di Mauro Giustozzi
L’effetto terremoto rilancia il settore dell’edilizia con tutti numeri con i segni più. Di conseguenza arriva quasi naturale il rinnovo del contratto integrativo che porterà più soldi in tasca ai circa 2.500 lavoratori del settore impegnati in provincia. Non solo denaro ma anche diritti, attraverso un welfare che offrirà più sostegno a chi opera nei cantieri. Sullo sfondo, però, la soddisfazione di Cgil, Cisl e Uil è mitigata dai cronici ritardi sull’applicazione di regole scritte ma spesso non attuate come il Durc di congruità e il settimanale di cantiere nella ricostruzione post sisma. Per arrivare ai dubbi sollevati anche nei casi in cui c’è un protocollo d’intesa su legalità e sicurezza nei cantieri, come quello firmato col Comune di Macerata per le scuole alle ex Casermette, che però sembra presentare lacune nella sua applicazione.
Sindacati che in prima battuta hanno voluto sottolineare come la firma di questo nuovo contratto integrativo, la cui validità per la parte economica varrà sino al luglio 2020 per poi essere ritoccato in base ai parametri che ci saranno tra un anno, mentre per l’aspetto del welfare ha una validità triennale, parte da dati oggettivi di una crescita costante da un anno a questa parte dell’intero settore che ha visto aumentare gli operai di un +10,23%, delle imprese attive del +10,92% e della massa salari salita di un +17,44%. Effetto trainato dalla ricostruzione post sisma, visto che altrove il settore delle costruzioni continua ad avere sofferenze. Un integrativo che garantirà ai lavoratori un aumento del 4% della paga base rispetto al minimo tabellare.
«E’ l’applicazione di un accordo raggiunto nel dicembre scorso –ha esordito Jacopo Lasca della Filca/Cisl- un obiettivo raggiunto unitariamente dal sindacato che riguarda l’intero comparto, sia le aziende più grandi che quelle con pochi dipendenti, che sono la maggior parte di quelle operanti nella nostra provincia. Ai lavoratori verrà garantito un incremento mensile che parte dai 34,39 euro per un contratto di primo livello sino ai 48,16 euro per il quarto livello. Di questo Evr (elemento variabile della retribuzione) ne usufruiranno 2500 lavoratori impegnati in cantieri del maceratese. Accanto a questo risultato ce ne sono degli altri dentro questo contratto: l’aumento dell’indennità di mensa, di trasferta e la nuova indennità di trasporto che riguarda coloro che raggiungeranno col proprio veicolo il cantiere di lavoro».
Per quanto riguarda altri aspetti legati al welfare dei lavoratori la Cassa Edile attraverso il suo ente bilaterale ha messo a disposizione risorse per i disoccupati di lungo periodo (da almeno 6 mesi), il sostegno alla nascita dei figli e la genitorialità nonché la creazione, tramite il Cpt, di corsi per la formazione della figura del Rlst, il rappresentante della sicurezza nei luoghi di lavoro. «La figura del Rlst –ha spiegato Filomena Palumbo della Feneal/Uil- è fondamentale, così come la sua formazione che avviene all’interno di corsi organizzati dal nostro ente bilaterale. Serve a tutelare il lavoro e la sicurezza di chi opera nei cantieri. Per quanto riguarda la ricostruzione, invece, lamentiamo ancora tanti ritardi non più accettabili. Innanzitutto non può essere che al tavolo previsto e ben organizzato dal prefetto Iolanda Rolli l’unico attore assente sia ancora la Regione. Poi continuano ad essere disapplicati Durc di congruità e settimanale di cantiere nonostante sia previsto per legge nelle ordinanze commissariali numero 58 e 78. Per renderci conto della situazione basta ricordare che in Cassa Edile, da un anno a questa parte, siano giunte appena tre richieste del documento Durc di congruità. Non è possibile andare avanti in questo modo».
Massimo De Luca della Fillea/Cgil ha invece puntato il dito sulle inefficienze burocratiche, con attori della ricostruzione che non incrociano i propri dati per assenza di sistemi informatici collegati ma anche sulla problematica del monitoraggio dei cantieri, soprattutto di quelli scolastici. «Andrea Bocelli ha costruito due scuole, una a Sarnano e l’altra a Muccia, ne farà una terza a Camerino –ha ricordato il sindacalista- utilizzando le norme che ci sono e dimostrando che si può fare tutto nel rispetto della legge, delle imprese e dei lavoratori. Un esempio, purtroppo, che non viene seguito altrove. Ci sono protocolli firmati per le nuove scuole, “a San Severino” come a Macerata, che però segnano il passo e che diventa un problema talvolta applicarli. Recentemente abbiamo avuto un incontro col Comune di Macerata proprio per il cantiere alle Casermette dove sembrano esserci problemi nell’applicazione di quell’accordo sottoscritto a gennaio scorso che riguarda l’edificazione delle scuole Mestica ed Alighieri. Ci sono problemi legati al distacco degli addetti, a norme su salute e sicurezza che sono lacunose. Questioni importanti che abbiamo sollevato e che, subito, devono avere risposte. Grazie al protocollo sottoscritto ne siamo venuti a conoscenza ma è necessario che siano sanate da chi di dovere».
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