Monsignor Marconi durante l’annuncio all’Abbazia di Fiastra
Nomine e spostamenti di sacerdoti, è stato monsignor Nazzareno Marconi vescovo della diocesi di Macerata- Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia a comunicare questa mattina le novità riguardanti le parrocchie.
«Vengono annunciate – ha detto – le nomine e gli spostamenti determinati dalla età avanzata di alcuni sacerdoti che lasciano la responsabilità diretta della parrocchia e dalla partenza per la missione o per motivi di studio di altri sacerdoti. La nostra diocesi, che ha un clero più numeroso di molte altre per la presenza di sacerdoti del Cammino neocatecumenale, deve però vivere un più frequente cambio di incarichi per permettere a tali presbiteri di vivere anche la loro vocazione missionaria e di servizio alle comunità del Cammino in Italia e nel mondo.
I passaggi di consegne ed i trasferimenti di abitazione si compiranno con gradualità in base alle singole situazioni. Chiedo ai sacerdoti e ai diaconi di aiutare la nostra gente a comprendere la condizione speciale della nostra diocesi, che per il suo forte impegno missionario e per un clero giovane bisognoso di formazione di qualità, vive necessariamente una mobilità del clero molto più alta di quella delle diocesi vicine. L’avvicendamento dei sacerdoti aiuta però la nostra diocesi a vincere le tentazioni del clericalismo e dell’immobilismo pastorale, che possono essere favorite da un clero molto anziano e quasi inamovibile».
Ha quindi annunciato tutti gli spostamenti tra i quali la sostituzione del parroco di Villa Potenza, don Franco Palmieri da decenni alal guida della parrocchia del Santissimo Crocifisso e del parroco di Urbisaglia, don Marino Mogliani. A Recanati arriverà don Sergio Fraticelli: «Don Pietro Micheletti per i risultati conseguiti ha avuto la possibilità di accedere agli studi di Dottorato in Sacra Scrittura. Partirà quindi per Roma e, quando tornerà, sarà di aiuto alla parrocchia di Montefano dove risiederà.
Il nuovo parroco di San Francesco e Addolorata a Recanati sarà don Sergio Fraticelli.
Don Mattia Marconi, mentre continua gli studi di specializzazione all’Università di Macerata, è nominato cappellano dell’Università di Macerata risiedendo a Santa Croce di Macerata come collaboratore.
Don Giacomo Pompei partirà per Roma per completare gli studi con il dottorato in Diritto Canonico. Sarà cappellano degli studenti dell’Università Cattolica e tornando continuerà a collaborare con l’Unità Pastorale del Centro Storico di Tolentino.
Dopo l’ordinazione presbiterale: don José Manuel Contreras Martinez, don José Daniel Morey Alarcon e don Matteo Giannini resteranno come aiuto nelle Unità Pastorali dove già prestano servizio.
Don Alain Georges N’Guessan Damana dopo l’ordinazione resterà nella sua Unità Pastorale come collaboratore. Si confermano don Giuseppe Verdenelli come parroco e coordinatore dell’Unità Pastorale Treia – Passo di Treia insieme ai collaboratori don Manuel De Ornelas e padre Luciano Genga.
Don Mirco Cichella e don Giovanni Di Felice sono in partenza per la missione a Taiwan dove il Vescovo ci ha chiesto l’aiuto per sostenere un’altra parrocchia; una è già in gestione da don Emmanuele Giammaresi.
Nella Unità Pastorale Troviggiano-Villatorre-Villastrada: don Fabrizio Perini sarà coordinatore di Unità Pastorale con don Gerardo Garcia collaboratore particolarmente dedicato a Troviggiano.
Don Efraim Ramirez partirà per la missione in Argentina.
Don Franco Palmieri sarà sostituito come parroco di Villa Potenza da don Gianfranco Ercoletti. Nella Unità Pastorale Montelupone-San Firmano sarà parroco e coordinatore don Giacomo Ippolito. Don Fabio Olano, che ha conseguito il dottorato in teologia, sarà suo collaboratore e “Direttore della formazione diocesana per laici”.
Don Marino Mogliani sarà sostituito come parroco di Urbisaglia da don Fabio Piombetti».
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“Clericalismo e immobilismo pastorale” possono riguardare però anche il clero giovane o quello curiale o quello cresciuto in comunità e movimenti molto identitari… Marconi comunque rilancia l’impegno missionario della chiesa locale; e nel sottolineare l’apporto del seminario internazionale evidenzia indirettamente il dramma della crisi delle vocazioni; e poi ricorda il rapporto speciale tra Diocesi di Macerata e Cammino neocatecumenale, un rapporto che, penso, avrebbe bisogno anche di un’analisi critica o almeno di un discernimento.
Caro Gianni Menghi,
l’apporto di sacerdoti dal seminario internazionale significa più sacerdoti per la diocesi: trattandosi di sacerdoti cosiddetti secolari, tutti quanti incardinati in diocesi, non c’è nessuna differenza tra gli uni e gli altri. Quanto alla loro missionarietà, ti suggerisco la lettura dei documenti del Magistero, a proposito del fatto che ogni presbitero dovrebbe essere disposto a servire la Chiesa in ogni luogo della Terra ove ce ne sia bisogno. L’anomalia, voglio dire, non è la vocazione missionaria ma quella all’inamovibilità.
Quanto al discernimento, quest’ultimo spetta al Pastore che guida la Diocesi. Vorresti per caso essere più realista del re?
Caro Filippo, non adontarti, si può discutere liberamente persino sotto l’ala del Magistero. Mi ricordi la missionarietà dei presbiteri (e con essa quella particolare dei sacerdoti del Redemptoris Mater ben spiegata dal vescovo), ma chi l’ha mai messa in dubbio e chi l’ha mai considerata un’anomalia? Ogni cristiano d’altronde è missionario. Io ho anzi sottolineato il richiamo di Marconi all’impegno missionario della chiesa locale maceratese nel suo insieme. Ripeto: clericalismo e immobilismo non vanno accostati soltanto al clero molto anziano e quasi inamovibile; e aggiungo che, forse, il clericalismo dei giovani è pure più dannoso. Certo, osserva o auspica il vescovo: “L’avvicendamento dei sacerdoti aiuta la diocesi a vincere le tentazioni del clericalismo e dell’immobilismo pastorale”. Quanto al discernimento, esso non “spetta al Pastore che guida la Diocesi” ma riguarda tutta la comunità ecclesiale. Poi ciascuno ha il suo ruolo.