Macerata in cantiere
La mappa dei lavori in corso

CENTRO STORICO - Iniziato l'ultimo stralcio dei lavori alla Biblioteca Mozzi- Borgetti che restituirà alla città l'Oratorio dei Contadini. Serviranno ancora trecento giorni per recuperare la Casa del Mutilato. Ancora incompiuti palazzo Legato-Filati e la chiesa di San Filippo

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L’interno dell’Oratorio dei contadini

 

di Alessandra Pierini

Cantieri e impalcature rappresentano, per i borghi storici, delle profonde ferite che ne lacerano il fascino e la bellezza specie quando interessano il centro delle città. A Macerata, l’armonia delle origini si avvia ad essere ripristinata. Sono infatti diversi i cantieri e le incompiute, talvolta anche poco conosciuti, che si avviano a tornare agli antichi splendori. Sono appena iniziati i lavori all’Oratorio dei contadini, in Piaggia della Biblioteca. Lo storico locale, di proprietà della Curia e in uso al circolo De Gasperi, fu inserito nel progetto di restauro dell’ex complesso dei gesuiti di piazza Vittorio Veneto che,  bandito nel 2005, comprendeva anche la biblioteca Mozzi Borgetti. Proprio in questi giorni è iniziato l’ultimo stralcio dei lavori che potrebbe restituire l’oratorio alla cittadinanza. il condizionale è d’obbligo visto che l’amministrazione comunale sta valutando come utilizzare al meglio i bei saloni affrescati: «Al momento – spiega l’assessore Stefania Monteverde – non abbiamo ancora valutato nel dettaglio cosa faremo di quello spazio. Sicuramente, tenendo conto del fatto che il centro De Gasperi ha raccolto un archivio storico molto interessante, l’Oratorio potrebbe diventare un centro di documentazione.  La biblioteca è, in questa fase, un cantiere continuo proprio perchè stiamo cercando la migliore sistemazione. Anche l’Oratorio dei contadini è destinato ad essere al servizio dei cittadini» .

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L’ingresso del circolo De Gasperi

L’Oratorio dei Contadini è un frammento di un capitolo della  storia della città di Macerata che racconta di associazioni  e di partecipazione sociale. Furono i gesuiti, infatti, nel 1956 a costituire anche la Congregazione dei Contadini, oltre a quelle dei Nobili,  degli Scolari, dei Mercanti e degli Artisti. Gli oratori per le rispettive riunioni vennero ricavati appunto nei locali del Collegio.Nel 1680 crollò la volta della Cappella degli Scolari, uccidendo una ventina di loro  nell’incidente e nei successivi lavori di ricostruzione, nei sotterranei, con ingresso e finestre lungo l’attuale piaggia della Biblioteca, venne ricavato l’Oratorio dei Contadini e nel  1755 il maceratese Giuseppe Mattei ne decorò la volta anche se la firma e la data (Jos Mattei pinxit A.D. 1755) oggi non sono più visibili.Il 21 agosto del 1773 la Compagnia di Gesù venne soppressa e il 19 settembre 1774 i locali del Collegio passarono definitivamente al Comune di Macerata per essere adibiti a sede universitaria e biblioteca e da allora ospitarono la società del Casino con il suo  teatro sociale, poi trasformato in  un cafè chantant, un albergo, l’Intendenza di Finanza, la sala cinematografica, la conservatoria delle ipoteche e l’Accademia dei Catenati. In questa ottica di apertura alla cittadinanza, l’oratorio dei Contadini fu affidato al circolo culturale De Gasperi del presidente Adriano Ciaffi che ora potrebbe tornare nella sua sede. «Il circolo fu fondato nel 1961 da Vincenzo Mastronardi, Giancarlo Quagliani, Nello Rossi e da me. In tutti questi anni abbiamo raccolto una importante documentazione con migliaia di libri che abbiamo donato alla Biblioteca comunale. Sia la Curia che il Comune rivendicavano la proprietà dell’Oratorio dei Contadini ma ormai grazie alle permute, la proprietà sarà stata definita. Noi eravamo solamente ospiti ma certo sarebbe bello poter rientrare in quel luogo prestigioso».

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La Casa del Mutilato

Inizieranno invece i primi di agosto i lavori alla Casa del Mutilato di piazza Guglielmo Oberdan.La struttura, progettata dell’ingegnere architetto comunale Cesare Bazzani  e completata nel 1936,fu inaugurata da Benito Mussolini. Attualmente l’80% della proprietà è riconducibile all’associazione Mutilati e Invalidi Civili e  il 20% all’Università degli studi di Macerata.
L’edificio è stato messo in sicurezza anni fa quando dei pezzi del rivestimento caddero, non senza danni, lungo la via. Da allora la costruzione è rimasta in parte occultata da una vistosa impalcatura destinata a sparire nel giro di qualche tempo: «L’intervento – spiega Giancarlo De Mattia, direttore dei lavori – prevede la ricostruzione dei paramenti esterni in travertino e laterizio, caduti a causa del gelo e di operazioni malfatte». Saranno necessari circa 300 giorni per ultimare i lavori: «La difficoltà – precisa l’altro direttore Carlo De Mattia – sta nell’approvvigionamento del materiale. Non è facile reperire il necessario  laterizio in cotto perchè non è di comune utilizzo».

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Palazzo Legato-Filati in piazza Mazzini

In questo modo Macerata ritroverà la sua integrità anche se, per parlare di un centro storico completamente rigenerato, bisognerà ancora attendere il completamento (dovrebbe avvenire entro il 31 agosto, secondo gli accordi tra Ircr e l’Italappalti) di Palazzo Legato Filati che, con le sue armature, riduce l’identità di piazza Mazzini, salotto buono della città  e la fine dei lavori nella chiesa di San Filippo, ex convento dei filippini, chiusa dal 1997 quando il terremoto la danneggiò molto seriamente ma ultimamente restituita alla città in parte, anche se bisognerà attendere a lungo per entrare all’interno.

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L’ingresso dell’Oratorio dei Contadini in piaggia della Biblioteca

 

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La chiesa di San Filippo

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