di Marco Ribechi
(video di Andrea Petinari, foto di Fabio Falcioni)
Musicultura 2017, l’anno della consacrazione. La 28a edizione, vinta da Mirkoeilcane con il brano Per fortuna (leggi l’articolo), passerà alla storia come “L’edizione perfetta”, quella in cui tutto è andato esattamente come doveva andare. A testimoniarlo i dati auditel che indicano a quota 2.056.000, pari al 10,56% di share, gli spettatori che hanno seguito in diretta su Rai 1 la serata finale. Un faro che ha illuminato la città sulla magia dei suoi luoghi e sulla cultura che continua a produrre tra mille difficoltà. Una ribalta che conferisce lustro a tutto un territorio proprio nell’anno in cui la silenziosa provincia è balzata alle cronache per più dolorosi motivi. Oltre i giudizi musicali sulle esibizioni dei finalisti e degli ospiti si può certamente dire che le tre serate allo Sferisterio hanno mostrato un livello qualitativo superiore a tutte le precedenti e forse, a contribuire a questo balzo in avanti, proprio la responsabilità della diretta televisiva. Il primo vincitore è il pubblico in arena che ha spinto con grande coinvolgimento lo spettacolo: «I calciatori spesso dicono che i tifosi sono il dodicesimo uomo in campo – schera Ezio Nannipieri, colonna portante del festival – oggi ho capito cosa significa, la città ci ha amati». Fabrizio Frizzi è ormai ricevuto come uno di casa e chissà che il prossimo anno, in cui il presentatore toccherebbe quota 10, non ci sia l’occasione per attribuirgli un premio di maceratesità. Lo showman non cela il suo amore per la città e il suo sostegno al festival e per questo riceve l’invito del sindaco Romano Carancini: «Per giugno 2018 non prendere impegni – dice il primo cittadino – non puoi mancare».
A togliere forse un sassolino dalla scarpa ci ha pensato Roberto Vecchioni che dopo aver ricordato che nella serata erano presenti ben cinque vincitori di Sanremo (Giorgia che ha cantanto la sigla iniziale registrata nella serata del 23 giugno, Simone Cristicchi, Ron, Enrico Ruggeri e lo stesso Roberto Vecchioni) ha affermato al microfono di Frizzi: «Ma Musicultura è meglio di Sanremo». La sincerità del cantante milanese rivela una verità: sono sempre di più i giovani artisti italiani che guardano al festival con grande ammirazione arrivando a sognare di poter calcare un giorno il palco dello Sferisterio. «Ho partecipato ad altri festival ma qui è diverso – dice ancora incredulo Mirkoeilcane – Si viene elevati al livello dei musicisti importanti. L’arena è un sogno, tutti quelli che ci hanno seguito erano dei veri professionisti, e poi ci hanno pure ospitato gratis». La soddisfazione è chiara anche nelle parole del patron Piero Cesanelli: «Per oltre mezz’ora le parole più cliccate in Italia sono state Musicultura e Macerata, quello di oggi è un traguardo. Ora lo scopo non è più individuare nuovi cantanti d’autore perchè questo lo abbiamo già fatto, ora dobbiamo creare un pubblico che possa amare questo tipo di canzone».
L’importanza del concorso è chiara anche nelle manifestazioni di affetto dei vari ospiti, Giorgia che non ha annullato la sua esibizione nonostante un problema alla gola, Simone Cristicchi che ha affermato: «Questa esperienza può aprire la carriera di un artista», e Roberto Vecchioni per cui lo Sferisterio si è trasformato in una enorme torta di compleanno (in serata l’artista ha festeggiato i 75 anni) illuminata dai tanti smartphone presenti in arena. Alla fine della diretta tv, senza più la fretta dei tempi tecnici, tutti sono tornati sul palco per una seconda esibizione. Mirkoeilcane, premiato ufficialmente, ha ricevuto il suo assegno da 20mila euro e ben contento ha risuonato il suo pezzo. Vecchioni, dopo la torta, ha toccato i cuori con il brano La mia ragazza, dedicato alla musica. Dopo l’intervallo di Guido Catalano, in cui il comico ha letto una delle sue poesie musicali, Enrico Ruggeri con i Decibel, indossando la maglia dei Ramones, ha caricato i presenti con i brani I giorni del silenzio e My generation. Infine Ron ha chiuso la serata magica con i pezzi Anima e Cosa sarà composta insieme a Lucio Dalla. Uno spettacolo che consacra Macerata capitale italiana della musica d’autore: «E’ un evento unico – dice John Vignola di Rai Radio 1 – il servizio pubblico ha il dovere di farlo vedere». A chiudere il sipario sull’edizione 2017 è Piero Cesanelli con una battuta tagliente: «Andate a vedere le interviste degli artisti e capirete facilmente la differenza tra Musicultura e un talent, i nostri li sanno usare i congiuntivi».
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A Pettinari lo pagano per farsi le foto visto che la provincia non funziona
La solita Rai che chiude il programma prima ancora che sia finito…e noi paghiamo il canone
il 10.5% per RAIUNO è ancora peggio del 13% di gigi d’alessio a Citanò l’ultimo dell’anno… accennare alla cultura ( peraltro in modo incongruo e velleitario ) in prima serata in televisione è una scelta suicida, intitolare la manifestazione Musiciauscolo sarebbe stato molto più professionale, utile e fecondo.
Ma lo sa sign. Franco che la domenica vanno tutti al mare!
sì, signora Maria Luce, ma la percentuale dei telespettatori è un’entità diversa e indipendente dalla quantità dei telespettatori: il mare è una scusa che non tiene…
Solo un fazioso incompetente può fare il paragone fra la mezzanotte di un anno nuovo con la maggior parte della gente a casa ed una sera d’estate caldissima con la maggior parte della gente in giro!!!!
Una Musiciauscolo in prima serata su Rai 1 garantirebbe senz’altro uno share più spalmabile anche su una piccola audience.
Valentini, vede che Giorgi ha capito la distinzione tra audience e share, perché lei non ci riesce?
Contemporaneamente, su Canale 5, la soap opera “Il Segreto” ha totalizzato 2.614.000 spettatori, con uno share del 13,3%, se ne potrebbe dedurre che Puente Viejo abbia volato di 558.000 spettatori e di un 2.81% di share più di quanto ha volato Macerata?
(fonte dei dati http://www.tvblog.it/post/1469770/ascolti-tv-domenica-25-giugno-2017)