Benedetto XVI lascia il pontificato
“Lo faccio per il bene della Chiesa”

Inatteso l'annuncio del Pontefice, in latino, durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto. Non accadeva da quasi 600 anni

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Benedetto XVI durante la visita ad Ancona

Il Papa lascerà il pontificato il prossimo 28 febbraio. Ad annunciarlo è stato lo stesso Benedetto XVI, in latino, durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto di questa mattina e la notizia, subito battuta dall’Ansa, sta facendo il giro del mondo. Il cardinal Sodano ha definito l’abbandono come un “fulmine a ciel sereno”. Secondo l’Ansa “il Papa ha spiegato di sentire il peso dell’incarico di pontefice, di aver a lungo meditato su questa decisione e di averla presa per il bene della Chiesa”. La notizia è stata confermata dal Vaticano.

Il Papa a Loreto lo scorso 4 ottobre

Il Papa a Loreto lo scorso 4 ottobre

Queste le parole pronunciate da Benedetto XVI:
«Carissimi Fratelli,
vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice. Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell’eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio».

Il Papa è stato più volte nelle Marche e la sua ultima visita risale al 4 ottobre 2012 (leggi l’articolo) quando in occasione della festa di San Francesco visitò Loreto.

Nei mesi scorsi il pontefice aveva nominato il suo segretario particolare George Gaenswein, arcivescovo della diocesi di Urbisaglia e si attendeva il suo arrivo in provincia nei prossimi mesi (leggi l’articolo).

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Benedetto XVI con il governatore delle Marche Gian Mario Spacca

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Il Papa con l’ex prefetto di Ancona Paolo Orrei

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