di Alessandra Pierini
Il Tar Marche ha respinto i ricorsi del Comune di Macerata e di quello di Pollenza contro le tariffe maggiorate (+ 37%) imposte dal Cosmari ai due enti soci che non hanno ancora attivato il porta a porta e non rientrano tra i comuni virtuosi. Macerata e Pollenza dovranno quindi versare al Consorzio un qualcosa come due milioni di euro in totale, cifre già previste nel bilancio comunale tanto che per far fronte alla spesa, la Tarsu (tassa comunale sui rifiuti) era stata aumentata, ad esempio a Macerata, del 23%. Secondo il tribunale amministrativo, quello di stabilire le tariffe che i Comuni appartenenti devono rispondere per lo smaltimento dei rifiuti in discarica è senza dubbio un compito del Cosmari. Continua poi la sentenza: «E’ infondato il motivo con cui si deduce la violazione del principio per cui i Comuni soci sono tenuti a contribuire alle esigenze finanziarie del Cosmari in base alle quote di partecipazione. Tale principio si applica solo per le spese di funzionamento dell’ente consortile». Per quanto riguarda la legittimità del meccanismo “punitivo” introdotto dal Consorzio, il Tar conclude: «Se il costo complessivo dello smaltimento è un dato fisso, ne consegue che eventuali misure incentivanti previste in favore dei Comuni virtuosi devono essere supportate dai consorziati meno virtuosi, la cui presenza nel Cosmari produce conseguenze negative anche a carico dei virtuosi. La mancata diminuzione dei quantitativi di rifiuto indifferenziato da abbancare in discarica determina la necessità per il Cosmari di reperire nuove discariche nel territorio provinciale e dove ciò è impossibile di stipulare accordi con altre province per smaltire i rifiuti al di fuori del territorio di competenza. in entrambi i casi ci sono dei costi aggiuntivi da sostenere ed è giusto che quei costi debbano essere supportati in maniera diversificata dai Comuni consorziati».
Il sindaco Romano Carancini interviene in merito alla sentenza emessa che ha respinto il ricorso presentato dal Comune di Macerata sui piani tariffari :
“Rispetto per la sentenza del TAR ma – nel merito – l’approfondimento delle motivazioni in queste prime ore lascia davvero sconcertati. La decisione – afferma il sindaco Carancini – non affronta in nessun modo come sia stato costruito l’impianto della tariffa ed ignora completamente l’assenza di ogni motivazione o istruttoria sulla determinazione dell’importo ed anzi a fronte di tali lacune – che ordinariamente portano all’annullamento del provvedimento per difetto di motivazione – sceglie di addossare al Comune di Macerata l’onere della prova che la determinazione è erronea: il passaggio della sentenza ha dell’incredibile.
Si rammenta – prosegue il primo cittadino maceratese – che è il Cosmari stesso a riconoscere testualmente che l’importo della tariffa è l’esito di una scelta politica su cui – si cita testualmente – .
Il Comune di Macerata rimane fermo nel ritenere che con il denaro dei cittadini non si possano tirare numeri a caso e che le tariffe vadano costruite con rigore sulla base delle voci di costo del sevizio che le compongono. Tale tema, pur sollevato nei ricorsi, neppure viene affrontato dalla sentenza, che anzi lascia completamente irrisolta la questione.
Abbiamo il dovere di tutelare i cittadini maceratesi che hanno il diritto di essere trattati dal Cosmari come tutti i cittadini della provincia piuttosto che essere obbligati a pagare lo smaltimento dei rifiuti circa il 30% in più degli altri: per questo il Comune si riserva di sottoporre quanto prima la questione al Consiglio di Stato per avere determinazioni certe a tutela della propria comunità.
Nello stesso tempo, come Comune, abbiamo la responsabilità di aumentare la percentuale di differenziata nella nostra città, e questo è un nostro impegno ed obiettivo al fine di diminuire il costo della Tarsu.
A questo proposito – conclude il sindaco Romano Carancini – il dato più recente ci conferma il forte recupero della differenziata a Macerata che a marzo 2012 ha toccato la percentuale del 50% per effetto della estensione del nuovo servizio nella frazione di Villa Potenza e nell’imminenza della partenza del progetto porta a porta nel centro storico”.
Intanto il problema dei rifiuti continua e diventa sempre più complicato. Il 15 aprile scadrà il contratto tra il Cosmari e la società Ascoli Servizi Comunali Surl per il conferimento nella discarica del Comune di Ascoli Piceno in località “Relluce” dei rifiuti gestiti dal Cosmari, stipulato a seguito dell’accordo interprovinciale tra le Province di Ascoli Piceno e Macerata. Il tema è stato affrontato dalla Commissione provinciale competente che ha votato un ordine del giorno (approvato con il voto favorevole dei consiglieri Massimo Vesprini, Franco Capponi ed Esildo Candria e l’astensione del consigliere Mauro Venanzi, presente in qualità di delegato del consigliere Rosalba Ubaldi) che esprime l’auspicio che il Presidente della Provincia voglia adoperarsi, d’intesa e in stretta collaborazione con il Cosmari, affinché sia assicurata, attraverso gli opportuni accordi interprovinciali e tra i soggetti gestori, la disponibilità di una discarica dove conferire i rifiuti gestiti dal Cosmari dal 16 aprile e fino alla realizzazione della discarica di Cingoli. I consiglieri chiedono inoltre che il costo complessivo di conferimento, comprensivo di tutte le voci, possa ridursi sensibilmente rispetto a quello sopportato attualmente per il trasporto e l’abbancamento nella discarica di Ascoli Piceno. «Il tutto – si legge – al fine di contenere ulteriormente le tariffe ai carico dei bilanci dei Comuni e quindi delle famiglie, garantendo nel contempo un periodo sufficiente di smaltimento in attesa dell’attivazione del sito di Cingoli. Sia sfruttata al massimo l’opportunità offerta dall’apertura della nuova discarica di Torre San Patrizio, al fine di realizzare tutto il risparmio possibile nei costi complessivi di smaltimento. Il Cosmari riesca al più presto ad ottenere dagli istituti preposti il finanziamento occorrente per realizzare la nuova discarica di Cingoli, obiettivo per il quale la Provincia di Macerata unitariamente devrà fornire il massimo sostegno politico unitamente ad ogni possibile ausilio materiale anche attraverso l’attivazione di forme aggiuntive di garanzia finanziaria da parte della Provincia stessa. Si chiede che la Commissione V° venga messa in condizione di dare un supporto specifico alla soluzione del problema rifiuti di questa Provincia e nella messa in sicurezza di tutte le fasi della gestione del rifiuto, dal contenimento della produzione, al rafforzamento delle politiche di recupero e selezione e alla gestione delle infrastrutture di smaltimento (Termovalorizzazione, Trasformazione della sostanza organica in Biogas e Discarica) sino al rafforzamento delle politiche di gestione In House del servizio dell’intero ambito Maceratese».
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secondo me in primo piano ci va questa di notizia e non la partita della lube, ma questi sono gusti … personali.
Purtroppo è successo quello che tutta l’opposizione gridava da tempo, purtroppo non si è voluto trovare un accordo con il Consmari che non aspettava altro. Ora rimangono solo le macerie … ma a differenza di tante altre vicende dannose per la città che la sinistra ci lascia come al solito, questa è più pericolosa delle altre perché, secondo me, comporterà un ulteriore aumento della Tarsu in momento già di per sè difficile. Ma anche se ciò sperabilmente non accadesse rincresce comunque vedere tutti quei soldi buttati via perché non sapete organizzare la differenziata e perchè non volete dialogare con il consorzio.
Per quel che sta a me questa è una cosa gravissima, parliamo di milioni di euro dei maceratesi quindi non basta più l’immobilismo ora ci sono pure le multe, vedo solo una strada: dimissioni e commissario prefettizio.
L’informazione che fornite dovrebbe essere più corretta e documentata.
Al contrario di quello che dice l’autrice dell’articolo, Pollenza ha iniziato la raccolta Porta a Porta nel novembre del 2010 e visti i risultati conseguiti nella raccolta differenziata del 2011 (percentuale superiore all’80%, seconda in provincia solo a Montecassiano) dubito che non rientri tra i Comuni virtuosi.
Questo per rendere il giusto riconoscimento ai cittadini di Pollenza negato dalla informazione poco documentata data dalla giornalista.
Bravo Carancini……!!!cosi’ la quota che avreste potuto incassare con la vendita della SMEA al COSMARI e’ vanificata dalle Vs innumerevoli idiozie. Il Consiglio di Stato probabilmente ribadira’ cio’ che ha espresso il TAR di Macerata e Lei sara’ costretto a cedere la Sua quota GRATIS al COSMARI PER COPRIRE IL DISAVANZO. Politica di alto livello quella Maceratese…..Aumentate ancora la TARSU magari!!!!!! I N C O M P E T E N T I
un bagno d’umiltà per cortesia e soprattutto cerchiamo di imparare da chi sta 30 anni avanti a noi
http://www.rifiutizerocapannori.it/
E adesso un altro aumento di TARSU e via.. facile governare la citta così. Ora fate un passo in dietro 10 100 1000 volte meglio il commissario, così non prende decisioni e non sbaglia. Tutte le decisioni che prendete finiscono col penalizzare i cittadini. Non riesco a capacitarmene, eppure non è difficile ogni tanto azzeccarne una, fosse solo anche x fortuna..
Il fatto che sia stata raggiunta la misera quota del 50% di differenziata e’ merito esclusivamente dei cittadini responsabili che, in assenza di una seria politica sulla raccolta, con spontanea iniziativa si prodigano a rispettare l’ambiente.
Andare al Consiglio di Stato costerebbe molto come spese legali, soprattutto se, come molto probabile, anche qui venisse confermata la sentenza del TAR che, a leggerla qui sopra, sembra inoppugnabile: in pratica il TAR dice che i maggiori costi di smaltimento in discarica sono determinati dai comuni meno virtuosi che fanno poca raccolta differenziata, Macerata in primis appunto, quindi è giusto che tali Comuni paghino di più per gli abbancamenti in discarica dei rifiuti indifferenziati, altrimenti si penalizzerebbero i Comuni più virtuosi.
Ma se ci si volesse intestardire a Macerata ad andare avanti per vie legali, magari anche per le ripicche verso il Consmari per il mancato affare SMEA, chi pagherà queste ulteriori spese legali? Sempre noi cittadini con un ulteriore aumento della TARSU? E’ troppo bello intentare cause (temerarie secondo me) coi soldi dei cittadini.
Avv. Bommarito, a quando una delle tue belle inchieste anche su questi misteriosi intrecci fra Comune, Smea e Consmari? Penso ne vedremo delle belle.
Si può affermare, senza ragione di essere smentiti, che anche il TAR Marche (impregudicata naturalmente una eventuale e successiva sentenza del Consiglio di Stato) ha decretato il fallimento della politica ambientale di questa amministrazione. Fallimento che è sotto gli occhi di tutti e non da oggi: la “querelle” COSMARI è solo l’ultimo emblematico episodio…..
Purtroppo questa amminsitrazione non si interessa di ambiente…..basta vedere l’organizzazione degli uffici…e le numerose “perle” (oltre alle questioni sui rifiuti, boschetto ricci per il quale il comune non si costituisce al TAR, le varie, numerose e discutibili iniziative urbanistiche in giro per la città, via fioretti a Piediripa chiusa per oltre 15 anni,…) che possiamo ammirare in giro per la città.
L’ambiente oggi è una cosa seria e “fare ambiente” è una cosa tremendamente seria e difficile che richiede gente preparata!
Il comune di Macerata e il COSMARI hanno sbagliato a non concludere l’accordo per la SMEA ( non dimentichiamo che il COSMARI è anch’esso un ente pubblico e deve fare l’interesse della collettività), e questo a prescindere dalla sentenza del TAR. Tuttavia, ai tifosi politici che ammntati di “cittadinanza che protesta” si affrettano a criticare la oramai derelitta giunta Carancini rammento quanto segue:
Le tariffe sono aumentate perchè il COSMARI è costretto ad abbancare la indifferenziata in discariche fuori provincia a costi mediamente superiori del 30-35%. E perchè il COSMARI deve abbancare fuori provincia? Perchè la discarica di Cingoli, prevista dal Piano provinciale, al fine di raccattare un po’ di voti nel cingolano, fu puntualmente bloccata dall’amico Capponi in occasione della campagna elettorale per le provinciali ( che poi vinse festeggiato anche dall’allora presidente del COSMARI Eusebi). I “tifosi” dovrebbero ricordare per onestà intellettuale ( ma ne dubito) che anche per questa vicenda il TAR si pronunciò a favore della realizzazione della discarica di Cingoli. Però Capponi per raccattare un po’ di voti fece perdere quasi tre anni di tempo alla provincia bloccando l’allestimento della discarica di Cingoli, costringendo il COSMARI a portare i rifiuti in altre discariche con l’aggravio di spesa per i cittadini maceratesi ( tutti, perchè le tariffe tarsu anche se in maniera differenziata sono aumentate in tutti i comuni ). Per carità la sinistra non saprà amministrare ma la destra non scherza quanto ad incapacità. Per favore raccontiamole tutte e non solo quelle che ci fanno comodo. All’amico Bommarito chiediamo pure di indagare su questa vicenda, ne vedremo delle belle!!!
questa storia merita molta più attenzione da parte dei cittadini perchè li investe molto più direttamente di altre, ma si sa i maceratesi se ne accorgeranno solo tra 2 anni quando qualcun’altro gli dirà cosa è successo in passato, non vedendo quello che acacde qui e ora. in un momento come questo circa 2 milioni di euro potevano srevire per tantissimi investimenti (per esempio la via mattei – la pieve o il palazzetto o qualsiasi altra cosa ), in questo modo sono completamente buttati via secondo me. Ma questo è un fatto garve su cui dovremmo protestare, ma non si può far finta di nulla. Inoltre se ho capito bene sarà sempre peggio perchè questa somma si riferisce ad un solo anno, e per tutti i restanti?
Ma chi è questo genio coi paraocchi che si fa chiamare saben (sa-mal sarebbe meglio) che non parla assolutamente del fatto che il costo dello smaltimento dell’indifferenziato da smaltire in discarica è dovuto a quei comuni, e Macerata è il più grande, che a tutt’oggi hanno percentuali ridicole di raccolta differenziata? Si legga cosa dice il TAR, mica il PDL, al riguardo. E la sua cara SMEA coi dirigenti superpagati, che a lui vanno bene penso, ma di cui la collettività non poteva assumersi i costi, perché questo si sarebbe preteso tramite il CONSMARI, non hanno nessuna colpa su questo? Ma è troppo occupato a difendere i suoi amici amministratori, di sinistra ovviamente, oppure proprio non ci capisce nulla, e non so cosa sia peggio.
@Saben
Sostenere che gli altri sono peggio o al massimo ugualmente pessimi non e’ Politica e’ politica.
Qui c’e’ una autorevole sentenza: nel documento istruttorio della Giunta si legge che il ricorso andava fatto perché la delibera del Consmari era palesemente illegittima (spesa € 4.250 + ulteriore ricorso al CdS + spese delle controparti? Ha ragione Tex in tal senso).
In occasione dell’Assemblea Consmari 9.3.11 il Sindaco ha rifiutato la proposta di rinunciare al ricorso al Tar anche se si fosse conclusa la compravendita Smea “non possono essere messe insieme, ma neppure prospettate, neppure immaginate due questioni così diverse”.
Evidentemente la Giunta era sicura dell’esito positivo del ricorso ed il rigetto, a mio avviso, implica una responsabilità Politica che il Sindaco si deve assumere, mentre il comunicato stampa pubblicato anche sul sito istituzionale del Comune vorrebbe far intendere che il Tar ha preso una cantonata e che la Giunta e’ esente da responsabilità.
Se vogliono fare il ricorso al consiglio di stato, facciano almeno una delibera di giunta dove si accollino le spese legali, e promettano le dimissioni nel caso di ulteriore sconfitta. Questo è il mnimo che uomini politici possono fare se non altro x rispettare chi in buona fede li ha votati. Diversamente addio
..
Tex, sono Kit Carson ok.?
Nel mio precedente post davo qualche elemento in più ( secondo gli elementi di conoscenza che ho) per spiegare come mai le tariffe costano care a Macerta e in tutti gli altri comuni della provincia. Si fa finta di non capire perchè evidentemente non fa comodo alla polemica politica. Bene, allora insisto e mi ripeto:
Informati perchè in provincia di Macerata tutti i comuni hanno hanno dovuto aumentare la TARSU.
Se non lo sai te lo dice Kit Carson: la discarica di Cingoli doveva essere aperta al massimo 8-10 mesi dopo la chiusura di quella di Tolentino (verificare delibere COSMARI prego). La discarica di Cingoli è la discarica di appoggio del COSMARI ( prevista dal piano provinciale) dove smaltire l’indifferenziata costa circa 70-75 € alla tonnellata. Come potrai verificare di persona Tex, la discarica di Cingoli non è ancora aperta e lo smaltimento in altre discariche fuori provincia costa circa 115-120 eurozzi a tonnellata. Capito la differenza “geniaccio” di un Tex , corpo di mille bisonti? Come mai la discarica di Cingoli non è stata aperta ? Ora, facciamo finta che mi sia sbagliato nel mio precedente post caro Tex e non dovevo nominare invano Capponi o altri capacissimi amministratori del centro destra, allora fai una cosa: indaga tu sul perchè la discarica di Cingoli non è stata aperta a tempo debito. Poi ci dai la risposta su “Cronachemaceratesi”. Intano ripeto l’invito all’ottimo Bommarito a fare una bella inchiesta anche sulla vicenda discarica di Cingoli.
Infine Tex, è vero mi hai scoperto…corpo di mille bisonti…ho amici di sinistra e mi sa che lo sono anche io.
Kit Carson ( alias saben il genio col paraocchi)
Saben è inutile parlare con te, ma voglio ancora provarci: secondo te perché il Comune di Macerata, e quindi noi cittadini, dobbiamo pagare 2 milioni di euro in più? E’ vero che la TARSU è aumentata anche in altri comuni, ma non del 37% come a Macerata, dove si fa poca raccolta differenziata: ma dove vivi? Lo sai per che cosa Macerata aveva fatto ricorso al TAR? Lascia perdere sennò, e vatti a passare la serata al centro sociale.
@saben-Kit carson
Perche’ non lo chiede al Suo amico Silenzi(presidente prima di Capponi) il motivo per cui in 5 anni di governo non e’riuscito ad individuare un altra area destinata a discarica visto che quella di Tolentino si stava esaurendo ed infatti e’ stata chiusa prima della vittoria di Capponi??? Perche non glielo chiede genio????
Tex Willw e Lucky Lucke ( grazie per il genio ma modestamente mi informo e vado a leggere le carete prima di scrivere),
non parlateci con me, semmai leggete quello che si scrive.
Ho detto sostanzialmente ( anzi scritto): Comune di Macerata e COSMARI dovevano trovare un accordo per SMEA e ricorso al TAR perchè sono ambedue enti pubblici sostenuti da tutti i cittadini non solo di Macerata e hanno il dovere di amministrare al meglio la cosa pubblica. Non l’hanno fatto. Secondo voi colpa della sinistrissima amministrazione di Macerata. Secondo me le colpe si dividono abbastanza equamente. Diciamola così: la politica e gli schieramenti ci sono entrati (purtroppo) a discapito della buona amministrazione. Discarica di Cingoli: non lo ripeto più tanto ho capito che avete le fette di prosciutto alle orecchie ma anche agli occhi ( avete idolatrato il berlusca per anni mentre portava l’Italia nella fogna, che ve’ devo di): anadate in Provincia vedere le delibere ( come dice il vecchio Di Pietro ” carta canta villan dorme) e scoprite chi ha fermato la discarica di Cingoli. Purtroppo per voi scoprirete che non è stato il “mio amico Silenzi” ( che in ogni caso non ho avuto il piacere di conoscere ), il quale avrà fatto molte “malefatte” ma questa no. Al centro sociale potresti andare tu Tex vedrai quante cose impari: la prima è quella di togliere le fette di prosciutto.
Buona Pasqua da kit Carson ( mi piace questo pseudonimo, grazie per l’idea amici del west)
Sono perfettamente d’accordo con le considerazioni del Sindaco Carancini che ritengo sacrosante. Voglio rispondere a Lucky che noi avevamo individuato al discarica di Cingoli e solo l’avvento di Capponi bloccò tutto come più volte detto e sistematicamente ignorato da chi evidentemente è in malafede e fa finta di nulla.
Saben: condivido la “sostanza” del suo intervento e le numerosi domande ( anche positivamente “retoriche” ) che lei pone. Non sono un giurista e quindi non entro nel merito della risposta del TAR. Tuttavia mi pongo una domanda ( anche io) esterna al “conflitto interpretativo” di ordine e di sostanza legale. Un cosa è parlare della liceità, oppure no, dell’aumento o penalizzazione delle quote dei comuni “cattivi” o, come si dice ” non virtuosi”, altra è parlare dei costi generali che il COSMARI sostiene per andare avanti. Poichè uno dei costi è quello del “trasporto” presso discariche “lontane”, mi chiedo ( ed è questa la mia domanda),a quanto ammonta il costo del “trasporto” della “monnezza” al Cosmari e si vi siano ( come mi auguro) delle “tabelle comparative” per vedere quanto costa ad altri Comuni ( in Italia).
Carancini farebbe bene a rivolgere a se stesso l’appello e non al consiglio di stato! se Carancini parla come un legale di un ricorrente qualsiasi cittadino ad una decisione della magistratura va bene , ma se parla come sindaco , come politico farebbe bene a farsi una disamina. il territorio non si amministra con i ricorsi.. se la politica dovesse risolvere l’inadeguatezza del suo operato tramite magistratura, sarebbe meglio sostituire tutti i livelli di governo con dei magistrati con il compito di amministrare la cosa pubblica, quello che non va è la politica obsoleta e pre jurassica del Consmari , pensare che smaltire i rifiuti in discarica sia la soluzione adeguata, e che bruciare sia il meglio è da un ceto politico retrogrado e francamente incapace. la pratica di bruciare i rifiuti nella nostra provincia è la cosa peggiore da un punto di vista della tutela della salute dei cittadini , e antieconomico. si obbietta che non si brucia , ma si termo valorizza il rifiuto!!! ma il termine “termovalorizzatore” però, spesso utilizzato, non è scientificamente giusto è in realtà inappropriato, oltre che fuorviante, per il semplice motivo che il rendimento della cosiddetta valorizzazione del rifiuto, e cioè la quantità energetica ricavabile dal processo di combustione dei rifiuti, è di molto inferiore al rendimento di qualsiasi centrale elettrica tradizionale, e perché l’intero processo di incenerimento (dalla raccolta allo smaltimento delle ceneri di scarto) consuma molta più energia di quanta ne occorrerebbe valorizzando il rifiuto con il riuso. di pario passo va la retrograda pratica di seppellire i rifiuti oltre che essere contrario ad una direttiva della unione europea la direttiva n° 99/31/ce, è un inutile consumo di territorio, spesso i migliori angoli della nostra provincia, le discariche hanno costi enormi , dalla costruzioni, dal funzionamento , e dalla messa in sicurezza che ha una durata nel tempo indefinita e costosa. tutti i paesi europei più avanzati hanno ridotto l’uso delle discariche , usandolo come discariche d’appoggio per quanto non possa essere riutilizzato., ma anche alcune realtà nazionali sono convertite a questa pratica. Tutto il tempo che si è perso dietro a discarica si , discarica, no in qualche angolo della provincia , Il Consmari avesse messo in atto una politica rifiuti zero avremmo già risolto più della meta dei nostri problemi. E di conseguenza le tariffe sarebbero risultate inferiori. Le tariffe devono essere solo per quello che si conferisce , incentivando la selezione, studiando forme di raccolta meno costose dell’attuale, intervenendo verso chi produce contenitori per le merci ad usare confezioni con materiale riciclabile, e non so se succede solo a Civitanova che il Consmari raccolga rifiuti dei commercianti ed elle fabbriche, i cittadini non possono pagare lo smaltimento dei rifiuti dell’industria e del commercio. La politica dei rifiuti della nostra provincia è da rifare.
Quoto Gian Berdini che allarga l’orizzonte del fallimento politico-ambientale a tutta la provincia ad adiuvandum di quella comunale talmente sotto gli occhi di tutti da fare quasi pena….Ma quando la nostra amata civitas mariae alzerà il capo e darà vita ad una (vera) nuova storia? Vogliamo gente competente e non riciclati e riutilizzati per tutte le stagioni! E’ mai possibile che l’unico requisito sia quello di aver (o avere avuto) tessere di una qualche compagine politica? Non esistono bravi esperti che possano aiutare questa amministrazione impaludata ad uscire dall’acquitrino? L’ambiente è cosa seria e per gente seria e competente (e vi assicuro che in giro ne troviamo, senza bisogno di andare troppo lontano), non roba da “ambientalismo di facciata” che poi in consiglio vota tutte le minitematiche di turno!
Ora mi chiedo: chi ci ha governato in tutti questi anni? consiglieri, assessori, presidenti, sindaci….qualcuno sta lì da quasi trent’anni!!!! e sta ancora lì!!!
immobilismo, incapacità di governare e di rilanciare una città come Macerata. E’ ciò che sto constatando da almeno un ventennio nel maceratese e nelle Marche in generale. Caos nell’accorpamento delle scuole, mancato
rilancio del centro storico, mancata realizzazione di strutture sportive (solo chiacchiere, nulla di piu, vedi palazzetto dello sport per la Lube, o un campo idoneo per l’Ass.ne rugby maceratese, polo natatorio e chi piu ne ha piu ne metta), per poi non parlare dei collegamenti strdali (incompiute trasformate in parcheggi estemporanei per terminare con il tanto decantato collegamento tra Villa Potenza ed il foro boario). Ed ora ricomincia il balletto Consmari- Smea, che ci porterà all’oramai certo aumento della TARSU, già a livelli insostenibili. Ed ora si coprono dietro al progetto sperimentale della raccolta differenziata partita a Villa Potenza (ma… pensarci un po prima ed ampliarlo ad altri quartieri e frazioni circostanti?). Solo chiacchiere!!
A proposito, se amministratori e sindaco, invece di dialogare con i rarissimi passanti del centro storico di tanto in tanto si facessero una passeggiatina nelle aree verdi di macerata, villa potenza, sforzacosta e piediripa forse si renderebbero conto del degrado in cui versano. Ma niente! se ne stanno nell’aula consiliare a fingere di litigare, nonostante le molteplici segnalazioni di organi di stampa che hanno dimostrato anche con foto e filmati delle discariche a cielo aperto nelle immediate periferie. Invito il Sindaco Carancini, che ha piu volte dichiarato di amare lo sport, e gli assessori allo sport ed al mantenimento del verde pubblico, a farsi una passeggiatina domenicale nella pista ciclabile lungo il fiume potenza. Chissà che non riescano a vedere anche loro il degrado in cui versa, e magari rendersi conto che la politica la si fa per le strade e non nei palazzi?
Mi scuso per lo sfogo, ma come molti maceratesi sono stanco di vedere questo declino pur pagando regolarmente TUTTE le tasse e denunciando il mio reddito reale.
Anche se il giorno di Pasqua verrebbe voglia di fare altre cose….quaesto tema ( rifiuti ) è veramente importante e secondo me, se ne dovrebbe discutere senza “tifo” esattamente come gli ultimi interventi che vanno apprezzati per il tono prima ancora che per i contenuti ( a partire da quello di Garufi).
Per quel che ne so l’incidenza dei costi del trasporto dell’indifferenziata in discariche “fuori provincia” non dovrebbe incidere più del 10-15%; il resto ( l’altro 20-25%), è “tariffa pura” di conferimento che gli amministratori delle discariche “riceventi” applicano al COSMARI . Guadagnandoci qualcosa ovviamente; del resto, perchè dovrebbero “pagare loro” i nostri ritardi e le nostre politiche sbagliate sulle discariche ?
Certo la riflessione più in generale sul ruolo del COSMARI e la politica dei rifiuti è assai interessante e altrettanto stimolante.
Secondo me bisogna considerare innanzi tutto il fatto che l’esperienza COSMARI ( ovvero consorzio obbligatorio ) a Macerata è sta la prima nel centro italia (quasi 40 anni or sono, lungimiranti furono tutti i sindaci della provincia – altra categoria di classe politica). Certo, a quei tempi le conscenze e la tecnologia di incenerimento erano quelle che erano ma l’idea era veramente moderna e precorritrice: un sistema unico di raccolta, trattamento e smaltimento. All’inizio si pensava di smaltire tutto con l’inceneritore; successivamente la strategia puntò sulla raccolta differenziata, riciclare il riciclabile, produrre compost, incenerire piccole parti di rifiuti e il resto conferire in un sistema di piccole discariche di appoggio al COSMARI. In questi ultimi anni, grazie al “sistema COSMARI” la provincia di Macerata ha la media più alta di raccolta differenziata delle Marche e una delle più alte d’Italia. I risultati dimostrano la giustezza delle scelte anche sul terreno dei costi: infatti, se pensiamo di avere una TARSU molto alta, andando a vedere le tariffe dei comuni marchigiani ci renderemmo conto che in termini “relativi” abbiamo una tariffazione inferiore, e inferiore anche alla media nazionale, nonostante l’incremento consistende dell’ ultimo anno. Penso inoltre che l’obiettivo di indifferenziata “0” o quasi zero sia conseguibile: solo che bisogna accompagnare questo processo della raccolta differenziata e del riciclaggio dei materiali con una politica delle discariche di appoggio ( con sempre minori conferimenti e minori costi) che servono fino a quando non si raggiunge “indifferenziata 0”. In qul momento non servirà più neanche la termodistruzione o se servirà, lo sarà in misura assolutamente irrilevante da un punto di vista dell’impatto ambientale. Per giungere a questi obiettivi c’è bisogno della responsabilità di chi amministra (COSMARI e Comuni, tutti) a prescinedere dal colore politico e c’è bisogno di tenere fuoriil delicatissimo tema dei rifiuti dalla “polemicuccia tifosa” della politica. Certamente si può e si deve criticare tutto e tutti ( mancherebbe altro) ma il problema è ” cosa criticare”. Per quanto mi riguarda critico in primo luogo proprio quelli che “sfruttano” cinicamente i rifiuti per proprio tornaconto politico a danno di tutta la cittadinanza. In secondo luogo, se ne sono in grado, critico “il merito” delle scelte che si fanno quando esse sono incoerenti con gli obiettivi che dovrebbe perseguire il COSMARI, tutti i Comuni e la stessa Provincia ( che ha il compito di pianificare il rpocesso).
Ecco perchè mi domando come mai la discarica di Cingoli, sito di appoggio, programmato e indispensabile alla “catena” del processo di sviluppo del COSMARI, sia stata colpevolmente “fermata” per 2-3 anni ( ora, dopo la sentenza TAR sembra stia ripartendo), in dispregio degli interessi della collettività.
In merito alla questione SMEA e SMEA-COSMARI ci si può ritornare con specifici ragionamenti purchè, a mio avviso, sviluppati alla luce del ragionamento di cui sopra.
Qua c’è qualcosa che puzza!!!
la classe politica attuale è veramente incolta. ancora problemi con il con.smaa.ri sarebbe opportuno invece ringraziare i precursori di tale impianto che 40 anni fa hanno individuato un sistema ottimale di smaltimento dei rifiuti dove il recupero dell’energia eletrica e di calore sonodue emegenze estremamente attuali unitamente alla plasiche la carta e i metalli, meno è ilrecupero della sostanza organica che produce effetti colaterali qulqi le puzze.
Il sistema che i paesi ciìvili adottano è la termo valorizzazione dei rifiuti, Macreta e Pollenza ancora insistono dopo 40 anni ad ostacolare i consorzio peraltro obbligatorio.Per Pollena il consmari è stato sempre un impianto pericoloso addirittura da abbattere però, attorno a tale impianto sono sorte numerose lottizzazioni.
Il cosmari è un sistema moderno di smaltimento dei rifiuti anzichè combartelo sarebbe opportuno sfruttare le sue poetnzialità. Le cattive ideologia hanno senmpre poratato disgrazie ai cittadini,
Cauro Sauro Saben,
è la seconda volta che mi inviti a fare una bella inchiesta sulla situazione dei rifiuti nel maceratese. L’argomento è molto interessante, però ti faccio presente che per il momento, oltre ad avere altre inchieste avviate, ho sempre da portare avanti le problematiche sulle quali ho iniziato a scrivere su CM (droga e criminalità organizzata), che poi sono quelle alle quali tengo di più. E poi, particolare non insignificante, avrei anche un lavoro da portare avanti.
Però, siccome ti stimo e l’argomento mi solletica, ti faccio una proposta: perchè non ci lavoriamo insieme, diciamo a partire dal prossimo mese di maggio, con l’impegno reciproco di mettere da parte simpatie e antipatie politiche, attuali e passate? D’altra parte, io non ho mica l’esclusiva sulle inchieste di CM e credo che il direttore Zallocco vedrebbe di buon occhio nuove collaborazioni. Parliamone.
sauro saben…. ex presidente???
Caro Peppe, il mio invito è reale e non “provocatorio”. Ho apprezzato moltissimo l’inchiesta sull’IRCER e penso che tu abbia le capacità ( da buon avvocato sai anche cercare e mettere insieme carte, prove, fatti in una successione logica, caratteristica che a me evidentemente difetta), sia sul piano della formazione scolastica sia sul piano dell’esperienza personale e professionale . Tuttavia, più che collaborare personalmente con CM ( non so fare il giornalista e scrivo pure male), qualora decidessi di cimentarti in questa nuova inchiesta, dal momento che la stima è reciproca nonostante le probabili distanze politiche, mi metto a tua disposizione per tutte le cose che potranno esserti utili.
Io non ho alcun problema a mettere da parte le simpatie politiche presenti e passate. Come sai non nascondo il mio “appartenere” politico ma questo non mi impedisce di esprimere liberamente le mie valutazioni sul merito delle questioni e sui “comportamenti” politici di chi amministra. Non mi riferisco soltanto alla onestà dei singoli amministratori che in ogni caso è di basilare importanza, ma anche alla “capacità” di governare nell’interesse della collettività e non soltanto della parte o del gruppo che si rappresenta. A risentirci.
@ Mario pierini
Pollenza combatte il Cosmari perché, al contrario di quello che dici, non e’ affatto un sistema moderno di smaltimento dei rifiuti.
Se davvero pensi che sia un “sistema moderno” perché non compri casa a Casette Verdini e vieni a respirare con noi la puzza e i veleni che escono da quel camino.
Vieni, ti aspettiamo… Altrimenti sei uno dei tanti quaquaraqua’ che scrivono su questo sito.
arturo astoldi: ex presidente…maddeché !!!
Bisogna fare un ricorso alla Corte dei Conti denunciando le responsabilita’ di chi non ha voluto realizzare la discarica di Cingoli ,riprendere gli articoli di stampa le dichiarazioni ecc e chiamare in giudizio Capponi,Eusebi,il vice dell’epoca ora presidente,il consiglio di amministrazione del Cosmari,il direttore Giampaoli.Il loro comportamento fara’ pagare alla comunita’ milioni di euro ,la loro responsabilita’ e sotto la luce del sole ,loro debbono rispondere
@osvaldo ciocci
inserisca anche gli “altri” nominativi….perche’ cosi’ sembra veramente che sia colpa del COSMARI o di Capponi..!!! La prego faccia il bravo, ci indichi anche gli altri nominativi …quelli responsabili veramente altrimenti chi legge si fa un’idea sbagliata della triste vicenda!!! GRAZIE
@andrea
Il sistema della termo valorizzazione è un sistema diffuso nei paesi civili; la puzza non deriva dal camino ma è il trattamento della stanza umida ( normale fermentazione) certo è fastidiosa ma bisognerebbe prendersela con quei politici che spacciandosi per esperti hanno pensato al recupero della sostanza organica che in teoria è un’ottima cosa ma in pratica si gestisce male. Bisogna gestire il problema con competenza e scientificità e non con la mala politica o con la solita vecchia ideologia politica. Mi dispiace per i disagi che subiscono i residenti vicino all’impianto ma se il comune di Pollenza pensava che l’impianto era pericoloso perché ha permesso la realizzazione di quelle lottizzazioni?
Carancini bocciato come sindaco e come avvocato!!! Ma avete letto quanto è costato questo ricorso al TAR??!?!?!??!?!!? 2 milioni di euro!??!?!??!?!?!?!? Davvero!?!??!?
Xo il palazzetto NO
xo 8000 euro per i fuochi NO
xo la TARSU è aumentata
però un nuovo ricorso ed altri soldi da buttare sì?!
INCOMPETENTE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! FERMIAMO QUESTO SINDACO!!!!!!!!!!!!!!
@ mario pierini
Non so da dove scrivi ma ti assicuro che gli insediamenti urbani di Casette Verdini e di Pollenza Scalo, come di Sforzacosta e Colbuccaro, esistono da decenni prima della realizzazione del Cosmari: di quali lottizzazioni vai blaterando???
Della scientificità me ne sbatto: qui si respirano puzza e veleni e quelli che pontificano come te sono quelli che questi disagi non li subisce.