di Claudio Ricci
Non è uno che si perde in chiacchiere Maurizio Mosca, ospite oggi di Cm per “7 risposte in 7 minuti” (GUARDA IL VIDEO). L’ex presidente della Maceratese che a giugno dello scorso anno aveva annunciato a Cronache Maceratesi la sua discesa in campo per Macerata (leggi l’articolo) risponde alla video- intervista rivolta ai candidati alle comunali 2015. Nella galleria degli aspiranti sindaco di Macerata – 6 per il momento i nomi ufficiali- si presenta come imprenditore, pragmatico, con molto contenuto e dalla forma sobria ed essenziale.
Dopo anni di tribuna, il consigliere che si defilò dall’ex sindaco Giorgio Meschini, rimette gli scarpini e scende nel campo della politica cittadina con la rinnovata lista civica “Città viva” che lo sostenne già 10 anni fa. Perché?
«Credo che negli ultimi anni Macerata non abbia avuto ciò che meritava e credo che i cittadini con una coscienza civica debbano mettere in dubbio alcune decisioni amministrative e mettersi in gioco per cambiare le cose. L’esperienza da imprenditore e la piccola gavetta politica in consiglio comunale di qualche anno fa possono essere utili per mettermi al servizio della città senza interessi di sorta ma con l’unico obiettivo di cambiare le cose. Basta dire, è ora di fare».
Un bilancio sugli ultimi anni di amministrazione del centro sinistra a Macerata, La sua è una candidatura di reazione?
«Io sono abituato ad un certo modo di fare. Se alla fine di un certo periodo nel mio settore non si raggiunge almeno l’80% di quanto previsto in un bilancio, devo dimettermi e chiedere scusa. Lasciando a parte i buoni rapporti personali con Carancini credo che su di lui pesino delle responsabilità politiche che gli dovrebbero imporre di chiedere scusa ai maceratesi e consentire che al suo posto possa salire qualcun altro».
Cosa pensa dell’altra candidata di centro destra, Deborah Pantana?
«Credo che anche da parte sua i toni vadano mantenuti più bassi. Di recente ad esempio proprio da lei sono stato tirato in mezzo a discussioni sulle primarie di centro destra, sentedomi dire che ne sono fuggito. Io non fuggo mai. Credo che la scelta vada affidata agli elettori tutti: saranno loro a definire le caratteristiche del candidato sindaco ideale quando lo voteranno alle amministrative».
Quali sono le priorità per Macerata?
«Le cose da fare sono poche ma vanno fatte tutte. Ho passato anni a sentire di ampliamenti del palazzetto mai avvenuti, piscine mai realizzate o addirittura non rivolgere parola a chi ora si impegna per farle a servizio della città. I pochi soldi a disposizione vengono spesi male. Credo che le urgenze siano: instaurare i rapporti giusti con chi può garantire la realizzazione di un asse viario che colleghi Macerata dignitosamente, un parcheggio con attracco meccanizzato per il centro, decoro e arredo urbano per rendere prestigioso il cuore della città, un sindaco e una giunta che si muovano dal palazzo e vadano direttamente a Bruxelles ad intercettare i necessari finanziamenti europei».
Qual è la coalizione che la appoggia e da cui pescare gli uomini e le donne giuste per attuare questi punti?
«Torno in campo con la mia lista “Città Viva” in formazione riveduta e corretta. Un movimento di ispirazione centrista e riferimenti storici come Alcide De Gasperi, che si rivolge a tutte le forze moderate di Macerata. Non sono per gli esremismi, quindi escludo alleanze impossibili con Sel o Casa Pound».
Qual è il vostro slogan?
«Ho ascoltato gli altri candidati durante le primarie. Mandrelli diceva: “bastaslogan”, Carancini: “maceratacredici” io credo che le chiacchiere stiano a zero e che la prima cosa da fare, sia quella di schiodare Macerata dall’immobilismo politico in cui versa da decenni».
Amministrative che corrono di pari passo con le regionali. Come vede il panorama delle competenze per Palazzo Raffaello? Quale dovrà essere il rapporto del sindaco con il futuro governatore?
«Come per la città anche in Regione è ora di cambiare governo. Credo che un partito non possa governare per sempre. In questo senso vedo di buon occhio l’orizzonte culturale proposto da Area Popolare con un centro alleato ad una destra moderata. A parte questo, del governatore Spacca credo che l’intelligenza non si rottama e che la sua fuoriuscita dal Pd sia stata un sintomo del suo voler cambiare. Il suo operato è stato complessivamente buono e sono i numeri a parlare chiaro. Detto ciò, credo che un sindaco abbia il dovere di farsi sentire con forza in Regione, quando ci sono problemi nella sua città. Se fossi stato Carancini, mi sarei incatenato sotto a Palazzo Raffaello pur di ottenere i soldi per il pronto soccorso di Macerata».
***
Novità nella coalizione di Deborah Pantana. Le liste “Frazioni per Macerata”, ed il “Centro per Macerata” rendono nota la loro fusione, dando vita alla civica “Frazioni e Centro ricostruiamo Macerata”. La fusione nasce dall’incontro dei due coordinatori, Mattia Orioli che sarà capolista del nuovo soggetto e Mario Copponi. “Abbiamo ritenuto fondamentale e necessario – spiegano in un nota – unire le forze, per avviare e dar vita a qual processo di rinnovamento, ma soprattutto di ricostruzione, che Macerata merita e che dovrebbe attuare. I problemi delle frazioni, della periferia e quelli del centro storico, sono la rappresentazione, purtroppo della situazione attuale della città, la quale è sempre più spenta e chiusa in se stessa».
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Ora dopo questa intervista in 7 minuti stiamo a posto per altri sette anni ..due in più di ciò che ci avrebbero riservato , Carancini e Pantana .
Così di primo acchitto mi sa tanto di un altro imprenditore che amava il suo paese e voleva cambiarlo.
Anche lui amante del calcio e di qualche altra cosa ..
E intanto inizieremo con Viaggi a Bruxelles , poi per il resto vedremo strada facendo .
Meno male che almeno i media non lo appoggiano anzi ….
Ahahahahah ….
Da anni e di tanto in tanto ritorna il ritonello del fantomatico problema del passaggio a livello di fine Via Roma ,da e per Sfrozacosta di Macerata . Non sarebbe un mantra ma non sembra neppure che si tratti di un gran problema così importante : dopo tutto si tratta di qualche minuto di attesa nelle poche volte in cui le sbarre del passaggio a livello ferroviario si abbassano . Più consistente invece sarebbe a mio avviso l’intasamento del traffico nella zona del Cimitero , Via Bramante da e per Piediripa che sicuramente meriterebbe più attenzione non escludendo affatto di riprendere in mano il progetto o l’idea in generale di un collegamento viario di una diramazione nella zona Nord di Macerata così come di un collegamento dalla zona delle Vergini sino alla zona Cappuccini .Ma venendo al predetto passaggio a livello non vedo perchè su di esso si sia anche costruita l’inutile idea del collegamento della Pieve sino alla creazione addirittura di una terza uscita sulla superstrada quasi che in tal modo si sarebbe colta la opportunità di creare un collegamento intervallivo con una spesa prevista di oltre 38 milioni di Euro ( ma vi pare !! ) .I ragionamenti sono caotici e sconclusionati
Se il problema è il passaggio livello basterebbe spostare la strada più ad ovest in cui il terreno quasi si presta per un cavalcavia naturale ; certamente si tratterebbe di espropriare circa 3
/4.000 mq di terreno della adiacente villa ( purtroppo ) e poi appare alquanto evidente che dalla uscita dalla superstrada a Sorzacosta si potrebbe aggiare la frazione stessa da Sud sino a raggiungere la rotatoria posta sul collegamento per Macerata che andrebbe semplicemente migliorato .
Con quel che rimane dei 38 ml. predetti si potrebbe dare avvio alla progettazione e alla realizzazione del vero collegamento intervallivo tra Piediripa e Sambucheto ( galleria e sbancamenti superabilissimi ) di cui la Provincia avrebbe bisogno per collegare due importanti e centrali zone industrali e commerciali Macerata- Corridonia e Recanati .. E poi che dire del indispensabile collegamento ferroviario tra Piediripa e Sforzacosta che darebbe la stura per un collegamento importante per il centro Italia ? A proposito : il futuro Sindaco di Macerata non avrà poi anche competenze a livello provinciale ?
Mi fermo qui perchè la carne che si potrebbe mettere a cuocere per ricompulsare progetti ,rianalizzare , rivedere ve ne è tantissima ed in ogni settore. Penso solamente all’asse viario della Val Potenza ( cosiddetta strada Regina ) e alla strada che collega Macerata a Jesi che potrebbero essere agevolmente migliorate con grande beneficio per la collettività .
Vi sono a disposizione dei fondi Europei di cui la Regione Marche può e deve utilizzare nei prossimi anni e non si tratta di poco : parliamo di circa .,200 ml e ,se mi si consente, mi piange il cuore non sapere in anticipo su quali mani e da quali teste saranno amministrati : infatti il cittadino legge quà e là, cerca di avere qualche informazione ma poi ti ritrovi con delle corbellerie che non hanno ne capo e ne coda sul piano del ragionamento e della valutazione concreta mentre ragionando con logiche stringenti di diverso spessore molto si potrebbe appianare e migliorare nell’interesse vero del cittadino, delle stesse imprese e al progresso economico e sociale ( e non dello sviluppo fatto a caso ) .
Fin quì la mia prima puntata .
Avv. Giuseppe Pigliapoco
Se riuscissimo a spendere arci bene quei 1.200 milioni di fondi Europei di cui la Regione Marche potrebbe disporre e, soprattutto, li potessimo spendere con la logica di riorganizzare progetti strutturali e di contenere ed abbattere, nel contempo , le spese di parte corrente potremmo parlare di capolavoro .Se invece li spendiamo solamente quasi bene avremmo utilizzato quei fondi per farci ancora del male in termini di squilibri economici e di altra natura compreso l’aumento delle tasse .Purtroppo ogni spesa ed ogni intervento richiede una analisi da più fronti .
Quali idee per esempio per le frazioni !! Nessuno scrive niente . Sciverò a breve qualcosa di interessante .
Imprenditore,Presidente di calcio,lo farà per noi Maceratesi e non per interessi personali;se tanto porta tanto il suo slogan dovrebbe essere”Chiu pilu pi tutti”.
Un’altro che fà miracoli….
“Dai facciamolo!”