La zona sud di Civitanova. In giallo le rotatorie previste dalla Quadrilatero, in rosa il riammagliamento Romozzi
di Laura Boccanera
«Il sottopasso su via Castelfidardo e il riammagliamento non esistono più, non ci sono più i soldi per finanziarli avendo bocciato le varianti. La rotatoria all’uscita della superstrada? Uno spreco di denaro pubblico dei civitanovesi».
L’ex presidente del coordinamento tecnici di Civitanova Giorgio Medori torna a commentare l’urbanistica della città e boccia la scelta di realizzare una rotatoria temporanea all’uscita della superstrada in attesa del progetto finanziato dalla Quadrilatero: «è un errore – dice Medori – intanto è uno spreco di soldi dei civitanovesi ed è anche un moltiplicare del disagio. Basti pensare cosa significherà aprire un cantiere per una rotatoria temporanea e poi un altro per quando ci sarà quella definitiva, sono soldi buttati. Da aggiungere il rischio non trascurabile di perdere i fondi per le due opere strategiche della Quadrilatero, la rotonda definitiva più il sottopasso statale per circa 12 milioni di euro a beneficio di altri comuni per i ritardi incomprensibili nel temporeggiare con le istituzioni statali».
Giorgio Medori
Ma Medori analizza il progetto nel suo complesso: la mini rotatoria all’uscita della superstrada infatti fa parte del progetto dell’architetto Fabrizio Romozzi, il famoso riammagliamento che prevedeva la creazione di un asse parallelo a via Aldo Moro con un sottopasso che finisse nella zona Pinetina e il prolungamento di via Castelfidardo con una serie di altre rotatorie. Ma di tutto quello nulla potrà essere realizzato secondo Medori: «quelle opere infatti sarebbero state finanziate con i proventi legati agli oneri di urbanizzazione in cambio delle varianti di alcune aree, come la Santini, Amadori e altre, ma due terzi di quelle lottizzazioni sono state bocciate dal consiglio comunale. Ed è incredibile che molti consiglieri comunali di maggioranza con cui ho parlato fossero all’oscuro che il riammagliamento è ormai irrealizzabile. Inoltre il sottopasso ferroviario che sbuca nel quartiere Pinetina consiste in un’ opera faraonica di 1 milione e 300mila euro di nessun vantaggio per la città dal momento che è un doppione di quello in via Moro. E di conseguenza anche la strada ad est della ferrovia per il raggiungimento dello stadio non ha più alcun senso urbanistico, comprese le due rotonde collegate. Altri sottopassi strategici attendono la realizzazione».
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ci fosse un progetto che preveda una bretella di sfogo longitudinale e parallela alla statale che oramai non riesce più a smaltire da nord a sud, continuare a riversare traffico al centro è una follia.
Un altro anno di calvario automobilistico. Sarà l’ ultimo ??
Quanto scrive Giorgio Medori è indiscutibile. Non si tratta di opinioni, ma di dati di fatto.
Tenendo presente che per l’innesto della superstrada sulla statale 16, attualmente in corso di progettazione definitiva ed esecutiva da parte della Società Quadrilatero, si sarebbe dovuto prendere in considerazione la soluzione più semplice e naturale, ovvero il normale cavalcavia di innesto a T con rampa di discesa , rispetto alla soluzione adottata dell’uso della rotonda a raso. L’ attuale Amministrazione ha optato addirittura per la costruzione di rotonde provvisorie, che, oltre ad essere soggette a qualche perplessità tecnico-normativa,rappresenta sicuramente uno spreco di risorse ed espone al rischio di perdere il finanziamento e che il provvisorio possa diventare addirittura definitivo. La Città di Civitanova non può assolutamente perdere il finanziamento statale di 12 milioni di euro che rappresenta l’unico trasferimento infrastrutturale dello Stato verso il nostro comune da molti decenni a questa parte. Tutta la questione infrastrutturale civitanovese dovrebbe interessare prioritariamente la parte ovest della città al fine di allentare la pressione sulla statale 16. Porre mano al sottopassaggio, già previsto nel Piano Regolatore, tra quartiere San Marone e Risorgimento creerebbe un ulteriore collegamento utile a sgonfiare il carico di traffico su via Carducci, Martiri di Belfiore(SS 16) ed alleggerire il problema del passaggio a livello creando un’alternativa sempre libera. Invece il proposto riammagliamento con la creazione di un asse parallelo a via Aldo Moro, oltre ad essere molto oneroso non appare funzionalmente risolutivo andando ad interessare vie di quartiere e a proporre un ulteriore sottopasso ferroviario a poche centinaia di metri da quello esistente su via Aldo Moro.
LA ROTATORIA ALL’USCITA DELLA SUPERSTRADA ANZICHÉ CONTINUARE A CHIAMARLA PROVVISORIA LA SI CHIAMI DEFINITIVA CON I POCHI DETTAGLI DA COMPLETARE COME LA SOSTITUZIONE DEI DISTANZIATORI IN PLASTICA BIANCO/ROSSI PERCHÉ È UNA FOLLIA CHE POLITICI SINISTRATI CONTINUINO A DIRE CHE TALE ROTATORIA GIÀ FATTA DEBBA ESSERE SMANTELLATA PER POI RIFARLA TALE E QUALE: UN INSULTO AI CONTRIBUENTI…!!!