la volontà di mettere la mia esperienza umana e professionale al servizio del prossimo. Il desiderio di portare in Regione le istanze di chi vive situazioni difficili e non ha voce, non ha la possibilità di farsi ascoltare e sostenere».

La prima obiezione che in genere si fa a chi è in politica è che il fine sia quello dell’interesse personale, le parecchie migliaia di euro mensili di indennità. Nel suo caso?
«Per me non è così. Io un lavoro ce l’ho ed ho già deciso che, se come mi auguro, sarò eletta, mi dimezzerò l’indennità destinandone appunto il 50% ai Servizi sociali dei 57 comuni della provincia di Macerata. In sessanta mesi di legislatura riuscirei a toccare tutti i Comuni devolvendo somme da destinare alle famiglie che sono in difficoltà, dal pagamento delle bollette ai libri, giusto per citare alcune voci. Credo sia giusto sostenere l’azione sociale dei Comuni maceratesi, un segnale concreto di vicinanza e una presa di distanza da quanti invece considerano a politica come mezzo di arrampicata sociale e di arricchimento. Il consigliere regionale è una persona normale che deve occuparsi dei problemi delle persone. Per me è così, ho sempre agito in questo modo e, se sarò eletta, continuerò a farlo da consigliere regionale».

Perché ha scelto la Lega per candidarsi?
«Sono sempre stata di destra, ho sempre seguito le dinamiche politiche e sociali del territorio in cui vivo e rilevo che la Lega è il partito giusto per cambiare e ridare fiducia e speranza di futuro ai cittadini. Sostegno alle imprese, alle famiglie, a quanti hanno idee e voglia di impegnarsi per lo sviluppo della propria città e del Paese nel rispetto delle regole di convivenza civile».

addario2-325x244Come sta andando la campagna elettorale?
«La mia è e continuerà ad essere una  campagna elettorale fatta di ascolto dei cittadini, di raccolta delle varie segnalazioni, delle voci di chi in provincia vive e lavora, dal piccolo ristoratore dell’entroterra preoccupato perché dovrà pagare 4 anni di bollette sospese dopo il terremoto,

al papà del ragazzino in difficoltà nel trovare nelle Marche assistenza sanitaria rispetto alle cosiddette malattie rare ed è costretto ad esborsi consistenti, tali da condizionare un intero bilancio familiare. Questo faccio, di questo mi occupo. Nessun comizio, nessuno slogan: concretezza e vicinanza alle persone».

Sul fronte dei servizi quali sono i suoi riferimenti?
«In queste settimane di campagna elettorale, di incontri e scontri in nome del bene della Regione ho avuto modo di scoprire quanti ambiti siano rimasti scoperti nei 5 anni della presidenza Ceriscioli. La sanità delle Marche  è forse l’esempio più devastante. Ben prima dell’emergenza Covid, nuove necessità si erano create e andavano individuate e ascoltate per capire bene dove investire, su quali professionalità puntare,  quali risposte avevano dato le altre regioni. Invece si è assistito a un percorso di desertificazione che ha visto chiudere punti nascita, guardie mediche, interi reparti e ospedali cittadini».

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Emanuela Addario con Matteo Salvini

Risposte mancate, anche su questioni delicate.
«Si è manifestata la totale incapacità di gestire l’Adhd, un disturbo da deficit dell’attenzione, se non in strutture private ad alto costo per le famiglie. In Italia oggi la percentuale di casi di Adhd in età pediatrica è intorno al 3-4% e corrisponde a circa 270.000 -300.000 bambini.  Nonostante una sempre maggiore conoscenza del deficit dell’attenzione, iperattività, e nonostante i grandi discorsi di inclusione in ambito scolastico, la vita di una famiglia con un bambino affetto da Adhd non è affatto semplice. Manca il supporto adeguato. Mancano i centri di diagnosi e gestione,  manca la cultura. In particolare nella nostra regione. Eppure, se altre Regioni hanno potuto attivate percorsi specifici al riguardo, perché non lo possiamo fare noi? Prima i bambini».

Il fronte della sicurezza come si sviluppa?
«Stop all’immigrazione clandestina che troppo spesso serve soltanto a dare manodopera alla criminalità organizzata e alla rete dello spaccio di droga con effetti devastanti sui nostri giovani e sulle famiglie. Potenziamento della videosorveglianza e degli organici delle forze dell’ordine, troppo spesso chiamate a un lavoro tanto enorme quanto impossibile con delinquenti rimessi in circolazione poche ore dopo l’arresto»

Il Covid ha rallentato, di molto, l’economia e provocato riflessi negativi sull’occupazione
« Penso sia necessario investire sulle infrastrutture, potenziare le ricchezze che il nostro territorio ha in termini di beni culturali e paesaggistici. Investire sul turismo e sui prodotti del territorio, parliamo di qualità che possiamo offrire soltanto noi. Non possono certo venire i cinesi a copiare. Però non possiamo andare avanti con le idee di una sinistra che finanzia con il reddito di cittadinanza chi sta a casa e tartassa chi lavora e produce ricchezza per tutti».

(Spazio elettorale a pagamento) 



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