Giorgio Palombini, Antonio Pettinari e Leonardo Lippi in Provincia per presentare il preventivo 2016
di Claudio Ricci
Una manovra da 43 milioni che raschia il fondo delle casse provinciali. Il presidente Antonio Pettinari, nel vortice delle nomination per le elezioni che lo vedono oramai escluso dai giochi Pd ma ancora in corsa (quasi sicuramente) sul fido destriero dell’Udc presenta il bilancio di previsione 2016. Inossidabile il silenzio sulle intenzioni elettorali ma la convocazione della stampa ha il sapore della lettera di credenziali. Un documento approvato in extremis ( il termine di legge è il 31 luglio) dalla Giunta a cui non serve la deroga concessa dal sottosegretario Gianclaudio Bressa fino a settembre. «Raschiando il barile abbiamo utilizzato 43 milioni – è il conteggio di Pettinari – 20 servono per tappare il buco causato dal prelievo forzoso dello Stato e 23 riguardano le uscite tra cui 15 milioni per la parte corrente e 8 per gli investimenti. Abbiamo voluto intervenire in maniera forte su strade e scuole (con ampliamenti e messe in sicurezza)».
Il presidente Antonio Pettinari con gli assessori rimasti. Da sinistra Giorgio Palombini (al bilancio), Leonardo Lippi (servizi scolastici) e la vice presidente Paola Mariani
Insomma una «gestione rispettabilissima in tempi di difficoltà economica e di assetto istituzionale» per usare le parole del vice presidente Paola Mariani. Un atto presentato ad una settimana esatta dalla scadenza per la presentazione delle liste per le elezioni provinciali convocate da Pettinari il 28 agosto. Bocche cucite sulla ricandidatura ma il bilancio «di cui andare a testa alta», dice Mariani, ha il sapore del “curriculum del presidente di ferro” che ha tenuto il timone dell’ente in tempi di burrasca e rivoluzione istituzionale. Fonti vicinissime a Pettinari confermano le manovre dei fedelissimi per la creazione di una lista a nucleo Udc che sostenga Pettinari nella sua cavalcata verso la riconferma. Di sicuro sono molti gli amministratori vicini al numero uno della Provincia, Senza considerare quella parte del Pd regionale (Ceriscioli incluso) che fa il tifo per la ricandidatura di Pettinari nonostante lo stop dettato dal segretario provinciale Settimio Novelli (leggi l’articolo).
Ma torniamo ai numeri. Le entrate principali – 21, 4 milioni, di cui 12,8 dall’imposta sulle Rca e 8,6 sulle imposte di trascrizione – vengono completamente utilizzate per colmare il prelievo statale. A queste fa fronte un piano di investimenti di 10,6 milioni con opere su strade e scuole. «Grazie all’utilizzo dell’avanzo di bilancio concesso per la prima volta quest’anno in misura eccezionale – dice Pettinari – siamo riusciti a fare questo miracolo pareggiando i conti. Degli oltre 10 milioni di investimenti 5 sono destinati alla manutenzione ordinaria delle strade e altrettanti ad intervento di messa in sicurezza ed ampliamento per edilizia scolastica».
Tra le opere di edilizia scolastica in programma anche il terzo stralcio del convitto dell’istituto agrario
Nel programma triennale delle opere 2016/2018 balzano all’occhio interventi come il terzo lotto dei lavori al convitto dell’Istituto agrario di Macerata (600mila euro), il completamento all’Itc e al liceo pedagogico di Camerino (900mila) e quelli per la costruzione della palestra a Tolentino (990mila). Inclusi svariati interventi sulle strade, come il rifacimento del manto al bivio Vergini di Civitanova, sul primo stralcio della “Corridoniana” e sulla provinciale 126, Tolentino-San Ginesio (tutti da 400mila euro). «Questo preventivo è un’operazione necessaria per supportare il prelievo dello Stato per l’anno in corso e anche per fare gli interventi, recuperando quello che negli anni non si è riusciti a fare – spiega Pettinari che probabilmente convocherà ancora la stampa per un consuntivo finale prima delle elezioni – Un ultimo fondamentale atto di programmazione che presenta una sintonia totale sia del Consiglio che della Giunta. Grazie ai colleghi dell’amministrazione ancora in carica e a tutti i consiglieri soprattutto quelli della maggioranza». Quindi un congedo che ha il sapore di un arrivederci: «Questo bilancio dimostra che se la famiglia è unita si trova una soluzione. Così come se si è uniti nel territorio e nel Paese»
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ahòòò…ancora con queste provincie.????.|!!!!! ma come non se doveva chiude,??, ancora qui stanno a litigasse le poltrone…
Dovra’ pure mmazza’ lu tembu no?? 6 ore so tande è..
Infatti c’è il Fiscal compact (pareggio di bilancio) anche a livello provinciale, come vuole l’Unione Europea.