di Claudio Ricci
Il ParkSì torna ad infiammare il Consiglio comunale. Anche se la delibera sul piano della mobilità urbana sembra ancora lontana, la questione è riemersa in assise, tramite una mozione firmata da gran parte della minoranza (tranne Pantana, Mincio, Mosca e Tardella) sulla necessità di una ulteriore indagine tecnico-strutturale del parcheggio prima dell’acquisizione del ramo d’azienda dalla società Saba srl. La mozione è stata bocciata con 18 voti contrari (maggioranza) e 7 favorevoli. «Sul ParkSì c’è un disegno criminoso – ha tuonato Anna Menghi – La volontà di acquisire il parcheggio si protrarrà fino a quando il centro sinistra non troverà il suo equilibrio. Fino ad allora si vuole solo annebbiare l’opposizione dicendo che l’operazione fa parte di un progetto generale di mobilità. Volete acquisire un parcheggio in perdita sottraendo risorse pubbliche ad altri settori fondamentali. Una gestione politica discutibile e da irresponsabili».
Duro anche l’attacco del capogruppo di Fi Riccardo Sacchi: «Non vediamo perché offrire 1,6 milioni ad una società che perde 190mila euro all’anno. Quali sono i riferimenti di legge che impongono il passaggio in Consiglio comunale? L’idea è che Apm voglia una copertura politica. Forse se quella delibera non è giunta in consiglio evidentemente qualche problema c’è e gli interventi della minoranza hanno messo in evidenza qualcosa». Perplesso Andrea Marchiori di Forza Italia: «Prima che la delibera arrivi in Consiglio, sicuramente è necessario un approfondimento almeno tecnico che potrebbe fare l’ufficio tecnico del Comune. Preventivi computi metrici per indicare le opere necessarie per garantire funzionalità e valore estetico. Roberto Cherubini (M5S) contesta la visione frammentaria : «Va fatto un piano urbano della mobilità sostenibile. Il disastro urbanistico deriva dal non affrontare il discorso mobilità in maniera complessiva. Il ParkSì verrà acquisito con un disastro economico per Comune e Apm. Cifre folli che non sono assolutamente spiegabili. Abbiamo fatto esposto alla corte dei conti perché la polizza di garanzia non è mai stipulata dalla Saba entro il 9 febbraio 2014». Più aperto al confronto Maurizio Mosca, capogruppo di Città Viva: «Credo che chi vince le elezioni abbia il diritto di portare avanti i progetti promossi in consiglio comunale. L’unica cosa che noi chiediamo è poter parlare sui numeri visto che continuiamo a fare mozioni e proteste sul nulla. Se fossi diventato sindaco avrei fatto rampa Zara mettendo in preventivo 5 milioni. Così non è per cui invitiamo l’amministrazione a farci sapere il prima possibile.
Altrettanto dura la risposta del sindaco Romano Carancini: «Sarebbe criminoso fare un parcheggio su rampa Zara spendendo 4 volte quanto previsto per il Park Sì, bloccando tra l’altro una zona nevralgica della città. Non c’è un equilibrio da mantenere nella maggioranza». Poi la stoccata ad Anna Menghi: «Sei rimasta 20 anni indietro rispetto ai temi politici. Se riuscissi a staccarti da quella visione saresti utile». A Sacchi: «Dovresti sapere che le partecipate hanno bisogno di indirizzi e quindi la questione deve passare in consiglio comunale. Dici bugie. Il parcheggio non perde 190mila euro ma 70mila. E sai bene che i costi sono dovuti al personale». Quindi il contrattacco ai 5Stelle: «Quali sono le critiche che portate in merito al piano mobilità? Qual è la visione di comunità che ha Roberto Cherubini? Qual è l’idea dei 5Stelle sul centro storico?» «Siete la stessa squadra che ha frenato la pedonalizzazione del centro storico continua Carancini – Andate a raccontare alla città cosa sarebbe successo se voi aveste bloccato quel processo. Confido che il lavoro istruttorio possa essere completato a breve. L’aspetto tecnico sarà inevitabilmente nella delibera perché verranno individuati investimenti necessari (compresi quelli immediati) che Apm dovrà fare e ci sarà una perizia. Questi approfondimenti verranno fatti dagli uffici del Comune e da quelli di Apm».
A dare man forte al primo cittadino e a scacciare il fantasma delle diatribe (almeno secondo i rumors) in atto nella maggioranza interviene il capogruppo del Pd Maurizio Del Gobbo: «Rampa Zara era un progetto farraginoso con consumo di suolo e acquisizione di un terreno di privati. Questa scelta è stata più di buon senso. Macerata ha bisogno di un parcheggio più funzionale al centro storico. E il ParkSì è l’unica strada da percorrere». Approvata anche la delibera per l’adesione di Macerata all’associazione Città della Terra Cruda e l’inclusione dell’Ecomuseo di Villa Ficana nella rete dei musei civici (23 voti favorevoli, l’astensione di Marchiori, Renna e Mincio e il no di Pantana). Accolte anche le proposte di Andrea Marchiori e Riccardo Sacchi di Fi sulla visita ai musei maceratesi combinata al biglietto delle manifestazioni calcistiche (22 sì della maggioranza e Forza Italia e 3 astenuti) e per il miglioramento dei servizi telematici del cittadino e l’attivazione del sistema pubblico per l’identità digitale (unanimità).
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Sbloccate i parcheggi per centro storico o vedrete la moria delle attività !!
In qualche discussione passata qui su CM, mi par di ricordare che all’interno dell’Amministrazione, chi con tanta foga sostenevsa l’acquisto PUBBLICO del Park Si…. Poi NON ha mai risposto -alla richiesta- se da PRIVATO (cioè NON con i soldi pubblici) lo avrebbe comunque comprato…..
Ma se l’operazione è geniale se PUBBLICA dovrebbe essere altrettranto geniale se PRIVATA…..
Oppure tutto dipende se i soldi da buttare dalla finestra sono propri o della collettività????
Non credo, Anna Menghi, un disegno criminoso per menti così banali, è troppo. Non è alla loro portata. Purtroppo , temo, neanche si rendano conto di quel che fanno.
e della piscina? Rien va plus?
A Citanò se dice, ” S’è fissato come Chicchì, che dice che là piazza ce stà la barca de Cellì “.
Io, fossi nei panni dei consiglieri comunali e dell’APM, lo farei un pensierino a quanto sta avvenendo in molte città italiane a diversi amministratori targati PD, piuttosto, per così dire, “disinvolti” nel loro modo di amministrare la cosa pubblica.
Nel frattempo, mentre le piscine di Fontescodella sono avviate su un binario morto per le pesanti responsabilità di Carancini nel suo primo mandato, il Sindaco tenta ora di inserire l’assurda acquisizione ad un prezzo folle del Park Sì nel minestrone melenso del piano della viabilità, probabilmente al fine di diluire in un tutto indistinto il costo reale dell’operazione.
Tutto ciò è ridicolo, così come è penoso vedere tante teste pensanti del PD che, per omertà di partito e per sudditanza nei confronti di Carancini, tacciono e fanno finta di non vedere e di non capire. Del resto, ormai è noto che nel PD maceratese c’è un uomo solo al comando e tutto il resto è solo una scenografia di vita di partito e di decisioni condivise.
Il Park Sì è una tessera fondamentale del mosaico per la rivalorizzazione del Centro Storico. Continuare ad attaccare l’Amministrazione comunale su questo punto è un clamoroso autogol. Le condizioni migliori per acquisirlo saranno portate in Consiglio Comunale appena pronte: è lì che si aprirà una discussione sul merito con le carte in mano. Anticipare una discussione è solo far chiacchiere, senza contenuti.