Pur avendo fama di essere un preconcetto difensore, sempre e comunque, del sindaco in carica, dico subito che sull’Helvia Recina l’amministrazione comunale ha l’indifendibile torto di non avere ancora risolto due problemi: quello delle infiltrazioni d’acqua negli spogliatoi e quello della sistemazione di una gradinata, malgrado che, nel maggio scorso, avesse dato garanzie – tutto a posto entro 15 giorni! – di interventi solleciti e definitivi. Ma stavolta vorrei parlare di un’altra cosa, ossia del fenomeno per cui il tipico linguaggio dei più accesi tifosi del calcio, così animoso e aggressivo, si va estendendo non solo al modo di esprimersi di chi detiene responsabilità dirigenziali ma addirittura, pericolosissimo virus, alla politica e alla società civile nel suo insieme, con la malaugurata tendenza a diventare costume e stile di vita.
L’esplosivo annuncio di dimissioni e le infuriate esternazioni del presidente biancorosso Maria Francesca Tardella dopo la partita col San Nicolò non riguardavano la faccenda degli spogliatoi e della gradinata ma il divieto imposto dal questore di parcheggiare nelle adiacenze dello stadio, il che aveva impedito ai tifosi di assistere in massa a quel match. Stavolta, dunque, Romano Carancini non c’entrava, giacché quelle pur opinabili misure di sicurezza erano state prese da colui al quale spetta per legge il mantenimento dell’ordine pubblico. Ma lei se l’è presa col sindaco:“Sono esasperata da Carancini”, “i nostri tifosi sono suoi cittadini e lui li considera barbari e somari”, “siamo trattati come bestie”, “ora sia lui a occuparsi della squadra, io mi tiro indietro”, eccetera. Come mai?
Maria Francesca Tardella, persona cui va pubblica gratitudine per ciò che sta facendo a favore dello sport maceratese ma anche pronta nel cogliere al balzo la palla (pardon, il pallone) dell’aria che tira e nel compattare – pare l’inno di Mameli: “Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte!” – le battagliere milizie dei tifosi, ha usato toni non molto diversi da quelli in voga nelle cosiddette “curve sud”. Frutto di una momentanea e giustificabile esasperazione? D’accordo. Ma nei confronti del questore, l’unico responsabile di quei divieti, ha adottato, da esperta di calcio, un modulo (9-1-0: nove difensori, un solo centrocampista e nessun attaccante) tutto impostato sulla prudenza – litigare col questore avrebbe procurato qualche imbarazzo – e ha messo in campo un modulo forsennatamente offensivo (0-1-9: nessun difensore, un solo centrocampista e nove attaccanti) contro Carancini, che nel caso specifico – ripeto: in quel caso specifico – non aveva nulla da rimproverarsi, ma che oggigiorno, essendo un politico, è di gran lunga il più facilmente esponibile alla gogna dell’universale disprezzo. Bene. Può darsi che organizzare la squadra su ben nove punte votate al viscerale linguaggio dell’antipolitica – è questa, adesso, la forza inarrestabile, la forza vincente, la forza che non teme rivali – aiuti la Maceratese a procedere verso il traguardo della promozione in serie C (intesa come “Colpi”: bassi, sotto la cintura).
Ciò ha indotto gli autori di molti commenti apparsi su Cm, anche non tifosi e perfino poeti, a un’irruente animosità nei confronti di sindaco e giunta (balordi, gente da manicomio, margutti, financo il neologismo “marciumaglia” invece di “mazzumaglia”) nella quale colgo un tasso d’inciviltà che a uno sprovveduto come me appare nocivo per una comunità di cittadini un tempo ritenuta civile. Vero è, intendiamoci, che tutto questo ha l’attenuante di porsi in perfetta sintonia coi tempi attuali, caratterizzati da una dilagante smodatezza di linguaggio (si pensi al turpiloquio “paracomico” di Beppe Grillo – sondaggi: quasi il venti per cento dei consensi popolari! – e alle raffiche di insulti sparate da Vittorio Sgarbi) alla quale bisogna rassegnarsi. Ma attenzione: tracimando dal contesto calcistico, essa imbarbarisce il confronto politico, inselvatichisce le relazioni personali e rischia di ridurci a un giardino zoologico dove qualcuno ha dissennatamente spalancato tutte le gabbie.
Un parallelo, ora, fra la situazione in cui si trova il Milan, che un tempo faceva tremare il mondo e adesso naviga nella bassa classifica, e quella in cui si trova Macerata, che fino a vent’anni fa poteva cullarsi nel sogno dell’isola felice e adesso deve rassegnarsi a tirare la cinghia, stringere i denti e temere per la sua sicurezza. Ebbene, tutto ciò dipende dalla crisi economica, che per un verso non ha risparmiato i bilanci delle aziende di Berlusconi e ha costretto il Milan a privarsi di Ibrahimovic, Thiago Motta e Seedorf, e per l’altro verso, coi tagli di risorse imposti dal governo, ha seriamente indebolito la capacità e la tempestività d’azione dell’amministrazione comunale.
Come sono messi, allora, Allegri, allenatore-sindaco del Milan, e Carancini, sindaco-allenatore di Macerata, entrambi alle prese con difficoltà che solo in piccola parte possono essergli addebitate? E qual è il comportamento che nei loro confronti viene tenuto da chi li ha assunti, vale a dire, per Allegri, dalla società rossonera e, per Carancini, dalla coalizione di centrosinistra?
Diciamo pure che Allegri ha commesso una serie di errori (perché non sostituire lo spompato Ambrosini e perché non capire che Pato, oggi, è la controfigura di se stesso?), ma chi non li commetterebbe se fosse frastornato da una dirigenza che un giorno lascia intendere la volontà di esonerarlo e il giorno dopo lo riconferma, e così via di partita in partita? E diciamo pure che Carancini ha commesso pure lui una serie di errori (sempre nel caso specifico: perché non ha fermato lo sgocciolio negli spogliatoi dello stadio e perché non ha messo fine all’annosa questione della gradinata?), ma chi non li commetterebbe se fosse frastornato da una maggioranza che un giorno dichiara di sostenerlo e il giorno dopo sembra sul punto di sfiduciarlo, e così via di delibera in delibera?
E torno al linguaggio. Mentre i tifosi del Milan inveiscono contro Allegri, quelli della Maceratese, una squadra che pure sta andando benissimo, sono pieni di rabbia per i chilometri da fare a piedi verso lo stadio e la scaraventano, loro e i loro dirigenti, addosso a quel capro espiatorio che è il sindaco, e dunque un politico, e dunque l’ovvio bersaglio di qualsiasi protesta. E non va dimenticato il linguaggio – un po’, lei mi perdoni, da cavoli a merenda – di Deborah Pantana, punta di diamante del centrodestra, che prendendo le mosse da quei divieti di parcheggio stabiliti dal questore è partita lancia in resta non solo contro il sindaco ma anche contro gli assessori alla cultura, alle mense scolastiche e alla nettezza urbana!
Poi esiste un altro tipo di linguaggio, quello silenzioso ,che non è meno tossico di quello chiassoso. E mi riferisco alla singolare ma eloquente circostanza che sul fatto specifico nessun esponente del Pd ha pronunciato una sola parola di solidarietà verso il sindaco. E Massimiliano Sport Bianchini, che fa parte della coalizione di centrosinistra, ha sì parlato, ma per schierarsi con appassionato fervore dalla parte della Tardella (però lui si chiama Sport e bisogna capire che deve tener fede al suo nome). Carancini, dunque, è un uomo solo. Al comando? No, a comando. Però fa ancora il sindaco. Domanda: come credere che tutto questo possa continuare? E ancora: se la precaria situazione di Allegri finisce per danneggiare non tanto lui ma il Milan, come negare che la ben più precaria situazione di Carancini finisca per danneggiare non tanto lui ma Macerata?
Dunque sia chiaro: non difendo e non accuso nessuno, mi limito a prendere atto dello stato delle cose e paventare il rischio che la nostra comunità si arrenda ai modi, clamorosi o silenziosi, della villania e dell’insinuazione maligna. Qui, infatti, non è in gioco soltanto la qualità della politica, ma, più ampiamente, la convivenza civile di un’intera città, che se si lasciasse contaminare dagli umori addominali del tifo calcistico diverrebbe una sorta d’ingovernabile giungla.
E a proposito dell’aria che tira (uccidiamo tutti i politici, istighiamoli a suicidarsi e finalmente sorgerà un fantomatico sole dell’avvenire!), mi si lasci chiudere con un sonetto di Giordano De Angelis intitolato “Gatta ce coa”. Eccolo: “Se sindi a quilli che, ogni jornu mbrèca, / sparènno condro a tutti li Partiti, / ddrizza le recchje: quissi llì te freca. / Vurìa li cittadì ringujuniti. / Pulitica? … sì mattu? … pussa via! / Secondo quissi llì, adè ‘na sdecenza. / Inzoma, per capicce, vulirìa / tutte capocce gògghje che non penza. / Meno ce penzi, e meno po’ capì. / ‘Ssa storia è vecchja, non è certo noa. / Ma, quando sindi a ‘ssa jendaccia llì: / – De pulitica no, non ce discoro – / statte sicuru che … gatta ce coa, / perché su a commannà, c’è sèmbre loro”. Bravo Giordano, così lucido sugli inganni dell’antipolitica. Solo una precisazione: lui questi versi li scrisse nel 1983, quando Romano Carancini aveva solo diciott’anni e, guarda caso, giocava al calcio.
***
Gli articoli precedenti con i commenti dei lettori:
– Summit in Prefettura per la Maceratese, si potrà parcheggiare davanti allo stadio (leggi l’articolo);
– Lavori all’Helvia Recina, amministrazione sotto attacco (leggi l’articolo);
– Carancini: “La Tardella è ingiusta, Comune sempre vicino alla Maceratese” (leggi l’articolo);
– Sicurezza allo stadio, mano tesa dal Questore: “Disponibili a rivedere la viabilità” (leggi l’articolo);
– “Tifosi della Maceratese trattati come bestie”, la Tardella e il cda si dimettono (leggi l’articolo)
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suonatina di liuto
Liuti è sempre un grande. Con lucidità osserva e commenta, con garbo e senza offendere, ma con chiarezza.
Purtroppo il parlare con garbo e senza offendere non è un costume ormai molto diffuso. Anzi, ad eccezione di Liuti e pochi altri, direi decisamente scomparso.
Grazie Signor Liuti, Signore con la S maiuscola. Chissà che qualcuno,letto questo articolo, non capisca che è il caso che chieda,per questa accusa gratuita, scusa al Sindaco, non tanto come Romano Carancini, ma come Sindaco di Macerata.
HA ragione! Ho pensato le stesse cose!
Pur abitando attualmente lontano da Macerata, leggendo C.M. cerco di aggiornarmi su ciò che accade nella provincia in cui sono cresciuto; in questi ultimi tempi ho però provato un certo fastidio nel leggere alcune notizie e sopratttutto molti commenti agli articoli, notizie e soprattutto commenti spesso occasione per inveire contro qualche amministratore o contro altri lettori. Lo spirito dei vari commenti o delle dichiarazioni tipo Tardella mi sembrano delle discussioni da ‘bar dello sport’ o tifo da curva (non importa se nord o sud, di destra o sinistra).
Assolutamente d’accordo con liuti. Tutti i toni di questa ultima vicenda sono stati fuori luogo a cominciare dal primo .
Ci sono due fatti straordinari che meritano risalto.
Uno sportivo: i calciatori sono tutti bravi ragazzi dal volto pulito che non si atteggiano da fenomeni ed anche chi ha i numeri si sacrifica per la squadra fino all’ultimo minuto, per poi andare a salutare gli avversari ed il pubblico. Il pubblico, numeroso a dispetto della categoria e’ composto da bambini, adulti e nonni di ambo i sessi, appare animato da grande entusiasmo e grato dello spettacolo offerto.
L’altro comunicativo: il forum di questa settimana ha coinvolto proprio tutti e ognuno ha potuto liberamente dire la sua. Il Questore ha dimostrato una inusuale disponibilità al dialogo che gli ha fatto guadagnare apprezzamenti. E’ vero che alcuni “commenti” sono stati scomposti ma e’ anche questa una liberta’ di espressione. Se non ci fosse stata, peraltro, ci saremmo persi il bell’intervento dell’allenatore in seconda della Lube.
Quanto a Romano, nella partita ricordata dalla Presidente, si e’ guadagnato l’apprezzamento di una ragazza speciale a cui ho avuto il privilegio di assistere. Anche questa piccola cosa e’ stata possibile grazie allo sport che, per fortuna, non ha (o meglio non dovrebbe avere) implicazioni politiche.
Da ultimo, credo meriti un cenno il lavoro di Filippo Ciccarelli che, lui si, in questa settimana meriterebbe il premio produttività!
….che altro dire!? io proporrei un riconoscimento al Dr. Liuti “MACERATESE D.O.C.” Motivazioni: La sua sensibilità, “unica” nei confronti della città che tanto gli deve per i suoi interventi mirati,puliti, appassionati!
Qui caro Liuti manca di dire che la maggior parte dei commenti anche se accesi da parte degli “ultras” della Maceratese sono stati fatti in tono pacato anche da chi ama la Maceratese e lo sport in generale e sono dovuti al trattamento subito da chi “comanna” a Macerata.Io frequentando lo stadio ho notato la grande “pericolosita’ “dei ragazzi della curva e infatti quando posso ci vado.Sono tutti bravi ragazzi e non solo ,perche’ c’e’ anche gente di una certa’ eta’ con la sciarpa al collo e famiglie intere coni bambini.La Tardella ha voluto giustamente( e mi sembra ci sia riuscita) attirare l’attenzione delle alte personalita’ che stanno ai vertici e decidono le sorti di Macerata sulle problematiche dello stadio e il trattamento subito da tutti i maceratesi che frequentanol'”Helvia Recina”.
Stare chiusi in gabbia come carcerati o fare chilometri sotto la pioggia non e’ piacevole.
Ma eravavate allo stadio in queste domeniche o parlate per difendere Carancini e company””.
Noi tifosi la politica l’abbiamo lasciata da parte in questa occasione,fatelo anche voi!!
E attenti che in questo momento di stanchezza e avversita’ verso la politica,non vi ritroviate alle prossime comunali con una “scomoda” lista apolitica civica fatta dai tifosi della”Rata”.
Concludo dicendo che a mio avviso la maggior parte della curva in passato abbia votato Carancini la prossima ….vedremo!!!Buona domenica!!!
belle parole dott. Liuti ma la gente guarda i fatti e quando le delibere non vengono messe in pratica la gente si esaspera perchè crede chissà forse, anche a ragione’.. di essere presa in giro… allora FATTI e non aria FRTTA
Egregio Dott. Liuti,senza dubbio molto di quanto scrive è condivisibile,quello che mi sorprende però nella sua analisi è il fatto che Lei non prende in considerazione il deprecabile atteggiamento di alcune parti politiche pronte a cavalcare la protesta a proprio vantaggio senza in alcun modo intervenire concretamente,magari offrendosi come mediatori,sulla vicenda. La città di Macerata ha tanti problemi oltre lo sport siamo tutti d’accordo, ma i toni si esasperano quando per l’ennesima volta i cittadini sportivi vengono letteralmente presi per i fondelli da quei componenti vedi Comune per il discorso stadio,Questura per il discorso sicurezza e parcheggi che invece dovrebbero favorire in maniera efficace quanto di buono il calcio può dare. Vedere anziani,famiglie con bambini o singoli elementi rinunciare ad uno spettacolo per tutto ciò rattrista davvero. Le auguro una buona domenica.
Allegri e Carancini = entrambi colpevoli, perchè le battaglie si devono saper combattere con i soldati che si hanno a disposizione. Si può vincere o perdere, ma senza arroganza o sufficenza e soprattutto con le giuste iniziative.
Non pensi che il provvedimento del Questore poteva essere mediato anticipatamente con un sano chiarimento sullo stato delle cose? Forse il Questore ha quache necessità di capire meglio l’ambiente in cui vive, visto qualche precedente sconcertante. Vorrei ricordare che il Sindaco resta comunque la massima autorità cittadina e quindi non penso gli sarebbe stato negato il confronto chiarificatore.
la presunzione talvolta gioca brutti scherzi: ripensa la bocciatura in Cosiglio comunale e il voto contrario del consigliere Savi, peraltro decisivo, che si sentì rispondere dal Sindaco che lui non prendeva lezioni da nessuno e in seguito a questo lo stesso Savi decise di negare il consenso: non credi che avrebbe operato meglio se avesse fatto qualche conto prima di rispondere con tanto coraggio?
Per quanto riguarda Allegri, a sua difesa, c’è da dire che quest’ano il Milan ha fatto cassa (cioè con le cessioni ha ripianato buona parte del bilancio) in quanto molto probabilmente il prossimo anno entreranno altri soci (e quindi non sarebbero entrati se i conti fossero tropo in rosso) anche perchè si dice che i soci entreranno a prendersi la fetta più grande delle azioni e che il Presidentissimo non sarà più socio di maggioranza
Per quanto riguarda Carancini ha perfettamente ragione Liuti, stavolta il Sindaco c’entra veramente poco: forse paga lo scotto (e lo sfogo di tanti) per aver navigato 2 anni a vista (con degli ufficiali non all’altezza e con una ciurma rissosa) facendo poco/nulla per la città.
Certo è che il silenzio rimbombante che si è sentito dal suo partito dovrebbe farlo riflettere: meglio chiudere ora che naviga in cattive acque piuttosto che lasciare, malamente, la nave dopo averla inchiodata sugli scogli
Le minacce della Tardella sono niente a confronto. Di fronte alla possibilità di ritrovarci con una lista civica ” Per Rata ” non abbiamo scelta . Siano aperti i parcheggi , portata aria condizionata negli spogliatoi e magari trasformata la gradinata in una altra tribuna E magari vediamo che si può fare per arrivare entro un paio d’anni in serie B !
ps: se ho capito bene oggi giocano Civitanova – SanBenedetto a porte chiuse . Hanno paura che se le diano di santa regione ? C’e’ sempre chi sta peggio !
Questa volta non condivido la valutazione di Giancarlo Liuti.
Maria Francesca Tardella non ha certo incolpato Carancini per le opinabili decisioni in materia di pubblica sicurezza, di competenza esclusiva del Questore. Si è lamentata: a) per il mancato intervento nelle ultime settimane del Sindaco Carancini sul Questore affinchè venissero revocate quelle misure che francamente anche a me sono sembrate eccessive e fuori luogo (Carancini poi si è mosso in questo senso, ma solo dopo le annunciate dimissioni); b) per la mancata manutenzione degli spogliatoi dello stadio, più volte inutilmente promessa dall’Amm.ne Com.le.
Entrambe le argomentazioni mi sono sembrate fondate, e comunque non credo che essere possano esere accusate di aver dato la stura ai commenti sguaiati di decine di tifosi. Commenti di questo tipo, infatti, sono, purtroppo o per fortuna, la caratteristica identificativa dei post che escono sui giornali on line aperti ad una reale possibilità di intervento dei cittadini. Ne abbiamo una prova, ad esempio, in tutti gli articoli usciti su CM che parlano di reati commessi da extracomunitari.
Concludo dicendo che, a mio avviso, non esiste la concreta possibilità di una lista civica “Per Rata”, perchè la Tardella mi sembra impegnata in altre direzioni. Tuttavia, se ciò dovesse realmente concretizzarsi (tutto è possibile),questa eventuale lista non avrebbe certo meno dignità delle liste presentate dai partiti attuali, che hanno in lungo e in largo dimostrato (vedere per credere la recentissima nomina del Comitato Esecutivo del PD cittadino) di essere solo dei veri e propri comitati d’affari, a vantaggio di pochi e a danno dei cittadini maceratesi.
Mario scusami ma prima di parlare informati.la Samb e Citano’ sono gemellate e non se menano de sicuro tra di loro.La partita e’ a porte chiuse perche’ la Samb ha da scontare una squalifica di 2 partite a porte chiuse per intemperanze dei propri tifosi.
Bravo Giuseppe hai descritto perfettamente il disagio dei tifosi e dello staff della Maceratese ,sia per le promesse non mantenute ( almeno una sistemata agli spogliatoi)e del servizio d’ordine gestito da gente incompetente.
Una lista civica “apolitica”PER LA RATA e’ una mia proposta lanciata su facebook e i siti dei sostenitori della Maceratese per difendere i colori della squadra “storica” della citta’ anche in sede amministrativa prima che la presidentessa la porti a giocare da altre parti come minacciato piu’ volte anche dai dirigenti della Lube,sempre per gli stessi motivi:PROMESSE MAI MANTENUTE.
E vista l’esigua differenza di voti alle precedenti amministrative darebbe fastidio e non poco,soprattutto in questo momento di disaffezione politica della gente e dei giovani soprattutto.
Non penso che la Tardella abbia tempo per queste cose ma non si sa’ mai che la voglia poi arrivi strada facendo….e col seguito che hanno le due squadre cittadine Lube e Maceratese quei 3-4000 voti non sarebbero pochi!Che la gente del “palazzo” mediti su come comportarsi con il popolo biancorosso!!!Non servono stadi da 50.000 posti ma un po’ di rispetto e collaborazione per chi tira fuori i soldi dalle sue tasche e lo fa’ con passione!!
Alessandro, su samb – civitanovese il punto interrogativo c’era proprio perché non ero riuscito a sapere il motivo delle porte chiuse . Ma alla fine c’è una differenza significativa ? Rimane il fatto che la maggior parte dei tifosi delle Due squadre hanno dovuto rinunciare al loro divertimento per l’intemperanza di altri. Quanto alla lista civica , beh siamo in democrazia e non ci sono problemi ma ragazzi il tifo sportivo e’ di parte per definizione , e’ divertimento e spensieratezza con la possibilità di raccontarla in un modo e nel suo contrario perché il bello e’ tutto li . Portare in tutto questo il realismo ed i necessari compromessi anche della gestione politica piu onesta .. non credo si farebbe un bel regalo proprio ai tanti appassionati della Rata . C’e’ un tempo per ogni cosa !
@ Cecchi
Con tutto il rispetto per i tfosi, ma fare una lista “pro-rata” per difendere solo gli interesi sportivi mi sembra un pochino limitativo: i molteplici problemi del Comune sono molti altri e una lista mono-programmatica lascerebbe il tempo che trova…
Accostare Allegri a Carancini è una grande bestemmia. Allegri non amministra nulla, Carancini tutto, compreso l’ordine pubblico di cui è il primo responsabile della città. Ed il malessere dei tifosi della SS Maceratese rispecchia il malessere di tutti i cittadini, costretti a disagi indicibili da una amministrazione inqualificabile. Con questo suo articolo, dott. Liuti, lei difende le scelte che hanno portato la giunta ad avere un buco in bilancio mentre i dirigenti hanno avuto un premio e paghiamo le rate del mutuo di una piscina che mai si farà. Dott. Per non parlare del palazzetto dello sport. Il comune di Macerata fa acqua da tutte le parti, come la galleria, e lei difende il sindaco paragonandolo ad Allegri? Se la piazza si rivolta la colpa è anche un pò sua… Non offenda più il senso civico di molti maceratesi e dica le cose come stanno…
Caro Gianfranco,in altri tempi ti avrei dato ragione,ma con certi personaggi e la politica in generale e’ piu’ seria una lista civica “PER LA RATA” che dare il voto a qualunque altra lista che si colleghi a un partito politico.La proposta della lista nasce come provocazione per far smuovere le chiappe a qualcuno su al “palazzo”.Tante le volte se svejassero un po’ per tutte le problematiche della citta’!!!Non si sa’ mai….
@ Cecchi
Io non entro nel merito della serietà della lista, perchè ogni lista è formata da persone e se le persone alzano poco anche la lista di conseguena (legata o non legata ad un partito) non andrà molto lontano, nonostante il nome.
La mia riflessione derivava solo dal fatto che amministrare un Comune era un’operazione un pò più complessa che limitarsi urlare forza rata o forza lube, senza entrare nel merito delle scelte societarie.
Per quanto mi riguarda, ed è da tempo che lo dico, indipendentemente dagli ultimi accadimenti, Carancini farebbe meglio ad andarsene subito..
Ma ho paura che qualcuno sia imbullonato alla poltrona
L’opinione di Nanà.
19/11/2012
E si, caro Giancarlo (permettimi la confidenza), … anch’io sono uno di quelli che ci aveva creduto.
Avevo creduto a quel nuovo viso della politica che con il suo modo di fare, diverso dal politichese conosciuto, con il suo sorriso coinvolgente, la sua naturale affabilità e un’apparente voglia di cambiamento mi aveva affascinato.
Mi piaceva anche la sua iniziale onnipresenza in tutte gli eventi maceratesi, con immancabile foto sul giornale, … si mi piaceva perché quella di Carancini era sempre una presenza discreta, mai esibizionista o ingombrante (al contrario di quella di Silenzi alle provinciali), ma rassicurante.
Dava la sensazione di un sindaco in mezzo alla gente, vicino alla gente, un sindaco …per la gente.
Aveva tutte le carte, Carancini, per fare veramente …”una nuova storia”.
Ma è stata solo un’illusione!
Colpa dell’opposizione? No di certo (è praticamente inesistente)!
Colpa della maggioranza? Forse.
Credo, però, che anche lui, purtroppo come tanti, sia stato contagiato dalla famosa febbre che ha infettato molti Sindaci neofiti della seconda repubblica.
I sintomi dell’onnipotenza si manifestano al momento dell’investitura quanto, se non si hanno i dovuti anticorpi, ci si vede “unti dal Signore” e si crede di poter fare a meno di tutti.
“Adesso che comando, ci penso io!” – forse avrà pensato anche lui – senza tenere a mente esperienze di Menghiana memoria – e adesso la sua maggioranza lo sta curando con una pesante terapia d’urto.
La società e la democrazia, fortunatamente, hanno ancora necessità di partecipazione.
Sia mai che il concetto del nuovo passi attraverso una sorta di “dittatura democratica”.
Caro Gianfranco,hai ragione sul fatto che i nostri politici sono imbullonati alle poltrone!!Ma un rimedio ci sarebbe e non penso che il popolo tardera’ ad usarlo ed e’ l’unico!!Buttarli di sotto insieme alle poltrone!!Mi dispiace per le poltrone ma….poi ci sara’ piu’ lavoro per i falegnami e tapezzieri!!!
CARISSIMI SIAMO ALLA FRUTTA TUTTO QUESTO AMBARADAN PER IL CALCIO CON TUTTI GLI ALTRI PROBLEMI CHE ABBIAMO A MACERATA!!! SI SALVI CHI PUO’
é sempre un piacere leggere un commento pacato in questo periodo, ma sono in disaccordo con il Dott. Liuti in alcuni punti. Il sindaco Carancini non decide in fatto di ordine pubblico e questo è vero, ma credo ne sia parte integrante e ne abbia tutti i diritti a conoscerne i contenuti prima che il piano di sicurezza venga attuato e quindi ad avanzare le sue proposte, dopodichè il sig. Questore avrà la parola finale. Non trovo nello sfogo della Dott.sa Tardella nulla da contestarle, ha dimostrato un attaccamento particolare alla città con i fatti, non con le chiacchiere dei suoi predecessori, ed investire tempo e denaro di questi tempi non è cosa da poco credo, e sentirsi abbandonata a sè stessa non è cosa piacevole, quindi alzare la voce a volte è necessario quando si ha a che fare con falsi non udenti (ho constatato di persona promesse che puntualmente non vengono mantenute purtroppo). Per quanto riguarda invece una lista civica, ben venga, purchè si occupi anche e soprattutto dei veri problemi, e che magari non sia composta dai soliti noti, bensì da cittadini che veramente hanno a cuore il futuro di questa città. Oramai non ci rimane molto da sognare, quindi se il mondo dello sport riesce ancora a
regalare un sogno ed avere un giocattolo con cui poter ancora continuare a giocare, perchè non intervenire? Non sarebbe stato piu coerente investire in realtà già esistenti, come la Lube e la Rata, piuttosto che fare progetti faraonici e fantasiosi di un polo natatorio, magari ampliando e migliorando la pur sempre decrepita ma esistente piscina di viale don bosco? avremmo risparmiato soldi, tassi debitori su mutui accesi per avere il nulla.
A parte l’amaro sorriso che l’ironico e provocatorio parallelo politico-calcistico tra l’amministrazione comunale di Macerata “presieduta” da Carancini ed il Milan allenato da Allegri provoca, c’è ben poco da ridere. Ricordiamo che almeno Allegri ha vinto sul campo uno scudetto ed ha dimostrato – nel bene e nel male (salvi i risultati delle ultime settimane) – di essere un buon allenatore e, dunque, di saper ben fare il proprio mestiere. Ora, posto che il mestiere di Sindaco (in un momento storico come il presente) è lievemente più delicato poichè comunque incide seriamente sulla vita quotidiana dei cittadini (tasse, infrastruttre, servizi sociali, ecc.), nei due anni e mezzo di mandato quando Carancini avrebbe dimostrato di saper minimamente fare il Sindaco, ruolo per cui, tra l’altro, viene ben retribuito? A Liuti l’ardua sentenza! Intanto, il Sindaco, come se niente c’entrasse, ci dice:”Speriamo che il problema delle gradinate e dello spogliatoio si risolva(!!!!!)”. Perlomeno l’allenatore del Milan ha un cognome “ottimista”!
La speranza e’ l’ultima a morire!!!E che l’inverno sia mite signor sindaco cosi’ gli spogliatoi non rischiano l’allagamento!!Per la gradinata c’e’ tempo!La piscina …speriamo che i soldi non finiscano prima..o sono gia’ finiti?Per la Lube…se ero io a caccia’ i soldi giocava gia’ a Treia ,su un palazzetto a norma ,da un pezzo!!!
Ma questi non sono problemi ,pero’ in campagna elettorale com’e’ che promettono tutti anche in termini sportivii?Finite le elezioni lo sport non interessa piu’!!Almeno la prossima volta state zitti,fate piu’ bella figura!!