Capriolo spunta dalla vegetazione, auto lo travolge: è successo pochi minuti prima delle 22 di ieri un paio di chilometri prima del passaggio a livello di via Roma, a Macerata, lungo la strada che scende per la frazione di Sforzacosta. A quell’ora una donna di 53 anni, Claudia Porfiri, stava andando al lavoro verso Macerata (la notte assiste una donna anziana) con la sua Hyundai Atos quando un capriolo (si tratterebbe di un esemplare maschio di 2 anni) è sbucato dalla vegetazione. «Non ho potuto fare niente per evitarlo – racconta Porfiri –. Ho preso una grande paura, mi hanno aiutato due ragazzi che erano in motorino e che salivano verso Macerata dopo di me». Carabinieri e veterinari sono intervenuti sul posto per i rilievi e per prestare i soccorsi alla bestiola, che però è morta a causa delle ferite riportate nell’incidente. «Quello che è importante dire è che c’è un pericolo per chi guida, un capriolo ha le dimensioni di una persona, ed è un rischio trovarselo all’improvviso in mezzo alla strada».
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Qualcuno mi sa spiegare perché i caprioli, tipici montanari stanno lasciando il loro habitat per le città? Grazie.
Sono anni che i caprioli bazzicano l’area tra il passaggio a livello e Fontescodella-via Valerio e una volta ci fu un investimento pure all’altezza dell’incrocio via Mattei-via Pesaro.
Ce ne sono troppi di animali selvatici, sono diventati un vero pericolo.
Purtroppo la soluzione è l’abbattimento selettivo.
E’ vero: è necessario l’abbattimento selettivo. Pure se personalmente sarei incapace di uccidere un capriolo… Qualche sera fa lulla strada di Piani Rossi che va dall’abbadia di Fiastra a Corridonia un cinghiale ha attraversato la strada a pochi metri dall’auto, buttandosi poi verso il Chienti. Non avevo visto mai un cinghiale in vita mia e la cosa mi ha leggermente intimorito, soprattutto se lo avessimo investito. Per fortuna, guidava mia moglie, che va piano e tiene gli occhi aperti. E ci è andata bene. Ma, per altri automobilisti, purtroppo, non è la stessa cosa. Chi paga i danni?