Il Movimento 5 stelle all’attacco sulle elezioni provinciali. A sottoscrivere le dure critiche sia al sistema di riforma delle province che alle dinamiche per la scelta del nuovo presidente sono diversi esponenti del movimento in provincia: Mirella Emiliozzi e Pier Paolo Pucci di Civitanova, Susanna Ortolani di Recanati, Sauro Pigini di Porto Recanati, Franco Senigagliesi e Danny Palmieri di Potenza Picena, Mauro Bompadre di San Severino, Gianni Mercorelli di Tolentino e Leonardo Mori di Matelica.
«Si sta consumando in questi giorni un penoso teatrino a caccia di poltrone – scrivono i grillini della provincia – Questo è quello che emerge dalle continue diatribe riportate sulle cronache locali per le prossime candidature al consiglio provinciale di Macerata. Ma come, potrà dire qualcuno, le province non erano state abolite dal governo Renzi? Risposta: no.
Restano in vigore, anche se depotenziate di molte funzioni e compiti. L’unica cosa che è stata realmente cancellata è la possibilità dei cittadini di votare ed eleggere coloro che andranno ad occupare le poltrone della Provincia. Un po’ quello che accadrebbe con la riforma del Senato, voluta sempre Renzi, che non abolisce il Senato, ma lo riduce solo nei numeri e sostituisce la volontà elettorale con la nomina dei suoi componenti da parte delle forze politiche. Ecco un bel motivo per votare no al prossimo referendum, ad una riforma che illude i cittadini, ma non risolve i problemi del bicameralismo: una riforma antidemocratica che di fatto non elimina il Senato, ma toglie solo ai cittadini il diritto di votarlo».
Il Movimento 5 stelle ribadisce anche di essere favorevole alla completa abolizione delle Province: «Questo affannarsi sulle province è strano, visto che le cariche non sono più remunerate, è però probabile che i molti privilegi connessi a certe posizioni di potere rimangano ancora per anni e dunque molti jurassici della politica smaniano per candidarsi e sedersi in provincia. Il M5S, che è stato sempre favorevole all’abolizione totale delle province, non parteciperà a questa ennesima farsa: i consiglieri comunali del M5S non parteciperanno a queste elezioni e rimarcano, consapevoli e rispettosi dell’impegno assunto, che un doppio incarico è ancora una volta un pessimo esempio di essere al servizio della collettività. Lasciamo la lotta per le poltrone a coloro che sono soliti promettere e non mantenere».
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