Da sinistra Corrado Perugini, Giuseppe Baioni e Paolo Giannoni
«Quando non si hanno argomentazioni politiche, né visioni di sviluppo per la città, la strada più facile da percorrere è quella degli attacchi sul piano personale a cui però noi non vogliamo prendere parte». Non tarda ad arrivare, a differenza di quella di FdI e Lega, la risposta di Forza Italia, in linea con quella del loro candidato sindaco Fabrizio Ciarapica, dopo la diffusione del video fuori onda post consiglio comunale del 20 ottobre 2020. A prendere la parola sono il coordinatore cittadino Paolo Giannoni, il vice coordinatore provinciale Corrado Perugini, il capogruppo Giuseppe Baioni e il presidente del Consiglio Claudio Morresi.
Un momento del fuori onda (le didascalie sono inserite dalla coalizione di Silvia Squadroni)
«Ci dispiace molto che i toni della campagna elettorale vengano infiammati dai nostri oppositori, che non meritano nemmeno di essere nominati, attraverso calunnie e accuse infondate – spiega – ci piacerebbe parlare del futuro della città ma le menzogne sono talmente grandi da spingerci a far chiarezza sull’accaduto. La prima cosa che ci viene in mente è che questo video sia saltato fuori sulla base di un progetto mirato e covato da molto tempo. Ad oggi non esiste un solo incarico pubblico affidato dal Comune di Civitanova all’ingegnere Corrado Perugini, con il quale intercorrono solamente rapporti legittimi tra privati. Nello specifico, quello della variante Amadori è iniziato nel 2014, sotto la precedente amministrazione Corvatta, per quanto riguarda l’ex liceo invece è un iter decennale gestito dalla Provincia e dalla giunta Corvatta, chiuso solo con l’amministrazione attuale e, per la realizzazione, portato avanti dai privati. Non esiste alcun “sistema” come vuole far intendere in maniera estremamente scorretta la nostra avversaria, utilizzando un termine di rimando ad altri ambienti che non riguardano assolutamente la nostra città. Infatti, se ci fosse un “sistema”, come mai alcune varianti presentate sono poi state bocciate dal Consiglio comunale? Questo è sintomo di un organo democratico in grado di deliberare autonomamente senza alcun tipo di ombre».
Corrado Perugini
Va detto, che l’accusa non era che Perugini avesse ricevuto direttamente incarichi dall’amministrazione Ciarapica. Ma che nel video si sente Ciarapica vantarsi di aver messo lui in contatto lo stesso Perugini con i privati per la realizzazione del progetto relativo all’ex liceo scientifico di Fontespina. «Però diciamocelo tra noi, il liceo l’ha portato a casa eh, quello conosceva zero, ce li ho messi in contatto io, quindi ha rimediato dai», dice Ciarapica nel video.
«È triste che per affondare un attacco politico al mio ruolo di responsabile regionale organizzazione di Forza Italia venga messa in dubbio la mia professionalità – aggiunge Perugini – Svolgo alla luce del sole la mia professione nel settore edilizio e commerciale da tanti anni e non ho alcun rapporto diretto con il Comune di Civitanova ma solo con privati. Gli oppositori hanno preferito attivare la macchina del fango? Purtroppo, a pagarne le conseguenze, è solo il buon nome di Civitanova». «Sono molto preoccupato – dice il capogruppo Baioni – in quanto la competizione politica non può essere basata su un clima di giustizialismo e sull’infantilismo di chi si abbassa al punto di riferire il contenuto di presunte telefonate con gli organi di partito, ciò illustra senza giri di parole il livello personale degli innominati e la scarsa competenza e preparazione non sapendo nemmeno come gestire o richiedere un congresso. Inoltre il cosiddetto nuovo viene da una candidata sindaca dei 5 stelle e da un ex consigliere entrambi politici di lungo corso con incarichi già dalla metà degli anni novanta». «La politica non dovrebbe spostarsi sul piano personale attraverso goffi tentativi di racimolare voti – conclude Giannoni – Civitanova non ha bisogno di inutili polemiche ma di una visione futura che le permetta di continuare la sua crescita che è già sotto gli occhi di tutti, per divenire sempre più un punto di riferimento non solo per il litorale maceratese ma per tutto il territorio regionale».
(redazione CM)
Se ritengono che sia calunnia che vadano per vie legali.
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