Alla vigilia di Halloween, Nazzareno Marconi, vescovo di Macerata, interviene con una riflessione sul tema che ogni anno suscita discussione sul significato della festa:
«La nostra società è particolarmente sensibile alla novità ed alle emozioni, mentre rifugge l’impegno della riflessione. Per questo qualsiasi tema di discussione attira subito l’attenzione, ma se la riflessione deve diventare troppo articolata e seria, la si abbandona velocemente. Il discorso su Halloween riguarda infatti il complesso tema dell’educazione: non si educa soltanto con le parole di una lezione, ma soprattutto con le immagini, i gesti ripetuti densi di valore simbolico, l’evocazione di tradizioni che fanno parte di quel sistema di significati e di valori su cui si fonda la nostra civiltà cristiana ed europea.
Non credo che travestirsi da diavolo o da strega, vestendo un costume comperato al supermarket, possa evocare il demoniaco o incoraggiare la superstizione. Ma credo che banalizzare questi temi, questi simboli, e questi nomi, ponendoli in un contesto di gioco innocuo, possa contribuire ad anestetizzare i nostri sensi spirituali. Chi gioca troppo con queste cose, non si rende conto che una mentalità superstiziosa impedisce la crescita di una fede matura e responsabile. Chi pensa che l’azione del demonio sia una favola per bambini, o per adulti ritardati, contribuisce a renderci ulteriormente fragili davanti a quell’esperienza che tutti molto spesso facciamo e che si chiama: tentazione al male.
La festa, ogni festa, è una realtà umana molto importante, leggerla come puro divertimento, come allontanamento innocuo dalla vita e dai suoi fondamenti, non permette di viverne tutto il valore. Attraverso una celebrazione piena di significato delle feste si costruisce il senso della comunità, si trasmette una visione della vita e dei valori fondamentali che la fanno crescere, si dice all’uomo fin da piccolo: chi sei, di quale realtà umana fai parte, come puoi vivere nel bene. Per questo la sapienza della Chiesa, così come la sapienza della nostra tradizione popolare, hanno sempre avuto molta cura delle feste, della loro modalità celebrativa, della loro potenza evocativa. Ho visto una serie di documentari sulla ascesa del nazismo in Germania dopo la prima guerra mondiale, mettevano in particolare evidenza come per condizionare il pensiero del popolo i nazisti avessero gradualmente ed attentamente sostituito le feste e le liturgie religiose e popolari della Germania, con le nuove feste e liturgie del nazismo. Attraverso queste grandi celebrazioni, si trasmettevano idee e si covava un odio nel cuore del popolo, che quando giunse a maturazione ed esplose meravigliò tutto il mondo. Da dove veniva tutto ciò? Chi aveva così profondamente trasformato la Germania? Chi aveva stravolto l’indole sociale e serena del suo popolo? Un progetto perverso che oggi senza timore anche i laici definiscono demoniaco. Quel progetto aveva utilizzato le feste popolari in una maniera perfida ed irresponsabile.
Senza creare allarmismi che considero non solo inutili ma anzi dannosi, spero che la riflessione sulla festa di Halloween ci aiuti a comprendere che con le feste e con i giochi, cioè con tutto quello che è umano e che si indirizza primariamente ai bambini, non è proprio il caso di scherzare troppo a cuor leggero».
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Grande Vescovo.
Forse il vescovo dovrebbe guardare altri filmati sull’ascesa del nazismo e su chi, direttamente ed indirettametne, ne contribuì…
http://img2.wikia.nocookie.net/__cb20070903091437/nonciclopedia/images/3/3d/Nazisti-preti.JPG
http://2.bp.blogspot.com/-b7e2HaiIWs0/UwS0Vlz9AsI/AAAAAAAAAI0/uH7TOAB9uXQ/s1600/naziconcordat.jpg
http://www.carmillaonline.com/archives/Preti-Nazisti.JPG
http://4.bp.blogspot.com/-qh4MkE99eYk/Thjmb9_xy6I/AAAAAAAABLU/1r6uwG5vs7I/s320/11.jpg
Condivido in pieno l’intervento del nostro Vescovo, soprattutto il calzante esempio di quanto accaduto in Germania nel periodo di ascesa del nazismo, analogamente è accaduto in tutti i paesi dell’est europeo durante il regime comunista.
Infatti a Natale si festeggiava il ” bambin baffuto ” guardato amorevolmente da Goering e da Goebbels. Assenti i santi. I tedeschi, gente tranquilla che lavorava?
Se travestirsi da diavolo o da strega non evoca il demoniaco né incoraggia la superstizione e tuttavia con Halloween “non è proprio il caso di scherzare troppo a cuor leggero”, non c’è, mi pare, nella riflessione del vescovo Marconi una indicazione o un consiglio pastorale preciso. Ad esempio, non è detto che, nell’ottica e nell’esperienza cattoliche, boicottare Halloween sia di per sé più virtuoso e consapevole di sensi e simboli in gioco, dell’unirsi alla carnevalata senza banalizzare il male, la morte e il dopo la morte. La riflessione in realtà si fa più scomoda su due questioni spinose per il rapporto chiesa-mondo: il demonio (la sua esistenza, il suo ruolo ecc.) e il senso e le modalità della festa in generale. Quando, ad esempio, “i laici” definiscono demoniaco il progetto hitleriano, non si riferiscono necessariamente all’influenza o addirittura all’incarnazione in Hitler del diavolo. Quanto all’ascesa del nazionalsocialismo, si può osservare che la vera abilità di Hitler e del suo cerchio magico fu non solo costruire nuovi simbolismi, feste e scenografie ma anche lavorare sul piano della contaminazione, dell’assorbimento e della strumentalizzazione, dosando esoterismo e proselitismo (e le responsabilità delle chiese cristiane furono gravi). Ai documentari televisivi, comprensibilmente piegati alla spettacolarizzazione, si può aggiungere la lettura dei libri di Giorgio Galli.
Certo che non si scherza con queste cose. Neanche con la pedofilia nella Chiesa si deve scherzare.
il vescovo Marconi sa’ che i nostri nonni nelle campagne erano soliti mettere la notte del 31 ottobre presso i crocicchi le zucche ??? sa’ che la fede cristiana e’ densa e piena di cose che il cattolicesimo ha fatto suo inglobando altre fedi??? Sa’ che ci sono libri che descrivono Halloween o ognisanti come una festa protocristiana nell ottica di un avvicinamento della vita alla morte…e che per i ragazzi nella realta’ dei fatti e’ solo equivalente ad un secondo Carnevale senza segni demoniaci alcuni???? Invece di pensare a dire cavolate…si occupi di fatti gravi e conclamati come il problema della parrocchia del Sacro Cuore di cui lui e chi prima di lui (Giuliadori) portato a conoscenza da piu’ parti (genitori,educatori,coro etc,.,,) sa’ ma non fa’ nulla per risolvere….
Il vescovo sa ma deve fingere di non sapere, per il quieto vivere (della Chiesa). Come sono lontani i tempi di don Lorenzo Milani!
Pavoni, lo mandiamo al braccio secolare?
Sia con la pedofilia nella Chiesa, che con l’ideologia del Gender è presente l’opera di Satana.
Non sarebbe meglio insegnare il significato della Pasquella invece di Halloween??
Ritengo che l’intervento del Vescovo sia necessariamente e volutamente “generico” a proposito del tema e della questione trattata. Ma tale apparente genericità si fa, invece, profonda nell’avvertimento-monito diretto al tema educativo e al ” simbolo” della festa. Termine che meriterebbe una trattazione non ristretta e giornalistica, come del resto il Vescovo, fa giustamente intendere. Quanto ad Hitler le foto proposte da Cerasi parlano da sole. Voglio solo aggiungere che proprio Hitler proviene da una “cultura” indubbiamente esoterica, certamente legata a culti non lontani dalla pratica di certe Ur-lodge alle quali erano iscritti una serie di amici intimi che poi diverranno “importanti” nelle successiva realizzazione del Sistema. Culti e pratiche anche medianiche. Indubbiamente si può leggere anche il suo antisemitismo come reazione al piano Kalergi che molti onorevoli “europei ” ben conoscono. E parliamo del 1929
@ Guido Garufi
Che la Vatiano SpA, probabilmente la più vecchia impresa mai apparsa sulla Terra, sia stata (da oltre 2.000 anni) sempre (a parole) con i deboli ma, nei fatti, si sia sempre alleata con chi aveva il potere è scoprire l’acqua calda.
Ed in Germania ha fatto lo stesso che fece in Spagna ed in Italia: annusata l’aria andò a letto con chi comandava…
Certo che poi, all’interno della chiesa, prima e durante la Guerra ci furono singoli che si opposero al nazifascismo, che aiutarono i disertori, che protessero gli ebrei, che finirono nei campi di concentramento… Ma furono sempre scelte personali; il Consiglio di Amministazione della Vaticano Spa ha sempre saputo benissimo con chi stare.
(http://www.fisicamente.net/SCI_FED/preti_fascisti.bmp)
Altra scoperta dell’acqua calda è che i regimi dittatoriali (ovunque, da sempre!!) cerchino, nel corso dei secoli, il “consenso delle masse” con riti e liturgie simili: le adunate naziste non sono forse la stessa cosa delle parate militari in Unione Sovietica o in Corea del Nord i in Iran?
E la fascistizzazione dell’Italia (il passo romano, il sabato fascista, la battaglia del grano, ecc.) non passò, anch’essa, attraverso le manifestazioni di massa??
Il vescovo “stecca” quando giustifica “l’innocenza” del popolo tedesco davanti alle aberrazioni del nazismo.
Potendo gli consiglieri una lettura ed una riflessione su questo libro
http://www.ibs.it/code/9788804442417/goldhagen-daniel-j-/volenterosi-carnefici-hitler.html
Marx ha ben mostrato che la ragione vera dello sfruttamento dei lavoratori non consiste nel desiderio di godere e di consumare che i capitalisti e i vescovi avrebbero, bensì nella necessità di ingrandire l’impresa il più rapidamente possibile per renderla più potente delle imprese concorrenti.
Infatti Marx e il Che (Guevara) cofondarono Marchex.
Iacobini, davvero? mi pareva fosse stato Bersani, ma poco importa: tutto è azienda, tutto è ditta. L’azienda è ideologia e l’ideologia è un’azienda. Anche il diavolo è una risorsa, un bene la cui gestione è rivendicata dalla Chiesa e guai a contendergliela.
Simpatica la battuta, che, poi, potrebbe anche non essere tale, del Vescovo di stasera “oggi lo scherzetto lo abbiamo fatto noi al diavolo, ordinando due sacerdoti”!
Marconi dolcetto…o scherzetto….chissa’ se qualcuno si e’ presentato a chiedere dolciumi oppure ostie…
@ Marchiori
Due diaconi, non due sacerdoti. Sacerdoti lo diventeranno, se Dio vuole, a maggio prossimo.
L’amore-misericordia è l’inferno di Dio. Dio è condannato a questo amore infernale perché così è la Sua natura. La misericordia rivela un aspetto essenziale della natura divina: il lato femminile di Dio. Misericordia significa, etimologicamente, possedere un cuore (cor) che si conduole della miseria (miseri) dell’altro perché la sente profondamente come sua. In ebraico è ancora più forte, perché la parola misericordia -rahamim – significa avere viscere come una madre e possedere seni come una donna.
Esatto, Pavoni. Ed è per questo che tutto il polverone che la stampa alzò sulla dichiarazione di Papa Luciani che “Dio è padre, più ancora è madre” non aveva senso, in quanto poggiava a pieno titolo tanto sull’etimologia ebraica di “rahamim” (l’utero), quanto sul Salmo che recita “Io sono tranquillo come un bambino svezzato in braccio a sua madre”.
E anche oggi, cara la mia stampa, quanti strafalcioni…
Giusto.
I veri problemi non sono la corruzione, lo sfruttamento, la disonestà, l’ipocrisia; ma Halloween.
Il vescovo di Macerata probabilmente ha visto dei documentari sulle tesi di George Mosse, un importante storico dei totalitarismi, e in particolare di quello tedesco; e, con le tesi di Mosse, Halloween non c’entra niente.
Il vero problema di Halloween, per quanto mi riguarda, è che si tratta dell’ennesimo, sciocco esempio di colonizzazione culturale statunitense, nient’altro. E’ ridicolo vedere i bambini conciati come in un film di Tim Burton, per di più accompagnati dai genitori, andare in giro a chiedere dolcetti che nessuno compra per quella festa.
Davoli, è innegabile che la sua intelligenza sia vivace e aperta e mi rattrista assai vederla applaudire il vescovo quando riafferma con intollerante sicurezza l’esistenza del diavolo come entità, come persona.
Terrorismo grave, vergognoso, inaccettabile. Il solo diavolo la cui esistenza sia stata provata si chiama ignoranza ed è dentro di noi e lo sarà sempre perché siamo e saremo sempre tutti ignoranti, ma sulla dimensione della nostra ignoranza si può lavorare. Per esempio sulla nostra ignoranza sessuale, come lei ha ricordato papa Luciani ha sottolineato il ridicolo di un Dio maschio e eterosessuale, indicandoci la divinità come sintesi di femminilità e virilità, per la verità è stato il primo nella storia della Chiesa a dirlo e i suoi successori si son ben guardati dal tornare sull’argomento. Anzi il Bergoglio ha pensato bene di mobilitarsi contro il gender in difesa di una sessualità statica, tradizionale, per niente dialettica, legata al sesso biologico. Ecco io credo che il diavolo sia la cultura del vaff come insulto, del rifiuto di quella transessualità che è in Dio e ( come tendenza alla trasformazione e al superamento) in tutte le cose. Non a caso quando il giovane teologo polacco pur così dotato e apprezzato ha confessato la propria tenera femminilità, il suo bisogno d’abbracciare l’amico amato, la risposta del Vaticano è stata: vaffan ***
@ Franco Pavoni
Lei dimentica che, dentro la Vaticano SpA, ci sono così tanti interessi, poste in gioco, denari e affari che nemmeno un papa può contrastare.
Non a caso questo papa “rivoluzionario”, per adesso (e per il futuro nulla cambierà, se non nella forma), si limita alla politica dell’annuncio: roboanti aperture, fughe in avanti, eccezzzzzzzzionali pensieri (sempre dette davanti ai giornalisti) sempre seguite da ZERO fatti.
Ma non è certo colpa di Francesco (il papa) se c’è solo il fumo e nulla d’arrosto.
Il papa (scelto da umana gente) per quanto possa essere rivoluzonario, fuori dal coro, diverso dal precedente, pecora nera tra pecore bianche si inserisce nel un solco millenario della chiesa.
E come siinserisce in questo solco è immediatamente inghiottito, fino la collo, dalle sabbie mobili della tradizione, degli interessi, degli affari.
Pertanto la “novità” papale sarà seguita SEMPRE da chi ha invece interesse a cristallizzare tutto nello Status Quo, che da centinaia di anni vige dento le mura del Vaticano SpA
Basti pensare, una tra mille, all’incredibile attesa dei risultati del Concilio Vaticano: le attese erano spasmodiche, ma la montagna ha poi partorito il classico topolino.
Non a caso tolto di mezzo il (troppo) progressita Giovanni XXXIII, si è subito tornati indietro di decenni con Paolo VI
Così come accaduto con Giovanni Paolo I: ma che questo vuole veramente mettere mano alle cose della chiesa?
Ma il papa (per sbaglio) Luciani pensa di comandare qualcosa?
Qualcuno prepari subito la solita preparazione galenica che (quando serve) è sempre pronta (Gaspare Pisciotta, Michele Sindona)…
Togliamocelo di torno, dopo 33 giorni (così la cabala è assicurata) e ci piazziamo un bel medioevale al suo posto..
Questo papa, che vive umilmente, ha tante volte criticato (anche pesantemente) lo stile di vita (dissoluto) di molti dentro la chiesa… Ma, fino ad oggi, si è ben guardato dallo spedire qualcuno di questi a riflettere in qualche convento, lasciadoli invece negli agi, nelle ricchezze, negli attici da 200 metri quadri…
E non perchè non potrebbe (cribbio: è il papa) ma perchè non glielo lascerebbero fare….
L’altro Francesco (il santo) venne spernacchiato in vità da tutta la gerarchia vaticana per poi essere utilizzato, da morto, per detenere il potere; oggi nulla è cambiato.
Poi ci sono si i preti di frontiera, i missionari, quelli che giornalmente si battono contro la delinquenza, la violenza, il malaffare… Sempre “sopportati” da vivi, e sempre glorifiati solo dopo morti
“La luce splende fra le tenebre, e le tenebre non l’hanno vinta” : ma è davvero andata così?
Vedendo i 2.000 anni dell’impresa Vaticano SpA sembra prorio di no…
Ma se i preti cattolici fanno voto di castità, gay o no dovrebbero rispettare la promessa che viene fatta direttamente a Dio che è l’unico interlocutore. Sembra che siano in pochi a rispettarla quindi di che sto parlando mah?
È stata una giornata di tregenda dalle parti di San Pietro. Con la consapevolezza che il peggio debba ancora venire, visto che a partire da domani verranno rivelati i contenuti dei due libri d’inchiesta, “Via Crucis” di Gianluigi Nuzzi e “Avarizia” di Emiliano Fittipaldi.
Non saranno notizie di poco conto, stando a ciò che anticipa uno dei due autori e cioè Fittipaldi. Il giornalista dell’Espresso spiega: “Io descrivo – attraverso documenti inediti e inchieste personali – la ricchezza del Vaticano, scandali inediti, l’utilizzo per fini non proprio edificanti del denaro e delle offerte da parte dei cardinali. Scrivo che lo Ior non è stato ripulito come racconta la propaganda vaticana.
dal sito del’ANSA
http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2015/11/02/vatileaks-2-_88a8aa5d-f1bd-4aa0-b526-0d50b7f91e45.html
http://cristianesimo.it/cattonazismo/Hitler-with-Muller.jpg