di Luca Patrassi
Impiantistica sportiva nel capoluogo, appalti vinti da aziende locali. Se la ditta del presidente della Rata Alberto Crocioni aveva di recente vinto le gare, bandite dal Comune di Macerata per i restyling milionari dello stadio Helvia Recina e per la realizzazione del campo di rugby, l’azienda Inveni di Montefano ha pareggiato oggi i conti – giusto per usare un gergo sportivo – vedendosi aggiudicare definitivamente – con un ribasso del 2,1% – l’appalto da poco due milioni di euro per la realizzazione di un piano di riqualificazione di Fontescodella finanziato con i fondi del Pnrr. La determina di aggiudicazione pubblicata oggi continua a indicare nell’oggetto la realizzazione di una pista per la pratica dello sci alpino, pista cancellata dalla giunta Parcaroli dopo le polemiche. Niente sci – sport che in città conta alcune centinaia di iscritti a vari sci club – ma skike, sport non seguitissimo in Italia, al punto che non si trovano voci esplicative nemmeno su Wikipedia e non si trova nemmeno la versione in italiano del suo significato. Visto che si tratta di una pratica di una qualche diffusione in America, chi l’ha pensata per Macerata forse aveva in mente Amedeo Minghi con la sua “1950” («l’ascolteranno gli americani che proprio ieri sono andati via») ed ha pensato a un possibile richiamo turistico.
L’assessore Silvano Iommi
In ogni caso due milioni circa per la realizzazione un centro fitness con bar, ristorante, campi da padel e da pickleball fino alla ex pista da sci che ora è appunto diventata un sentiero per skike. Il progetto rientra – come osserva l’assessore comunale all’Urbanistica Silvano Iommi – «tra quelli previsti all’interno del Pinqua (programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare), sette interventi per un valore complessivo di 15 milioni. Oltre agli impianti sportivi vi figurano il museo di Torregiana con il recupero della ex chiesetta, il recupero dell’area di sosta di Fontescodella, il restauro della fonte di Santa Maria Maddalena, la realizzazione di alloggi di edilizia popolare nell’area ex Cus, i percorsi pedonali di collegamento, la serra per le colture autoctone, un piccolo importo per ripulire l’ingresso di una grotta con arco gotico che parte da dietro l’Ecobar. In questo ultimo caso si recupera soltanto l’ingresso perché i fondi non bastano per tutta la grotta che porta verso il centro, fuori c’è anche una vasca d’acqua. Ci doveva anche essere l’acquisto della ex fabbrica metalmeccanica Cappelletti che però è saltato all’ultimo momento per una questione di tempi e per motivi comunque non legati alla nostra volontà».
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PADEL PIKKLEBALL SKIKE CHE NOMI DIFFICILI ALMENO METTETECI IL SIGNIFICATO PER QUELLI CHE NON SANNO CHE ROBA E’ NOOO?
Mi chiedo quale missione (sono sei) del PNRR è stata invocata per finanziare il lavoro.
Me lo chiedo anche io sig. Iacobini. Mi sembra di aver “intercettato” dai vari articoli letti sull’argomento che dovrebbe essere quello della transizione ecologica. Che ovviamente rimane in questo caso soltanto una etichetta vuota di significato.
Per il sig. Iesari. Bèh, lo è arrampicandosi sugli specchi senza riuscirci!
grazie alla destra che ci ha fatto asfaltare tante strade del maceratese ormai divenute terribili e dannose, la sinistra in questo era bona solo a parlare, infatti dove si sono riconfermati le strade fanno ancora schifo . . .