Noemi Tartabini
«Se il 26 maggio avremo la conferma e la fiducia dei cittadini per proseguire questo percorso, questo è l’ultimo anno che verrà fatto il 25 aprile sul nostro territorio». Parola della sindaca uscente di Potenza Picena Noemi Tartabini, in corsa per la riconferma alle prossime amministrative. L’esponente di Fratelli d’Italia dunque vorrebbe cancellare la Festa della Liberazione dalla sua città, o meglio riproporla in una versione “soft”, di sicuro senza partigiani e senza Anpi. «Poi ai nostri martiri – ha aggiunto infatti – poseremo un mazzo di fiori, quindi faremo un post, un manifesto, quello che decideremo di fare, ma mai più una pagliacciata del genere». Insomma Tartabini vorrebbe omaggiare quello che il presidente della Repubblica Mattarella ha definito «il nostro secondo Risorgimento» semplicemente con un post e un mazzo di fiori. E’ così che si è rivolta alla sua squadra, in un audio che è finito nel mirino del Pd locale. L’antefatto riguarda la celebrazione istituzionale del 25 aprile andata in scena a Potenza Picena l’altro giorno. La sindaca ha accusato qualcuno dei presenti di aver interrotto l’inno di Mameli con “Bella Ciao” e tanto è bastato per dire ai suoi di voler cancellare la Festa della Liberazione perché nell’Anpi ci sarebbero «persone fanatiche e disturbate», tanto che l’anno scorso il partigiano Gigio Marconi si è addirittura «permesso di girare le spalle», durante il discorso dell’ex sindaco Francesco Acquaroli, ora deputato di Fratelli d’Italia.
Uno scatto della celebrazione provinciale del 25 aprile
«Ci hanno interrotto con Bella Ciao alla presenza dell’onorevole Mario Morgoni, alla presenza del candidato Marabini e dei loro fan e con il pugno chiuso alzato – ha detto Tartabini nell’audio incriminato – Noi che siamo persone più responsabili e intelligenti ci siamo fermati e l’abbiamo fatti cantare poi ho detto se ci davano l’autorizzazione a cantare l’inno di Mameli, che è veramente l’inno della nostra patria e unisce tutti e allora abbiamo cantato l’inno. Oggi – ha aggiunto la sindaca – c’è stato un attacco alle istituzioni, hanno fatto una figura meschina, uno sputo nei confronti delle istituzioni. Quindi a mio avviso se il 26 maggio avremo la conferma e la fiducia dei cittadini per proseguire questo percorso, questo è l’ultimo anno che verrà fatto il 25 aprile sul nostro territorio. Poi ai nostri martiri poseremo un mazzo di fiori, quindi faremo un post un manifesto, quello che decideremo di fare, ma mai più una pagliacciata del genere. Perché l’anno scorso mentre l’ex sindaco sindaco Acquaroli faceva il discorso, il partigiano Gigio Marconi si è permesso di girare le spalle, quest’anno invece questo gruppo di ultra ha interrotto l’inno per Bella Ciao. A mio avviso non è più possibile una collaborazione con l’Anpi in quanto ci stanno persone fanatiche e disturbate. Quindi forza impegniamoci fino all’ultimo secondo e fino all’ultima energia perché se questi prendono possesso del nostro territorio torniamo indietro di 80 anni, distruggono i valori fondanti della Costituzione e lasciare in mano a questi il futuro del nostro territorio e dei nostri figli è aberrante. Quindi confido in voi, buon 25 Aprile, quello vero».
Giulia Foglia
Parole pesantissime quelle della sindaca, e altrettanto lo sono quelle di risposta della segretaria locale del Pd Giulia Foglia, che definisce faziosa la ricostruzione dei fatti relativi alla celebrazione del 25 aprile. «In realtà – spiega la dem – a seguito di una breve sovrapposizione dei canti “Bella Ciao”, canto di tradizione partigiana, con l’inno di Mameli, il pubblico e i rappresentanti delle istituzioni hanno cantato insieme entrambi. La ricostruzione del sindaco è pertanto non vera ed effettuata a puro scopo propagandistico per denigrare gli avversari accusandoli in modo ridicolo e maldestro di aver portato un attacco alle istituzioni. Istituzioni, ricordiamo, fondate sui valori antifascisti della lotta partigiana che ci spiace constatare non sono stati nominati nel discorso della sindaca. Rabbrividiamo dunque alla promessa, o meglio alla minaccia fatta ai propri candidati con lo scopo di galvanizzare le truppe, di non festeggiare più degnamente una giornata così fondante per la nostra identità nazionale. Riteniamo indegne di un sindaco parole così sprezzanti. Forse Noemi Tartabini dovrebbe riascoltarsi per comprendere l’enormità di quanto ha detto. Le ricordiamo che ogni sindaco eletto, per iniziare a svolgere l’ attività amministrativa è tenuto a giurare sulla Costituzione, quella Costituzione nella quale si sono trasfusi i valori di antifascismo, democrazia, libertà e giustizia sociale che con il 25 Aprile si sono affermati nel nostro paese». Il Pd esprime quindi vicinanza all’Anpi e ai suoi componenti «oggetto di un attacco vile, e ci rammarichiamo – conclude Foglia – del mancato riconoscimento del suo portato valoriale. Con enorme dispiacere constatiamo infine quanto l’attuale candidata sindaca per il nostro comune risulti inadatta a ricoprire un ruolo istituzionale così importante e le consigliamo, a tutela della sua professione di insegnante, un ripasso di storia e diritto Costituzionale».
(redazione CM)
Che vi aspettate da una di fratelli d'Italia ??? Mica per niente la sua "capa" Meloni strizza l'occhio al legajolo Salvini.
Grande Noemi Tartabini. Sei la numero uno. Avanti tutta
Se solo sapesse che è proprio grazie al 25 aprile che c'ha la libertà de dì ste stronzate... senza parole
Ma la signora in questione lo sa che cosa si commemora il 25 aprile???Lo sa che il 25 aprile quei fanatici disturbati dei partigiani, (come li chiama lei),molti dei quali sono morti per regalaci la LIBERTÀ ??? LIBERTÀ e DEMOCRAZIA...un ripassino di storia non le farebbe poi tanto male
Ancora state a smerdà bella ciao? Bella ciao è di tutti e tutti la possono cantare! È una canzone che parla di libertà, di libertà difesa ad ogni costo! Parla di vita, di morte, di quanto la vita sia più forte di tutte le repressioni possibili. Bella ciao è "troppo" perché certi piccoli cervelli possano capirla evidentemente!!!
Mi sa che sta storia della libertà di opinione che permette a tutti (ma proprio a tutti) di dire di tutto (ma proprio tutto) ci stia un po sfuggendo di mano
Curete
La riporterei indietro nel tempo nei momenti del periodo di guerra,fame,paura,deportazioni,torture,atrocita',solo allora capirebbe se la liberazione che si celebra ogni anno,conti qualcosa oggi.
Con quello che hanno combinato in giro il 25 aprile lo fanno pensare davvero ! Hanno calpestato il valore della liberazione con attacchi politici vergognosi ! Hanno attaccato il ministro salvini che non c’entra nulla invece di fare festa ! Hanno manifestato odio e violenza ! Si sono comportati loro da fascisti
Sicuramente i cittadini sapranno prendere la loro posizione
Ma quindi a Potenza Picena sarà giorno lavorativo normale?
Oh bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao..."
Il 25 aprile va ed andra' sempre festeggiato, ma la sindaca non ha tutti i tòrti...
complimenti e avanti tutta senza paura del solito partigianamente corretto
Condivido in pieno il pensiero del Sindaco (scrivo Sindaco perché Sindaca non mi piace...suona male)festeggiano il 25 Aprile seminando zizzania ,odio ecc ...dando un cattivo esempio !!!
Vergogna! La vera e unica festa, quella che ha ridato la liberta a un popolo! Studiate un pochetto prima di sputare sui partigiani.
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Grandissima donna il sindaco di Potenza Picena, avanti così Noemi.
…non c’è niente da fare, quando non comandano loro, gli viene un nervoso, ma un nervoso, che sarebbero capaci di qualsiasi accusa, è più forte di loro e di qualsiasi altro sano e ragionevole discorso. gv
Certo è che se la sindaca vuol convincere tutti coloro che sono indecisi tra sinistra e destra (sono tanti) ha usato la maniera peggiore, quella “dell’ascia di guerra”. Se io fossi un indeciso voterei a sinistra, senza dubbio. C’è modo e modo di manifestare il proprio pensiero, perdindirindina!
non si poteva aspettare la fine dell’Inno di Mamelli per poi cantare bella ciao? Perché sovrapporle?
Non ci si rende conto che non sono questi i modi nè i metodi per ricordare la LIBERAZIONE dell’Italia. Meno slogan, meno attacchi ideologici, politici e meno retorica.
Brava sindaca Tartabini.
Io penso che la Sindaca fosse stizzita per l’interruzione dell’Inno di Mameli e quindi fa bene a lamentarsi. Però sbaglia completamente nelle conclusioni e forse farebbe bene a ritrattare, a meno che cercasse un pò di visibilità gratuita….
spero di avere scritto tutto.
Veramente la libertà ce l’hanno data gli Alleati, con i loro bombardamenti a tappeto e i loro morti in battaglia contro i tedeschi. I partigiani hanno fatto molto poco, salvo azioni di disturbo attivo come la Banda Nicolò e il Gruppo Maiella. Il resti hanno fatto poco, almeno nelle nostre zone. Né hanno potuto evitare le rappresaglie tedesche, dopo le imboscate ai tedeschi.
La Resistenza fu fatta da molte forze democratiche, scalzate nel tempo dai socialcomunisti. Ciò che è mancato è stata un’analisi critica della Resistenza: sono state evidenziale le sue luci, e nascoste le sue ombre. Ho avuto la fortuna di frequentare i principali esponenti delle Bande Nicolò: erano diventati repubblicani, socialisti, comunisti, socialdemocratici, uniti ancora da quelle motivazioni che li portarono in montagna a combattere, con le loro sofferenze e i loro morti. Oggi la Resistenza è stata tradita dalla peggiore democrazia. E’ un pannicello che viene messo per darsi una parvenza di idealismo. Purtroppo, dopo Berlinguer e i capi storici dell’antifascismo c’è stato il vuoto. Ricordo, però, cosa dicevano i capi delle Bande Nicolò: fin da allora si sentivano traditi dalla politica: non era ciò per cui avevano combattuto in montagna, o in Spagna. E c’era chi, come Florindo P., diceva: “Ci hanno tradito, c’è da ripigliare il mitra”.
UNA SINDACA AL DI FUORI DELLA COSTITUZIONE?
Il ruolo di Sindaco in un Comune dovrebbe essere ricoperto da chi è eletto dai cittadini. A Potenza Picena purtroppo così non è, per l’abitudine di Francesco Acquaroli di dimettersi appena eletto in incarico pubblico. Si è dimesso da consigliere regionale, quando è stato eletto Sindaco e si è dimesso da Sindaco, quando è stato eletto deputato. Ora che è candidato al Parlamento Europeo si dimetterà da quello nazionale? La signora Tartabini è subentrata ad Acquaroli nel ruolo di Sindaco, incarico a cui non è stata eletta “direttamente” dai cittadini di Potenza Picena (città con più di 15.000 abitanti). Le dichiarazioni rilasciate dalla Sindaca (nell’articolo si parla di un “audio”, quindi con possibilità di trascrizione) sono di una gravità inaudita. La “minaccia” di non celebrare in un Comune (porzione del territorio italiano) una Festa Nazionale, si pone contro la legge, che la Festa della Liberazione istituisce e contro la Costituzione, che dai valori della Resistenza trae origine. Ce n’è e avanza affinchè le esternazioni della Sindaca diventino una petizione dei cittadini di Potenza Picena al Presidente della Repubblica, supremo garante della Costituzione. Inoltre sarebbe opportuno che il Prefetto, autorità di Governo sul territorio maceratese, convocasse la signora Tartabini per un colloquio “esplicativo” sulle funzioni e i doveri di Sindaco. Sul piano politico-elettorale, come già emerge dai commenti all’articolo (“nullità mentali” escluse, ovviamente), le affermazioni della Tartabini (candidata il prossimo 26 maggio per l’incarico di Sindaca) si risolveranno in un autentico “boomerang”. Le stesse infatti “spaccano” la comunità potentina tra difensori (i cittadini italiani si sono più volte chiramente espressi, in referendum, sulle “modifiche”) e avversari della Costituzione. “Bella Ciao” è un celebre canto partigiano ed i partigiani (di cui l’ANPI è la principale associazione) si sono battuti nella Resistenza, a prezzo della vita, per la Libertà e la Democrazia, valori espressi dalla Costituzione. Non si capisce cosa intenda la Sindaca Tartabini, quando parla di “attacco alle Istituzioni” e di quale Storia sia a conoscenza, per giunta nella professione di insegnante. In un lapsus freudiano, la Sindaca parla di “ritorno indietro di 80 anni”, cioè al fascismo, cosa che accadrebbe se i suoi propositi si realizzassero. Non gradisce la “bellicosa” Sindaca il canto “Bella Ciao”, bene sarà compito dei cittadini di Potenza Picena dopo le elezioni del 26 maggio – con la sconfitta della candidata-sindaco Tartabini – recarsi sotto al Comune e intonare a gran voce: “Brutta Ciao”!
https://it.quora.com/Come-sarebbe-il-mondo-se-la-Germania-nazista-non-avesse-perso-la-guerra
Per Caporaletti. Si potrebbe anche intonare il canto “Bella ciao, io non ti voterào”.
http://www.radionapolicentro.it/2019/04/28/ci-siamo-giocati-il-boom-economico-guadagniamo-come-negli-anni-60-leconomia-domani-gratis/
Sono vent’anni che i tedeschi ci stanno violentando e noi continuiamo a festeggiare la Liberazione, continuiamo a cantare Bella ciao, tutti contenti, come se avessimo vinto qualche cosa. In realtà non abbiamo vinto niente, stiamo perdendo tutto: hanno vinto gli altri, hanno vinto gli invasori.
Non c’è niente da fare, fascismo e arroganza non fanno la rima ma vanno sempre perfettamente d’accordo. Si parla tanto del 25 aprile ma ci si dimentica del 25 luglio quando Mussolini fu deposto dai suoi stessi camerati tra cui Ciano, il genero fucilato poi a Verona. Per carità , c’è da dire che Mussolini si presento al Gran Consiglio apatico, depresso , malato, confuso a cui un bel periodo di vacanza sul Gran Sasso non poteva che fargli bene e il suo sorriso triste, enigmatico, indifferente di quando lo andarono a prendere i tedeschi col l’aliante facendogli pure rischiare di massacrarsi tra i monti, la dice lunga. I nuovi fascisti evidentemente leggono la storia fino ai tripudi del fascismo soprattutto nell’allegoria dell’ Italia felice, dei treni in orario, i telefoni bianchi, i casini e le domeniche al mare. Questa qui, ancora deve essere votata e già sta pensando al primo mese dell’era fascista potentina dicendo un mare di frenetiche stupidate che ne caratterizzano già la rozzezza del carattere e la poco incline predisposizione ad amministrare in un ambiente sereno, paritario, democratico per dirla subito e tutta . Se tanto mi dà tanto, con una visione politica e amministrativa di tal fattezza farebbe meglio a dedicarsi a qualcosa di meno impegnativo e più confacente a chi non si rende conto di quello che dice. Non è nessuno se non un posto rimasto vacante e già si sostituisce alla Costituzione. Un portiere di notte che appena indossata la divisa si sente il Re della Notte con in mano il potere di dirti che l’albergo è pieno anche se è vuoto, ma che vuoi, anche queste so soddisfazioni. Una sconosciutissima sindaca di un piccolo centro adriatico che già vorrebbe cambiare la Costituzione, che mica deve essere per forza amata ma comunque rappresenta finché ci sarà, la base della nostra malata democrazia, malata appunto perché non è che la Costituzione sia tanto Vangelo. Renzi ci provò a cambiarla perché voleva ingessarsi al governo ma né l’arroganza e né la scarsa intelligenza politica dimostrata nel momento in cui è stato chiamato a governare, lo hanno aiutato. Ma la colpa è sempre del Pd che pur di cacciarlo via, o tenerlo lontano sei disposto a votare la prima persona che capisci sarà la più votata come è successo a Civitanova. Certo poi ti aspetti…il primo 25 luglio che passa. Ma anche per un 25, ci vuole un po’ di carattere oppure ti metti a raccoglier le briciole dove magari gli altri non le vedono e ti accontenti anche perché se ti muovi più del dovuto ti fanno stare zitto e muto sennò niente briciole.
E adesso un po’ di ” social ” sociale. I perché dei pollicioni rossi per Nibaldi e Vallesi, ambedue convergenti e quelli per Rapanelli che mi sembra vada da tutt’altra parte?
VERGOGNATI!!!! LEGGI LA STORIA MA QUELLA SCRITTA DALLE PERSONE CHE HANNO REALMENTE VISSUTO IN QUEL PERIODO E NON LA STORIA POLITICA,
Quando parlate dei partigiani vi dovete sciacquare la bocca
…appunto, Micucci, i “pollicioni” sono rossi, molto rossi ah ah ah!!! gv
Mamma mia quanta cattiveria ancora dopo 70 anni….basta..
chi ha iniziato per primo ne ha le colpe, chi si è difeso è andato molto oltre della difesa, da ambo le parti stupri vecchi e bambini uccisi ruberie di ogni genere da ambo le parti…
Sara ora di finirla e guardare il futuro e fare in modo che non si ripeta!
Più che cantare Bella ciao sarebbe opportuno recitare 50 volte come un rosario le accorte parole di Adorno sulle ideologie:
“Hitler ha imposto agli uomini nello stato della loro illibertà un nuovo imperativo categorico: organizzare il loro agire e pensare in modo che Auschwitz non si ripeta, non succeda niente di simile.
Auschwitz ha dimostrato inconfutabilmente il fallimento della cultura. Il fatto che potesse succedere in mezzo a tutta la tradizione della filosofia, dell’arte e delle scienze illuministiche, dice molto di piú che essa, lo spirito, non sia riuscito a raggiungere e modificare gli uomini. In quelle regioni stesse con la loro pretesa enfatica di autarchia, sta di casa la non verità. Tutta la cultura dopo Auschwitz, compresa la critica urgente ad essa, è spazzatura. Poiché essa si è restaurata dopo quel che è successo nel suo paesaggio senza resistenza, è diventata completamente ideologia, quale potenzialmente era dopo che, in opposizione all’esistenza materiale, presunse di soffiarle la luce, offertale dalla divisione tra lavoro corporale e spirito. Chi parla per la conservazione della cultura radicalmente colpevole e miserevole diventa collaborazionista, mentre chi si nega alla cultura, favorisce immediatamente la barbarie, quale si è rivelata essere la cultura. Neppure il silenzio fa uscire dal circolo vizioso: esso razionalizza soltanto la propria incapacità soggettiva con lo stato di verità oggettiva e cosí la degrada ancora una volta a menzogna.”
Perché poi altrettanto infernale di Auschwitz è stata Hiroshima…
Se anche il fascismo fosse stato soft forse non saremmo arrivati al 25 Aprile.Ma se non ci fosse stata la Liberazione forse oggi avremmo solo Sindaci come questi.BRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR!!!!!!!!!!
Abbiamo giustamente criticato quella squallida manifestazione dei fanatici laziali a Milano inneggiando a Mussolini. lo stesso dobbiamo criticare quel saluto comunista del pugno chiuso alzato. La storia, quella vera, ci dice che la liberazione non è stata ottenuta solo dai partigiani compagni che hanno, anzi continuato, a combattere anche dopo il 25 Aprile con crimini inanerrabili. Perciò basta con i fanatismi da ambo le parti
Una mattina mi sono alzato
o bella ciao bella ciao
bella ciao ciao ciao
una mattina mi sono alzato
e ci ho trovato l’invasor.
O partigiano, portami via
o bella ciao bella ciao
bella ciao ciao ciao
o partigiano, portami via
che mi sento di morir.
E se muoio da partigiano
o bella ciao bella ciao
bella ciao ciao ciao
e se muoio da partigiano
tu mi devi seppellir.
Seppellire lassù in montagna
o bella ciao bella ciao
bella ciao ciao ciao
seppellire lassù in montagna
sotto l”ombra di un bel fior.
E le genti che passeranno
o bella ciao bella ciao
bella ciao ciao ciao
e le genti che passeranno
e diranno: o che bel fior!.
E” questo il fiore del partigiano
o bella ciao bella ciao
bella ciao ciao ciao
è questo il fiore del partigiano
morto per la libertà.
Samo giusti: la qualità letteraria di questo testo è imbarazzante, infima, miserevole, d’una stup.idità offensiva per la memoria dei 40.000 caduti durante la Resistenza.
E’ significativo ed eloquente il fatto che non siano mai riusciti a produrre un canto più degno.
Dedicato a Franco Pavoni :
“È innegabile che nel mondo esiste tanta gente meschina che vuole trionfare su tutto quello che si eleva di un solo palmo dalla mediocrità.”
(Søren Kierkegaard)
…Senza dedica (tanto…): “Chi striscia sulla terra non è esposto a cadere tanto facilmente come chi sale sulle cime delle montagne” Soren Kierkegaard.
Per Pavoni. Dal momento che il PD è matematicamente pari al PCI privato dei lavoratori e arricchito degli immigrati, non può essere associato né a “Bella ciao” né al pugno chiuso.
Caro Morgoni, non riesco a capire perché dedichi a me questo suo momento di coming out, di riflessione autocritica peraltro apprezzabile anche se un po’ tardiva e un po’ scopiazzata. E’ innegabile che Bella ciao abbia avuto un successo strepitoso e sarebbe sciocco attribuire il motivo di questo “trionfo” soltanto all’infantilismo dello stile, alla sua struttura formale così sempliciotta: il tema di Bella ciao è l’andare incontro alla morte, è un appropriarsi da sinistra del viva la muerte fascista. Ma la musica e lo stesso testo lasciano intendere che questo cupio dissolvi è fasullo, è posticcio, è una furbata: non si voleva morire, in realtà si voleva salvare la pelle e andare in montagna, sparare dalla parte dei vincitori era meno pericoloso che nascondersi in casa.
Questo è molto umano, molto tenero, anche commovente come un piddino che cita Kierkegaard senza avere la minima idea di chi caz.zo fosse Kierkegaard e dI quanto fosse abissalmente lontano dal PD.
Arrivati a questo punto di accanito revisionismo,che prova a valorizzare anche le virgole,non vorrei che qualcuno venisse fuori con la proposta di fare del 25 aprile una giornata di lutto nazionale!A chi si accanisce tanto contro la lotta di Liberazione che ci ha assicurato la democrazia,purtroppo non testimoniata al meglio,chiedo se il sistema politico abbattuto con quella lotta oggi consentirebbe a chiunque di esprimere liberamente la propria opinione come a lui permesso.
Non andate alle feste dove non siete invitati e nessuno si accorgerà di voi e non c’è rischio di rovinarla se nessuno si ubriaca superando di almeno sei volte il limite di legge dello 0,5 g/litro. Leonida Rubistein/ Mimì Tirabusciò
Adesso, al di là di tutte queste polemiche, so che si festeggiava la liberazione dai nazifascisti, più dei nazi dato che i fascisti non sono andati da nessuna parte e hanno continuato a fare la storia d’Italia. In quale ruolo? Ognuno o comunque in molti lo sanno e se vogliono rispondere/si, lo facciano o anche no. Del resto siamo ancora nel buio totale dal 46 ad oggi su quello che è successo e se c’è una schiarita ci sono almeno una ventina di tesi pronte a confonderla tra i soliti chiari e scuri. Che non siano andati via, c’è un post recentissimo su vari attori e artisti che dalla Repubblica di Salò hanno rallegrato o acculturato durante la seguente repubblica delle banane. Altri si sono sistemati ognuno per le proprie caratteristiche dove hanno trovato il posto più adatto dove poterle esaltare. Punto. Adesso passo al Ps. E poi, per il solito ” ruota libera con il cervello completamente isolato ” si dà la facoltà a chi “non aspetta altro non avendo più niente”, per dire qualcosa di cui non si sentiva il bisogno di udirla. “Fascisti e Piddini, ma ne abbiamo davvero bisogno?” Martedì alle 21’30 alla ” tavola calda” Siam polli per tutti. A tutti i partecipanti verrà offerto un caffè culturale.
@ Franco Pavoni : Le prima parole di Bella Ciao recitano “una mattina mi sono alzato “ . Sono parole che può pronunciare chi ha una dignità umana e che non sono nella disponibilità di chi striscia per terra come i vermi .
Pavoni se continui ad incalzarlo ci troveremo davanti ad immaginabili scenari a cui i Bastioni di Orione faranno da ingresso al prossimo scoppio di collera che già accenna a bussare. L’ultimo, indimenticabile è oramai da rinfrescare per aggiungerlo al poema da troppo tempo in attesa di nuove terzine dapprima del pensatore, poi del politico e alla fine lasciate alla fantasia dell’essere.
CM, che si posti!!
Di nuovo senza dedica (non serve…): “Le idee fisse sono come, per esempio, i crampi ai piedi, il rimedio migliore contro di esse è camminarci sopra” Soren Kierkegaard. …ma mi sa che sarà dura, per qualcuno… gv
Onorevole Morgoni, tre domande:
1. Il PD è un partito comunista?
2. Il PD è un partito di sinistra?
3. Il PD è l’unico partito che difende i lavoratori?
Grazie.