Fabio Paci presidente della Fontescodella Piscine spa con un operaio durante il picchettamento dell’area
Piscine, la Fontescodella viene a galla sul mancato inizio dei lavori per il nuovo polo natatorio a Macerata. In una lettera la società presieduta da Fabio Paci commenta l’incarico affidato dal Comune all’avvocato Alessadro Luchetti per verificare il corretto adempimento degli obblighi sottoscritti circa la realizzazione dell’opera. Il contenuto della missiva era già stato anticipato in parte da Cronache Maceratesi nei giorni scorsi (leggi l’articolo). A motivare il mancato inizio dei lavori sarebbe l’eccezionalità della crisi economica e la mancanza di domanda per lo sfruttamento della parte commerciale del progetto
«La Fontescodella Piscine spa è tranquilla e ritiene di aver operato in coerenza con gli atti amministrativi ed esecutivi, nel rispetto del contratto – si legge nella nota – Si coglie l’occasione per informare i cittadini maceratesi che la Fontescodella Piscine ha comunicato all’amministrazione comunale la propria disponibilità a eseguire l’impianto natatorio e manifestato una problematica per la realizzazione della sola parte commerciale. L’eccezionalità (non l’ordinarietà) della crisi economica e finanziaria sta evidenziando l’inesistenza di una domanda per lo sfruttamento delle superfici commerciali, ciò mette in grave discussione l’equilibrio economico- finanziario degli investimenti e della connessa gestione (con conseguente necessità di individuare strumenti di riequilibrio del piano economico e finanziario) ponendo un onere insostenibile a carico delle imprese di costruzione (socie della Fontescodella Piscine spa)».
«L’eccezionalità della crisi economica e finanziaria ha colpito l’economia italiana e globale, ha coinvolto nei suoi deleteri effetti il mercato delle opere pubbliche ed in particolare quelle di medie e grandi proporzioni – continua la Fontescodella – La vicenda della Banca delle Marche ha acuito le difficoltà finanziarie ed economiche di tutti i cittadini marchigiani, reso pressoché impossibile l’accesso al credito e messo in discussione gli affidamenti dagli stessi investitori impegnati. Tutte le aziende marchigiane sono state messe in difficoltà dalla crisi che ha avuto la prima banca del territorio, anche la Fontescodella Piscine spa è stata colpita duramente, poiché la Banca delle Marche aveva deliberato un affidamento di vari milioni di euro a favore della Fontescodella Piscine spa per la realizzazione dell’intero complesso natatorio, revocato dalla stessa a seguito della propria crisi».
La società propone una soluzione alternativa dopo le modifiche già fatte al precedente contratto stipulato con l’amministrazione e firmato l’anno scorso a maggio (leggi l’articolo). «La Fontescodella Piscine spa ha chiesto all’amministrazione di garantire un equo contemperamento tra le esigenze pubbliche, l’equilibrio dei conti pubblici e l’interesse della sostenibilità delle imprese. La società ha chiesto all’amministrazione di verificare attraverso l’Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione) la sussistenza di presupposti per una modifica del piano finanziario, suddividendo la realizzazione dell’intervento in due fasi. Nella prima la realizzazione del polo natatorio (nei tempi previsti dal contratto sottoscritto). Una seconda fase, eventuale da subordinare alle mutate condizioni di mercato, che prevederebbe la possibilità di realizzare la parte commerciale. Così facendo, nella prima fase sarebbero soddisfatti l’interesse pubblico richiesto dalla pubblica amministrazione e le aspettative dei cittadini maceratesi. La Fontescodella Piscine spa ha chiesto al Comune di Macerata di verificare se esistono le condizioni di modifica dell’equilibrio economico e finanziario, con una sola variazione alla tempistica (lavori in più stralci), senza incidere sull’interesse pubblico da sempre connesso alla sola parte dell’opera a vocazione sportiva, realizzando immediatamente l’impianto natatorio. Il tutto nella volontà di evitare un contenzioso e conflitto giurisdizionale, che allontani la pubblica amministrazione dal raggiungimento dei suoi scopi e salvaguardi le imprese da rischi, anche di default.
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Il giocvo delle tre carte e dei quattro cantoni.
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Non è colpa mia, abbiamo fatto tutto il possibile, le condizioni socioeconomiche sono variate, abbiamo seguito tutto l’iter, la crisi economica, le inadempienze sono da ricercarsi altrove…
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Il solito ballettino, di scarico di responsablità, per cui non sarà poi colpa di nessuno e tutto si chiuderà a tarallucci e vino….
Gia visto altre volte, ed ultimamente anche sul Park Si….
Volete scommettere??
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Ma stiamo pagando il mutuo per cosa???
Ma stiamo pagando anche la parte del mutuo dell’Università??