di Claudio Ricci
Non si sblocca la situazione in casa Pd. Una cosa sola è certa: dopo il summit dei sindaci e il direttivo provinciale allargato (durato fino a tarda notte) non si andrà alle elezioni provinciali con una lista guidata da Antonio Pettinari. Si torna all’editto originario emanato dal segretario provinciale Settimio Novelli ad inizio settimana: il candidato presidente sarà un sindaco del Pd. Le prossime 24 ore saranno decisive per l’individuazione del nome. Dopodichè rimarrà soltanto il fine settimana per la composizione della lista da presentare entro lunedì. Con il presidente uscente e l’alleanza con l’Udc liquidati torna in pole il nome del sindaco di Monte San Giusto Andrea Gentili.
Ma a sorpresa spunta un nome fino ad oggi rimasto nell’ombra: Ornella Formica primo cittadino di Colmurano. Non molla la presa il sindaco di Macerata Romano Carancini che beneficia dell’asse con il collega di Recanati Francesco Fiordomo. Entrambi però non potrebbero (secondo le quotazioni dell’ultima ora) contare sul voto di tutti i consiglieri della propria maggioranza, tra cui quelli del Pd. Per il giovane di Monte San Giusto invece proprio stasera sarebbe arrivato il “nulla da dire” dei vertici civitanovesi portato dal vice sindaco Giulio Silenzi.
Una serata da guerra fredda dunque in cui si è cercato di risolvere il clima d’empasse che si è venuto a creare negli ultimi giorno. Con una parte della segreteria provinciale Pd, guidata dalla vice segretaria Paola Castricini che ha puntato il dito sugli «inciuci con il centrodestra» presumibilmente orditi dal segretario Novelli e dai suoi uomini (leggi l’articolo). Una frattura che aveva spianato la strada da una parte alla candidatura Pettinari – avallata dal coordinamento regionale di centro sinistra – e dall’altra all’assalto del sindaco del capoluogo.
Se la prima ipotesi è ormai scartata, rimangono ora i supplementari del derby Carancini-Gentili. Un testa a testa sul filo delle preferenze tra gli amministratori del territorio con il secondo che ora può godere della carta Silenzi. Intanto il sindaco Leonardo Catena, altro nome ventilato nel corso degli ultimi mesi, avrebbe fatto un passo indietro in favore di Gentili. Mentre Formica non sarebbe così disposta ad accettare l’onore e l’onere di candidarsi.
Seguiranno ore da calcio-mercato in cui le quotazioni le faranno gli amministratori del territorio che dovranno decidere se schierarsi con “Davide” o “Golia”. Secondo i rumors i piccoli hanno già scelto. Ora tocca alla sottile arte della politica spostare l’asticella del gradimento e del consenso verso l’uno o l’altro.
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Settimio Noveeli pur di far credere che conta qualcosa, farebbe patti pure con il diavolo, anche se quest’ultimo dubito proprio che si abbasserebbe a tanto.
Riunire in una unica persona molte cariche: vai piccolo timoniere!!!