Civitanova, salta il banco
Ciarapica chiude senza maggioranza
«A che gioco giocano?»

MISTERO IN AULA - Per la seconda volta in quattro giorni manca il numero legale, ieri sarebbero bastate otto presenze. Era l'ultima assise della legislatura e così salta tra le altre cose la variante Ceccotti. L'opposizione si chiede quale sia il motivo di tante assenze: il video del fuori onda che imbarazza l'amministrazione? Silenzi aveva presentato sull'argomento un'interrogazione d'urgenza: «Ci spieghino cosa è successo, perché io i consiglieri li ho visti». Ghio: «Il 25 aprile la città si è liberata del suo sindaco». Mei: «Vergognoso»

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(In alto il video della diretta dalla sala consiliare di Giulio Silenzi, capogruppo Pd) 

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di Giovanni De Franceschi

«Il 25 Aprile 2022 Civitanova si è liberata della sua amministrazione e del suo sindaco». «Pagliacciate così mai viste, è la rappresentazione scenica della fine di questa amministrazione». «E’ finita come era cominciata. Il primo consiglio di questa amministrazione saltò per mancanza di numero legale e cosi è andata anche per l’ultimo». Questi sono alcuni dei commenti dei consiglieri d’opposizione Stefano Massimiliano Ghio, Giulio Silenzi e Stefano Mei dopo quanto accaduto ieri sera in Consiglio comunale a Civitanova.

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I banchi vuoti della maggioranza ieri sera

La maggioranza, per la seconda volta nel giro di quattro giorni, non è riuscita a garantire il numero legale, e sarebbero bastati appena otto consiglieri in tutto. Così si chiude l’amministrazione Ciarapica. Visto che il 12 giugno ci saranno le elezioni (e l’ultimo Consiglio per approvare atti che non siano di ordinaria amministrazione può essere convocato 45 giorni prima) quella di ieri era l’ultima occasione per approvare alcune delibere importanti, tra tutte la variante Ceccotti. E così ai titoli di coda che recitano il de profundis all’ultimo vero progetto dell’amministrazione, si aggiunge l’immagine di un’assise praticamente deserta, di una maggioranza sfilacciata, sciolta, e a conti fatti inesistente.

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Un tecnico, Claudio Morresi, Sergio Morosi e Fabrizio Ciarapica in Consiglio ieri sera

Ma partiamo dai fatti. Il Consiglio era stato convocato la prima volta venerdì, tra i punti all’ordine del giorno: la variante con cui si sarebbe dato il la alla realizzazione di 13mila metri quadri di commerciale e 7mila di residenziale nell’area ex Ceccotti (che per inciso, come da tradizione di questa “sfortunata” variante, anche questa volta era arrivata a fine mandato); un’altra variante nella zona sud della città, il regolamento Tari, il regolamento sul mercato ittico per la nomina del direttore, l’aggiornamento del programma biennale 2022/2023 degli acquisti di beni e servizi, il riconoscimento debiti fuori bilancio, l’esame e l’approvazione dell’ipotesi di accordo transattivo tra il Comune e gli acquirenti degli alloggi venduti prima del fallimento dalla società immobiliare Ventunesimo Secolo srl, la mozione di Silenzi sul ritiro della delibera sulle sale slot giudicata illegittima dalla giustizia amministrativa, l’interrogazione di Tommaso Corvatta sul mancato rinnovo del rapporto di lavoro di un dipendente dell’Azienda Teatri. Insomma un programma corposo e importante. Ma la maggioranza venerdì sera non è riuscita a garantire il numero legale (erano in 10 ne sarebbero dovuti essere 12), per problemi di salute e anche di Covid, aveva spiegato il presidente del Consiglio Claudio Morresi. Così quella stessa notte è stata convocata la conferenza dei capigruppo per la mattina dopo, cioè il sabato alle 11, per stabilire data e orario del nuovo Consiglio. Lì si decide che il Consiglio in seconda seduta si svolgerà il 25 Aprile, cioè due giorni dopo. Nel frattempo però, nella giornata di sabato e a decisione acquisita, la candidata sindaca Silvia Squadroni divulga il video integrale del fuori onda post Consiglio comunale del 20 ottobre. Fin a quel momento erano stati resi noti solo alcuni stralci delle conversazioni tra il sindaco Fabrizio Ciarapica, il presidente del Consiglio Morresi e il segretario comunale Sergio Morosi.

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Giulio Silenzi nella diretta Facebook di ieri sera

Così si arriva a ieri sera, e all’ordine del giorno si aggiunge anche un’interrogazione d’urgenza di Silenzi proprio sul video in questione. Il Consiglio è convocato alle 21,15, ma l’appello si fa alle 22,15 e non c’è quasi nessuno, a parte due o tre consiglieri d’opposizione, il segretario, il sindaco, il presidente del Consiglio e qualche cittadino. «Della maggioranza non si è presentato nessuno – dice Silenzi – bisognerà capire il motivo, perché erano venuti e io qualcuno l’ho visto: Lazzarini è salito con me, c’erano Baioni, Marzetti, Pizzicarra, Polverini. E’ chiaro che c’era la mia interrogazione sul video rispetto a cui il sindaco avrebbe dovuto prendere una posizione e dove ci sono dichiarazioni di una gravità anche penale a mio avviso, che mostrano quella che è solo la punta di un iceberg. Perché qui c’è il principato Ciarapica-Morosi-Morresi. Ci sono lottizzazioni che hanno aspettato cinque anni ed altre che in pochi mesi sono arrivate, per cui c’è un giro di interessi impressionante con un percorso non lineare».

In particolare Silenzi avrebbe chiesto conto al sindaco del passaggio in cui si vanta di aver sponsorizzato Corrado Perugini (suo collega di partito come vice coordinatore di Forza Italia) per l’incarico tecnico del progetto all’ex liceo scientifico. «Il sindaco è intervenuto sulla società, sui proprietari? E poi quando è stato messo in contatto Perugini, prima dell’asta, dopo? Come ha influito sulla pratica questo contatto? E poi chi ha dato l’ordine di cancellare il video, visto che era lo streaming di un Consiglio comunale di fatto ancora in corso?  Tutti aspetti che vanno chiariti, perché non solo dimostrano il decadimento di questa amministrazione, ma hanno risvolti che attendono alla regolarità e alla neutralità che un amministratore dovrebbe avere, visto che sono incarichi che hanno risvolti economici. Mentre il sindaco stravolge la realtà, la rovescia e dà della squadrista alla Squadroni, lui che non sa che l’antifascismo non è un valore. E ricordo che anche i post di Troiani vennero definiti una goliardata, ma poi abbiamo visto che goliardata non erano. Quindi devono dircelo perché non siamo arrivati ad otto consiglieri, per l’interrogazione? Un motivo ci deve essere». Per questo Silenzi, dopo aver ricordato che Civitanova è stato l’unico comune d’Italia a convocare il Consiglio nel giorno della Festa della Liberazione («per un escamotage trovato dal segretario comunale»), conclude: «Il 25 aprile speriamo segni la liberazione di questa giunta, e speriamo che Paglialunga diventi sindaco per rimettere la legalità e la serietà al centro dell’azione amministrativa».

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Stefano Ghio

«Ciarapica – ha aggiunto Ghio – voleva approvare 13000 mq di commerciale nella Ceccotti (con buona pace di alcuni noti commerciati che lo sosterranno alle prossime elezioni) e 7000 mq di residenziale, ma è stato tradito dai suoi il 25 di aprile. Ha tentato di farlo con la seconda convocazione del consiglio (con la necessità di soli 8 consiglieri) ma non è riuscito. I maligni potrebbero dire che non ha infiocchettato bene la sua delibera, per me è stata scelta una data simbolo per inviare un preciso messaggio: la città non si fida più di lui. Ed ha ragione. Una Amministrazione piccola piccola che ha fatto dei favori il suo programma, dopo aver “annullato” la programmazione dell’area fatta dall’amministrazione precedente ha atteso 4 anni per riproporla solo all’ultimo Consiglio per vincolare i prossimi eletti a ricominciare da capo. Non riuscendo nello scandalo è stato fatto un grande favore alla città. Non si può negare che il video sulle delibere da infiocchettate possa aver avuto un ruolo avendo reso pubblico il metodo Ciarapica ed avendo allertato quei consiglieri che hanno dormito per anni, allora mi chiedo se ancora si debba polemizzare oppure ringraziare chi ha avuto il coraggio di denunciare (Silvia Squadroni). Per onestà intellettuale – conclude – voglio ricordare quante battaglie e quante denunce sono state fate da me, Mei, Pierpaolo Rossi e Dimitri Papiri nel corso di questi anni (oggi si direbbe in modo trasversale, un termine tanto avversato quanto necessario alla politica), e quindi ringraziare loro che hanno lavorato tanto per rendere manifesto il metodo di questa amministrazione che solo oggi di è palesato in tutta la sua consistenza. Civitanova ha la forza di reagire e di vincere il metodo Ciarapica».

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Stefano Mei

«E’ vergognoso quello che è successo – rilancia Mei – una mancanza di rispetto verso le istituzioni e i consiglieri. Il 25 Aprile abbiamo aspettato per oltre un’ora i loro comodi per quella che poi si è rivelata una farsa patetica. Questa amministrazione ha finito come ha cominciato, il suo sfaldamento  ha del clamoroso dato che all’ordine del giorno c’era tra le altre cose la Ceccotti. Un progetto capace di segnare un primo e un dopo per Civitanova portato nell’ultimo Consiglio utile dopo cinque anni di niente. E’ stato il sindaco stesso a indicare il Covid center come opera simbolo di questa amministrazione, un’opera dove hanno fatto tutto la Regione e i privati. E il bello è che le forze politiche che oggi fanno mancare il numero legale sono le stesse che poi dovrebbero sostenere lo stesso sindaco alle prossime elezioni».

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