di Laura Boccanera
Ritorno in palestra, buona la prima. La voglia di allenarsi è superiore alla paura e i tantissimi iscritti alle palestre civitanovesi già questa mattina hanno ricominciato a frequentare corsi e attività sportive. C’è chi alle 6,30 era già in palestra per allenarsi.
C’è chi ha scelto di prolungare le attività aprendo prima e chiudendo più tardi, chi si è affidato ad un impianto di aerazione all’avanguardia e chi proporrà anche attività all’aperto. Soluzioni apprezzate dal mondo dei fanatici del fitness che questa mattina hanno ricominciato ad allenarsi dopo lo stop imposto dall’emergenza Covid. Certo, in casa, tutti hanno provato a svolgere attività fisica, assistiti anche dai trainers che hanno continuato in modalità online ad offrire un’alternativa, ma l’allenamento in sala è mancato ai tanti sportivi e da oggi si torna a sudare. Numerosi gli accorgimenti per limitare il contagio adottati dalle palestre: all’Exe è stato allestito un pre ingresso con igienizzante, alla reception ci si sottopone alla misurazione della temperatura e alla firma dell’autocertificazione e poi si può accedere.
Creati percorsi in entrata e uscita e tutte le attrezzature sono state messe a distanza superiore a quella prevista da protocollo: «La prima frequentatrice è arrivata questa mattina alle 6,30, abbiamo esteso l’orario di apertura – commenta Fabrizio Sagripanti titolare della palestra Exe e dei centro Aem – in mattinata la frequenza è stata di poco inferiore al periodo pre Covid, c’è anche chi ha chiesto di fare l’iscrizione. Sul fronte della sicurezza abbiamo pensato a ogni cosa, apparecchiature distanziate e ricavato una mini palestra all’interno della palestra per consentire di distanziarsi ancora di più. Nella sala corsi abbiamo delimitato gli spazi a terra e anche negli spogliatoi sono stati definiti armadietti e panche utilizzabili. Da domani sarà attiva anche una App che si chiama Wellteam che fornirà informazioni sull’affollamento, consentirà la prenotazione dei corsi e sarà una sorta di reception virtuale. Nei centri Aem invece già lavoravamo su prenotazione e da un sondaggio effettuato la stragrande maggioranza dei frequentatori ripartiranno entro la prima settimana di giugno».
In questi mesi di quarantena inoltre la palestra aveva creato un gruppo con dirette di allenamenti che proseguiranno anche post lockdown: «abbiamo comunque mantenuto un servizio ma per gli utenti come indennizzo abbiamo proposto il prolungamento dell’abbonamento o il voucher di rimborso». Soddisfatto dalle misure adottate per il mondo dello sport Andrea Maiolino dei centri Gym first, per lui la ripresa delle attività dà l’occasione per una riflessione sul mondo delle palestre: «tutti i collaboratori hanno ricevuto i compensi e come società sportiva abbiamo avuto accesso al finanziamento del credito sportivo e all’abbattimento degli affitti. E’ stato fatto molto e mi auguro che sia preludio ad una maggiore sensibilizzazione verso i collaboratori delle palestre, lo sport è anche prevenzione per la salute ed educazione e disciplina per i giovani».
Questa mattina anche qui i frequentatori sono tornati motivati e sereni: «le disposizioni sono seguite e non ci sono grossi rischi di assembramento, abbiamo un orario spalmato dalle 6,30 alle 23,30 dal lunedì alla domenica e i nostri mille iscritti sono disposti su tutte le fasce orarie. A dare tranquillità anche un impianto di aerazione all’avanguardia. E’ un impianto di immissione espulsione che prende l’aria dall’esterno, la filtra e la mette in circolazione con 6 ricambi ogni ora».
Ritorno a pesi, manubri e kettlebell anche per gli iscritti della palestra Corallo Club di via Guerrazzi, da sempre punto di riferimento per chi fa del body building la sua filosofia di vita. Il titolare Willy Marcantoni ha distinto percorsi di ingresso e uscita e distanziato le 50 postazioni di allenamento nello spazio di 300 metri quadrati del centro. «Questa mattina alle 8,30 già c’erano 30 persone – ha detto – il massimo della capienza è stato fissato a 40 in contemporanea, che poi sono comunque i numeri che facevamo anche prima. Non mi aspettavo che tutti avrebbero ripreso fin da subito – commenta Marcantoni – ma era nell’aria, ieri in tanti già ci avevano scritto per sapere bene come ci si organizzava, se era possibile fare la doccia, l’utilizzo dello spogliatoio e altri dettagli. Con un buon di buon senso ci si può allenare in sicurezza. In particolare l’igienizzazione delle macchine dopo averle utilizzate, pulirle con lo spray significa avere rispetto per se stessi e per gli altri». Per quanto riguarda lo stop e i 76 giorni di chiusura delle palestre il Codacons comunica che è previsto dal decreto rilancio l’indennizzo per i giorni non fruiti. I gestori degli impianti sportivi hanno l’obbligo di rimborsare i propri clienti per la chiusura degli esercizi, anche attraverso voucher di pari valore, utilizzabile entro un anno dalla cessazione delle misure di sospensione dell’attività sportiva. A tale scopo il Codacons ha attivato uno specifico servizio di assistenza telefonica, attivo dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 17 al numero 89349966, dove un team di legali fornirà spiegazioni in merito alla richiesta di indennizzi.
Tutta Italia solo 300 contagi nonostante gli Isterismi e gli strilli per i presunti assembramenti...
Alla faccia degli assenblamenti dopo ci lamentiamo
State giocando con il fuoco,fatevi rimborsare dalle palestre non potete sottostare al rischio di giocarvi la libertà
Non state bene
Booooo...Non ce sto a capi più niente!!
con quests giornata spelendida a rinchiudersi.. contenti loro..
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non doveva essere aperte..
Lo “stuppedo” che impera…