Annita Pantanetti e il suo cagnolino Clint
di Laura Boccanera
È stata una docente, una “partigiana”, una voce attenta, puntuale. Una donna generosa che ha dato molto di sé alla città e al tessuto sociale. È una perdita dolorosa la morte di Annita Pantanetti per Civitanova. Aveva 75 anni ed è stata tante cose. Ma soprattutto era la presidentessa e fondatrice della sezione Anpi locale. Sempre pronta a testimoniare le atrocità del fascismo, che lei, nata nel 1945 era riuscita a schivare, ma di cui erano colmi i racconti della sua storia familiare. Figlia di Augusto Pantanetti, l’eroe partigiano che liberò Macerata, il comandante della banda Nicolò, principale gruppo partigiano della provincia, medaglia d’argento al valor militare e di Ruth, una donna ebrea fuggita da Danzica, Annita per tutta la sua vita è stata testimone e portavoce di quel pezzo di storia. Sempre generosa nel raccontare e nel darsi agli altri, capace di coinvolgere anche i bambini e le generazioni a venire con la sua preziosa testimonianza che sapeva collocare nel presente, dando corpo e sostanza alla lettura della storia recente e dell’attualità. Sempre presente alle manifestazioni ufficiali del ricordo e della memoria. Aveva dedicato anche la sua vita all’insegnamento: è stata docente di storia romana all’università di Macerata. E se le date hanno un significato forse non è un caso che Annita ci ha lasciati proprio l’8 settembre. L’armistizio segnò la nascita della Resistenza, dei gruppi partigiani. Una ricorrenza che era certamente cara alla memoria e nella vita di Annita. Per tutti i civitanovesi e coloro che le hanno voluto bene da oggi ci sarà un motivo in più per ricordare l’8 settembre. Annita lascia il marito, l’avvocato Roberto Gaetani, il figlio Claudio, attore, docente e critico cinematografico con la compagna Tasha. E non ultimo il piccolo Clint, il cagnolino che la seguiva sempre e che la accompagnava anche in tutti i momenti pubblici. I funerali si svolgeranno domani alle 16 nella chiesa di San Paolo a Civitanova Alta. La salma sarà poi tumulata nel cimitero di Macerata accanto ai suoi genitori.
Condoglianze a tutta la famiglia e al fratello Alessandro
Rolando Castellani grazie
Condoglianze alla famiglia della mia professoressa con la quale mi sono laureata!!
La figlia del Comandante Nicolo', Condoglianze vivissime ai suoi e nostri cari.
Roberto Cappelloni grazie
Riposa in pace Annita!
Angelo Di Bonaventura grazie
Condoglianze! Riposa in pace!
Julianna Bukvic grazie
Condoglianze alla famiglia!
Mi dispiace tanto tanto.....
Condoglianze
R.i.p
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Un ricordo affettuoso per una donna di grandi ideali, passioni e generosità con cui ho avuto modo di collaborare in passato nell’ambito dell’ANPI civitanovese. Un abbraccio ai familiari.
La nota dell’amministrazione comunale di Macerata:
Cordoglio dell’Amministrazione comunale di Macerata per la morte di Annita Pantanetti,impegnata da sempre nell’antifascismo, presidente dell’Anpi di Civitanova Marche e figlia di Augusto Pantanetti che liberò Macerata dalle truppe nazifasciste alla guida della banda Nicolò, e di una donna ebrea fuggita da Danzica. Il cordoglio è stata espresso con un telegramma inviato ai familiari in cui si legge :”il sindaco e la giunta comunale esprimono il profondo cordoglio della città di Macerata e partecipano al dolore della famiglia per la scomparsa della èprofessoredssa Annita Pantanetti, illustre docente, intellettuale insigne, autorevole esponente del movimento antifascista, fondamentale punto di riferimento nella vita politica e culturale della città.
La città di Macerata ne ricorda, con ammirazione e riconoscenza, l’altissimo contributo culturale offerto attraverso gli insegnamenti, la passione civile e il forte impegno profusi per l’affermazione e la difesa dei valori di libertà e democrazia.”
Ciao Annita, un abbraccio pieno d’affetto per te e per tutta la tua famiglia.
Sentite condoglianze a tutti i suoi cari.
La terra ti sia leggera, Annita.
O bella ciao!O bella ciao,ciao! Condoglianze vivissime alla famiglia!
Condoglianze per la famiglia e un’abbraccio a Claudio.
Non ci vedevamo molto spesso, ma quando ci incontravamo a Macerata o a Civitanova Alta, ascoltavo riverente ciò che mi diceva, non solo per rispetto della storia della sua famiglia, molto importante, ma anche per lo spessore della sua personalità e della sua cultura,accademica ed oltre.
Al marito Roberto, al figlio Claudio con la sua compagna Tasha tutte le mie più sentite condoglianze.
Uno spera sempre di non dovere vedere andare via le persone più giovani. Soprattutto quelle che ricordava quando erano adolescenti. Con un padre che la Resistenza l’aveva fatta per davvero come comandante delle Bande Nicolò. Che ci istruiva su cosa era stata la Resistenza per dei giovani della sua età. E noi che lo prendevamo ad esempio, insieme ai partigiani che erano stati nelle Bande Nicolò e con cui eravamo costantemente in contatto. Soprattutto con il Compagno Mario Pianesi e con il caro Lucio Monachesi, che aveva solo 17 anni quando era in montagna con il Comandante Pantanetti.
Mi unisco al dolore del mio concittadino ed amico Roberto Gaetani e del figlio, che ricordo piccolissimo e che veniva chiamato “Chicco” dal suo papà, mentre gli insegnava a dipingere. Per noi credenti la morte fisica è solo un cambio di dimensione, che ci permette di riunirci alle persone che abbiamo amato e che ci hanno preceduto. Però è duro sapere che Annita non è più qui. Che pure non vedendola da decenni, rinfrancava il sapere che era comunque qui, da qualche parte, a combattere.
ADDIO ANNITA, PUNTO DI RIFERIMENTO DI QUARANT’ANNI
E’ stata per me una giornata particolare quella di ieri, chiuso nei ricordi e nelle forti emozioni. La sua famiglia, Annita, da cui sono stato accolto con amichevole affetto, sono stati una parte importante, negli Anni ’70, della mia formazione politica ed intellettuale. Sono seguiti quarant’anni di vicinanza, sempre su un linea comune, tante battaglie vittoriose per la democrazia del nostro Paese: ultima quella per l’abolizione delle modifiche costituzionali del governo Renzi. Mi piace ricordare, nel mio lungo impegno di promotore e organizzatore culturale, la partecipazione di Annita, docente di Diritto Romano all’Università di Macerata, al convegno su Theodor Mommsen, con relatori di rilievo internazinale. Sullo storico tedesco, premio Nobel per la Letteratura , che soggiornò a Civitanova Alta a fine ‘800, in un suo “Viaggio in Italia”. Mi ritrovo, in un orario in cui la mente ha voluto ignorare il riposo, a ricordare Annita ed i suoi cari. Saluto e abbraccio Roberto, uomo riservato ma dal carattere forte e determinato, che dovrà far valere in un momento difficile, Claudio, di cui ho vissuto la nascita e che seguo con interesse nel suo impegno accademico ed intellettuale, la sua compagna Tasha. Nel pomeriggio, la triste cerimonia del commiato, nel silenzio assordante dell’Amministrazione Comunale civitanovese,impegnata nel rito terreno della campagna elettorale. Una figura quella di Annita che, con la sua famiglia, porterò sempre nel cuore con profonda gratitudine. Addio cara Annita, nella cristiana attesa di ritrovarci insieme nella pace della Vita Eterna.