di Claudio Ricci
Chiusa, o quasi, la discussione sul ParkSì giunge il tempo per la politica maceratese e per il sindaco Romano Carancini di occuparsi dell’affare, o meglio del flop, Piscine. Un’opera che ormai, si è capito, non vedrà più la luce almeno nella forma concordata da amministrazione e Fontescodella spa dopo anni di trattative e rimaneggiamenti al progetto iniziale. La vicenda, passata ora in mano agli avvocati ha assunto le tinte del triste tramonto d’autunno, con il privato che ha fatto ammenda per il mancato inizio dei lavori appellandosi alla crisi economica e l’Università, socio del Comune, ormai orientata verso altri progetti per le strutture sportive d’ateneo (leggi l’articolo). Questo è il triste epilogo di una storia iniziata circa 10 anni fa con l’idea di un grande impianto natatorio e un corollario di attività commerciali nell’area di Fontescodella. Secondo alcuni consiglieri comunali la vicenda e i suoi strascichi non possono cadere nel vuoto. Bruno Mandrelli, spirito libero del Pd (unico voto contrario tra i democrat sul ParkSì) la questione deve essere sottoposta ad un’attento esame da parte di una commissione consiliare speciale. Una sollecitazione raccolta al volo dal presidente della Affari Istituzionali Maurizio Mosca che già ad inizio estate aveva annunciato di voler convocare i consiglieri intorno ad un tavolo per passare al setaccio proprio i casi ParkSì e Piscine.
«Si tratta di un procedimento amministrativo durato oltre 10 anni – dice Mandrelli – che finisce in questo modo. Probabilmente è utile esaminarlo per capire cosa non bisogna fare per il prosieguo e arrivare magari alla realizzazione delle piscine. Il tutto considerando anche i nuovi orientamenti dell’università. La commissione non vuole essere organo d’inchiesta ma uno strumento apposito per valutare gli eventuali errori metodologici nei quali siamo caduti. Da qui emergeranno le criticità del procedimento per capire in futuro cosa evitare. Lo spunto è venuto fuori nel momento in cui si è capito che le piscine non si sarebbero mai potute realizzare e si stava lentamente aspettando il termine. Occorre quindi fare chiarezza su una situazione non tanto in linea con l’interesse pubblico, con gli impegni nei confronti dell’università nell’interesse della tutela amministrativa».
«Una richiesta pervenuta da più consiglieri – specifica Mosca – La convocheremo intorno al 20, subito dopo il Consiglio della settimana prossima. Si avverte la necessità di tutta la commissione di fare un lavoro importante. E’ un’altra di quelle storie che Macerata deve regolarizzare».Una proposta vista di buon occhio anche dall’ex assessore, oggi referente di Uniti per le Marche Massimiliano Sport Bianchini: «Mi sembra strano che non si faccia una discussione chiara in Consiglio comunale non esistono. Partendo da quello che è successo e ragionando sulle nuove prospettive».
«Occorre capire a che punto siamo arrivati e come ci siamo arrivati – ribadisce Bianchini Sembra che ci sia sempre qualcosa di nascosto e non detto. Finita la questione parcheggio credo che sia opportuno ora affrontare fino in fondo il tema delle piscine. E’ fondamentale che il consiglio comunale esprima un’opinione su un progetto così importante rimasto sospeso».
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