Villa Buonaccorsi e l’intervento di Sgarbi:
«Evitato che finisse ad un privato,
ora le istituzioni dialoghino»

POTENZA PICENA - Il critico d'arte e deputato, dopo la prelazione del Ministero, in un video racconta di aver ascoltato la richiesta di Mario Morgoni, che ha scambiato per il primo cittadino potentino, e di aver sollecitato la Sovrintendenza a fare il sopralluogo

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Villa Buonaccorsi

 

di Laura Boccanera

Vittorio Sgarbi “festeggia” la prelazione per Villa Buonaccorsi, in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook il critico d’arte e deputato rende nota la vicenda della dimora settecentesca potentina e di come, anche grazie al suo interessamento, il Ministero abbia deciso di esercitare la prelazione rispetto all’acquisizione da parte di un fondo immobiliare romano che si era aggiudicato l’asta.

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Vittorio Sgarbi

Ma vuoi per l’euforia del momento, Sgarbi incappa anche in una piccola gaffe e scambia per sindaco di Potenza Picena il collega deputato del Pd Mario Morgoni anziché la prima cittadina Noemi Tartabini. «Con l’impegno della Regione e del presidente Francesco Acquaroli e con l’attenzione del Ministero che ha ricevuto una relazione da parte della Sovrintendenza da me sollecitata, Villa Buonaccorsi diventerà patrimonio pubblico – ha detto Sgarbi – il sindaco di Potenza Picena che mi ha sollecitato ad intervenire è una personalità con carattere e con forza, l’amico Mario (scambiando Morgoni per primo cittadino di Potenza Picena ndr), io ho ascoltato la sua richiesta e sollecitato la Sovrintendenza a fare il sopralluogo. Mi auguro che al di là delle parti politiche gli enti trovino un punto di equilibrio perché quel bene diventando dello Stato sia pienamente nella gestione e promozione della Regione e nella sua valorizzazione. Un dialogo importante fra le istituzioni attraverso un monumento che è patrimonio di tutti». Sgarbi vede nell’acquisizione pubblica di Villa Buonaccorsi un’opportunità per la Regione di creare un polo di attrazione culturale e turistico nel maceratese, oltre Recanati: «tutte le istituzioni dovranno mettere la loro passione, per quello che potevo fare ho cercato di sollecitare per evitare che un monumento finisse nelle mani di un privato senza controllo. Villa Buonaccorsi è dello Stato, Villa Buonaccorsi è della Regione, spero ci sia un dialogo perfetto fra gli attori di questa impresa».

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Mario Morgoni

Soddisfazione viene espressa anche dal capogruppo di maggioranza del comune di Potenza Picena Luca Strovegli che definisce la prelazione da parte del Ministero un «risultato straordinario, per tutta la comunità potentina e non solo. Credo che con l’esercizio del diritto di prelazione non si scriva l’ultima parola bensì la prima di un percorso che ora va progettato – prosegue Strovegli – per far sì che questo bene possa tornare a splendere». Ma la vicenda sta anche innescando un botta e risposta politico per l’assunzione del merito del risultato con da una parte il Pd con Mario Morgoni che rivendica l’impegno e il coinvolgimento di Vittorio Sgarbi e del Ministero e il centrodestra che invece parla di un interessamento precipuo di Comune e Regione: «In questi mesi, in tanti si sono interessati a Villa Buonaccorsi – prosegue Strovegli – testimoniando la valenza che tutti noi già conosciamo; Comune e Regione hanno lavorato ad esercitare un eventuale diritto di prelazione in attesa che il Ministero si esprimesse. Dispiace, invece, che oggi qualcuno tenti di appropriarsi di un’azione che è stata condivisa da Ministero, Soprintendenza, Regione, Provincia e Comune insieme. Quando sono le istituzioni a lavorare insieme per l’interesse comune non parla un partito, parlano i rappresentanti istituzionali di tutti i cittadini. Credo che il lavoro fatto dall’Amministrazione comunale, dalla Regione Marche, dal Sottosegretario Borgonzoni che ha la delega ai beni culturali, dal Ministro Franceschini rappresenti l’essenza di come ci si possa occupare seriamente di una questione senza per forza doverla politicizzare. Ad oggi possiamo dire che mentre qualcuno perdeva tempo ad attaccare l’assessore Latini e il sottosegretario Borgonzoni, a smentire il ministro Franceschini nelle sue reali intenzioni, a sollecitare di continuo il Comune, grazie alle interlocuzioni portate avanti dal Ministro dalla Regione e dal Comune si è raggiunto un risultato storico per tutti noi».

 

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