Solidarietà dal vescovo a Maccioni:
«Preoccupato da questi toni incivili»
Mangialardi volta pagina con Bonaccini

MARCHE 2020 - Il messaggio di Monsignor Marconi è stato pubblicato dal manager Gilberto Gentili, chiamato in causa sulla questione dei presunti "scarti" approdati in Umbria. Intanto il candidato governatore del centrosinistra illustrerà domani sera a Civitanova il suo progetto di riforma della sanità regionale con il governatore dell'Emilia Romagna: «Immediato ripristino dei punti di primo intervento e dei punti nascita nelle aree interne»

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Non si placa la polemica sui presunti “scarti” del management sanitario marchigiano approdati in Umbria. Le dichiarazioni, poi in parte ritrattate, del candidato governatore delle Marche Maurizio Mangialardi continuano a suscitare prese di posizione e non solo negli ambienti politici. Oggi il vescovo di Macerata Nazzareno Marconi ha voluto esprimere solidarietà ai personaggi in qualche modo tirati in ballo, vale a dire il commissario della sanità umbra Gilberto Gentili e il direttore amministrativo dell’azienda sanitaria di Perugia Alessandro Maccioni.

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Monsignor Nazzareno Marconi, vescovo di Macerata

Lo ha fatto con un messaggio che è stato pubblicato sulla pagina Facebook del manager Gilberto Gentili: «Carissimo, non credo servano atti di solidarietà da parte mia, ma se voi siete gli scarti vorrei vedere quali sono i geni che ci propongono… devo dire che sono davvero preoccupato del tono incivile che purtroppo, a volte da ambo le parti, sta prendendo questa campagna elettorale. Buona domenica».

«Parole di grande spessore – è il commento di Gentili – di un uomo certamente al di sopra delle parti. Grazie Eccellenza». Sul fronte sanitario è annunciata per domani una visita in ospedale del sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, candidato alle prossime elezioni regionali in una civica di centrodestra a sostegno di Acquaroli. Possibile che il primo cittadino di Tolentino voglia verificare la situazione dei servizi e lo stato della pratica legata alla demolizione e la ricostruzione della struttura sanitaria il cui iter era stato illustrato mesi fa dall’ex direttore generale dell’Av3 Alessandro Maccioni. Sulla questione dell’ospedale di Tolentino si registra un intervento anche della candidata consigliera regionale della Lega Anna Menghi che chiede, nelle more della ricostruzione, il mantenimento dei servizi esistenti.

Domani alle 21 al Varco sul mare di Civitanova, si terrà invece l’incontro tra Mangialardi e il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini. L’evento, che prevede la partecipazione di Giobbe Covatta, sarà presentato da Laura Padovani e sarà interamente tradotto nella Lingua dei Segni Italiana da Gino Pracchia.

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Stefano Bonaccini e Maurizio Mangialardi

Mangialardi nei giorni scorsi ha lanciato insieme a Bonaccini la proposta di una radicale riforma del decreto Balduzzi per liberare risorse volte al rilancio della sanità pubblica regionale. «Con Stefano – afferma Mangialardi – siamo già d’accordo sulla necessità di lanciare una grande offensiva su questo tema: un patto tra Marche ed Emilia Romagna per rilanciare la sanità pubblica, a partire dal ripristino dei punti di primo intervento e dei punti nascita nelle aree interne. La drammatica esperienza del Covid – aggiunge Mangialardi – ci dice chiaramente che nel settore della sanità pubblica è necessaria una rivoluzione. Una rivoluzione che dopo i tagli e le restrizioni imposte dai governi nazionali negli scorsi anni rimetta al centro il potenziamento delle strutture sanitarie, la costruzione di nuovi ospedali tecnologici e moderni, e lo sviluppo della medicina del territorio. Occorre, per essere concreti, un piano shock per il sistema sanitario che porti all’immediato ripristino dei punti di primo intervento e dei punti nascita nelle aree interne, a una capillare rete di infermieri di famiglia e di comunità, al raddoppio delle Unità speciali di continuità assistenziale, a investimenti su telemedicina ed edilizia sanitaria. Tutto questo insieme a una ridefinizione delle aree vaste, che dovranno essere dotate di maggiore autonomia gestionale. Per farlo – conclude Mangialardi – è però necessario costruire una forte alleanza tra le Regioni, affinché si apra una vertenza con il governo nazionale per arrivare a una rapida modifica del decreto Balduzzi, divenuto oggi insostenibile per chiunque intenda offrire servizi e prestazioni sanitarie pubbliche efficienti e adeguate ai bisogni dei cittadini. Diventa dunque fondamentale che la Regione non cada in mano alla destra sovranista, che vuole introdurre nelle Marche i modelli sanitari della Lombardia e del Veneto, che puntano alla massiccia privatizzazione dei servizi. Grazie alla disponibilità data dal presidente Stefano Bonaccini sono però certo che sapremo respingere questo grave rischio e voltare davvero pagina per quanto riguarda la politica sanitaria marchigiana».

(L. Pat.)

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