Passaggio a livello chiuso per quasi mezz’ora, disagi per gli automobilisti. A denunciare la situazione che si è verificata questa mattina a Macerata in modo originale e ardito è Amedeo Di Giacomo, operatore del 118 che oggi era in servizio a San Ginesio e si è trovato bloccato in via Roma a causa del passaggio a livello rimasto chiuso più a lungo del solito. «27 minuti fermo – racconta in un video selfie – poi ho dovuto deviare e abbandonare la fila. E’ scandaloso, sono indignato. Bisogna fare il giro di Macerata per andare a San Ginesio perchè per l’ennesima volta il passaggio a livello ci ha preso in giro. Fate qualcosa, questa situazione è diventata ordinaria».
Lo sfogo dell’automobilista su Facebook ha trovato la condivisione di molti che hanno manifestato come lo stesso tipo di inconveniente si è ripetuto più volte.
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Scusatemi, per curiosità sono andato su wikipedia:
PL ad azionamento automatico: l’abbassamento delle barriere viene comandato dal treno stesso che, durante la sua corsa, fa scattare appositi apparati (pedali o blocchi conta assi che vengono azionati dallo scorrimento delle ruote) posti lungo la linea alcuni chilometri prima del PL. Altri sistemi analoghi, posti oltre il PL fanno riaprire le barriere stesse. Questo sistema di chiusura favorisce il traffico stradale, chiudendo le barriere solo per il tempo strettamente necessario. La chiusura delle barriere automatiche viene segnalata al treno per mezzo di appositi segnali luminosi posti sulla linea a conveniente distanza dall’incrocio, preceduti da pannelli distanziometrici e da una serie di segnali luminosi tra i quali uno importantissimo è quello posto alla distanza di frenatura. Quest’ultimo segnale solitamente è una tabella di forma triangolare ed ha cinque luci poste in modo che combinate possano formare o un segnale di via libera oppure un segnale di arresto a seconda dello status di funzionamento del PL. Nelle ferrovie concesse questa tabella non ha luci ma ha semplicemente una scritta nera indicante PL su sfondo giallo. Da tale tabella deve essere visibile un segnale luminoso lampeggiante posto nelle immediate vicinanze del PL, la cui accensione indica il corretto funzionamento dell’impianto.
Spesso per questo tipo di PL si usano semibarriere che si pongono attraverso il solo lato destro della strada (corsia di marcia) per fermare il traffico stradale mentre l’altro lato del PL rimane senza barriere per permettere l’uscita di eventuali mezzi stradali in pericolo perché rimasti in mezzo nel tentativo di passare mentre il PL si sta chiudendo.
Ora, perdonate la mia ignoranza tecnica e la mia ignoranza “politica”: qualcuno mi può dire come mai per il passaggio a livello di Via Roma a Macerata e per quello “mitico” di Civitanova lungo l’Adriatica non è mai stato adottato questo sistema di passaggio a livello? Grazie!
In tutte le altre città in cui un passaggio a livello crea file interminabili si è risolto il problema con un sottopasso così come è avvenuto di recente a Montecosaro Scalo e così come si realizzerà nel prossimo anno a Civitanova,. Solo a Macerata non si fa nulla al riguardo. Almeno si fosse realizzata la bretella Via Mattei-Pieve, la situazione sarebbe leggermente migliore ma non so chi se la ricorderà!!!!
I post n. 1 e n 2 indicano verità sacrosante ed inconfutabili. Forse v’è una terza verità: le ditte che eseguono lavori di sottopassi non sono amiche degli amici (politici ed apicali dei poteri forti) e pertanto niente sottopasso alla faccia non solo dei maceratesi, massimi fruitori di tale impianto nonché votanti, ma di tutti i cittadini che subiscono questo tipo di vessazioni.
In realtà non è facile far dialogare il Comune con le Ferrovie dello Stato. O mi sbaglio?
Il problema principale per risolvere le file ai passaggi a livello, chiusi per tempi prolungati ed inaccettabili, come in via Carducci s.s.16 di Civitanova Marche ed anche a Macerata in via Roma anche se le caratteristiche sono diverse, è la tecnologia odierna che può essere risolutiva a costi ridotti al contrario dei sotto passi che servono solo a politici interessati a sperperare risorse dei cittadini/contribuenti. Le Ferrovie dello Stato hanno evidentissime colpe sulla mala gestione dei tempi di chiusura dei p.l.: tempi che vanno da un minimo di circa 3/3,5 minuti a 30/40 minuti e, qualche volta è successo che il treno non sia neanche passato, è accettabile? penso proprio di no!! Perchè il Sindaco non interviene su FF.SS. per protestare? Ambedue sono interessati a costruire i sotto passi, senza tener conto di un equilibrio fra costi e benefici.
Concordo pienamente con i commenti n. 1 e n. 5. Non capisco il commento n. 2 che anziché prendersela con le Ferrovie dello Stato per come gestisce il passaggio livello vorrebbe risolvere il problema con la costruzione del sottopasso. Il n. 3 è in evidente contraddizione perché accomuna due commenti(1 e 2) diametralmente opposti in quanto il n.1 suggerisce di adottare un meccanismo automatico che risolva in breve tempo la chiusura del passaggio livello, mentre il n.2 indica come unica soluzione la costruzione del sottopasso.
A Civitanova il Comune e le Ferrovie dello Stato dialogano benissimo accomunati dall’interesse a costruire il sottopasso di Via Carducci/S.S. 16 contro la volontà della stragrande maggioranza dei cittadini e imprenditori residenti, molti dei quali si vedranno costretti a chiudere le loro attività e trasferirsi in altri siti, come già successo con gli altri tre sottopassi della ferrovia adriatica che portano in centro città.
Mi permetto di commentare su questo fatto capitato a Macerata in via Roma perché il problema è comune a Civitanova Marche: INEFFICIENZA DELLE FERROVIE DELLO STATO.
Ma si trasformiamo le nostre città tutte in dei bei formicai… dopo il sottopasso che vogliono costruire a Civitanova facciamone un altro a Macerata!!! Mi raccomando però, come per Civitanova, bisogna spendere almeno 6 milioni di euro dei nostri soldi, così intanto le FERROVIE DELLO STATO continueranno a ridersela e a grattarsi la panza!!!!!! Che gle piglesse un gorbo a si parassiti!!!!!!!
Vorrei fare alcune precisazioni a quanto da me affermato. La tesi del sottopasso è l’unica che risolverebbe in modo radicale il problema. Non v’è certezza assoluta che i sistemi automatizzati funzionino il PL di Civitanova una volta è rimasto aperto mentre transitava il treno, il PL di c.da Valle è rimasto chiuso dopo il transito del treno tant’è che ho dovuto chiamare il 113 per segnalare il fatto, d’altronde mi sembra che il PL di via Roma anche altre volte sia rimasto chiuso. Tale prospettata unica tesi (sottopasso) dovrebbe essere determinata dal volume di traffico che transita per detti PL ovviamente, a mio parere, Macerata e Civitanova M. hanno un volume superiore al sottopasso di Montecosaro Scalo che per l’appunto è stato eseguito con un costo di 2,5 milioni metà a carico della Regione Marche e metà a carico delle Ferrovie dello Stato, al Comune il solo onere di manutenzione e gestione leggi articolo CM del 14/12/2014 (il sig. Eros Melappioni prima di scrivere sciocchezze dovrebbe informarsi). E’ evidente che la discriminante costi/benefici è soggettiva per ognuno voglia esprimersi, resta il fatto che quel giorno in cui il PL di c.da Valle è rimasto chiuso in fila c’era anche un operatore del 118 eliambulanza che doveva prendere servizio in Ancona come mi pare essere per il Sig. Amedeo di Giacomo che doveva recarsi in postazione (118 San Ginesio). Morale è da augurare a tutti coloro che sono intervenuti di non imbattersi in un PL chiuso con l’ambulanza in urgenza carica di un loro congiunto e un consiglio al sig. Di Giacomo: transiti sempre per c.da Corneto, come ho visto nel filmato, l’unica senza PL come sta avvenendo per moltissimi automobilisti basti vedere l’aumento di traffico di tale arteria diventata a sua volta particolarmente pericolosa visto l’alto numero di incidenti che vi si verificano.
Mentre a Macerata la ferrovia non si può togliere, a Civitanova basterebbe togliere un breve tratto di ferraglia e far partire il ” cavallo di ferro ” da S.M.Apparente, aaugh! Comunque prezzo preventivato, cinque milioni e duecentomila per nove mesi di lavoro. Traduzione: almeno dieci milioni di euro e tre anni per i lavori.
Caro Sign. Fabbrizio se per lei i soldi che spende la Regione e le FS non sono cmq soldi nostri e cioè dei contribuenti italiani, allora forse lei le tasse non le paga. Io dico soltanto che facendosi due conti quel tratto di ferrovia che va da Macerata a Civitanova è già costato, ripeto a noi contribuenti, 2,5 milioni per il sottopasso a Montecosaro, altri 5,5 milioni per il sottopasso a Civitanova, altrettanti verranno spesi per il sottopasso in via del Casone sempre a Civitanova, un altro dovrà essere realizzato a Santa Maria Apparente e nel frattempo questa stessa tratta costa alla regione ben 8 milioni di euro ogni anno, sempre di soldi dei contribuenti, solo per pareggiare il bilancio per una tratta che da sola con i propri introiti non si sostiene. Allora mi domando, oggi che si parla tanto di speding review, se questo è investire bene i nostri soldi mi risponda lei. L’opera programmata per Civitanova oltretutto, creerà immensi disagi durante la costruzione, chiusura di alcuni negozi e rafforzerà la divisione di una zona già penalizzata dalla ferrovia. Magari fare spending review su certe cose sarebbe meglio che farla alla sanità e si potrebbero pagare anche le creme a Simone….. Si compri una calcolatrice Sign. Fabbrizio.
Dopo la delirante risposta del sig. Melappioni, penso a questo punto di non dover più intervenire su tale problematica, ovviamente senza prima dire un paio di cosucce:
1) se il problema non è il PL ma bensì la tratta ferroviaria Fabriano-Civitanova, beh allora non sono ne io ne tanto meno gli altri cioè tutti coloro che non sono addetti ai lavori a decidere tale soppressione, o forse Lei sig. Melappioni ha una “calcolatrice” che le da il risultato dei biglietti venduti? per poter affermare senza ombra di dubbio che i costi superano gli introiti?. Ovvero ha preso visione dei bilanci di tale tratta? A mai sentito parlare di costo/biglietto a prezzo politico, per questa cosa la rimando ad un buon testo di economia politica.
2) I soldi che i contribuenti TUTTI me compreso (pensionato INPS) che PAGO le tasse alla fonte e non come insinua lei che non le pago, a proposito che attività svolge Lei sig. Melappioni? servono per tutti quei servizi rivolti alla collettività. Le vorrei solo far notare che le FF.S. sono una S.p.A e che i contribuenti della Regione Marche vanno da Pesaro ad Ascoli e la dove decidano di fare un qualsiasi intervento di manutenzione sia ordinaria che straordinaria comunque pagherebbero tutti i cittadini di tale Regione oltre ovviamente tutti gli italiani dato che c’è un riconoscimento di risorse anche dallo Stato Centrale.
Infine sempre Lei sig. Melappioni mescola le creme per Simone con i passaggi a livello allora forse sarebbe meglio che al mattino invece di un grappino sorseggiasse un buon cappuccino.
@ Micucci. Far partire il “cavallo di ferro” da S. Maria Apparente?
Io Sign. Fabbrizio siccome m’interesso da tempo di questa cosa, i bilanci della tratta li ho visti e quei 10 euro al Km per ogni corsa che la regione versa per mantenerla sono soldi anche miei, specialmente miei che pago tutti in mesi in busta paga. Penso che nel 2015 affrontare questo tipo di problema con un sottopasso, sia ormai da considerarsi obsoleto, si vada a vedere la nuova stazione di Reggio Emilia e poi mi dica se non si può fare di meglio su una ferrovia piuttosto che il solito mega foro facilmente allagabile e non sembre realmente funzionale viste le dimensioni e le pendenze che ha volte sono paradossali. Far funzionare quei PL come dovrebbero, chiusura e apertura in 1minuto e 1/2, è possibile, economico e sicuro con la tecnologia attuale, non lo si fa per puri rientri economici visto che costruire costa di più e rende anche di più. Se devono spendere i nostri soldi che lo facciano in maniera intelligente, spendere non vuol dire sperperare almeno a casa mia. La saluto e buona giornata Sign. Fabbrizio.
@ Molinari. Una stazione a S. M. Apparente ( zona industriale ) era prevista dall’amministrazione locale nel progetto della metro di superfice. Comunque far partire il teno da S.M. Apparente collegata con la stazione ferroviaria di Civitanova tramite navette è una delle soluzioni più votate. Ci sarebbe un enorme risparmio e in euro e in tempi di fattibilità. ” Il cavallo di ferro era il modo con cui gli indiani d’America chiamavano il treno, forse la maggiore causa della loro scomparsa.
Apparte il fatto che non si farà e quindi la discussione muore prima di cominciare, ma far finire la ferrovia a S.M.A. e poi portare i passeggeri in autobus a Civitanova stazione mi sembra il modo migliore per far morire tutta la tratta perchè in pratica la stacchi fisicamente dall’unico motivo che le dà un senso, ovvero il collegamento diretto con la direttrice adriatica.
Ma poi, col traffico veicolare che abbiamo sulle strade dal Civita Center verso il centro un autobus impiegherebbe minimo minimo 15 min. mentre il treno lo fà in 5 min. scarsi.
I passeggeri dovrebbero scendere dal treno e prendere l’autobus…. ma allora prendono direttamente la contram a Macerata, scusate.
Lo sò anche io che un sottopasso porta disagi e altri mille problemi, ma è un’opera che Civitanova chiede da almeno 30 anni, ora che ce la fanno non va bene?
Ma infatti, con tutte le corriere che ci sono e che si fermano spesso nelle vicinanze del luogo di arrivo o di partenza, in particolar modo per la tratta Civitanova – Macerata dove esclusa la stazione di Montecosaro, le altre sono sperdute nella campagna marchigiana, la tratta andrebbe eliminata totalmente.
Se proprio le F.s non vogliono apportare la soluzione tecnica per ottimizzare i tempi dei P.L, l’alternativa migliore per Civitanova sarebbe interrare la ferrovia fino a via del Casone, così da collegare finalmente i quartieri Risorgimento con San Marone. Per questa soluzione parlano però di costi faraonici purtroppo, l’unica alternativa rimane costruire, al posto del sottopasso. un cavalcavia ferroviario. Si preparerebbero precedentemente le rampe per il treno lungo la ferrovia e appena pronte in un giorno si istallerebbe il ponte, come successo in questi giorni a Bologna. In questo modo si eviterebbe di bloccare la statale per anni in entrambe le carreggiate, visto che si utilizzano per i nuovi sottopassi strutture prefabbricate a due corsie, e per dare alle rampe del treno una pendenza massima del 3% per 200metri a est e ovest della statale si potrebbero liberare qualche via, tipo via Magenta, collegandola ad esempio al parco Cecchetti con una pista ciclabile che passerebbe sotto al cavalcavia. Se proprio li devono spendere sti soldi che perlomeno limitassero i danni e trovassero una soluzione meno invalidante per la città, che non rischi di rovinare abitazioni, famiglie, commerciati e non rischi di tirare avanti i disagi di costruzione per anni interi come per il sottopasso Esso.
Sono totalmente d’accordo con Marco Gatti.
La linea va rafforzata, elettrificata, resa a mo’ di metro di superficie; due esempi per tutti, la Ascoli-San Benedetto e la Teramo-Giulianova.
La metro di superfice elettrica sarebbe un ottima idea, visto anche il fatto che il progetto è stato già sviluppato dall’Ing. Calafati fino a Morrovalle e non avrebbe bisogno del passaggio a livello ma di un semplice semaforo, però sostengono, nonostante Silenzi l’abbia anche promossa in passato, che non avrebbe un bacino d’utenza abbastanza ampio da potersi sostenere dunque per ora non ci sono fondi da investire. Vi rispondo con le parole con cui mi hanno risposto quando o sottoposto i vostri stessi interrogativi.