Il sindaco Romano Carancini nel cantiere
di Federica Nardi
La prima campanella delle nuove scuole Dante Alighieri e Mestica non suonerà a settembre. E, al momento, non è possibile fare previsioni certe. Anche se le strutture degli istituti danneggiati dal sisma e in ricostruzione nell’area delle ex Casermette sono a buon punto, parte del progetto è infatti da rivedere: cioè il tunnel di collegamento tra i due edifici. Approvato dal tavolo tecnico precedente ma che adesso per il nuovo comandante dei vigili del fuoco non rispetterebbe le condizioni di sicurezza. Per cui è necessaria una variante, un nuovo progetto che non sia più in legno ma in acciaio. In termini di ritardo almeno altri due mesi. A pena di non poter collaudare le scuole e quindi di non poterle utilizzare.
Il cantiere della Dante Alighieri
Che settembre fosse una scadenza utopistica – al di là degli annunci del sindaco – l’amministrazione l’ha sempre sospettato, se non altro perché il responsabile unico del procedimento e il direttore dei lavori sono figure interne agli uffici comunali. E gli impedimenti non sono mancati. Il primo problema era stato l’appalto della Dante Alighieri che era partito dopo la Mestica (ma che comunque ha proceduto a tempi record dopo lo sblocco della situazione da parte del commissario Piero Farabollini). Poi quest’inverno ulteriore ritardo prima per una variante chiesta dal Rup per alcune strutture della Mestica. Poi per i problemi finanziari di una delle ditte che si occupava delle strutture in legno. Anche qui, un mese di stop. E adesso il tunnel, che imprime un nuovo ritardo al momento non quantificabile. Oltre ai tempi della burocrazia ad allungare l’attesa ci sono le palestre, rimaste un po’ indietro rispetto alle scuole, e poi i desiderata del Comune: tutta una serie di migliorie non coperte dal finanziamento della ricostruzione (come il colore delle pareti esterne e alcune recinzioni). Senza considerare la trattativa con Enel perché il Comune ha chiesto per ogni scuola un voltaggio abbastanza alto.
Oggi il sindaco Romano Carancini incontra le ditte per fare il punto di una situazione strettamente ancorata ai tempi tecnici delle procedure di ricostruzione. Al di là del dato burocratico c’è poi quello del lavoro. Nei giorni scorsi la Cgil di Macerata ha avvisato che ci sono problemi per quanto riguarda l’applicazione dell’accordo sottoscritto lo scorso gennaio a tutela dei lavoratori del cantiere. Parlando di «problemi legati al distacco degli addetti, a norme su salute e sicurezza che sono lacunose».
La visita del presidente della Regione Luca Ceriscioli, guidato dal sindaco Carancini e dal dirigente Luchetti
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Supermercato davanti alle scuole, polemiche sulle ex Casermette: «Una scelta assurda»
Ma xké qualcuno credeva che fossero pronte davvero x settembre ?!?!?!?!
State attenti che finiti i lavori se finiranno di solito ce piove dentro !!! :-) :-) :-) galleria spogliatoi campo sportivo .....i soliti ignoti......:-) :-) :-)
Adesso ci parli Tu caro sindaco con mia figlia!!
Chi è il genio che ha firmato il progetto?
Matteo Anitori un raccomandato!!!
Come immaginavo!!.... Per dicembre ci riuscirete?
Storia già vista....
Dilettanti allo sbaraglio.
Bastava parlare con chi ci lavora per sapere che non era possibile
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Ma è mai possibile che a Macerata non ne vada bene una?
Il progettista è stato pagato?
se sì quanto ha percepito di parcella?
Sono certo che nessuno risponderà a questa mia quanto mai logica e scontata domanda, anche perchè anche io in ho in solido compartecipato al pagamento del progettista
e serviva l’intervento del comandante dei Vugili Urbani per far emergere l’errore di progettazione, che evidentemente non soddisfava i canoni di sicurezza vigenti.
Certo che è proprio vero, in Italia abbiamo monumenti di grande valore, per esempio: Altare della Patria a Roma, la Reggia di Caserta, Arena di Verona, ecc. ecc. tutto perfetto, costruzioni fatte da persone quasi senza un titolo di studio e senza master, oggi grandi laureati 2/3 master, ecco i risultati. Dobbiamo ringraziere il lavoro certosino dei Vigili del fuoco, che hanno rilevato questo difetto. Ora la domanda nasce spontanea chi paga questo errore?
Per Vita. In realtà l’Altare della Patria (o Vittoriano), monumento nazionale a Vittorio Emanuele II, è opera di tre architetti italiani: Ettore Ferrari, Pio Piacentini e Giuseppe Sacconi. Vada su Internet, c’è tutto.
mi scuso per l’involontario errore e pertanto è merito del Comandante dei Vigili del Fuoco!
In tutti i modi approfitto di questo refuso per complimentarmi con il nuovo Comandante dei Vigili Urbani per la netta svolta che stà imprimendo nel suo operato.
Gentilissimo Signor Aldo La ringrazio, Le dico che questi architetti facevano il loro lavoro o supervisionavano il lavoro con molta scrupolosità non avendo a disposizione tutta la tecnologia di oggi. certo come si dice: non facciamo di tutta l’erba un fascio.
Se fossimo in mezzo al deserto capirei pure….ma la caserma dei VVF sta a meno di 1km dalle ex casermette…il progettista un parere non se lo poteva fare dare prima??
Bastava rivolgersi alla Premiata Ditta Silenzi e Co. che con tre ore in più avrebbero già finito i lavori,fatto le piscine, un nuovo Palas per una nuova squadra emergente, Macerata 2,3,e 4 anche se Piediripa sembra già una Macerata 2 e dalle lamentele che si leggono spesso Macerata 1 si sarebbe già estinta se non fosse per tutte le serate sold out dello Sferisterio che sold out lo farebbe anche con un incontro tra il matematico russo Meromposki e l’astrofisico italiano Buconero sul tema ” La Carbonarara perfetta per il cosmonauta”. Ma anche a Civitanova sono sempre tutti sold out, così a Porto Potenza, Corinaldo, Sefro, Infernaccio, Fratte e al Roxy Bar.
Amministratori e tecnici:
dilettanti allo sbaraglio!!!!
e noi paghiamo per il loro pressapochismo.
Dimostri schiena dritta.
RoMao Tse Dong si dimetta prima del 15 agosto 2019