di Mauro Giustozzi
Una Coppa Italia già vinta e due finali, scudetto e Champions League, raggiunte. Per la Lube e per Jiri Kovar una stagione già molto positiva alla quale è possibile ora aggiungere altri trionfi per renderla indimenticabile. Per la società che, dopo un paio di stagioni in chiaroscuro torna a primeggiare in Italia e in Europa e per lo schiacciatore di origine ceca che, superato un lungo e travagliato periodo segnato da infortuni col rischio di chiudere in anticipo la carriera, è invece tornato ad essere un punto di riferimento decisivo e determinante nello scacchiere del team di Chicco Blengini. Un solo giorno di riposo, ieri, poi da oggi biancorossi di nuovo in palestra per preparare gara 1 di finale scudetto in programma martedì prossimo alle ore 18 all’Eurosuole Forum. Contro una tra Trento e Perugia che domani battaglieranno in gara 5 di semifinale. Nel frattempo è scoppiata un’autentica “Lube mania” per la finale scudetto con lunghe file di sportivi che da alcune ore sono in fila ed in coda alla biglietteria del palazzetto di Civitanova per accaparrarsi il prezioso tagliando. Inevitabile dire che, per questa occasione, anche l’Eurosuole Forum sarà troppo piccolo per soddisfare tutte le esigenze di coloro i quali vorrebbero assistere a gara 1 di finale scudetto.
“Sabato ci mettiamo in poltrona e vedremo chi sarà la squadra che ci raggiungerà in finale –esordisce Jiri Kovar-. Personalmente non ho preferenze tra Perugia e Trento perché si tratta di avversari forti che ben conosciamo. Noi guardiamo in casa nostra, a noi stessi, non tanto all’avversario che avremo nella finale scudetto. Se proprio dovessi scegliere una delle due direi Perugia solo ed esclusivamente perché ci sarebbe da viaggiare di meno rispetto a Trento molto più lontana. Ma va bene chiunque. Piuttosto l’avversaria della Champions League in semifinale la conosciamo già ed è Perugia. Rispetto alla serie scudetto che prevede 5 sfide lì ci aspetta una partita secca contro la Sir Safety, società che organizza la final four e che avrà addosso tanta pressione, più di noi”. E’ una Lube che ha spazzato via la resistenza di Modena nella semifinale con grande autorevolezza, imponendosi in modo netto sia in casa che nell’ultima gara disputata al Pala Panini che ha visto ancora una volta Jiri Kovar grande protagonista non solo in ricezione ma anche a muro dove ne ha stampati ben 5 agli avversari. “Sì, ma quello che più importava era vincere per raggiungere la finale scudetto. –si schernisce il martello biancorosso- Non è stata la vittoria del singolo ma quella di una squadra, un gruppo che sta bene assieme, si diverte, gioca un’ottima pallavolo. E non parlo solamente di chi va in campo ma anche dei compagni che giocano meno e che contribuiscono, quando vengono chiamati in causa, a dare un apporto determinante per conseguire poi certi traguardi. Io sto giocando con continuità e questo era uno degli obiettivi che mi ero posto ad inizio annata. Non voglio più pensare al passato ma voglio guardare avanti ed arrivare il più in alto possibile con questa squadra”.
E’ una Lube che, nella sua storia, ogni volta che ha raggiunto una finale scudetto poi ha vinto il tricolore. Questa sarà la quarta finale tricolore dei cucinieri che non vogliono interrompere questa striscia storica favorevole. “E’ la speranza che abbiamo di proseguire questa tradizione positiva. –ribadisce Kovar- Però è molto difficile, non abbiamo fatto ancora nulla. Negli ultimi anni il livello del campionato si è innalzato per l’arrivo in Italia di tanti campioni ed ogni partita nasconde insidie. Siamo contenti per quanto fatto finora ma per nulla appagati. In questa stagione abbiamo giocato spesso grandi partite ma se proprio dovessi indicare la gara più bella disputata sceglierei quella che è stata la più importante: la finale di Coppa Italia vinta a Bologna contro Trento. Ha segnato il ritorno ad alzare un trofeo in casa Lube, cosa che non accadeva da alcuni anni. Diciamo che è stata una ripartenza per tutti e la dimostrazione che questa squadra è vincente. Anche il fatto che questa Lube ha vinto molte partite al tie-break vuol dire che siamo forti mentalmente, siamo consci di poter dimostrare la nostra superiorità nei confronti degli avversari”. Non è un caso che, da quando Jiri Kovar è tornato stabilmente nel sestetto titolare scelto da coach Blengini la Lube abbia trovato la continuità ed il passo vincente che l’ha portata a conquistare la Coppa Italia ed arrivare a conquistare l’accesso alla final four di Champions ed alla finale scudetto. “Adesso non voglio togliere nulla a Pesaresi che ha sempre fatto il suo –ribadisce Kovar- ma con un giocatore italiano in più in campo come me anche Jenia Grebennikov è potuto tornare a giocare con continuità. E parliamo del libero più forte al mondo, un compagno che ti regala grande sicurezza e che gioca sempre col sorriso, e questo aiuta tutta la squadra anche nei momenti più complicati. Se ripenso alla Nazionale? No, non ci penso affatto, al momento la mia concentrazione è tutta dedicata a Civitanova, a finire nel migliore dei modi questa stagione. Dobbiamo essere ancora più bravi perché da martedì si ricomincia ed il fattore campo può essere decisivo nella serie tricolore”.
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