di Filippo Ciccarelli
(foto-servizio di Lucrezia Benfatto)
Aggiornamento delle 14 – E’ accusato di omicidio colposo e omissione di soccorso Carlos Donati, 59 anni, italo-argentino residente a Montecosaro che ieri mattina ha travolto e ucciso a Trodica di Morrovalle un operaio pachistano di 32 anni, Asif Masih, che stava andando al lavoro in bicicletta. Le telecamere di sorveglianza di alcune abitazioni private che sorgono lungo la provinciale 485 hanno permesso di individuare l’autocarro, e quindi l’azienda proprietaria del mezzo, la Iommi trasporti di Montecosaro. Donati, difeso dall’avvocato Pietro Siciliano, ha detto di non essersi accorto di aver investito una persona, perché la strada non era illuminata a sufficienza e pioveva a dirotto. Il Pm Claudio Rastrelli ha disposto gli arresti domiciliari.
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Aggiornamento delle 22,25
Decisive le riprese delle telecamere, arrestato il pirata della strada che questa mattina ha travolto e ucciso il 32enne Asif Masih, per poi fuggire. Gli agenti del commissariato di Civitanova, dopo serrate indagini partite questa mattina e proseguite sino in serata, sono riusciti a risalire al pirata che ha ucciso il giovane pachistano. Si tratterebbe di un uomo di origine straniera ma da molti anni in Italia, che è finito in manette con le contestazioni di omissione di soccorso e omicidio colposo. L’uomo andrà agli arresti domiciliari. A incastrarlo le riprese delle telecamere che si trovano nella zona e che, in base a quanto emerge dalle indagini, hanno ripreso un camion. Quello che ha travolto il giovane pachistano e alla cui guida, secondo le indagini della polizia, c’era l’uomo che questa sera, intorno alle 21, è stato arrestato.
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Aggiornamento delle 19.15
Potrebbe avere presto un nome il responsabile dell’incidente mortale avvenuto questa mattina a Trodica. Le indagini, coordinate dal procuratore capo Giovanni Giorgio e dal pm Claudio Rastrelli e condotte dalla Polstrada di Civitanova, dal commissariato di Civitanova e dalla Squadra Mobile di Macerata, sarebbero arrivate a buon punto, tanto che c’è una pista privilegiata su cui si stanno muovendo gli inquirenti. Intanto il pm Rastrelli ha disposto l’autopsia sul corpo del 32enne.
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E’ morto a trentadue anni, dopo essere stato investito da un’auto pirata mentre andava a lavoro in bicicletta. Vittima del tragico incidente è Asif Masih, giovane pachistano che poco dopo le 7 di questa mattina,è stato sbalzato dalla sella della sua bicicletta a 50 metri dal cartello che indica l’ingresso a Trodica, frazione di Morrovalle. Il giovane che viveva a Montecosaro, stava pedalando lungo la provinciale Maceratese quando è stato investito. L’urto lo ha fatto finire in un fosso alla destra della carreggiata: l’impatto con il terreno è stato violentissimo. Quando i soccorsi sono arrivati Masih era già morto. Chi lo ha investito non si è fermato a prestare soccorso. Sulla tragedia stanno indagando il commissariato e la polizia stradale di Civitanova.
Il commissario Roberto Malvestuto invita l’investitore a costituirsi, anche perchè la strada provinciale è ricca di telecamere ed alcune di queste potrebbero aver registrato proprio il responsabile dell’incidente. Gli agenti della Polstrada civitanovese, diretti dal comandante Massimo Marcaccio, stanno raccogliendo elementi interessanti ai fini dell’indagine, coordinata dal pm Claudio Rastrelli. L’allarme è stato dato intorno alle 7,15 da un autista di un pulmann che si è accorto del corpo del giovane finito nel fosso. Il 32enne stava andando a lavorare al suolificio New Star di Trodica. Il suo datore di lavoro, Imran Khan, lo ricorda così: “Era un ragazzo fedele, gli piaceva lavorare e lo faceva bene. Era un operaio che si occupava della spazzolatura, lavorava con noi da due mesi e mezzo. Ho saputo della tragedia alle 8,30 quando sono stato avvisato dai carabinieri. Da quello che so, non aveva parenti qui. C’era un amico che però è tornato in Pakistan”. Le forze dell’ordine si stanno attivando anvche tramite l’Ambasciata per risalire ai parenti che, comunque non risiederebbero in provincia. Nelle prossime ore il Pubblico Ministero dovrebbe disporre l’autopsia.
(ultimo aggiornamento ore 19.15)
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R . I. P
Pace all’anima di un altro fratello vittima della strada non all’uscita di una discoteca perchè ubriaco ma mentre andava a lavoro dopo chissà quante fatiche fatte per trovarne uno. Vite probabilmente inizate in tragedia e finite in tragedia. Il pensiero alla famiglia che manda un figlio a cercar fortuna e se lo vede rispedito in una bara per colpa di un pirata della strada.
Poveraccio, però in molte strade quello degli indiani in bicicletta è un problema concreto. Chiunque di noi rischia continuamente di fare strike!!!
Non conosco la procedura, mi sono trovato a passare di lì per lavoro alle 11 di stamattina e il corpo era ancora sulla strada coperto da un lenzuolo bianco. Non voglio far polemica perché la cosa più grave è che colui che l’ha investito e non si è nemmeno fermato, ma mi sembra incredibile che dopo quattro ore un corpo straziato possa rimanere sul ciglio della strada in attesa di chi????
Non è la prima e non sarà l’ultima tragedia del genere se non verranno prese misure idonee, bisogna guidare con la massima prudenza perchè al buio è difficile individuare un ciclista senza giubbetto rifrangente. R.I.P. povero ragazzo.
Eh si il problema è proprio quello degli indiani in bicicletta…… Ma non vi vergognate a scrivere certe cose?
non credo che siano gli ‘indiani in bicicletta’ un problema concreto! in bicicletta ci vanno anche gli italiani e ce ne fossero di persone che la utilizzano come mezzo di trasporto! nei paesi nord europei sei tu con la macchina ad essere un disagio e devi dare la precedenza in primis ai pedoni ed alle bici che ti sfrecciano da tutte le parti e ti fanno passare la voglia di prendere l’auto! il problema è che non ci sono piste ciclabili e le strade sono poco sicure e troppo strette! io personalmente ho paura di prendere la bici in strada per questo motivo! e poi se uno non ha l’auto deve per forza averla per non essere un problema concreto?? vabbe detto questo, mi dispiace molto per questo ragazzo morto andando al lavoro … e indignata per chi non si è fermato a prestargli soccorso!
R.I.P.
noi italiani dobbiamo stare alle leggi e rispettarle tutti gli stranieri no ! e fanno come gli pare vanno in giro in molti in bicicletta senza dispositivi luminosi o con scooter con fari rotti e spenti privi di bolli e assicurazioni vi sembra giusto ? se lo fa 1 italiano viene multato
Ma come si a far polemica su un poveretto che è morto! Un criminale non si è neanche fermato ad aiutarlo e c’è chi si preoccupa di dispositivi luminosi…
Chiara, te lo dice uno che la fa tutte le mattine quella strada: ci trovi gente in bicicletta, vestita soprattutto di nero, senza luci; ragazzi che vanno alla fermata dell autobus che si trova SULLA strada.. senza illuminazione, e non possiamo neanche pretendere che i ragazzi indossino giubbini catarifrangenti per andare a scuola. È un tratto di strada da rivedere, “dopo il morto”, come nella maggior parte delle situazioni. E quei dispositivi luminosi di cui tutti si preoccupano , magari potevano anche salvargli la vita..
Purtroppo gli stranieri non si rendono conto che, visto lo spropositato numero di veicoli su gomma che ci sono in Italia, a girare a piedi o in bici per le nostre strade si rischia la vita.
Basta auto e camion !
Aggiornamento delle 14 – E’ accusato di omicidio colposo e omissione di soccorso Carlos Donati, 59 anni, italo-argentino residente a Montecosaro che ieri mattina ha travolto e ucciso a Trodica di Morrovalle un operaio pachistano di 32 anni, Asif Masih, che stava andando al lavoro in bicicletta. Le telecamere di sorveglianza di alcune abitazioni private che sorgono lungo la provinciale 485 hanno permesso di individuare l’autocarro, e quindi l’azienda proprietaria del mezzo, la Iommi trasporti di Montecosaro. Donati, difeso dall’avvocato Pietro Siciliano, ha detto di non essersi accorto di aver investito una persona, perché la strada non era illuminata a sufficienza e pioveva a dirotto. Il Pm Claudio Rastrelli ha disposto gli arresti domiciliari.
mah!!! e fortuna che portava il giubbino catarifrangente -.-
Anche nella strada che faccio io ci sono persone che vanno in giro senza niente e la strada non è neanche illuminata! Chi guida deve avere 20 occhi ma chi cammina o va in bicicletta su determinate strade deve usare la testa tanto quanto chi porta un automobile
MAR AL SALAM FRATELLO !ASIF CHE LA PACE SIA CON TE .
Lo so che mi prenderò un sacco di insulti ma devo dire come io vedo la questione .
premesso che ho pena per il giovane Asif e che immagino le sofferenze per venire via dall’inferno Pachistano ( ci sono stato) devo dire però che l’incidente poteva capitare anche a me come investitore pur essendo persona attenta e responsabile. Andare con una bici sulla strada senza luci e senza giubbotto catarifrangente è in parte da incosciente . Seconda considerazione l’azienda pachistana che assume solo pachistani magari non in regola , mai visto un italiano lavorare in azienda cinese o pachistana o indiana . Il compianto Asif aveva chiesto asilo politico e nel frattempo era arrivato qui come clandestino , suppongo, mentre invece la famiglia rimasta in Pachistan non si sentiva perseguitata politicamente . Ho passato qualche notte all’hotel Marriot in Islamabad, nuova capitale del Pachistan . La mattina sono andato, via nel pomeriggio un Kamikaze islamico , si fece esplodere nella Hall dell’albergo causando una 30ina di morti , credo per fanatismo religioso . Con tutta la prudenza possibile ho chiesto a qualcuno ma chi ve lo fa fare ? qualcuno mi rispose che la convinzione religiosa e 10.000 euro dati da Al Qaeda alla famiglia era il motivo . Spero questa volta ,che almeno la famiglia questa volta sia risarcita di almeno 300.000 euro , ne hanno diritto !
@chicco3434. In attesa del procuratore di turno. Nessun commento per evitare spiacevoli conseguenze.
mi scusi VALERIA BIFFARO , dove ha letto che portava il giubbino ??
Comunque trovo indecente la procedura che prevede che per rimuovere quella povera salma debbano passare delle ore. Questo è il segno della scarsa considerazione che si ha della gente.
Quella è una strada che sappiamo tutti pericolosissima con un altissimo indice d’ incidenti stradali mortali soprattutto per i ciclisti della domenica e non si può criminalizzare ed accusare parlando di pirata della strada. Guardate bene le foto, quella è una strada a doppio senso che ci entrano si e no due auto, figuratevi alle 6,45 che è ancora buio con la pioggia se un camion con il rimorchio incrocia un altro camion cosa possa succedere a qualunque ciclista senza luci che si trova sfortunatamente a pedalare a bordo della strada. R.I.P ASIF
Se non abbiamo il giubbino catarinfrangente in auto…multa!!! Poi molto spesso vediamo pedoni o ciclisti senza niente che te li ritrovi davanti all’improvviso o delle volte li hai già superati senza che te ne accorgi. C’ è qualcosa che non torna|||