(foto di Lucrezia Benfatto)
E’ il Siena la formazione campione d’Italia dilettanti. I toscani vincono all’Helvia Recina contro l’Akragas, leggi la cronaca della vittoria dei siciliani sulla Maceratese in semifinale, al termine di un match emozionante: sul 2 a 0 grazie alla doppietta di Portanova, i bianconeri vengono recuperati dalle reti di Meloni al 81′ e Perrone al 92′. Il 2 a 2 finale manda le squadre a giocarsi lo Scudetto ai calci di rigore: esecuzione perfetta per i toscani, l’errore di Bonaffini regala il tricolore al Siena.
LA CRONACA – I primi 20′ sono un assoluto dominio del Siena. I toscani passano in vantaggio al 4′ con il colpo di testa perentorio di Daniele Portanova sugli sviluppi di un corner. Al 9′ e al 10′ è Crocetti a sfiorare il 2 a 0 ma D’Alessandro si salva e manda in corner. Il 2 a 0 lo realizza Portanova con un destro al volo da dentro l’area. Presi due schiaffi l’Akragas prova a reagire e al 16′ sfiora il gol con Baiocco ma Fontanelli si supera e manda in corner. Dopo i primi 20′ il Siena arretra il baricentro e si limita a difendere il risultato, risultando pungente in contropiede. Al riposo, senza recupero, si va sul 2 a 0 in favore dei toscani. Nella ripresa sono i siciliani a spingere: al 7′ Meloni sciupa da buona posizione mentre al 14′ Bonaffini sfiora il gol ma è bravissimo Fontanelli. L’Akrakas spinge e al 36′ trova il gol del 1 a 2: fallo in area di Riva su Catania e calcio di rigore. Meloni non perdona e realizza il gol della bandiera. Al 47′ il gol del definitivo 2 a 2: uscita sbagliata di Fontanelli e Perrone gonfia la rete. Il finale di 2 a 2 porta la contesa ai rigori. Ai rigori il Siena realizza con Riva, Russo, Titone, Nocentini e Giovannelli. L’errore dal dischetto di Bonaffini è decisivo per l’Akragas che deve cedere lo Scudetto ai toscani.
il tabellino:
SIENA: Fontanelli 5.5, Giovannelli 7, Varutti 6.5, Cason 6.5, Riva 6.5, Portanova 8, Rascaroli 6.5, Diomande 6.5 (54′ Mileto 6), Crocetti 6.5 (73′ Nocentini 6.5), Zane 6.5 (56′ Russo 6), Titone 7. All: Coppola.
AKRAGAS: D’Alessandro 6.5, Bonaffini 5.5, Dentice 6.5 (94′ Savanarola sv), Baiocco 6.5, De Rossi 6.5, Maraucci 6.5, Tiscione 6.5, Trofo 6 (57′ Dezai 7), Meloni 6.5, Arena 6.5 (68′ Perrone 7), Catania 7. All: Feola.
ARBITRO: Detta di Mantova.
RETI: 4′ e 12′ Portanova, 81′ (rig.) Meloni, 92′ Perrone.
NOTE: Spettatori 500 circa (300 da Siena). Ammonito Riva, Cason, Mileto, Zane, Meloni, Perrone, Bonaffini.
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Qualche giorno fa un “competente” commentatore sosteneva su CM che il difensore del Siena Portanova non è granchè, e a lui accomunava il quarantenne mediano dell’Akragas Baiocco. Nella finale per lo scudetto di serie D mi pare che Portanova abbia fatto vedere, realizzando una doppietta, di che pasta è fatto. Non a caso lo scorso anno il centrale senese giocava titolare con il Genoa in serie A. Si aggiudica il titolo interregionale la formazione più blasonata, conta qualcosa il decennio trascorso nella massima serie dai toscani. La Rata, che aveva organizzato le final four all’Helvia Recina, teneva molto alla conquista del titolo dilettanti, ma ha dovuto cedere in semifinale all’Akragas. I siciliani si sono dimostrati squadra più solida, e in questo caso è pesato l’apporto del regista Baiocco, con le sue 200 e tocca partite in serie A. La Rata ne ha presi 3 sul proprio terreno, si fosse disputata la gara ad Agrigento probabilmente sarebbe stata salutata con la “manita”. Un attempato e alquanto fazioso tifoso della Rata ha provato ad accampare scuse alla sconfitta: reti annullate (sia Kouko che Ferri Marini erano in netto fuorigioco) e addirittura rigori non concessi, che ha visto solo lui (nessuna cronaca ne fa riferimento). Se la Rata vuole recriminare lo deve fare verso i propri giocatori, in specie Garaffoni (probabilmente distratto dall’inchiesta sul calcio scommesse) che ha segnato un’autorete da centravanti e ha messo lo zampino nel gol decisivo di Meloni. La sconfitta con i siciliani segna la fine dell’imbattibilità della Rata, che si è arrestata a Siena, in una regione confinante, mentre il territorio nazionale è ben più ampio. Non si parlerà più di “invincibili”, la definizione ad essere sinceri suonava un pò blasfema. Nella storia del calcio è stata usata per il Grande Torino (Torino 7, perchè segnava tanti gol a partita), che si è aggiudicato 5 scudetti di fila e forniva i 10/11 dei giocatori della Nazionale (il portiere era lo juventino Sentimenti IV). Francamente fa senso usare il termine “invincibili” per una squadra di quarta serie. Tornando alla Rata la sconfitta casalinga con l’Akragas è il segnale anticipato di quanto sarà dura l’avventura in Lega Pro. Ora la presidente Mariella è impegnata nella tornata amministrativa: ha tenuto addirittura la festa della promozione prima che si concludesse la poule scudetto, a chiusura della campagna elettorale! E’ importante il sostegno delle istituzioni alla squadra, attualmente la Rata non ha nemmeno lo stadio dove disputare la Lega Pro. La candidatura a sindaco della Tardella si rivelerà decisiva in occasione del ballottaggio. Ma è ancora più importante rafforzare la società e in questo senso vedremo se gli uomini vicini a Spadoni (salito in corsa sul treno vincente), di cui si annuncia l’ingresso quali nuovi dirigenti, saranno sufficienti per un campionato tranquillo tra i professionisti.
Capisco che per chi ha passato un annata come quella di quest’anno che peraltro non è ancora conclusa , il tribunale sta sogliando le carte , vedere le foto dei giocatori del Siena festanti e soprattutto quella della presidentessa della maceratese felice come una pasqua fa male, mo.lto male, e allora è giusto andare a ricordare eventi sportivi di piu’ di 50 anni fa mischiarli con quello che è stato fatto quest’anno dalla maceratese cercando inuti paragoni. é difficile cercare di sminuire un primato che purtroppo per il forbito scrittore del post sopra il mio resterà negli annali della storia del calcio maceratese e nazionale.
Caro lei l’invincibilità di una squadra è per il campionato appena trascorso,e questo campionato conta 38 partite, il resto è divertimento gloria e soldi , ( i vari incassi sono stati distribuiti ai giocatori della rata come premio ).
Per quanto riguarda il lato puramente sportivo, il Siena ha un altra struttura , nonostante tutto ha vinto ai rigori, merito quindi all’akragas che sebbene in formazione rimaneggiata ci ha creduto fino al 90, per quanto riguarda la maceratese non ha affatto sfigurato,pareggio con il Siena in un campo impossibile e sconfitta con i siciliani in una partita ricca di eventi sfavorevoli, autorete e gol clamorosi sbagliati.
Nota finale le uniche manite che al momento ricordo è quella subita dalla civitanovese a matelica e la nostra fatta a rimini, altra corazzata della serie D. Saluti
Chiedo scusa per l’errore ,la manita è stata a Jesi….
aldo caporaletti
prima cosa questa manifestazione non c’entra niente con l’imbattibilità visto che non è il campionato in cui abbiamo finito imbattuti,unica squadra in italia.
Seconda cosa la manita la vedi solo tu,perchè l’akragas a parte 2 goal su calcio da fermo non ha mai dato la sensazione di essere superiore a noi,che abbiamo fatto errori tipici di chi ha concluso la stagione da un pezzetto,non a caso con il siena che oggi ha pareggiato non mi pare che ne abbiamo beccati 5,anzi 5 ne abbiamo fatti a rimini mi pare o no?
per il resto noi in lega pro ci andiamo per rimanerci,tu spera di non rimanere in terza categoria perchè da li ripartirai,ma tanto parlando di stadio,di tifoseria e di presidenti quello vi meritate…andate a giocare contro santa maria apparente e non interessatevi delle vicende della rata….non avete niente da spartire con noi,siamo lontani anni luce da voi.
Andate a vedere la lube al palamerluzzi invece di pensare alla maceratese,che insieme all’ancona e l’ascoli è l’unica società professionistica delle marche.
Ma ancora avete voglia di rispondere a Caporaletti??? Lasciatelo con i suoi dolori……..
Se non lo avesse già consumato tutto, consiglierei a Caporaletti il nome di un ottimo collega gastroenterologo che potrebbe aiutarlo nei suoi problemi…di fegato. In bocca al lupo per la prossima stagione, in qualunque campionato essa sia.
Caporaletti…ancora non ho deciso se me fai più pena o più tenerezza…facciamo tutte e due dai!