di Enrico Maria Scattolini
MI AFFERRA PUNTUALMENTE un groppo alla gola (-) ogni volta che rimetto piede all’Helvia Recina/stadio.
MASSIME quando – vedi pomeriggio di domenica scorsa – la circostanza s’incrocia con la sconfitta casalinga dell’Helvia Recina/squadra (-) contro il Montecosaro (leggi l’articolo).
IN TRIBUNA HO PERO’ RITROVATO (+) un caro amico di trascorse gioie e dolori biancorosse: Alessandro Savi.
ANCHE LUI un po’ smarrito (-) nel vuoto dei gradoni deserti, ma soprattutto immagino intristito dall’assenza dei colori della benamata. Dal medesimo celebrati con lo splendido “magazine” di due anni fa. Redatto insieme a Nazarena Luchetti e dedicato alla squadra di Bucchi.
FRA UN’OCCHIATA E L’ALTRA rivolta alla deludente (-) squadra di Carassai, abbiamo tentato di intravedere squarci di luce…biancorossa nel futuro del calcio cittadino, confrontando le nostre opinioni.
SICURAMENTE PIU’ SIGNIFICATIVE LE SUE di Consigliere comunale (+), quindi a conoscenza dei segreti del “Palazzo”.
CHE PERO’ NON ESISTONO (-), per la semplice ragioni che lassù, al vertice di piazza della Libertà, regna assoluta immobilità.
E PERTANTO SCARSA APPRENSIONE (-) per il rischio che l’anno sabbatico del football “pistacoppo” diventi anche la sua tomba.
D’ALTRA PARTE, perché macerarsi se tutto ciò che è accaduto e sta accadendo è stato accolto con incredibile passività dall’ambiente (-)?
IL QUALE NON MOSTRA PARTICOLARE INTERESSE (-) neanche per la trattativa fra imprenditori locali ed esponenti della Sangiustese. Anticipata – sia pure con la copertura delle dovute cautele – da questa rubrica la settimana scorsa (leggi l’articolo). Poi confermata dall’edizione locale di un quotidiano, nonostante la successiva (scontata) smentita del presidente del club calzaturiero.
ARGOMENTO CHE E’ STATO all’ordine del giorno di una riunione fra supporters biancorossi; all’uopo convocata, ma caratterizzata da modesta partecipazione (-). Questo a me risulta.
MI AUGURO TUTTAVIA di essere smentito, dal momento che un significativo gradimento popolare (+) sarebbe una leva molto importante per il buon fine della trattativa.
LA CUI NEGOZIAZIONE dovrebbe essere stata al centro di un recentissimo incontro conviviale fra Andrea Tosoni e Maurizio Mosca (+).
AUSPICO ANCHE CHE QUALCHE IDEA (+) possa affiorare dalla cena della stampa sportiva maceratese in programma nel prossimo week end. Impegnativo l’hashtag: “Mai più una domenica senza la Rata”. Ma non sono troppo ottimista….
RIBADISCO COMUNQUE CHE LA SOLUZIONE MIGLIORE, a mio parere, resta quella di convogliare sinergie nell’Helvia Recina/squadra (+). I tempi per aiutarla a diventare più competitiva per la promozione non sono scaduti, malgrado l’inattesa battuta di arresto contro il Montecosaro.
ORA SAREBBERO PROPRIO MATURI se, come sembra, il presidente Crocioni sta cercando di completare l’organico con l’acquisto di un difensore e di una punta (+).
IO CONTINUERO’ a seguirla in ogni dove. Per il motivo suddetto, ma anche perché domenicalmente mi rimette in contatto con calciatori biancorossi mai dimenticati (+).
NEL MONTECOSARO, ad esempio, ho ritrovato il dottor Benfatto – fra l’altro autore di una stupenda conclusione spentasi sulla traversa della porta di Palmieri-; Pietrella, che rammento protagonista di una sfortunato play-out disputato e perso dalla Rata, con retrocessione all’ultimo istante, in terra laziale; e Mazzaferro, centrocampista dai cento polmoni di tanti anni fa.
UN VECCHIETTO COME ME si accontenta e si commuove pure. Mala tempora currunt (—).
E, DATO CHE SONO IN CONFIDENZA, aggiungo che sono disposto a soffrire sino all’ultima critica, purchè l’interlocuzione con i lettori, a cui tengo (+) e che quindi mi permetto di sollecitare, sia contenuta nei limiti della corretta espressione verbale.
PRINCIPIO da me sempre rispettato(+).
Ma chi ci crederà, di queste cene il signor Mosca ne ha fatte tante, e il risultato quale è stato?
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È la genesi d’una Rata metafisica, alla de Chirico (L’Enigma d’un Pomeriggio d’Autunno), in un’aura rarefatta di sentimenti spezzati e sospesi nel vuoto buzzatiano d’un Deserto dei Ratartari.
L’articolo mi porta a convincermi sempre più fermamente, che alla crisi del calcio ormai generalizzata a tutti i livelli, possono sopravvivere solo squadre blasonate. Meraviglia relativamente la situazione di Ancona, Macerata e Civitanova.Casi come il Matelica per restare nell’ambito marchigiano sono eccezzioni destinate a sfiorire in un breve lasso di tempo. Come affermava il grande Ginaccio Bartali è tutto da rifare.
Ah ah ah ah
Nel frattempo le istanze di fallimento contro la Maceratese sono state respinte. Non so se è un bene o un male ma sicuramente il nome maceratese ha ancora un proprietario.
Ma allora Scattolini se la Maceratese non è stata dichiarata fallita, ancora esiste. Ma sotto quale forma? Ectoplasma, creatura mostruosa che di notte si aggira per i vicoli di Macerata a cercare chi ne ha decretato la scomparsa e ora la costringe a vagare nel buio per saziare la sua sete di vendetta. Certo che di gole d’azzannare ne avrebbe parecchie almeno che non preferisca cesellare con il bisturi come il povero Jack lo squartatore. Scattolini, tra groppi alla gola, gradoni deserti, momenti di commozione con qualche lacrimuccia non è che mi vai in depressione. L’Helvia Recina ( squadra ) o l’impressione che venga trattata dai maceratesi,poverina, come la figlia della colpa a cui nessuno riesce ad affezionarcisi. Ma se io fossi l’allenatore dell’Helvia, non la porterei nemmeno a giocare a Macerata ( all’Helvia Recina ), la città non la vuole e allora me la tengo dove è sempre stata, dove ha chi la segue e dove nessuno cerca di farla diventare quello che non è. Se un giorno crescerà e la Rata tornerà, allora sarò lieto di farla giocare contro lei e come in un derby che si rispetta, cercare di annientarla. Scattolini, ci sei rimasto solo tu a parlare della Rata e a sperare in non so quale miracolo. Capisco anche che cerchi di dare una continuità al calcio maceratese , ma non mi pare che qualcuno si preoccupi tanto da meritarlo. Io fossi in te, seguirei l’ Helvia, ma evitando nella maniera assoluta di volerne fare la nuova maceratese. Seguila per quello che è e avrai più soddisfazioni. Lo so che al cuor non si comanda, ma l’amata, che forma ha , dove sta, c’è, non c’è, forse torna forse no, di certo non può tradire, e come fa, forse è solo una cartella sul tavolo di qualche funzionario di tribunale.
Caro Micucci,effettivamente sono rimasto l’ultimo dei Mohicani.
Avevo promesso che avrei cercato di alimentare la fiammella biancorossa e sto mantenendo l’impegno.Anche se mi costa sempre più fatica…,aggiunta alla rabbia impotente difronte ad una città inerte ed inerme.Nessun livello escluso;in particolare amministrazione comunale e tifoseria. Ma non si era parlato(a beneficio degli ingenui) dell’anno sabbatico come opportunità ed occasione di ricostruzione?
Siamo veramente un popolo di “pistacoppi” che non merita niente.Faccio sempre più fatica ad identificarmici.
Hai ragione: commetto un errore nel cercare d’intravedere nell’Helvia Recina/squadra le… sembianze della Maceratese.
L’identificazione ci sarebbe stata se si fosse dimostrata più generosità nei confronti del suo Presidente.
Non se neanche io che cosa sia attualmente la Maceratese di Crucianelli.
Cercherò di capirlo nella prossima edizione di “Somma Algebrica”.
Non per creare confusioni e mettere inutilmente carne al fuoco, ma mi risulta che anche il ricorso presentato dal Comune contro la Maceratese per riottenere con urgenza il campo di Collevario sia stato respinto, nonostante la Maceratese sia rimasta contumace, pare per motivi di competenza.
Mi permetto di ricordare, a beneficio in particolare degli interlocutori rivieraschi, che se la Maceratese è scomparsa (spero per il momento), la Civitanovese e l’Anconitana disputano il campionato di prima categoria. Mal comune mezzo gaudio!!!
Però c’è un particolare non trascurabile: mentre l’Anconitana è seguita da 1.200 tifosi la Civitanovese è contestata dai propri supporters e l’Helvia Recina, che avrebbe dovuto raccogliere l’eredità della Rata, non è seguita dai tifosi biancorossi, forse anche per la presenza di personaggi ritenuti compromessi
con le vecchie gestioni.
Non resta che sperare che la trattativa in corso, di cui si parla, si concretizzi anche con il supporto dell’Amm.ne Comunale mentre i tifosi mi sembra abbiano dato il loro gradimento.
Saluti e sempre forza Macerata.
Caro Guerrino, tu sai quanto possa tenere alla nostra Rata, da maceratese doc e da trascorsi, purtroppo per noi, decennali a tifare Maceratese, ora è FINITA. Finchè non ci sarà un imprenditore che vorrà investire nel nostro territorio e come contropartita gestire “lu pallo”. Ma chi viene in una Città fantasma. Per fortuna l’università ancora tira ma per altro siamo alla frutta, anzi al caffè, no all’ammazzacaffè.Un caro saluto vecchio…..lupo
Caro Filiberto ricambio i saluti sperando che tu non abbia ragione con il tuo pessimismo.
Sig. Filiberto, a parte la sorte che è capitata alla maceratese, non dobbiamo dimenticare che dal punto di vista calcistico abbiamo sempre una squadra di terza categoria, due squadre in seconda categoria, una in prima categoria ed una in promozione. Per una città di circa 47000 anime non è poi così male. Per quanto riguarda la nostra città, forse io non ho un punto d’osservazione ottimale, ma a me piace, forse c’è di meglio ma di sicuro c’è di molto peggio. Basta piangersi addosso! Non abbiamo bisogno di nessun imprenditore accontentiamoci di quello che abbiamo che di questi tempi non è poco.
Avvocato Ponzelli:chi si accontenta gode; io non sono fra questi….