E’ morto oggi a 49 anni Stefano Borgonovo. L’ex attaccante di Fiorentina e Milan era diventato il simbolo della lotta contro la Sla
di Gianluca Ginella
Nel giorno dell’addio a Stefano Borgonovo, 49 anni, ex attaccante di Fiorentina e Milan, da anni malato di Sla, il tribunale di Macerata ordina la somministrazione di cellule staminali a un paziente di Corridonia.
“Non ci possono essere discriminazioni tra pazienti per la tutela della salute”. Così il giudice Germana Russo, del tribunale di Macerata che accolto il ricorso d’urgenza presentato dagli avvocati Giancarlo e Massimo Nascimbeni che assistono un sessantenne di Corridonia, affetto da Sla. Il giudice, ha ordinato agli Spedali Civili di Brescia di procedere alla somministrazione al 60enne della terapia di infusione di cellule staminali mesenchimali secondo la metodologia “Stamina”. L’ordine del Tribunale si è reso necessario perché, a seguito del divieto posto dall’Aifa (Agenzia del Farmaco) del 15.5.2012 di procedere alla somministrazione di cellule staminali secondo il protocollo Stamina, gli Spedali Civili di Brescia avevano negato, in questo come in altri casi analoghi, l’accesso di nuovi pazienti alla terapia. Ma recentemente il legislatore è intervenuto a disciplinare la materia con la legge n.57 del 23.5.2013, prevedendo l’avvio della sperimentazione del metodo Stamina a partire dal primo luglio per la durata di 18 mesi su pochi selezionati pazienti ed autorizzando soltanto la prosecuzione della terapia per i pazienti che l’avessero già iniziata. Il tribunale di Macerata, in accoglimento dei motivi di ricorso, ha ammesso il trattamento a favore del nuovo paziente in base al duplice rilievo di essere la terapia cellulare Stamina una cura compassionevole ed inoltre per scongiurare ingiustificate discriminazioni tra pazienti nella tutela della loro salute.
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Il 12 giugno scorso l’ultimo appello di Barbara Giuggioloni, la giovane mamma maceratese che da diverso tempo combatte per essere curata dalla Sla con le staminali (LEGGI L’ARTICOLO).
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Tanto per sentire un po’ anche l’altra campana, io un’occhiata a questi articoli ce la darei:
http://www.repubblica.it/salute/medicina/2013/03/11/news/il_caso_stamina_preoccupa_il_mondo_della_ricerca-54350572/
http://www.repubblica.it/salute/medicina/2013/04/16/news/nature_sul_caso_stamina_no_ai_malati_come_cavie-56775175/
Ottima, civile e coraggiosa sentenza.
Per fortuna in questo paese, ormai in avanzato stato di rottamazione e putrefazione, esiste un giudice che ha ben chiaro quale sia la differenza tra normalità intellettiva ed imbecillità di ruolo, ma che la nostra salute ed il diritto ad una cura seppur innovativa debba essere lasciata in mano alla giustizia è una realtà drammatica.Questo giudice ha usato, non il buon senso, ma la ragione… quella che molti soggetti incaricati del futuro altrui hanno deliberatamente cancellato dalla loro persona, è più facile vivere senza prendere decisioni importanti, piuttosto che schierarsi con una minoranza in una lotta per il diritto di esistere e vivere con dignità anche se in condizioni di sofferenza, quanto è piccolo e INUTILE quell’uomo che si ritiene immune da ciò che non è minimamente gestibile dai suoi comportamenti…il dolore ,……grazie sig. giudice .
Finalmente una decisione importante, ma perchè autorizzata dal giudice solo su richiesta urgente? e perchè negarla alla sig.ra Barbara Giuggioloni? Possibile che i giudici non capiscono che, oltre ad essere discriminante dando autorizzazioni a macchia di leopardo, ritardando le autorizzazioni non fanno altro che far progredire questa terribile ed inarrestabile malattia? Perchè non viene data la stessa possibilità a Barbara, che ha già subito (oltre al progredire della malattia) una inumana vicenda dal fantomatico dottore che si era proposto per farla rientrare nel progetto in Israele? Non c’è mai fine al calvario di una persona? Non ci rimane che sperare, pregare affinchè la Giuggioloni abbia la forza di andare avanti e…. di un po di comprensione ed umanità da parte dei giudici, affinchè dia un ulteriore barlume di speranza e la autorizzi a prendere parte del progetto STAMINA . FORZA BARBARA, SIAMO TUTTI CON TE.
Solo a titolo informativo comunico che ieri il Giudice Russo ha accolto in toto anche il ricorso della Giuggioloni Barbara.