Piscine, incaricato il legale
I soci: “Non ce la facciamo per la crisi”

MACERATA - L'amministrazione ha dato mandato a procedere all'avvocato Alessandro Luchetti visto il mancato inizio dei lavori. Il sindaco Romano Carancini. "E' un incarico necessario a decisioni successive". La società scrive al Comune motivando l'inadempienza con la contingenza economica negativa del momento

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I lavori mai iniziati per il polo natatorio di Fontescodella

di Claudio Ricci

Piscine, la storia infinita e travagliata di un opera che potrebbe non veder mai la luce. Il sindaco Romano Carancini ha incaricato il legale Alessandro Luchetti (autore anche del parere giuridico sull’operazione park Sì) a procedere. Un atto dovuto dopo l’ultimatum che l’amministrazione aveva dato alla Fontescodella spa, assegnataria dei lavori a giugno (leggi l’articolo). Costo della parcella di Luchetti: circa 11mila euro.

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Il sindaco Romano Carancini

Ulteriori spese che si sommano a quelle del mutuo acceso nel 2006 con la cassa depositi e prestiti per la realizzazione dell’opera che dovrebbe essere consegnata a luglio 2017. «E’ un atto di incarico per esaminare la situazione formalmente – commenta il sindaco – necessario a  prendere le dovute decisioni successive. A sostegno ci sono degli atti precedenti dei dirigenti circa gli adempimenti. Riteniamo che ci siano le condizioni per verificare il non corretto adempimento dalla società». Dalla società di imprenditori maceratesi capitanata da Fabio Paci nessuna notizia. I lavori – se così si può chiamarli – si sono fermati alla perimentazione del cantiere a Fontescodella e agli scavi imposti dalla sovrintendenza per accertare o meno la presenza di reperti.

 

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Fabio Paci presidente della Fontescodella con un operaio durante il picchettaggio dell’area

In Comune è arrivata una lettera in cui la Fontescodella motiva la propria inadempienza a ragioni legate alla crisi economica in atto. Motivazioni ritenute inconsistenti dagli ambienti comunali che proseguono per le vie legali. Al mancato inizio dei lavori corrisponderebbe inoltre un ulteriore perdita di fondi. Un progetto finanziato dalla regione di circa 300mila euro destinati ad un impianto di riciclo delle acque per il futuro polo natatorio. Carancini non perde le speranze e pensa ad eventuali soluzioni alternative: «Il progetto così come rivisto ed integrato sarebbe a servizio dell’intera città. Basta pensare all’utilità che avrebbe per l’università e l’utenza degli studenti. Abbiamo riposto fiducia nella Fontescodella locali mostrando una sensibilità rivolta agli imprenditori locali a cui però non è corrisposto purtroppo un rispetto degli impegni presi».



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