Il consiglio regionale (foto d’archivio)
Il Movimento 5 Stelle lancia un referendum abrogativo per contrastare la riforma sanitaria regionale e in particolare gli atti adottati nel periodo natalizio che hanno scatenato le proteste dei sindaci. L’idea dell’onorevole Andrea Cecconi è stata ‘sposata’ dal gruppo regionale stellato: oggetto della consultazione referendaria (la prima nella storia della Regione) non possono essere delibere di giunta ma solo leggi o atti amministrativi di interesse generale. Per questo, i consiglieri regionali stellati intendono modificare l’art. 3 della legge 13 del 2003, che concentra nelle mani della giunta il potere in materia di sanità. «Quattro quesiti matrioska” – è stato detto – che non possono incidere sulle delibere, ma intendono riportare il potere decisionale in seno al Consiglio. Per avviare la procedura servono almeno 20 mila firme, oppure le delibere di almeno 20 Consigli comunali: il primo a pronunciarsi lunedì sera sarà quello di Montelabbate (nel Pesarese), Comune a guida M5s.
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Dare voce al popolo tramite referendum sul riassetto della sanità è il minimo che si possa fare. Mi auguro che i deputati e senatori del M5s capiscano che la sanità deve tornare ad essere gestita dal ministero competente. e che le regioni devono sparire completamente per recuperare risorse a beneficio della sanità pubblica.