Il Santo Stefano
Il Gruppo Kos ha avviato una riorganizzazione aziendale a livello nazionale che prevede l’applicazione della stessa modalità organizzativa e dello stesso approccio al paziente in tutte le regioni. Nelle Marche coinvolte le strutture di Montecosaro (rsa) e Porto Potenza (Santo Stefano). Proprio a Porto Potenza il 2 maggio scorso, c’era stata la protesta dei dipendenti del gruppo che lamentavano mancanza di personale e contratti bloccati dal 2008.
«Anche in regione sono stati attuati i medesimi cambiamenti, accuratamente tarati in base alle normative regionali vigenti, all’osservazione in loco della loro fattibilità, ai benchmark con altre strutture e alla salvaguardia della qualità clinica per i pazienti – scrive in una nota il Gruppo Kos -. Contemporaneamente è stata implementata la qualità assistenziale, grazie all’introduzione di innovazioni strumentali e ausili tecnologici che consentono di diminuire il tempo delle operazioni sanitarie, migliorando sia la qualità delle prestazioni del personale assistenziale che il benessere dei degenti».
Protesta dei lavoratori Kos al Santo Stefano lo scorso 2 maggio
Il Gruppo Kos ha deciso di applicare al proprio personale impegnato nelle residenze sanitarie assistenziali il contratto collettivo nazionale di lavoro per il personale dipendente del settore assistenziale, sociosanitario e delle cure post intensive, sottoscritto il 13 settembre 2022 dall’associazione dei datori di lavoro Confcommercio Salute Sanità e Cura con l’assistenza di Confcommercio Imprese per l’Italia e dalle Organizzazioni sindacali Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. «In un momento di congiuntura complessa – conclude la nota – il Gruppo Kos decide di investire sul proprio personale, di valorizzarne la professionalità e di sostenerne le aspettative, anche economiche, attraverso una risposta reale e concreta alle esigenze delle proprie operatrici e operatori».
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