Il manifesto ufficiale del Comune firmato dalla sindaca Noemi Tartabini
di Giovanni De Franceschi
Niente da fare, è come se ci fosse una sorta di rigurgito stagionale nel voler ricordare questo avvenimento col proprio nome. Una specie di reazione istintiva, forse anche cutanea. E così il 25 aprile, festa della Liberazione in Italia, della liberazione dalla dittatura nazifascista, deve diventare sempre qualcosa di diverso. Quest’anno, per esempio, si dovrebbe trasformare nella ricorrenza dei morti della seconda guerra mondiale, e perché no anche dei morti del Covid-19. Che poi ognuno a questo punto potrebbe essere legittimato ad aggiungere a piacimento i morti che preferisce, con il massimo rispetto per ogni singola vita s’intenda. Perché l’importante è che non si parli di Liberazione dal nazifascismo.
Noemi Tartabini
L’assurda proposta partita dall’ex ministro e parlamentare di Fratelli d’Italia Ignazio La Russa, assurda perché si vorrebbe trasformare il 25 aprile in una sorta di 4 novembre della Seconda guerra mondiale, o meglio in un 2 novembre meno generalizzato e più specifico, è stata subito recepita dall’amministrazione comunale di Potenza Picena, guidata dalla sindaca di Fratelli d’Italia Noemi Tartabini. E com’era prevedibile ha scatenato l’indignazione di tutta l’opposizione e dell’Anpi. La sindaca, nata politicamente sotto l’ala di Francesco Acquaroli, il parlamentare di Fdi lanciato da Giorgia Meloni come candidato governatore, è la stessa che già l’anno scorso, e sempre dopo la commemorazione del 25 aprile, a dimostrazione del rigurgito stagionale, se ne uscì con un audio Whatsapp dedicato ai suoi che recitava: «Se il 26 maggio avremo la conferma e la fiducia dei cittadini (era in corso la campagna elettorale, ndr) per proseguire questo percorso, questo è l’ultimo anno che verrà fatto il 25 aprile sul nostro territorio» (leggi l’articolo). Poi aveva leggermente corretto il tiro. E così quest’anno nel volantino ufficiale del Comune, sotto il titolo “75esimo anniversario della Liberazione d’Italia”, ha risposto all’appello di La Russa e ha fatto scrivere: «In questo periodo così difficile e tragico voglio rivolgere a tutti i cittadini un invito d’unità seppur nelle dovute distanze, ricordando le vittime della Seconda guerra mondiale che idealmente, con profondo dolore uniamo alle vittime del Covid-19». Non c’è verso, parlare forte e chiaro di liberazione dal nazifascismo è evidentemente troppo difficile. Eppure è di quello che stiamo parlando quando commemoriamo questo anniversario. E così via al coro di proteste.
L’ANPI – «Pur essendo pienamente consapevoli del tremendo periodo che stiamo vivendo – commenta la sezione locale “Scipioni e Cutini” – a causa della pandemia e dell’impossibilità di muoversi, avevamo chiesto al sindaco se era possibile fare una cerimonia in cui solo lei, il nostro sindaco, ed il nostro presidente di sezione si sarebbero potuti recare in via ufficiale a deporre una corona al monumento dei caduti e nelle vie dedicate ai nostri concittadini partigiani uccisi a Montalto (come peraltro abbiamo sempre fatto negli ultimi 10 anni). Ad oggi, non ci è arrivata una risposta alla nostra richiesta. L’unica presa di posizione del Comune uscita nei canali ufficiali è il manifesto. Partendo dal presupposto che ogni occasione è giusta per ricordare le vittime terribilmente attuali del covid-19 – aggiunge l’Anpi – riteniamo antistorico e iniquo appellare il 25 aprile come la festa di tutti i caduti della seconda guerra mondiale. La Festa della liberazione è stata concepita e serve a ricordare la vittoria della democrazia sulla dittatura. La vittoria del fronte democratico sulla barbarie del nazifascismo. Questo è il 25 aprile. Farla diventare una generica festa sulla libertà è un’operazione politica che serve a qualcuno per non fare i nomi e cognomi di chi erano le vittime (i partigiani ed il popolo italiano) e chi erano i carnefici (nazifascisti). Questo è intollerabile per tutti coloro che hanno a cuore la democrazia italiana e la verità storica. Per questo motivo – conclude l’associazione partigiani – invitiamo tutta la cittadinanza sabato 25 aprile al flash-mob che si terrà in tutto il territorio nazionale alle 15 a cantare l’inno della resistenza “Bella ciao” dal balcone ed esporre il nostro tricolore».
PD E CIVICO 49 – I consiglieri del gruppo d’opposizione hanno inviato una lettera al presidente del Consiglio comunale. «La Festa della liberazione celebra la liberazione d’Italia dall’occupazione nazifascista – hanno scritto – La Costituzione italiana è figlia della Resistenza. Il 25 Aprile non è la giornata del “ricordo delle vittime della seconda guerra mondiale”, né tanto meno delle vittime del Covid-19. Certamente queste ultime verranno degnamente ricordate attraverso una specifica data stabilita a livello internazionale ed istituzionale. Equiparare le vittime di differenti tragedie, nate da differenti cause e contesti storici non ci pare rispettoso in primis per le vittime stesse. Il Consiglio comunale è l’organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo del comune. Ci rivolgiamo a lei presidente in quanto figura istituzionale di garanzia. Le chiediamo di adoperarsi fattivamente e con celerità per ripristinare il corretto messaggio della Festa della liberazione d’Italia nella comunicazione istituzionale del nostro Comune e dei suoi rappresentanti istituzionali, facendo rimuovere e modificare l’irrispettoso manifesto davvero non condivisibile pubblicato ieri 20 aprile 2020».
MOVIMENTO 5 STELLE – «Credo sia necessario con il dovuto rispetto ricordare al sindaco Noemi Tartabini – dichiara il capogruppo Stefano Mezzasoma – che la ricorrenza dei defunti è il 2 novembre mentre il 25 aprile è la Festa dei vivi, di coloro che hanno restituito la vita agli italiani dopo 20 anni di dittatura fascista che li aveva trascinati i una tragica e fatale avventura bellica. E la festa dei partigiani e di un popolo che hanno combattuto non per sé stessi, ma per garantire un futuro migliore al proprio paese. E’ la festa che segna la fine di una ideologia che ha fatto vivere all’umanità i momenti più dolorosi e umilianti della propria storia. Invito rispettosamente il sindaco a rappresentare la festa di Liberazione citando le parole di Pietro Calamandrei che ci ricordano come la Resistenza al nazifascismo sia il vero della nostra Costituzione».
Se puoi essere sindaco democraticamente eletto dai tuoi cittadini, è proprio grazie alla caduta di quel regime. Strumentalizzarlo è di una bassezza morale inaudita. Citando una famosa massima, "Facile fare i fascisti in un regime democratico. Provate a fare i democratici in un regime fascista!"
Vergognoso
È una neofascista, e chiaramente le "dispiace" celebrare il 25 aprile. C'è poco da spiegare. Da Potenza Picena a Loreto è un attimo, comunque...
Sbaglio o nel periodo fascista, le donne non potevano votare??
Egr. Sig.ra Sindaca, non faccia scelte azzardate, aspetti le linee guida della sua "capa" non si fidi di La Russa. Non faccia come l'assessore alle sicurezza del comune di Civitanova con l'uso dei droni, bacchettato subito dopo dal suo "capo". Attenetevi ai Vostri direttivi, non fate scelte da ridicoli.
Il 25 aprile è la festa della liberazione.
Non sono ignoranti. Sono fascisti.
Se tornasse Enrico Mattei!!
Tutti gli anni la stessa storia con i sindaci di destra, come se il 25 aprile sia problema più grande che hanno....... booo .
Come siamo finiti dopo 75 anni , mio padre è stato chiamato in guerra in Albania , aveva due figli piccoli ,tornato a casa invalido , merito di quel fascista di Mussolini , oggi ce li ritroviamo a fare Sindaci assessori . Bisogna fuggire dall’Italia per queste idee che anno i giovani.Vergognatevi.
Noemi, siediti con calma e ripetiamo insieme: Il 25 Aprile è la festa della liberazione.. Il 25 Aprile è la festa della liberazione.. Il 25 Aprile è la festa della liberazione.. tranquilla, non fa male.
Brava Sindaco.
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Vangelo secondo Matteo… io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, 45perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. 46Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? 47E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? 48Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.
Il 25 aprile è storicamente e istituzionalmente la festa della liberazione dal nazifascismo.
Poi si può dissentire dalla colorazione politica a senso unico riferita all’attualità che molti vogliono dare a questa festa, si può dissentire dai tentativi di assimilare al nazifascismo partiti legittimi di destra, ma trasformarla nella festa di tutti i caduti della seconda guerra mondiale mi sembra una forzatura.
Ma la mattina, quando si guarda allo specchio, non si vergogna?????
Speculare sulla presente tragedia, per tentare una patetica e infame cancellazione del 25 aprile, fa solo disgusto
Questa è la piega che ha preso questa povera nazione. Ringraziamo sentitamente alcune forze politiche che stanno fomentando questa deriva.
Intolleranti!! Si parla di lei e poi solo per ricordarsi che esiste e su sua specifica richiesta una volta all’anno… e sopportate… E che diamine! Non festeggia neanche il compleanno per aspettare il 25 aprile e dare sfoggio di fantasia democratica. Chissà che si inventerà quest’anno di testa sua?
Sono d’accordo con Maurizio Bommarito. Aggiungo che la seconda guerra mondiale terminò, nel teatro europeo, l’8 maggio 1945 con la resa tedesca e, in quello asiatico, il successivo 2 settembre con la resa dell’Impero giapponese dopo i bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki. Se vogliamo dedicare una giornata al ricordo delle vittime della seconda guerra mondiale sarebbe opportuno che si celebrasse in una di queste due date. Ricordo che sin da bambino rimanevo impressionato dai racconti di coloro che avevano perso dei loro cari in Africa o In Russia o in altri teatri di battaglia. Muorire per servire la patria in quelle tremende condizioni (penso al gelo dell’inverno russo) è un fatto che deve essere ricordato.
Per il sig. Gentili. Se è per questo, neanche prima.
Fratelli di Larussa…Che schifo!!!!
Cari sopravvissuti, il fascismo è come un virus, si trasforma rapidamente, muta in continuazione. Ricordare il virus della spagnola quando abbiamo il covid sotto casa non è astutissimo e neanche desiderare di infettarsi col covid per sfuggire al pericolo della spagnola lo è.
Con queste forzature hai voglia a parlare di storia maestra di vita e fonte di insegnamenti.Purtroppo la svolta che avrebbe dovuto segnare quella data è stata largamente impoverita nel tempo sotto diversi aspetti.
Cmq, per ‘Gnazio e la Tartabini non sarebbe male distrarsi un po…
https://twitter.com/TerreImpervie/status/1253291526404399104/photo/1
25 Aprile, tutti a casa!!!
Un burattino nelle mani di dell’ex sindaco e dei suoi sodali fascisti. E come tutti i burattini, senza cervello. Si dimetta, è indegna del ruolo pubblico che le ha conferito la Repubblica italiana per reato di abuso in atti d’ufficio!
VIVA il 25 Aprile FESTA DELLA LIBERAZIONE dal NAZIFASCISMO anche per Potenza Picena!
Sandro Giuggioloni, nipote di Giuseppe Nazzareno Pastocchi comandante del GAP di Potenza Picena.