Francesco Baldelli
di Luca Patrassi
Ci sono i fondi per la realizzazione del nuovo ospedale di Macerata: lo ha detto questa mattina in aula l’assessore regionale all’edilizia ospedaliera Francesco Baldelli rispondendo a una interrogazione del consigliere regionale Romano Carancini. Una notizia attesa da tempo, un annuncio fatto all’indomani del successo elettorale del 2020.
Ed ecco il pensiero dell’assessore Francesco Baldelli: «La giunta Acquaroli, in soli 30 mesi, ha dato una svolta decisiva all’edilizia ospedaliera regionale. Il primo passo è stato aver messo una enorme pietra tombale sugli ospedali unici provinciali. Una logica suicida che, oltre a rappresentare un salasso per le casse pubbliche, avrebbe desertificato l’offerta dei servizi sanitari sul territorio. Poi è stata la volta del masterplan dell’edilizia sanitaria e ospedaliera delle Marche, che ha pianificato i bisogni reali e le opere per oltre 1 miliardo di euro.
Per Macerata, in particolare, due giorni fa è arrivata la comunicazione formale dell’Usr, che ha confermato la destinazione dei fondi post-sisma a completamento della copertura finanziaria, comprensiva degli aggiornamenti che saranno necessari in virtù delle compensazioni dei prezzi e delle soluzioni progettuali previste. L’ospedale è quindi totalmente finanziato come preventivato nel febbraio 2022. Adesso si marcia a tappe forzate per dotare Macerata di un ospedale nuovo, moderno e all’altezza delle aspettative dei cittadini maceratesi. Il nostro stile è quello di comunicare le informazioni con i fatti e con gli atti. Agli altri lasciamo la propaganda da eterna campagna elettorale».
Annunciato il reperimento dei fondi, l’iter procedurale come proseguirà? Soprattutto, con quale tempistica?
«Nella seduta della conferenza di servizi preliminare del 9 giugno scorso 2023 – risponde Baldelli – tenutasi presso l’Assessorato alle Infrastrutture, si è condivisa la definizione dell’organizzazione funzionale e del numero dei posti letto della nuova struttura. Saranno 379 quelli accreditati con i flussi attuali, ampliabili a 434, comprensivi dei posti letto in flessibilità, posti letto immediatamente attivabili in caso di necessità o di ampliamento dei servizi offerti dalla struttura. Attualmente è in corso di ultimazione il Documento di indirizzo alla progettazione, mentre entro l’anno verrà bandita la gara per la progettazione di fattibilità tecnico economica per poi procedere con la pubblicazione del bando per l’appalto integrato a seguito di verifica e approvazione del Progetto di fattibilità tecnico economico.
L’esproprio dell’area interessata dall’intervento è in capo al Comune di Macerata e verrà attivata con la definizione del progetto. Così come per il nuovo Ospedale di Pesaro, anche per quello di Macerata la Regione Marche ha deciso di cogliere l’opportunità dell’entrata in vigore del nuovo Codice dei contratti pubblici per l’acquisizione dei servizi di architettura e ingegneria relativi alla procedura di progettazione. Una mossa utile ad accelerare le tempistiche ed avvalersi dello snellimento delle fasi procedurali previste dallo stesso codice, come ad esempio, l’eliminazione del livello progettuale intermedio e l’introduzione della possibilità di addivenire all’appalto integrato di progettazione esecutiva e lavori».
Quali saranno i prossimi movimenti di edilizia ospedaliera in provincia?
«Li elenco sinteticamente: a Tolentino il 30 giugno è stato pubblicato il bando per l’affidamento dei lavori di demolizione e ricostruzione dell’ospedale San Salvatore; a San Ginesio si è conclusa la procedura di verifica per l’intervento di adeguamento sismico del Distretto Sanitario Casa di Riposo; a Civitanova verrà presto bandito il bando di gara per la realizzazione della palazzina Emergenze-urgenze, una delle 5 previste nella regione, veri e propri gioielli tecnologici che devono assicurare la continuità del servizio medico-ospedaliero anche in caso di eventi sismici».
Lei è l’assessore all’edilizia ospedaliera, ma è anche parte della coalizione di governo. Cosa risponde a chi teme che si parla di strutture sanitarie nuove, ricostruite e potenziate nel territorio maceratese che però sono carenti di risorse umane?
«Paghiamo oggi a caro prezzo la mancata programmazione del passato. Ma il presidente Acquaroli si è dato subito da fare per cambiare passo. Prova ne è il finanziamento di 110 borse di studio per nuovi medici, un’iniziativa che vuole invertire la rotta della desertificazione professionale che non è stata arginata dai governi precedenti. Non dimentichiamo però che per attrarre nuovi medici, migliorare lavoro e prestazioni di chi opera nel settore, organizzare un’accoglienza per pazienti e loro famiglie è necessario anche progettare strutture moderne e funzionali. E noi lo stiamo facendo».
La questione è anche al centro di un intervento del consigliere Fdi Simone Livi: «Carancini si metta l’animo in pace. Il nuovo ospedale di Macerata si farà e nel rispetto dei tempi previsti. Capisco che questo dia fastidio a chi in passato ha governato – e male – città e regione, inondando i cittadini maceratesi di chiacchiere che, purtroppo, in mezzo secolo non hanno edificato nemmeno un mattoncino dell’ospedale del capoluogo. Ma è la verità che nessuna fake news può confutare. Due ultimi accenni importanti: il Comune di Macerata, con la definizione del Progetto di fattibilità tecnico-economica delle opere pubbliche, avvierà la procedura per l’esproprio; il costo dell’opera, preventivato nel febbraio 2022 a circa 140 milioni di euro, è già completamente coperto».
(Clicca qui sopra per ascoltare la puntata in podcast)
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Rosicate, rosicate gente. quanti fegati spappolati….
Allora non buttate soldi per le tegole che per quando pioverà il nuovo ospedale sarà pronto con nuovi dottori nuove infermiere niente più visite a pagamento ecc…ecc..
che bella favola manca il principe azzurro e non servirà più prendere Maalox che peccato era così buono!!!
Con la popolazione che diminuisce è proprio necessaria quest’opera e non invece intervenire sulle strutture attuali? Ancora cementificazione e centinaia di milioni che fanno gola a molti.
Chiedo scusa: il vecchio ospedale che fine farà?
Nuovo ospedale di Macerata? Mi sembra un spreco di denaro pubblico. Tra la fine degli anni ’80 e i primi anni ’90 si sono spesi miliardi delle vecchie lire per l’allora nuovo ospedale, perché non ammodernare/ristrutturare quello esistente? Seconda domanda: Costruito il nuovo ospedale del vecchio – chiamiamolo così – cosa ci si farebbe? Misteri della politica.
Sig. Munafo,
ma lei da quanto tempo non va in Ospedale ?? ha mai fatto un giretto intorno alla struttura ?? Allora glielo dico io struttura fatiscente da terzo mondo, una vergogna, il nuovo Ospedale e’ più che necessario e va fatto prima possibile si fidi.
E fatevela finita. Non avete combinato un tubo, siete a favore dell’allargamento della sanità privata e vi piace parlare di ospedali supersonici che non costruirete mai. La sanità è a pezzi e voi pensate a progettare. Ho sentito parlare di prima pietra, non vorrei fosse un chiccone di grandine di dieci kili gonfiato dalle vostre panzane. In tre anni avete promesso di tutto ma in sintesi che cosa avete fatto? Comunque Castelli che ha preso il posto di un ottimo commissario per le zone terremotate che non c’era nessun bisogno di sostituire come invece ognuno di voi, completamente superfluo, vediamo come proseguirà. Speriamo non vi assomigli cari assessori regionali il cui recitar delle vostra gesta e troppo penoso, non commovente, non confondiamo. Sembra sempre che state giocando una mano di Poker dove ognuno non avendo niente in mano rilancia bleffando per accaparrarsi la mano. Dovevate essere il laboratorio prototipo per il nuovo governo e lo siete stato. Tra voi e l’altro non si capisce dove alberghino i personaggi più singolari da inviare a centri di rieducazione civile. Non farete neanche in tempo a lasciare un decimo di cattedrale nel deserto per ricordare il vostro ultimo passaggio e dove è ora che si cominci a pensare seriamente in Italia che all’estero devono far finta di vedervi solo per educazione o per affinità anche neonaziste per l’ex comunista Salvini da anni leghista e aforista di quelli a cui veramente fumano i cosiddetti ma perché sono sottoposti ad una insopportabile convivenza. Rampelli manca una proposta sul nome da dare all’ospedale. Berlusconi oltre ad essere già inflazionato per tutte le vie italiane non era un Fratello, forse un amico ma pare proprio avverso al tuo capo , quello definito “Insaccato Made in Italy”, Che ne diresti di Carancini che effettivamente tanto si diede da fare per costruirlo e lui già da un bel pezzo lo avrebbe finito. Almeno non prendetevi meriti che non avete come l’ospedale unico di Macerata anche se probabilmente rimarrà un’altra delle vostre solite panzane. Lei è assessore alle infrastrutture e mi sembra anche a rimediare fondi da qualsiasi parte piovono. Ecco cominci con qualcosa di facile come la cura del verde o la pavimentazione di viottoli di montagna, ma solo quelli in salita. Piacerebbe a tutti ricordarla per qualcosa di realistico e non per i vari … finalmente, trovati, si parte e che ora è. Ah, qualcuno si chiede ottimisticamente che fine farà il vecchio ospedale. Quale luogo migliore sarebbe per una scuola di Dirigenti sanitari, magari accreditati anche a Macerata!
Bene, soddisfatti i primi firmatari per il nuovo Ospedale di Macerata: Ivano Tacconi. Foglia Marco e Marco Cardarelli.
Con la recente proposta della Consigliera Garbati di inserire nella nuova struttura Scienze Infermieristiche.
La Casa di Riposo maceratese avrà più spazi per soddisfare le 600 richieste inevase. Desideriamo una politica unita per fare presto questa importante realizzazione sanitaria.
Amico Filippo Davoli sul vecchio ospedale un pensiero va alla Casa di Riposo dove ci sono 600 domande inevase.
Inoltre altre proposte possono venire da chi crede ancora in questo Capoluogo che da un po segna il passo negli abitanti che calano sempre più e leggendo la stampa di oggi, l’appello del Rettore McCourt ” la città ci sostenga” il calo di circa 400 studenti dovrebbe preoccupare anche noi. Servono posti letto – abitazioni a prezzi accessibili e competitivi con le altre città universitarie italiane.