di Andrea Busiello
(Foto di Lucrezia Benfatto e Andrea Petinari)
“Stiamo vivendo un sogno”. Sono le prime parole, piene di gioia, che la presidente della Maceratese Maria Francesca Tardella riesce a dire nel post gara con la Spal (leggi la cronaca della gara). Il successo contro gli emiliani permette ai biancorossi di volare in vetta alla classifica al pari dei ferraresi: “Il merito del primo posto è di mister Bucchi che prepara le partite in maniera magistrale. Domani mi renderò conto meglio della nostra posizione in classifica, per adesso ancora non ci credo. Questo primo posto – continua la Tardella – lo dedico a tutta la città. Oggi una sola squadra in campo: la Maceratese”.
Gioia ed euforia sono sentimenti che avvolgono anche le parole di mister Cristian Bucchi: “Siamo primi meritatamente. Non dobbiamo montarci la testa perchè mancano ancora 23 punti alla salvezza ma stiamo facendo qualcosa di grande. Oggi abbiamo costruito 5 o 6 occasioni da gol contro la prima della classe e non abbiamo subito alcun tiro in porta. Se a marzo saremo nelle zone alte della classifica cavalcheremo l’onda ma adesso dobbiamo continuare a pedalare in questo modo”.
Concreto e determinato anche fuori dal campo il difensore centrale Riccardo Fissore che assieme a Vasco Faisca ha letteralmente annullato il super attacco della Spal: “Meritavamo di vincere con più gol di scarto. Nel secondo tempo abbiamo avuto almeno tre palle nitide per chiudere la partita ma il loro portiere è stato bravissimo. Il primo posto in classifica è il frutto dell’ottimo lavoro che stiamo facendo”. Delusione e rammarico nelle parole del tecnico della Spal Leonardo Semplici: “Abbiamo perso contro un’ottima squadra. Fino al gol subito ho visto una buona Spal, loro difendevano con 9-10 uomini e poi ripartivano. Siamo anche stati condizionati dal campo ma io credo che la Maceratese non sia una sorpresa: ha giocatori importanti per la categoria ed è stata costruita molto bene. Contro di noi tutti fanno la partita della vita, accettiamo la sconfitta e ripartiamo più determinati di prima”.
Lo splendido pomeriggio biancorosso si era aperto con la premiazione delle vecchie glorie biancorosse: Roberto Borsi, Giuseppe Ciappelloni, Rolando Cervigni, Sergio Staffolani, Giampaolo Caramanti, Alberto Prenna, Umberto Santoro, Pierangelo Ciabocco, Claudio Turchetto, Oreste Alessandrini, Stelvio Attili, Marco Mattiacci, Renato Principi, Roberto Sentimenti, Alessio Olivieri, Renzo Brillarelli, Giuseppe Bonfigli, Umberto Berti, Giuseppe Sileoni, Luciano Esposto, Massimo Bertola, Giovanni Pagliari. Quest’ultimo ha commentato: “E’ stato un grande piacere partecipare a questa premiazione. Molte delle vecchie glorie sono miei coetanei e giocavano con me, altri sono di generazioni precedenti”.
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Permettetemi di dire che, per un maceratese come me che da anni non vive più a Macerata, questa squadra e questa società costituiscono motivo di doppio orgoglio, proprio perché si soffre sempre a distanza (e con me altri che stanno “fuori citta”). Dopo tanto tempo sono potuto tornare allo stadio oggi e ho ritrovato il clima dei tempi belli.