Le reazioni alla notizia della “cena nostalgica” del 28 ottobre ad Acquasanta Terme (leggi l’articolo) oltrepassano i confini ascolani e marchigiani. Il direttore del TgLa7 Enrico Mentana chiede le dimissioni del sindaco di Ascoli Marco Fioravanti. «Non ci si può passare sopra – scrive il noto giornalista – non era una goliardata, e il sindaco che vi ha partecipato se ne deve andare». Il caso tra l’altro è arrivato in Senato con un intervento del dem Francesco Verducci. «Sandro Pertini ebbe a dire che il fascismo è stato un crimine, voglio ricordare che l’apologia del fascismo è un reato e stare lì è incompatibile col rappresentare una città e le nostre istituzioni», ha chiosato il senatore marchigiano. Intervengono duramente anche associazioni e movimenti della provincia di Macerata.
Il MeetUp Potenza Picena Attivisti 5 Stelle chiede la convocazione di un consiglio comunale sul tema: «La sindaca Noemi Tartabini, anche a nome della Giunta che presiede, prenda le distanze e di condanni fermamente la cena di nostalgici tenutasi ad Acquasanta terme, presente l’ex sindaco di Potenza Picena Francesco Acquaroli. E’ inaccettabile e intollerabile che l’ex sindaco, attuale deputato in Parlamento, abbia partecipato ad una cena di commemorazione del colpo di stato fascista del 28 ottobre 1922 e dell’inizio della dittatura che ha arrecato all’Italia 600mila morti, la distruzione della nostra Italia, la persecuzione degli ebrei e degli oppositori e l’alleanza con gli aguzzini di Hitler. E’ intollerabile il doppio gioco e l’ambiguità di chi di giorno si proclama democratico ed accetta le regole democratiche sancite dalla Costituzione e di notte festeggia la nascita della dittatura. Chiediamo che il presidente del Consiglio comunale Mirco Braconi si faccia carico dello sdegno della popolazione potentina e convochi un Consiglio comunale per fare chiarezza e stigmatizzare l’’accaduto Chiediamo che le forze di opposizione facciano richiesta urgente di convocazione di un Consiglio comunale straordinario che condanni l’accaduto. Chiediamo che Francesco Acquaroli prenda le distanze da quanto accaduto e si scusi pubblicamente. Indietro non si torna». Il deputato Francesco Acquaroli scrive sulla sua pagina Fb: «Sono impressionato dalla forza mediatica di costruire casi inesistenti. Perchè io sono stato in quella sala 10 minuti di cui 6/7 a fare un saluto parlando di sisma, crisi economica e vittoria elezioni umbre. Poi sono ripartito. Non ho visto e notato nulla di strano, tra l’altro non ho visto neanche questi ormai famosi menù. Però secondo la pubblica opinione io avrei celebrato il 28 ottobre».
Anche l’Anpi di Civitanova chiede le dimissioni di Marco Fioravanti (sindaco di Ascoli) e di Francesco Acquaroli (deputato FdI): «Quella che si è consumata ad Ascoli, città Medaglia d’oro alla Resistenza non è stata una semplice commemorazione di un evento di cui andare orgogliosi. La Marcia su Roma è stata sostanzialmente l’inizio di un regime autoritario, razzista guerrafondaio, violento che ha abilito le libertà democratiche , perseguitato gli oppositori, fucilato partigiani e civili. Un regime che alla fine ha portato l’Italia in guerra a fianco del nazista Hitler sacrificando l’Italia e la vita di tanti italiani. E’ scandaloso che a quella cena, che di per se, per le motivazioni, per simboli fascisti sotto i quali hanno festeggiato la fine delle libertà è di fatto apologia del fascismo reato perseguito dalla legge e dalla Costituzione. Va sottolineato che sedevano fra gli altri esponenti delle istituzioni fra i quali il sindaco di Ascoli e il parlamentare Potentino di Fratelli d’Italia Francesco Acquaroli. Rappresentanti delle istituzioni repubblicane che hanno giurato sulla Costituzione nata dalla Resistenza al nazi fascismo. Le scusanti adottate dai rappresentanti è quanto mai puerile e non potrà coprire lo scandalo politico e l’offesa arrecata alle istituzioni democratiche Questi esponenti dovrebbero dimettersi, quanto meno chiedere scusa per aver condiviso quella iniziativa politica anche perché quel regime che hanno commemorato e definito da alcuni partecipanti “indelebile” è lo stesso regime dittatoriale fascista che ha ucciso e fucilato giovani concittadini, corregionali perché partigiani, antifascisti combattenti per restituire dignità onore e libertà all’Italia. A tal proposito invitiamo le autorità giudiziaria di valutare se in quella manifestazione sono ravvisabili i reati di apologia del fascismo».
Il capogruppo regionale del M5s Gianni Maggi lancia un appello al suo movimento per l’accordo elettorale con il Pd prendendo spunto dalla “cena nostalgica” del 28 ottobre ad Acquasanta Terme: «Mi rivolgo a tutti quei parlamentari, consiglieri comunali, attivisti ed elettori del Movimento 5 Stelle che sono contro la riproposizione nelle Marche della coalizione del Governo nazionale. In un ristorante di Acquasanta Terme si è commemorata con una cena la marcia fascista su Roma. “E’ un giorno memorabile e indelebile, la storia si rispetta e si commemora”, scrive Fratelli d’Italia sul menù-invito con tanto di simbolo del fascio e foto di Mussolini. Alla cena ha partecipato anche il sindaco di Ascoli Piceno Fioravanti, la città che fu insignita della medaglia d’oro per la Resistenza. Spero vivamente che questo gravissimo episodio, che il deputato di Fratelli d’Italia Acquaroli si è affrettato vergognosamente a minimizzare, freni quella scellerata presa di posizione che consegnerebbe la nostra Regione a quelli che calpestano e offendono la memoria di chi ha dato la vita per combattere il nazifascismo e restituirci la libertà».
Il deputato Pd Mario Morgoni si unisce al coro di condanna dell’episodio: «Senza propensione alla retorica, credo che celebrare la data di partenza di una vicenda storica che ha portato rovine e lutti nel nostro paese sia inquietante. Il fatto che siano state presenti a questa cena figure istituzionali che giurano sulla costituzione fondata sulla lotta al fascismo non è accettabile. La storia non si ripete con gli stessi episodi ma può ripetere gli stessi errori e gli stessi orrori. La vicenda di Liliana Segre allarma. Indegni quei parlamentari, anche marchigiani, che non si sono alzati in piedi e non hanno votato la commissione contro razzismo e antisemitismo chiesta dalla senatrice a vita. Rischiamo nelle Marche di vedere lo stesso film visto a livello nazionale: per opporsi alle follie bisogna mettere insieme tutti coloro che muovono da punti di vista diversi come Pd e M5s. Se dall’altra parte la destra è quella della cena di Acquasanta fa paura ed è estranea all’anima del popolo marchigiano. Poi per governare insieme bisogna produrre una visione comune altrimenti è un danno, e cresce la lontananza dalla politica che ha un dovere di sobrietà e serietà».
Acquaroli è andato solo a fare un saluto.... Si, ROMANO.
I corrotti,i traditori,i venduti vanno azzerati, altro che modifiche alla Costituzione, altro che scuse.
Caro Morgoni che ci volete pure ordinare quando e con chi dobbiamo andare a cena???MA PENSATE PER IL VOSTRO PARTITO CHE NE AVETE BISOGNO!!!
Celestino Faraci ma jete a durmi prima la sera, anche senza cena che ve fa bè.
Infatti chi fa questo e' incompatibile con ruoli istituzionali che prevedono giuramento ma soprattutto rispetto della nostra costituzione antifascista! Dovrebbero essere dichiarati incompatibili e quindi decaduti dal ruolo politico !!!
Silvia Stortini La Costituzione antifascista? È anti liberalista casomai. I fascisti gli ultimi a difenderla. I giudici non fanno nulla!
Il problema non che hanno festeggiato la ricorrenza. Il fatto è grave, perché questi commensali non hanno studiato abbastanza per sapere come andò il raduno della tanto glorificata marcia. Questi "grandi" politici dovrebbero ripassare qualche libro, per riflettere della cacchiata commessa oggi come allora.
La verità è che se gratti la vernice verde o azzurra di certi partiti e di coloro che ne fanno parte, sotto trovi sempre il nero.
Questi sono proprio fuori di testa
I corrotti,i traditori,i venduti vanno azzerati, altro che modifiche alla Costituzione, altro che scuse. Roma,un bivacco di eversivi!
A chi non piacciono i valori della nostra Costituzione suggerisco di trasferirsi in luoghi più ameni, chessò in Russia, in Cina o simili, oppure di non candidarsi a Senatori o Deputati nel nostro Paese
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Inquietanti sono i ritardi relativi alla ricostruzione post-terremoto, perché questi toccano la vita delle persone qui ed ora.
Non fanno cene,forse, ma nei bar di periferia i vecchi comunisti che addirittura considerano D’Alema uno troppo avanti, io ne ho sentiti a decine…
È come fare una cena dell’inter e invitare Suarez… non è che si voglia far giocare quella squadra… ricordi,fine
”La censura nel nome dell’antifascismo è la più facile, massimizza il risultato con il minimo sforzo, giustifica se stessa ed è alla portata di tutti, anche e soprattutto dei più ingenui, perché nel dispensarli dalla faticosa indagine delle cause regala loro l’ebbrezza di lottare contro le tenebre della cattiveria. Così la censura, da soppressione di un diritto qual è, diventa un atto meritorio, una violenza filantropa. Con il fascista non si dialoga, gli si può solo fare la guerra. Lo si deve, appunto, odiare. Ecco allora la proprietà più strabiliante della lotta all’odio: quella di produrre, in deroga a sé, un odio ancora più grande e finalmente libero da censure. Nel perseguire i messaggi dei presunti odiatori fa di questi ultimi il bersaglio di un odio sicuro e impunito, li dà in pasto alla ferocia dei giusti.
L’odio per gli odiatori è un liberi-tutti, la promessa di una violenza socialmente utile, un passepartout per distrarre da frustrazione e disagio. E la lotta istituzionale all’odio produce odio, più pericoloso del suo bersaglio perché a) non è indirizzato a categorie collettive e impersonali, ma colpisce singolarmente gli individui e b) si fa forte dell’approvazione dell’autorità. Sbaglierebbe però chi pensasse a una malaugurata eterogenesi dei fini. Che la guerra all’odio non stia producendo società più benevole è sotto gli occhi di tutti e si spiega facilmente osservando che per avere meno odio bisognerebbe prima avere meno cose odiose – in primis diseguaglianze e ingiustizie. Ma siccome nulla di ciò avviene, e anzi avviene il contrario, la selettiva retorica dell’odio è solo un modo per criminalizzare il dissenso prendendone di mira le manifestazioni più grottesche e rivolgere lo scontento delle vittime contro altri.”
Caro Pavoni, potrebbe spiegare magari in modo conciso per quali motivi si dovrebbe celebrare l’Anniversario della marcia su Roma che e’ stato l’ atto iniziale della rovina del nostro paese e se hanno diritto di farlo coloro che hanno giurato sulla Costituzione Democratica ?
Caro Morgoni, saprà meglio di me che Sua Santità Pio XI definì Mussolini emissario della Provvidenza e genio straordinario che per l’appunto nel 1922 trasse fuori l’Italia dal vicolo cieco del caos e dell’anarchia in cui era finita, saprà meglio di me che altre gigantesche figure della storia del 900 come Gandhi, Churchill, Stalin e per un breve periodo perfino il sublime Rilke ammirarono Mussolini, saprà meglio di me che la Costituzione agli articoli 3 e 21 tutela la libertà d’opinione e di espressione. Peraltro detto fra noi penso anch’io che i commensali dell’altra sera siano degli stro.nzi, ma uno Stato di diritto deve garantire ai propri cittadini la libertà di pensare str.onzamente. Il suo argomento del giuramento poi mi sembra disastroso, durante la Resistenza erano i repubblichini quelli rispettosi del giuramento di fedeltà e i partigiani gli spergiuri.
Caro Pavoni , io non ho chiesto il parere di Sua Santità Pio XII sulla marcia su Roma ma il suo .
Per quanto riguarda i partigiani dovrebbe chiarire a quale giuramento sarebbero venuti meno . Se si riferisce ai militari dovrebbe ricordare che le nostre forze armate si dissolsero e il re se la squaglio’ .
Quindi di cosa parla ?
Chissà dove il signor Morgoni ha letto che dopo l’armistizio del ’43, l’esercito italiano si “dissolse”, forse anche lui su di un speciale de l’Almanacco Paperino!! In ogni caso, anche se è vero che molti soldati, senza più ordini precisi ed una guida, se ne tornarono alle loro case, altri, come sottolinea il signor Pavoni, prestarono giuramento alla RSI, mentre altri ancora, 815.000 circa, vennero catturati ed internati dagli ex alleati tedeschi. Infine, per chi la storia l’avesse sempre letta solo sull’almanacco Paperino, bisogna chiarire che ci furono anche militari che, dopo l’otto settembre, non deposero le armi, ma, per non tradire il Re, si allearono alle forze anglo americane. Questi ultimi, ultimi i fa per dire, ovviamente, furono i cosiddetti, anche, “partigiani con le stellette”, e combatterono per la “liberazione” dell’Italia e contro quel che dopo era diventata la forza di occupazione; molti di loro combatterono valorosamente, vennero feriti o uccisi, ma poco ricordati, forse perché furono assai più valorosi, fedeli e, soprattutto, onesti intellettualmente di tanti partigiani col fiocco rosso dell’ultima ora e non solo, più onesti anche di quelli che, in nome di un ideale oramai sconfitto da tutta la storia, volevano spazzare via una dittatura per instaurarne un’altra assai peggiore. gv
Ma non avete nulla da fare? Ma chi se ne frega di questa cena? Ci sono cose molto più importanti, gli operai, il lavoro, il terremoto, la disoccupazione, potrei continuare fino a domani, ma debbo sentire ancora commenti stupidi, su una cena di stupidi?
https://www.iltempo.it/politica/2015/04/25/news/vianello-tognazzi-co-i-repubblichini-della-tv-974808/
e gli intellettuali, professori universitari e insegnanti, avevano giurato fedeltà al fascismo.
Difficile capire questo suo interesse per la mia irrilevante opinione sulla marcia su Roma, era prevedibile che lei confondesse Pio XI con Pio XII, ma è un po’ sorprendente che non riesca a dedurre le implicazioni della mia affermazione intorno alla libertà di pensare str.onzamente.
Signor Vallesi, prima di preoccuparsi di cosa leggere o di cosa leggo io , si preoccupi di imparare a leggere . Io ho spiegato al sig. Pavoni che i partigiani, militari o no, non hanno tradito alcun giuramento e , hanno pagato di persona , spesso anche con la vita , per consentire ancora oggi ad alcune persone tanto saccenti quanto ignoranti di dire sciocchezze sulla storia di questo paese , ad altre di vagheggiare i bei tempi della dittatura e della guerra e ad altri ancora di mancare di rispetto ai partigiani comunisti che , valorosi e leali quanti gli altri , furono comunque i più numerosi e pagarono quindi il prezzo più alto per la libertà di questo paese e anche la sua che non mostra di meritarla appieno .
Per Morgoni. E’ altamente improbabile che tutti i fascisti siano stati cattivi e tutti i partigiani siano stati bravi.
Professor Pavoni , Pio XI piuttosto che XII e’ un errore di battitura . Mi permetta di dirle che lei non ha compreso ciò che ho scritto o non ha studiato la storia e non conosce la Costituzione della Repubblica italiana . La questione non riguarda la libertà di opinione ma l’ esercizio di azioni e di comportamenti politici che minano le fondamenta della convivenza democratica . Quindi le suggerisco di studiare .
Aldo Iacobini, hai ragione ma il problema non è che tutti i partigiani fissero buoni e tutti i fascisti cattivi . Il problema e’ che i partigiani lottavano per la libertà e la democrazia , i fascisti combattevano per salvare il regime e la dittatura . Inoltre , schierandosi al fianco della Germania , il
Fascismo ha contribuito a determinare inimmaginabili e indimenticabili catastrofi umane per le quali ogni persona dovrebbe provare orrore e vergogna .
Per Morgoni. Come per i gulag.
Vedi Iacobini , i comunisti italiani hanno dato un rilevante contributo per fare dell’ Italia un paese libero e democratico e sono stati protagonisti della conquista di diritti, dignità e benessere per milioni di operai e contadini . Gramsci non era Stalin .
Egregio signor Morgoni, io non mi preoccupo tanto di cosa legge Lei, anche se le consiglio di allargare un po’ le sue letture, quanto, piuttosto, di cosa scrive, accusando altri di dire sciocchezze sulla storia del nostro paese e non solo. Quando si riferisce ai valorosi partigiani comunisti, secondo Lei i più numerosi (!!) e che pagarono il prezzo più “alto”, mi auguro che non si riferisca anche ai partigiani di Porzus, tanto per fare un esempio, che, quanto a valore, nell’uccidere partigiani “dissidenti” o non comunisti come lo intendevano loro, non hanno di sicuro eguali. Inoltre, nel giudicarmi non meritevole della libertà che mi è stata data dai suoi valorosi partigiani comunisti, dimostra proprio Lei che questa libertà (la quale mi è stata data da ben altro da quel che Lei sostiene, secondo me e seconda la Storia), da persone come Lei, nell’esprimere le proprie idee e nel raccontarla tutta, la storia, mi vuole essere proprio tolta, magari anche per “legge”, urlando addirittura di un ritorno al fascismo!! gv
Cercar di difendersi sostenendo,in sostanza,di non aver avuto sentore della portata politica sottostante l’iniziativa è di una debolezza assoluta,come muinimo porterebbe a pensare che l’autore è di una ingenuità incredibile.In molti casi è meglio il buco che la toppa.
Allarmi !!! Sono tornati i fascisti !! (oppure non se ne sono mai andati).
Chiedetevi cari compagni, il motivo di tanta reminescenza.
Siete voi. Voi che vedete fascisti ovunque, che avete ridotto la società ad un immondezzaio privo di valori. Voi che avete impoverito popoli riducendoli alla fame ed illudendoli con false promesse.
Voi, ipocriti e perbenisti che alimentate la rabbia sociale.
Chi è casua del sul mal, pianga se stesso.
Per Vallesi da WIKIPEDIA
“ Le Brigate Garibaldi furono delle brigate partigiane organizzate dal Partito Comunista Italiano operanti nella resistenza italiana durante la seconda guerra mondiale.
Composte in gran prevalenza da comunisti, in esse militarono anche esponenti di altri partiti del CLN, specialmente socialisti. Pochi furono invece i componenti legati al Partito d’Azione o democristiani. Coordinate da un comando generale diretto dagli esponenti comunisti Luigi Longo e Pietro Secchia, furono le formazioni partigiane più numerose e quelle che subirono le maggiori perdite totali durante la guerra partigiana. “
Per Morgoni. Non solo gulag, anche foibe. (http://www.instoria.it/home/foibe.htm)
Iacobini , io condanno tanto l’ orrore dei gulag quanto quello delle foibe , purtroppo invece c’è ancora un buon numero di mentecatti che ha nostalgia del fascismo , con le sue purghe e i suoi manganelli , le leggi razziali, la dittatura e la guerra. E che lo celebra in occasione di cene penose in compagnia di uomini delle Istituzioni che hanno assunto l’ impegno di rispettare e difendere la Costituzione .
Il signor Morgoni, per rispondere ad una, ed una sola, delle mie argomentazioni, si affida a Wikipedia; va be’, ognuno ha le sue fonti dalle quali…abbeverarsi, pazienza!! In ogni caso, chissà se il signor Morgoni è a conoscenza (come ben ha spiegato per anni il giornalista Pansa, e non solo, nei suoi libri, il giornalista Pansa, che a sinistra oramai viene considerato un “fascista”, dato che si è “permesso” di raccontare TUTTA la verità…) degli eccidi della eroiche Brigate Garibaldi, che nel loro delirio, in molti casi, di voler sterminare tutti i fascisti (ed anche chi non la pensava come loro) per la vittoria della democrazia, nascondeva e neanche poi tanto, la volontà di fondare una dittatura filo sovietica di stampo stalinista. Inoltre, chissà se il signor Morgoni è a conoscenza (basterebbe leggere, ma non solo da una parte…) degli omicidi di capi partigiani ostili al Pci, finalizzati anche a scatenare una guerra civile a loro esclusivo vantaggio!! Eppure, dopo aver menzionato, nella sua “risposta” alle mie osservazioni, i valorosi capi partigiani, dei quali, di conseguenza, dovrebbe aver letto tutta la storia, il signor Morgoni dovrebbe anche rendersi conto del perché, forse, le “maggiori perdite totali” furono le loro, non sarebbe difficile capirlo. La saluto cordialmente, signor Morgoni. gv
Io poi,alla fine,potrei anche accettare la pretesa di voler liberamente dichiarare la propria fede politica fascista ma senza sorvolare furbescamente su nessun aspetto,innanzitutto quello della soppressione della libertà. Per coerenza e rigore morale.
http://restellistoria.altervista.org/pagine-di-storia/fascismo/gli-italiani-in-russia-1941-1943/
Morgoni, frasi fatte, la solita frittata, potrebbe leggere un po’ Renzo de Felice.
Signor Iacobini , ho rispetto per Pansa e De Felice ma più che delle ricostruzioni e delle interpretazioni mi fido dei fatti . E i fatti hanno dimostrato che i comunisti, insieme a socialisti, liberali, azionisti ecc. hanno lottato per restituire al nostro paese libertà e democrazia e per fortuna di tutti noi, anche sua , hanno vinto . Dall’ altra parte si lottava per mantenere in piedi un regime che aveva fatto vivere al nostro paese anni tra i peggiori della propria storia . Poi che ci siano stati singoli episodi di viltà di coraggio , di nobiltà e di brutalità da una parte come dall’
altra è piuttosto normale nella follia di una guerra ( quella guerra promossa dal nazifascismo ha provocato sofferenze, distruzioni e massacri con oltre 50 milioni di vittime ). L’ episodio drammatico delle donne che subiscono violenza da parte di soldati alleati raccontato da Moravia determina una condanna per quei soldati delinquenti ma non comporta un giudizio negativo sull’ intervento degli alleati contro i nazifascisti .
Quindi Iacobini lei può stare tranquillo perché hanno vinto quelli che le consentono di dire ciò che pensa piuttosto che coloro che non glielo avrebbero consentito .
Onorevole, temo che lei usi il rasoio di Occam con imperizia. Per farla breve, lei in sostanza asserisce che se il giornalista e politologo Pansa ed il compianto De Felice sostengono tesi diverse dalle sue sbagliano e debbono adeguarsi a lei (come se Bellarmino dicesse a Galilei : ‘A Galile’ il fatto che è la Terra che gira attorno al Sole è una tua opinione, ha ragione la Chiesa, che dice il contrario, che è il “fatto” ‘. Vabbè, riscriveremo la Storia, lei è infallibile sempre mentre il Pontefice (ad esempio) lo è solo quando parla ex cathedra.
Iacobini, il fatto che i comunisti insieme a tanti altri abbiano combattuto per la libertà e la democrazia italiana non è una mia opinioni ma sono fatti reali accaduto nel nostro paese meno di un secolo fa . Poi lei può anche ignorare i fatti ma credo abbia ben poche possibilità di cambiarli . E le ribadisco che lei si può sbizzarrire in queste analisi perché ha vinto la libertà perché se avessero vinto i fascisti non avrebbe avuto tale possibilità .
Un giorno Giorgio Pisanò, esponente e senatore del MSI , incontrando Vittorio Foa, gli disse: ‘Ci siamo combattuti da fronti contrapposti, ognuno con onore, possiamo darci la mano’. Foa gli rispose: ‘E’ vero abbiamo vinto noi e tu sei potuto diventare senatore, avessi vinto tu io sarei ancora in carcere’. Ecco, ci rifletta. Ci rifletta un istante”.
Giorgio Pisanò divenne senatore della Repubblica Italiana, perché Giorgio Almirante lo candidò per fornirgli un minimo di scudo, in seguito agli attacchi, agli ostracismi e non solo, che aveva dovuto subire e stava subendo in seguito ai suoi scritti sulla guerra civile del ’43-’45, da molti camuffata da guerra di liberazione. gv
Cesare Musatti, che all’inizio del secolo scorso introdusse la psicoanalisi in Italia, scrisse un libro sulla psicologia della testimonianza (non è più in commercio ma sta nella biblioteca giuridica di Unimc). Tale materia è poi diventata una branca della psicologia forense. Non sarebbe male leggere qualcosa sull’argomento, ci si renderebbe conto del fatto che persone diverse, ma anche la stessa persona in tempi diversi, vedono un evento in modo diverso (la famosa ‘percezione’). Quindi più che di fatti bisognerebbe parlare di punti di vista sui fatti. Detto ciò è chiaro che contestare Pansa e De Felice è da ‘audaci’, forse anche da ‘sconsiderati’.
Trovo eccessivi tutti i pollicioni rossi al Morgoni. Meritatissimi se vengono dati perché condanna la goliardica cena ( se ne fanno sempre ed anche con personaggi più famosi di quelli fin qui apparsi, solo che hanno forse l’accortezza di non pubblicizzarli troppo se non vogliono).Sacrosanto manifestare il diritto al proprio pensiero a prescindere dal giudizio che poi ognuno è libero di dare ( insomma…)., Se non vengono risparmiati per la di lui figura e per il partito dove milita, ben dati ed anche pochi, ma se dati per quello che dice sui partigiani ecc, visto che anche lui ha diritto di dire la sua tanto più che se ne mette in discussione la veridicità o l’utilità per la fine della guerra e come se dall’altra parte, tutti santi erano, beh qui i pollicioni sono eccessivi visto che nessuno in questa pagina ha la verità in tasca ma solo quello che ci è stato raccontato o che abbiamo letto e che non si dovrebbe giudicare esclusivamente dal proprio punto di vista politico. Talaltro qui di politica sana non ne leggo.
Che i partigiani abbiano contribuito alla disfatta dei nazisti è una verità evidente, che questo contributo sia stato determinante è una falsità ancora più evidente e è fastidiso sentirlo ripetere come da un disco rotto. La Resistenza è iniziata dopo l’8 settembre 43 cioè dopo la caduta del fascismo, quando tutti avevano capito che gli Alleati avrebbero vinto la guerra. Se la Resistenza non ci fosse stata, la libertà e la democrazia avrebbero trionfato lo stesso, sarebbe cambiato soltanto il numero dei morti, nel senso che sarebbero morti molti italiani in meno e qualche alleato in più. Peraltro è curioso sentire tessere le lodi della democrazia da un parlamentare, che sta tentando con le unghiette e con i dentini, con le manine e con i piedini di impedire la consultazione elettorale, l’espressione di una volontà popolare che per unanime ammissione non è più rappresentata dall’attuale Parlamento. Peraltro quando si dice che Salvini non deve vincere perchè i mercati ci rovinerebbero , si pospone la democrazia alla plutocrazia e allora viene il dubbio che i più anticostituzionali non siano i commensali di Acquasanta Terme.
Perfettamente d’accordo con l’ultimo commento del signor Pavoni. gv
La Storia stravolta. Agghiaccianti certi commenti. Ci aspetteranno anni pesanti. Bisognerà essere pronti. Già da ora.
Per VALLESI : Se avessero vinto i fascisti non avrebbero consentito a Vallesi di rivolgersi a loro con le parole false e offensive che egli riserva oggi a chi ha restituito la libertà al nostro paese . Per fortuna, anche di Vallesi e nonostante quelli come Vallesi, la civiltà ha vinto sulla barbarie .
Per IACOBINI : è molto più sconsiderato contestare i fatti piuttosto che le opinioni di Pansa e De Felice , non crede ?
Per Pavoni : Io non ho parlato di contributo “ determinante “ quindi non sono io a dire falsità .
Comunque lei deve sapere che senza la Resistenza avremmo avuto una libertà e una democrazia condizionate . Con la guerra di liberazione il popolo italiano ha riconquistato prima della piena libertà la piena dignità di un popolo che si è ribellato al nazifascismo . Lei ne fa una questione di pura contabilità ma questa è una vera fesseria . Per quanto riguarda la durata della legislatura e le regole del regime parlamentare rilegga la Costituzione perché lei dimostra in materia preoccupanti vuoti di conoscenza o di memoria . E per quanto mi riguarda , visto che mi chiama in causa personalmente , non temo le competizioni elettorali , ne ho fatte molte e non ne ho persa neanche una .
L’ultima frase (non ho perso alcuna competizione elettorale) è apotropaica, no?
Fermiamoli subito prima che sia troppo tardi, le leggi ci sono abbiamo il coraggio di farle rispettare.
Eh, sì, dovrò informarmi meglio sul ”regime parlamentare”, quando sento parlare di regime penso sempre alle dittature, alle repressioni violente mentre lei, Morgoni, è così tollerante, così soave…
…signor Morgoni, mi consenta…pensi un po’, magari ogni tanto, eh, anche a quel che sarebbe potuto accadere se, invece, avessero vinto i comunisti, si, quelli “capitanati” da quel brav’uomo di Iosif e assecondati ed appoggiati “magnificamente” anche dal vostro compagno Migliore!! Stia pur certo, come probabilmente lo sarà, che avremmo avuto il famoso “evviva il comunismo e la libertà”, si, come quella che considera (lo ha scritto Lei) le mie parole false ed offensive ed è pronto a varare leggi che non mi permettano di esprimere il mio pensiero, che, tutt’altro che falso, è anche basato su fatti e fonti storiche. Rifletta un po’ di più, signor Morgoni, qualche volta, ma non sempre davanti ad uno specchio. La saluto, e sempre cordialmente. gv
Molti politici dell’una e dell’altra sponda forse sono anch’essi responsabili in solido dello slittamento della regione verso il sud. Tra l’altro la guerra che si fanno non si capisce se è vera o finta, come illustra magistralmente Trilussa:
https://www.poesiedautore.it/trilussa/la-politica