Green pass, è boom di tamponi
«Richiesta esplosa in una settimana»

LE FARMACIE prese d'assalto negli ultimi giorni per ottenere la certificazione obbligatoria per lavorare nel pubblico e nel privato. Ida Maria Kaczmarek: «Abbiamo prenotazioni sino a dicembre calendarizzate ogni due giorni in relazione appunto alla durata del test che è di 48 ore». Anna Blasi: «I dipendenti hanno prenotato a seconda delle loro esigenze lavorative prevalentemente la mattina presto o dopo le 18»

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Tamponi rapidi alla farmacia Blasi

 

 

di Francesca Marsili

Effetto Green pass sui tamponi rapidi e nelle farmacie maceratesi è boom di richieste. È scoccata l’ora dell’obbligo di green pass per i lavoratori del pubblico e del privato e nelle farmacie che effettuano tamponi rapidi, da giorni, esplosa la richiesta da parte dei non vaccinati o non ha contratto il virus per ottenere la certificazione. «Viaggiamo nell’ordine dei 70 tamponi al giorno, abbiamo prenotazioni sino a dicembre calendarizzate ogni due giorni in relazione appunto alla durata del test che è di 48 ore», spiega la dottoressa Ida Maria Kaczmarek titolare dell’omonima farmacia di San Severino e presidente di Federfarma Macerata. Fuori dalla sua struttura, questa mattina, erano in tanti ad essere in fila per sottoporsi al test al fine di ottenere la carta verde che da oggi è necessaria per accedere ai luoghi di lavoro.

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Da sinistra Ida Maria Kaczmarek e Chiara Focone

In attesa del proprio turno per sottoporsi al tampone tra i clienti in coda fuori dal locale dedicato all’attività di testing il dibattito si anima «non è giusto questo obbligo». Il telefono è rovente, squilla continuamente. Dall’altro capo del filo sempre la stessa richiesta: «ho bisogno di un test per ottenere il green pass». E mentre la farmacista Kaczmarek cerca un buco in agenda sua figlia, la dottoressa Chiara Focone con cui gestisce la farmacia, ci dice che l’impennata di richieste di tamponi rapidi è iniziata con l’avvio dell’anno scolastico da parte dei docenti «ma da una settimana è esplosa esponenzialmente» al punto di aver avuto l’esigenza di assumere una nuova farmacista in aggiunta alle due che, a rotazione, si occupano l’una di effettuare il test, l’altra di registrare il referto e stampare la certificazione. «L’aspetto positivo – aggiunge Chiara Focone con soddisfazione – è che alcuni di coloro che avevano prenotato per il test scelgono di vaccinarsi, principalmente soggetti tra i 30 e i 50 anni. Positivo perché il fine ultimo è proprio questo». Altrettanto positivo l’altro aspetto, quello che viaggia parallelamente all’ottenimento del green pass ovvero l’attività di screening: «la percentuale di tamponi che danno esito positivo è di uno su cento» dicono. Le due farmaciste spiegano che la prenotazione è importante sia per garantire la certezza al cliente di ottenere la certificazione sia per evitare code e assembramenti « testiamo tutti i giorni, dal lunedì al sabato, anche di domenica quando siamo di turno – dicono- per garantire un servizio al cittadino. Nel pomeriggio vengono i ragazzi dai 12 anni in su perché anche per accedere alle attività sportive è obbligatorio il green pass». È quindi corsa al test rapido antigenico per andare al lavoro, test che per un accordo nazionale ha un prezzo calmierato: massimo quindici euro per gli over 18 e massimo otto euro per i giovani dai 12 ai 18 anni di età.

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La farmacia Blasi

«Fino alla scorsa settimana la richiesta di test rapidi per ottenere il green pass era principalmente nel weekend, magari per accedere al  ristorante, da qualche giorno è esplosa, un vero boom costante – racconta la dottoressa Anna Blasi della farmacia Blasi di Corridonia – ma riusciamo comunque a soddisfare tutte le richieste». Anche nella sua farmacia il telefono squilla continuamente e la fila davanti al locale adibito al test è iniziata prima che la serranda si alzasse. «Le nostre prenotazioni arrivano sino a novembre, i dipendenti hanno prenotato a seconda delle loro esigenze lavorative prevalentemente la mattina presto o dopo le 18, all’uscita dal lavoro».

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