Gli striscioni oggi davanti al Palazzo di giustizia di Perugia (foto Ansa)
Omicidio di Pamela, sentiti a porte chiuse i testimoni del processo d’appello bis contro Innocent Oseghale. A Perugia è in corso il secondo processo contro il nigeriano già condannato in via definitiva all’ergastolo per l’omicidio della 18enne romana, uccisa a Macerata nel gennaio 2018. I giudici della Corte d’assise d’appello del capoluogo umbro devono pronunciarsi solo sull’altra accusa contestata a Oseghale, quella di violenza sessuale.
Oggi il presidente della Corte ha accolto la richiesta dell’avvocato di uno dei testimoni di celebrare l’udienza a porte chiuse. Si tratta di due uomini con cui Pamela aveva avuto rapporti dopo aver lasciato la comunità e prima di essere uccisa. Nella richiesta di essere sentito a porte chiuse il legale del testimone ha parlato della necessità «di tutelare la riservatezza del testimone che è stato già vittima dell’indesiderato clamore mediatico connesso alla vicenda e la sicurezza dello stesso».
Presenti in udienza il padre e la madre di Pamela, ma non l’imputato. Anche oggi amiche e amici della giovane hanno tappezzato la piazza all’esterno di Palazzo di Giustizia con striscioni a sostegno della famiglia della vittima e contro Oseghale. “Giustizia per Pamela Mastropietro” si legge in uno di questi, accanto alla foto della giovane.
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Riservatezza per cosa? Stiamo parlando di 2 ominicchi
che, dopo averne abusato,l’hanno buttata nelle fauci dell’assassino
…scommetto che c’era anche la Boldrini fuori a manifestare!!! gv
Del calvario di Pamela fanno parte anche queste due persone che, pur avendo incontrato una giovane ragazza in difficoltà e in chiara fase di astinenza, hanno approfittato di lei senza scrupoli. Una condotta ingiustificabile e incommentabile.
Mi sembra che la Boldrini è da un po’ che non c’è…forse vi siete sbagliati forse fuori c’è il vostro caro Salvini che vi avevano promesso di chiudere I porti per fermare gli sbarchi a me sembra che abbia chiuso i porti e ha aperto portoni visto e considerato che gli sbarchi di clandestini sono raddoppiati smettetela di raccontare menzogne e piuttosto aprite gli occhi e meno fanatismo e più realtà…io per questo signore oltre l’ergastolo anche lavori forzati con la palla di ferro ai piedi e per mangiare pane e poca acqua
Poi questo signore capo della lega è un po che fa parte del governo….Conte … Draghi e ora Meloni promettendo sempre meno sbarchi e più sicurezza e guardate il risultato altro che la Boldrini il fatto è più le cose stanno peggiorando e più vi nascondete dietro un dito dicendo sempre che la colpa è di quelli di prima bisognerebbe guardare più la realtà di oggi e pensare a oggi e al futuro forse sarebbe meglio altro che “MODELLO MARCHIGIANO”
*per questi signori che hanno ucciso la povera ragazza ergastolo…
Se è incommentabile perchè la si commenta? Ricordo che all’epoca la strana coppia Adriano Sofri-Selvaggia Lucarelli attribuiva ai due automobilisti da cinepanettone la responsabilità della tragedia. Ma chi avrebbe potuto immaginare che sarebbe andata a finire così?
Caro Pavoni, definire “automobilisti da cinepanettone” quei due signori mi sembra molto cinico da parte sua, e poco rispettoso della tragedia che anche essi hanno contribuito a creare.
Per salvare la ragazza, visto che il suo stato di astinenza e di disagio era evidente, sarebbe bastato, invece di pensare a usarla sessualmente, che l’avessero accompagnata presso il Sert o presso un qualsiasi comando dei carabinieri.
L’accusa di cinismo e di sordità alla sventura dovrebbe essere rivolta semmai alla magistratura che non ha ravvisato nessuna colpa nei due signori, non esistendo il reato di squallore. Pamela voleva tornare a Roma, questa è l’unica evidenza. Riportarla a Corridonia avrebbe significato accrescere il suo disagio, precipitarla nella disperazione fino a livelli insopportabili.