Bruno Mandrelli, Alessia Scoccianti e Stefano Di Pietro. Conferenza stampa di “alcuni esponenti” del Pd di Macerata
di Gabriele Censi
“Nessuna demonizzazione di chi sceglie di votare sì ma la posizione del partito, approvata dalla direzione nazionale quasi all’unanimità, è per l’astensione”. Lo dice Alessia Scoccianti, responsabile Pd provinciale della comunicazione, accanto a Bruno Mandrelli e Stefano Di Pietro. “Siamo alcuni esponenti del Pd che in accordo con Renzi – dice quest’ultimo – ritiene che il quesito è stato strumentalizzato e snaturato, anche Napolitano ha legittimato l’astensione”. Mandrelli invece andrà a votare no per “difendere l’istituto referendario anche in vista del voto di ottobre, quello veramente decisivo”. A titolo personale aderisce all’appello dei renziani anche Paolo Micozzi, segretario cittadino, “perchè il direttivo di Macerata non si è espresso”.
Nelle ultime ore di campagna referendaria dunque si tirano le somme su un tema che ha diviso il partito anche a livello cittadino (il sindaco Romano Carancini si è espresso per il sì, leggi, lo stesso ha fatto in una nostra intervista l’assessore Mario Iesari, GUARDA IL VIDEO), ma per Di Pietro è poco significativo: “Non si vota sulle energie alternative, tema importante da affrontare con serietà. La politica energetica di un paese è fondamentale, sono scelte strategiche ma con la difficoltà ad uscire dalla lunga recessione anche piccoli aggiustamenti sono utili. Mandrelli sintetizza così la sua posizione: “Innanzitutto non siamo davanti ad un referendum chiesto dai cittadini ma dalle Regioni, poi si tratta di un quesito residuale rispetto ai 6 iniziali, tutti gli altri sono stati accolti dal Governo.
E’ una battaglia contro la scelta dell’Esecutivo di riportare a livello centrale la questione energetica, per me necessaria dopo la sciagurata riforma del 2001 sul titolo V. Queste regioni sono da abolire. Infine c’è l’attacco al segretario Pd e presidente del Consiglio. Ritengo legittimo votare sì per dare un segno di sensibilità ambientale, ci sono posizioni nobili espresse in questo senso, ma altro è dire ‘abietto’ a chi fa legittima propaganda per l’astensione. Sui posti di lavoro i numeri dichiarati variano dai 300 agli 11 mila, ma oggi perdere anche solo un solo posto è grave”. Un invito alla pacatezza che ripete Scoccianti registrando un ingiustificato crescendo di attacchi contro il Governo: “Parliamo di giacimenti che comunque hanno scadenze fino al 2028 e andranno ad esaurimento. Per la maggior parte di gas metano e non petrolio. Ventuno postazioni che in caso di interruzione creano il problema dello smantellamento”.
***
VADEMECUM PER IL VOTO (Nota del comune di Macerata) – Domenica prossima 17 aprile si vota per il cosiddetto Referendum sulle trivellazioni, con cui l’elettore si potrà esprimere circa l’abrogazione dell’articolo 6, comma17, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, che disciplina la durata delle concessioni per le attività di ricerca ed estrazione di idrocarburi in mare, nelle acque territoriali entro le 12 miglia dalla costa (22,2 chilometri). Si vota dalle 7 alle 23 di domenica 17 aprile. Lo spoglio delle schede avverrà subito dopo la chiusura delle operazioni di voto e a Macerata sarà possibile seguire in tempo reale nel sito del comune i risultati elettorali a mano a mano che giungeranno dai seggi. Gli elettori maceratesi chiamati alle urne sono 32.459, di cui 15.179 uomini e 17.280 donne. In questa consultazione referendaria, da registrare una novità che interessa gli elettori residenti nella zona di via dei Velini, via Panfilo, via Due Fonti le cui sezioni elettorali, la 7, 8, 9, sono state trasferite dai locali dell’ex Mattatoio di via Panfilo 15, alla sede della scuola dell’infanzia Gianni Rodari, in via Panfilo 42. Per poter votare, l’elettore dovrà esibire la tessera elettorale, insieme a un documento di riconoscimento. In caso di smarrimento della tessera, si potrà chiedere il duplicato all’ufficio Elettorale (viale Trieste, 24 tel. 0733.256268/420), esibendo un documento di riconoscimento. Qualora si richieda il duplicato per esaurimento degli spazi nella tessera elettorale, si dovrà consegnare anche la tessera esaurita. L’ufficio Elettorale sarà aperto con orario continuato venerdì e sabato fino alle 18 e domenica dalle 7 alle 23. Durante l’apertura dei seggi le persone che hanno difficoltà di deambulazione possono richiedere il servizio gratuito di accompagnamento ai seggi alla Croceverde, grazie ad una convenzione con il Comune. Il contatto telefonico nei giorni feriali è 0733260260, nella giornata di domenica 3480179279.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
E questi sono quelli che vogliono cambiare al costituzione?
State attenti, cittadini state attenti!
Vergognatevi
La cosa buona è che almeno uno a capito che le regioni dovrebbero essere chiuse.
consiglieri comunali sono ufficiali pubblici, e come tali non possono invitare i cittadini al non voto, mi sembra che l’invito al non voto non sia lecito secondo la legge italiana, a meno che sia stata abrogata l’altro giorno e mi sono perso il film. Come iscritto al PD sono amareggiato, condivido la loro scelta soggettiva, ma come pubblici ufficiali non potevano fare questo annuncio.
Nella democrazia il Pd ci sguazza proprio, è davvero il suo elemento.
E il referendum poi, per il Pd, è esattamente quello che per l’aquilone è il vento.
E’ sbagliato e diseducativo invitare gli elettori ad astenersi dal voto, è invece lecito invitare a votare NO.
Perché i vari esponenti politici che invitano all’astensione prima di parlare non si vanno a ripassare la Costituzione che, guarda caso, all’art. 48 recita testualmente: “…il voto è personale ed uguale, libero e segreto. Il suo esercizio è DOVERE civico…”
DOVERE e non piacere.
Chi si vuole opporre al referendum vada a votare voti, in questo caso NO o si astenga.
Si astenga, però, nella cabina elettorale e non nella cabina al mare come sollecitato da diversi “padri della patria” (Craxi, Napolitano, Renzi, ecc.).
Al referendum voterò SI perché a mio parere è pericolosissimo il principio delle concessioni senza limiti temporali perché permette ai concessionari di non esaurire, magari volutamente, il prelievo da un giacimento lasciandone in essere una minima parte tanto da permettere loro di dichiarare non chiuso il pozzo e non procedere, quindi, alla costosa rimozione delle piattaforme.
Questo è il vero motivo dell’opposizione al referendum da parte dei petrolieri e company altrimenti non si spiega perché già vi sono piattaforme non più operative ma che restano in mare a fare bella mostra!
Se il referendum No Triv è così “inutile” come dite, se come dichiarato dai vertici del Nazareno nello spiegare l’invito all’astensione ” Il referendum non riguarda le energie rinnovabili, non blocca le trivelle, non tocca il nostro patrimonio culturale e ambientale. ”
DOMANDA:
Se non blocca le trivelle, allora perchè dite che sono a rischio fino a 11.000 posti di lavoro?
VI CONTRADDITE DA SOLI.
Ma se proprio vogliamo parlare di perdita di posti di lavoro, e di nuovi posti di lavoro, val la pena riportare una delle ragioni , quella occupazionale, che hanno spinto 50 scienziati a sottoscrivere il loro appello per il SI.
“Le stime ufficiali (fonte Isfol) sull’intero settore di estrazione di petrolio e gas in Italia parlano di 9mila impiegati in tutta Italia e 3mila nelle piattaforme oggetto del referendum. L’alibi occupazionale è pretestuoso poiché le trivelle proseguirebbero pur non avendo più concessioni illimitate nel tempo. In ogni caso i 3mila lavoratori delle piattaforme oggetto del referendum sono comunque inferiori ai 4mila lavoratori che hanno perso il lavoro nel solo settore eolico dopo che il Governo Renzi ha deciso di disinvestire nelle energie rinnovabili. Secondo le stime lo sviluppo dell’industria delle rinnovabili potrebbero generare 100mila posti da oggi al 2030.”
Se il referendum fosse, come dicono, un pretesto per attaccare Renzi, allora chiedo, il Presidente della regione Puglia Emiliano del PD che vota e invita a votare SI, vuole attaccare Renzi???? Emiliano, che secondo me è uno tosto e non racconta balle, che motivo avrebbe di andare contro il suo Segretario!? Ho sentito più volte gli interventi di Emiliano in televisione e direi che è stato sempre molto concreto e convincente!!!!
Appoggio in pieno l’affermazione di Bruno Mandrelli relativa all’opportunità di abolire le Regioni.
Bommarito, scusa ma, perchè, tu che fai inchieste per questo giornale, e in certi casi oltre il limite delle illazioni col gettare ombre pesanti su dei semplici indagati , e quando questi invece vengono assolti con formula piena, tu, niente, silenzio assoluto, come nel caso di Luigi Carelli a cui avevi dato addosso e in che misura, e che ,per evitare ulteriori illazioni da parte tua, da parte mia dico di non conoscere minimamente ?
Perchè, Bommareito, non ti pronunci su questo referendum, anche andando contro il tuo beniaminio Mandrelli, visto che ha sempre attaccato, ad esempio il biogas” ? Chiarisci chi sei e cosa vuoi una volta per tutte. Grazie.
Queste sparate contro le regioni al solo gusto di essere più realisti del re, un re che vorrebbe farci accorpare le Marche con l’Abruzzo terra di loschi affari, hanno un senso solo se viste nella prospettiva delle elezioni prossime per il parlamento.
Le regioni in una Europa Unita hanno un senso, dopo aver abolito le nazioni, metterebbe fine ai nazionalismi sciovinisti a partire dalla Francia per finire con i nuovi acquisti dei paesi Balcanici, questa è una visione di ampio respiro e di crescita dell’EUROPA come unica casa comune. Gli appelli puerili dei dirigenti del PD Maceratese hanno solo il senso di conquistarsi un posto in paradiso.
Il voler politicizzare un referendum è un errore del PD, io sono del PD, si finisce poi per essere travolti da questa scelta che avrà l’effetto contrario a quanto si auspicano i vestali difensori dell’ortodossia romana, nessuno vuol politicizzare questo quesito che se non accolto finirà che lo stato italiano regalerà 800 milioni alle compagnie petrolifere . Solo Gelli sperava tanto un PD che abbracciasse il suo sogno PIDUISTA.
Abruzzo, terra di loschi affari? Civitanova nelle Marche, NO? Un giorno da del ” circolo di fascisti ” a un gruppo di dimostranti non ascoltati dal sindaco, adesso da del ladrone a tutti gli abruzzesi. Ma gli specchi a casa sua non si usano più? Ah, signora mia, dove andremo a finire di questo passo.
Giancarlo Berdini:, appunto, sparate , che rilevano un’altra contraddizione negli obbedienti al diktat del capo di governo, ché se pensato realmente, al referendum sulle riforme di ottobre, coerentemente, dovrebbero votare contro o astenersi, visto che il Senato è diventato Camera delle Regioni e sarà composto da membri dei consigli regionali.
In ogni caso. Il Governatore Ceriscioli , il Sindaco di Macerata, Il Sindaco di Civitanova, si sono espressi per il SI, e questo conta molto più dell’ appello stampa qui sopra.
Cara Tamara,
mi sembra che tu stia sbagiando di grosso. Carelli è stato assolto per la vicenda dei chioschi al cimitero, sulla quale io non ho mia scritto nulla, e tanto meno espresso illazioni di sorta. Quanto a Carelli, ho scritto invece a proposito del famoso “muretto” soprastante l’Oasi, storia sulla quale lo stesso Carelli ha riconosciuto in diverse occasioni di aver sbagliato (richiedendo ex post la concessione in sanatoria) e sulla quale il dibattimento ancora non vi è stato.
Quanto alle altre tue osservazioni, e premesso che ho smesso da circa 40 anni di avere idoli, posso dirti che, nonostante l’acredine che mostri nei miei confronti (della quale non capisco il motivo, e comnunque più di tanto non mi interessa saperlo), mi hai fatto, senza volerlo il più bel complimento, quello di essere una persona libera che non è vincolato a schieramenti precostituiti e può dire ogni volta liberamente quello che pensa (ovviamente se e quando gliene va).
Bommarito. Mi risulta che oltre ai chioschi al cimitero, lo scorso marzo Carelli sia stato assolto anche dall’accusa di corruzione sull’Oasi.
Per le illazioni non mi riferivo a Carelli, ma a tizio o caio nei i casi in cui – a mio avviso- ti spingi un pò oltre i fatti contestati , e che qualora non si dimostrassero fondate, resta sempre un pò nella pubblica opinione quell’aurea negativa sula persona o personaggio indagato, primo perchè in generale un’inchiesta in prima pagina non ha lo stesso rilievo di una notizia di cronaca riportata sullo stesso giornale dove viene pubblicata la sentenza di assoluzione, è un fatto; secondo perché non tutti leggono tutti gli articoli di giornale, terzo, perché nel tuo caso hai un nutrito pubblico di lettori , me compresa, e quindi fai larga opinione.
Motivo per cui, quest’ultimo, vista anche la sensibilità da te mostrata su questioni ambientali, e visto che il quesito referendario riguardava anche le nostre coste, qui vicine, uno dei tuoi approfondimenti , per me, sarebbe stato utile ai fini dell’informazione che nei media è stata lasciata perlopiù agli interventi dei politici, cosa che naturalmente non dirime ma crea ancora più confusione specie su una materia complessa e tecnica come quella energetica oggetto del referendum
Ma tutto questo , alla pari della tua libertà di pensiero, è quanto penso io senza acredine, e posso anche sbagliare di grosso, certamente.