La farmacia di corso Cavour, una delle tre farmacie comunali assieme a quelle della Pace e di Piediripa
di Luca Patrassi
A guardare la tabella inserita nel bilancio 2022 dell’Apm che indica il margine operativo netto, l’Ebit, dei vari settori gestiti dalla municipalizzata, a balzare all’occhio sono i conti delle farmacie comunali, in particolare il triennio dal 2020 al 2022. In questi ultimi tre anni, mediamente ognuna delle tre farmacie comunali hanno reso qualcosa come circa 7.400 euro l’anno. Non un record negativo, nel corso dei decenni a memoria sembra di poter sostenere che ci siano state anche annate peggiori. Per la verità, più o meno come accade per il centro storico che è pieno per chi governa ed è vuoto per chi è all’opposizione a prescindere dai colori politici delle coalizioni, c’è sempre una giustificazione per spiegare le annate no. Anche se qui, appunto, oramai si parla di decenni no.
La farmacia di Piediripa
Andiamo ai numeri. Il margine operativo netto negli ultimi tre anni (dal 2020 al 2022) delle tre farmacie comunali è stato complessivamente di circa 67mila euro. Nel 2020 le farmacie hanno perso 41mila euro, nel 2021 l’utile è stato di duemila euro, nel 2022 di 106mila euro.
Volendo evitare raffronti con le farmacie private che operano a Macerata (e nemmeno con i servizi che si sono visti in tempo di Covid, dai tamponi alla consegna a domicilio), si può vedere che già a Civitanova il clima è migliore per la gestione comunale delle farmacie, per le sei comunali nel 2022 l’utile è stato di 300mila euro.
Le farmacie comunali a Macerata non producono quei redditi che ci si attenderebbe da un settore produttivo storicamente florido: l’argomento è sul tappeto da decenni e vi resta. Diversi decenni fa a parlare per primo di vendita delle farmacie comunali fu il consigliere comunale di opposizione Pietro Marcolini, ma la sua proposta venne respinta dalla maggioranza. Ora l’ipotesi vendita delle tre farmacie comunali (le sedi sono in corso Cavour, alla Pace e a Piediripa) è oggetto di discussione all’interno di alcune forze della maggioranza di centrodestra. Un solo esempio per capire differenze di fatturati e di gestioni: in tempi di Covid i farmacisti privati affittavano locali per eseguire tamponi, l’Apm non li faceva per niente fino a quando nel 2022 ha parzialmente ceduto dopo la serie di interrogazioni del capogruppo democrat Narciso Ricotta.
Commentando il bilancio complessivo 2022 dell’Apm, il presidente Gianluca Micucci Cecchi parlò di risultato positivo in un momento difficile. Per le farmacie il “momento difficile” dura però da decenni. Lo scorso anno il bilancio Apm si era chiuso con 27 milioni e 751mila euro di ricavi netti e un margine operativo netto di un milione e 883mila euro, frutto tra l’altro dei due milioni e 126mila euro di utile del servizio idrico, degli 84mila dei parchegg,i dei 106 delle farmacie, di 156mila euro di utili dalle altre attività gestite e della perdita di 586mila euro del servizio trasporti.
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Il titolare delle farmacie comunali è il Sindaco, quindi è il Sindaco che deve presentare il rendiconto dei profitti e delle perdite.