di Mauro Giustozzi
La gioia per il quarto titolo tricolore e la felicità per l’invito a partecipare per la prima volta nella storia al Mondiale per Club. E’ un Fabio Giulianelli in cui scorre ancora tanta adrenalina quello del giorno dopo il quarto scudetto Lube.
La cosa più bella del giorno dopo aver vinto lo scudetto?
«Sicuramente l’invito giunto dall’Fivb per partecipare al Mondiale per Club. E’ la prima volta che la Lube parteciperà a questa prestigiosa manifestazione e siamo orgogliosi e fieri di esserci. Anche perché parteciperanno tutte le squadre che hanno vinto i loro campionati, non chi arriva secondo. Del resto in questa stagione abbiamo vinto la Coppa Italia, la regular season, lo scudetto con una serie di 3-0 in cui si è visto come la nostra squadra abbia dominato e con prepotenza abbia voluto chiudere la serie subito. L’unica paura che ho avuto è stata qualche settimana fa: quando dopo aver vinto tante partite ci stavamo avvicinando al momento clou della stagione. Quello che ti impone di concretizzare tutto il lavoro svolto sin li. Ma la squadra ha saputo confermare nel finale quella che è stata l’intera stagione».
Fabio Giulianelli quando ha capito che questa era la stagione giusta per la Lube?
«Quando è entrato in squadra Jiri Kovar e non è uscito più. Lui ci ha dato l’equilibrio giusto, ha consentito anche di risolvere la problematica degli stranieri nel campionato italiano ed ha, di fatto, permesso alla nostra squadra di poter schierare il più forte libero del mondo. Grebennikov. Poi con Kovar ho vinto i due scudetti precedenti e nelle vittorie più importanti della Lube lui c’è sempre stato. Quando i medici ce lo hanno restituito ho capito che potevamo davvero vincere».
Chi ringraziare maggiormente per questo successo?
«Nell’immediato i ringraziamenti, che sono figli delle emozioni forti che ho provato, sono andati alle persone che ti stanno più vicine, alla famiglia come è normale che sia. Ma, oggi, direi che devo dire un grazie grande a due persone Beppe Cormio e Chicco Blengini. Con l’arrivo di Cormio nella dirigenza è cambiato tutto: ha fatto sentire importante la società anche nei rapporti coi giocatori. Una società Lube che ha avuto un rispetto che in passato non era stato di quel livello. E Cormio ha saputo anche trasmettere quei nostri valori aziendali alla squadra di volley che li ha poi messi in pratica in campo. Poi il nostro allenatore che è riuscito a motivare il gruppo in modo fantastico, ha saputo affrontare e superare i momenti difficili puntando sul gruppo, sulla squadra e riuscendo a far mettere a disposizione della squadra la qualità dei singoli. In passato ho sempre avuto dei giocatori protagonisti assoluti, dei fenomeni che però andavano da soli. Blengini è riuscito a fondere le qualità dei singoli nel gioco di squadra. Ed a vincere, infatti, è stata la squadra nel suo insieme».
Ha fatto di tutto per trattenere Chicco Blengini: deluso che se ne vada?
«No assolutamente, anche perché lui ci ha parlato e chiesto molto prima di oggi che la sua aspirazione era quella di allenare la Nazionale. Una scelta giusta che anch’io ho appoggiato anche perché guidare la squadra azzurra dà prestigio e non è sicuramente una squadra concorrente alla Lube. Certo è innegabile che ci sia dispiacere per l’ottimo lavoro che Blengini ha fatto con la nostra squadra in questi due anni».
Rispetto agli scudetti vinti in precedenza cosa ha questo di diverso?
«Tolto il primo, che resta unico, del 2006, questo ha a sua volta un’unicità perché per la prima volta lo abbiamo vinto davanti ai nostri tifosi ed in un palazzetto che sentiamo davvero nostro dopo aver peregrinato e girato tutti i palas delle Marche per tanti anni. Qui si è creato anche un tifo che finalmente spinge la squadra e la incita dall’inizio alla fine. Me lo hanno detto più volte anche i giocatori. Per questo voglio ringraziare ancora una volta i nostri supporters che ci hanno dato tanta carica ed una marcia in più per tutta la stagione».
Dopo la conferma di Juantorena quanti resteranno l’anno prossimo a Civitanova?
«Partiamo col dire che i sei/sette titolari non si toccano e resteranno tutti alla Lube. Questo lo voglio dire a chiare lettere. Poi è chiaro che qualche ragazzo che ha avuto meno spazio ed ha voglia di giocare possa chiedere di andare altrove. E’ naturale, lo capisco. Ma sull’ossatura portante della Lube posso dire che resteranno tutti anche perché lo vogliono loro e lo vuole la società. L’anno prossimo tra gli obiettivi ci sarà di nuovo la Champions. Sono stati gli stessi giocatori a proibirmi di organizzare una final four. Vogliono guadagnarsela sul campo, vincendo tutte le partite per arrivare sino in fondo. Senza saltare nessuna partita».
Da Blengini a Medei, oramai si può dire che sarà lui il nuovo tecnico.
«Medei è una buona scelta, nel segno della continuità visto che è il secondo di Blengini in Nazionale. Stiamo vedendo, valutando e prendendo contatti per il nuovo allenatore che guiderà la Lube. Una decisione verrà presa a breve e ufficializzata».
Che nuovo giocatore top vorrebbe regalare alla Lube scudettata?
«I più forti ce li abbiamo noi per cui non vedo in circolazione atleti più bravi dei nostri. Inoltre non mi va di rompere un ingranaggio che ha dimostrato di funzionare alla perfezione e si è rivelato vincente. Si riparte da questi giocatori. Noi abbiamo la certezza che se la possono giocare alla pari contro qualsiasi squadra al mondo».
Sarà una grande festa in estate per i 50 anni di azienda Lube e per il 4° scudetto?
«Miglior regalo per i 50 di vita della Cucine Lube non poteva esserci con questo scudetto vinto. Faremo una grande festa e un concerto con un cantante di grido. Sarà Eros Ramazzotti? E’ uno della lista ma non l’unico. A breve prenderemo la decisione. Faremo di sicuro la festa a Civitanova sfruttando il palazzetto, ma non è escluso che anche a Treia ci sarà un evento, nella città dove ha sede l’azienda e dove vivono tanti nostri dipendenti».
Il messaggio arrivato che ti ha fatto più piacere e quello invece che avresti voluto ricevere ma non è giunto.
«Già domenica sera sul mio cellulare sono stati tanti gli ex che mi hanno fatto i complimenti ed a cui ancora devo rispondere. Tra i messaggi più graditi quello del presidente di Trento, Mosna, che ci ha reso onore scrivendo che è stato un vanto per la Diatec poter giocare contro una Lube così forte. Gli rende onore per sportività, una persona ed un dirigente che merita rispetto e per il quale parla anche la sua carriera. Chi non si è congratulato invece? Non lo dico ma lo lascio immaginare anche perché sarebbe stato il primo a dovermi arrivare…» (Giulianelli non dice il nome ma forse si tratta dell’ex diesse Stefano Recine, ndr).
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Ad un cinefilo come me, poteva aiutarmi solo un gran classico dei film. Risale agli anni 50 ma quello che fa il Grande Eduardo nell’episodio “nu’ pernacchio” fa al caso mio. Ora io al posto della celeberrima “duca alfonso maria di sant’agata dei fornari” seguita dal famoso pernacchio che come diceva Eduardo….ci si può fare una rivoluzione, io inserirò le iniziali dei destinatari del rumoroso “saluto”. Forse dimenticherò qualcuno degli anti Lube, ma sono certo che Vi rinoscerete tra quelli citati. Ora le cose sono due, o siete dotati di “autoironia”, cosa difficile da credere, oppure mi divertirò a leggere i più beceri insulti di cui siete certamente capaci!
F.G – P.S. -S.M. – M.B. – A.O.- P.B. -A.R. – E.A -il primario S.R. – B.L. – C.G. – Cucù F.G. – N.R. – G.F. – R.M. – M.Raps.R. – A.E. – Z.T. – T.Z. – M.S.(questo merita una menzione speciale per la sua pochezza ed ignoranza scolastica) -G.P.C – F.P. – C.G. – G.Franco C. – F.S. – M.R. – E.M. – Flor ST. – CAR.A. – ANCORA S.M.che ha problemi con l’ortografia – G.P.C. – ecc.ecc. Ah la cosa più importante………..PPPPPPRRRRRRRRRRRRRR!
Antonio Oro,sei patetico!
Oro a me piacciono due cose:
1. gnocca
2. calcio
il resto lo lascio agli sfigati come te…
Oro, ci pensi che a sentire la pernacchia sei stato il solo? Mi auguro, per te, che ti sei piazzato davanti allo specchio, così, tanto per avere la sensazione di essere spernacchiato, ah, certo autoironicamente.
Oro, non so se l’hai letto, né se lo leggerai. Sai in questo commento di ironia c’è ne poca, ho preferito usare più la concretezza per spiegare che straccia dei coiomberi facete. Non si può costringere un qualsiasi lettore di CM di Civitanova,
ad aprire la pagina e trovarsi ogni volta un turbinio di foto della Lube. Ha vinto lo scudetto, bene attaccatevelo al posto giusto. Però non possiamo sempre subire la vista di fotografie che vuoi o non vuoi, ti portano per forza a fare delle simpatiche riflessioni come quelle che sto per copiare ed incollare. Vedi se ve ne rimanevate a Treia, dove ho letto su un commento che fu proprio Silenzi a non volerci far costruire una ” casa ” per La Lube e questo gli procurò un forte esaurimento di stupidate che non lo faceva dormire la notte. E fu così, che preso dai rimorsi, soffocati per anni, alla prima occasione ha fatto costruire una villetta per la squadra da 10/11/ forse dodici milioni a costo zero ed un centro accoglienza profughi da tutta la Provincia, sembra anche da fuori e adesso con qualche civitanovese infiltrato che si sentirà anche lui campione d’Italia. Bando alle ciance, se non l’hai letto e non lo leggerai, non è che perdo il sonno come lo sciagurato Silenzi, finalmente guarito dall’insonnia anche se ne spara più di prima e dove non si capisce più dove comincia il tifoso e dove l’amministratore, di se stesso naturalmente. Lo avrebbero votato per fargli amministrare Civitanova a lui e a quell’altro ma va da se che a volte è difficile amministrarsi da solo, figurati farlo per più di quarantamila persone. A questi livelli ci riesce solo Corvatta, che l’11 giugno raccoglierà tutto il provento del suo seminato, “ottimo e abbondante”.Copio e incollo:
Beh, è ora di fare il test del Dna alla Lube. Troppi soggetti rivendicano la paternità della squadra, manco fosse una mignatta. Ah, ho fatto un errore di battitura, quindi astenersi da qualsiasi sostenitore della squadra di sbottare in qualsiasi commento fuori luogo, proprio come La Lube. Certo, sulla carta d’identità, oltre alla residenza, ( abitazione a Civitanova, fornita dal costruttore marchigiano Giulio Silenzi, su un progetto dell’architetto portennaro Corvatta,anzi a voler essere cattivi si potrebbe dire che la costruzione del Palas sia stata architettata a bella posta ), tutto il resto è proprio confuso. Capponi dice che è nata cinquantanni fa, sì, la fabbrica, ma la squadra, quando? Dove? Chi l’ha svezzata, cresciuta, rvestita? Dove è stata cullata, vezzeggiata, cambiata? A Macerata? E allora perché adesso dicono tutti ” forza Lube citanò “. Infatti di ” figli di buona donna ” ne siamo pochi!! Chi da Fermo, chi da Porto Recanati, chi da Treia, chi dalla Minghiona, tutti a Citanò. Basta con questi sbarchi clandestini! Il luogo d’accoglienza che sta di fianco al Cuore Adriatico è strapieno. Tornatevene a casa vostra extra cittadini del Troppostorpia. Basta, non se ne può più. Come segni particolari, sul documento che vi identifica, che c’è scritto? Approfittatori, senza dignità, usurpatori e scassacozzi? Ho rierrorato, ma quanto scrivo di una rottura di palloni che fa tanto rima con meloni è normale. Ma che avete vinto, il cartello con scritto ” Cucine Lube “. Venite usati come bersagli mobili per far pubblicità gratuita e dopo aver persino pagato il biglietto. Proprio oberati e bastonati. Certo che la parola era un’altra. Del resto siamo proprio in ambiente giusto per parlare di adulteri. E basta, non avete vinto niente oltre alla presa in giro chi vi fanno fare finché dura, finché qualcuno decide che spendere soldi per una squadra di volley porta utili, e poi, tutti a vedere la Medea? Con maglietta arancione e scritta ” Medea nel Fegato ” o in qualche altro organo non intossicato da squadra precedente? Ma poi non ho capito una cosa, l’arancione è il colore treiano, maceratese, civitanovese non di sicuro ? Venite a comandare a casa d’altri, appropriandovene perché due signori ancora in attesa di definire la loro posizione davanti alla Corte dei Conti vi ha costruito il centro di accoglienza già saturo. Non ci dormiva la notte, il poveretto! Non passa giorno, ora, minuto, insomma ogni volta che apre l’orifizio oro boccale, che ne esca qualcosa di sensato o minimamente comparabile a qualcosa di verosimile, non dico credibile o logico ma almeno tendente al ragionevole. L’unica cosa ragionevole che ha questo soggetto, è la classica formula americana dei telefilm polizieschi: ” Non innocente senza ombra di dubbio “. Nel commento ho fatto confusione tra squadra , tifosi e supporter speciali, ma il minestrone benché cattivo e indigesto non è certamente casuale. Mi avete proprio rotto i bottoni. Ma tornatevene al vostro paese, extralubiani!!!! Ma perché non vi caricano su qualche missile e non vi paracadutano in pieno universo, voglio proprio vedere se qualcuno vi soccorre con la maglietta Forza Lube.
Ah, sai Oro, le prime volte che ti leggevo, pensavo tu fosti uno dei tanti alias di Gengis Giulio Khan.
Oro, lo sai chi ti saluta tantissimo?
Oro enamadonna che martellata su li denti che ti ha dato Micucci!!!!
Oro…un signore proprio come coloro che avventatamente e con neuroni spenti difende…ho il numero di un buon dentista per la badilata sui denti che ti ha rifilato il buon MIcucci…oppure la Lube per i suoi tifosi ha accordi con le cliniche croate???