Il post pubblicato da Roberto Pioli su Facebook
di Monia Orazi
Se Ceriscioli non va da Pioli è Pioli che va da Ceriscioli. Il 23enne di San Severino è giunto questa mattina in Regione, con la febbre a 38, per assistere al Consiglio in cui il consigliere regionale Bisonni ha presentato l’interrogazione sulla vicenda del suo sciopero della fame giunto all’ottavo giorno. La lotta del giovane settempedano per cambiare la riforma sanitaria ha ricevuto dal presidente della Regione una risposta netta in aula: «Rispetto ad un gesto estremo come lo sciopero della fame va tenuto un comportamento rigoroso, come un segnale per disincentivare forme di protesta autolesiva come questa, perché se ad un caso come questo si risponde andando dalla persona e parlandoci, diventa uno stimolo per altri a seguire la stessa strada». Un’apertura però sembra esserci stata poco dopo come spiega lo stesso Pioli: «Bisonni è venuto da me e mi ha detto che il presidente Ceriscioli mi invita a sospendere lo sciopero per parlare della questione, sono contento e accetto, ma sino a quando non avrò notizia della data e dell’ora di questo appuntamento, sino a quando non varcherò la soglia dello studio del presidente, non mollo la presa»,
Durante il question time a Palazzo Raffaello Ceriscioli ha invitato Pioli a desistere: “In situazioni di coinvolgimento emotivo siamo portati a buttarci ma lo sciopero della fame produce rischi non da poco per la salute, specie su soggetti che hanno scompensi o precedenti patologie, quando si fanno certe scelte bisogna meditare le conseguenze per la collettività evitando il moltiplicarsi di queste situazioni che possono produrre danni sulle persone, perché se vedono che è efficace tanti altri che hanno problemi, potrebbero sentirsi legittimati a seguire la stessa strada. Non tutti però sono giovani e forti e capaci di gestire il problema. Rispetto a questa protesta la sospensiva che il Tar ha concesso, con altri venti giorni sino all’udienza di merito la rende meno efficace, invito da questa aula a sospendere lo sciopero, perché ci sono ragioni oggettive per non farlo, oltretutto la richiesta è incardinata in un percorso che andrà a valutare la regolarità e la legittimità degli atti assunti dalla Regione”.
In risposta al presidente il consigliere Bisonni è tornato ad esprimere all’aula le richieste di Roberto Pioli: “Immaginavo questa sua risposta presidente, il 26 gennaio quando il ragazzo ha iniziato lo sciopero della fame l’ho chiamata e neanche mi ha risposto, oggi Roberto è qui con la febbre a 38, io non lo sapevo, vuole parlare con lei, potrebbe dargli un appuntamento per ascoltarlo – ha detto – questo studente ci ha detto che non fa questo atto per manie di protagonismo, ha paragonato il suo deperimento fisico a quello della sanità marchigiana, chiede una cosa semplice un momento di riflessione con un tavolo tecnico per la revisione della riforma sanitaria, cosa che chiedono anche tanti cittadini”.
Intanto si annuncia una nuova iniziativa dei comitati, per la mattina di sabato prossimo 6 febbraio è stato organizzato un sit di protesta in piazza Roma ad Ancona, dai cittadini di San Severino, Matelica con Osimo, Fabriano e Cagli, “per sostenere la sanità pubblica”.
(Servizio in aggiornamento)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
AGGIORNAMENTO – Roberto Pioli ha pubblicato pochi minuti fa il seguente commento sulla sua bacheca Facebook:
“Ringrazio il presidente Ceriscioli per avermi nell’incontro breve di questa mattina comunicato che nei prossimi giorni mi dara’ udienza, lo ringrazio inoltre di aver avuto riguardo allo sciopero della fame che da giorni sto portando avanti, ufficialmente comunico che certo del buon esito di tale confronto potrò sospendere la mia iniziativa e tornare sereno dai miei affetti e al contempo potrò guardare con serenità le persone anziane, i bambini, le donne del mio territorio.Fiducioso attendo, grazie presidente”
Se invece di Roberto si fosse chiamato Sara Cerescioli lo avrebbe ascoltato con interesse.