di Laura Boccanera
Sospeso per un mese dall’insegnamento Matteo Simonetti, il docente del liceo da Vinci di Civitanova finito al centro delle polemiche per un suo intervento durante la presentazione del libro “Dopo Mussolini” organizzata dall’Anpi e con relatore lo scrittore Andrea Martini. Il 4 febbraio, su esposto dell’associazione partigiani alla direzione generale del provveditorato degli studi delle Marche, il docente è stato sentito e chiamato a giustificarsi delle parole dette in aula magna e di altre esternazioni comparse sul suo profilo social nel quale faceva riferimento alla Shoah, alla libertà di pensiero e alle piscine presenti ad Auschwitz e al piano Kalergi.
La direzione generale ad appena due giorni da quella audizione ha espresso il verdetto. Simonetti in realtà è stato prosciolto da ogni accusa per quanto riguarda l’intervento e la polemica suscitata in quell’incontro, ma la sanzione di 30 giorni di sospensione, con decurtazione del 50% dello stipendio è avvenuta per un post del 2016. Nel proprio esposto l’Anpi infatti aveva riportato una serie di esternazioni del docente avvenute su Facebook considerate dall’associazione partigiani incompatibili con l’insegnamento. Il post che ha determinato il provvedimento è quello del maggio 2016 quando Simonetti in una lunga riflessione introduce una serie di contenuti negazionisti anticipati però dalla frase “non lo penso ma voglio poterlo dire” per esprimere la propria contrarietà al carcere per i negazionisti e invocando la libertà di espressione.
Il provvedimento sarà impugnato dal docente come sottolinea il suo avvocato Alberto Feliziani: «da una attenta lettura del provvedimento, tre delle quattro contestazioni imputate al professor Matteo Simonetti e quindi tutte quelle riferite alla bagarre del 28 novembre scorso presso l’istituto Leonardo da Vinci, sono cadute: si smentisce così la ricostruzione dei fatti operata dall’Anpi con il deposito dell’esposto stesso. La sanzione viene irrogata in relazione al quarto capo di incolpazione, ponendo a fondamento della punizione, il contenuto di un post pubblicato dal docente e risalente al 2016.
E’ un procedimento disciplinare singolare: dopo il deposito dell’esposto, la Direzione Scolastica Regionale, preso atto di questo, sua sponte richiede all’Anpi altra documentazione non strettamente riferita ai fatti del 28 novembre e vengono trasmessi alcuni post del professore tra cui quello del 4 maggio all’interno del quale il docente, riprendendo un documento firmato da decine di intellettuali europei che si schierano contro le norme che vorrebbero il carcere per i negazionisti, commenta quelle tesi facendo precedere ogni frase da “io non penso che”. Cioè la Direzione scolastica, non potendolo colpire sui fatti del 28 novembre, lo fa utilizzando strumentalmente un post che, nella produzione, era privo dell’ultimo capoverso e del “…io non penso che”. Lunedì depositerò un’integrazione alla querela già formalizzata in procura e impugneremo il provvedimento davanti al magistrato del lavoro e, se dovesse occorrere, fino alla Corte di Cassazione. A mio avviso si lede un principio costituzionale, la libertà di pensiero. Alla fine chi ha sbagliato sarà chiamato a risarcire i danni prodotti». Tra gli attestati di solidarietà al docente, sempre espressi via Facebook, anche quelli dell’assessore Maika Gabellieri («Siamo dalla sua parte perché siamo per la democrazia e per la libertà ma soprattutto per la verità storica») e della segretaria del sindaco e coordinatore di Vince Civitanova Claudia Giulietti.
(Ultimo aggiornamento alle 16,15)
Caso liceo Da Vinci: il Pd chiede intervento del viceministro La Lega difende il prof
«Ogni prof deve essere antifascista» Caos sul convegno Anpi al Da Vinci: il Cobas chiede sanzioni
Caso Liceo da Vinci, il prof torna alla carica: «E’ l’Anpi ad essere fascista»
La vittoria momentanea del pensiero unico.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
…evviva il comunismo e la libertà, zum zum!! gv
Egregio Professore ma Lei ha osato tentare discutere in libertà con i gran sacerdoti del Grande Dogma. I Dogmi si sa non possono essere discussi nemmeno serenamente e si capisce che si siano irritati: è lesa maestà. Non si può dire che i partigiani hanno si combattuto Fascismo e Nazismo, ma che molti di loro non avevano proprio la precisa intenzione a guerra finita di sostituirli con quella che chiamiamo democrazia occidentale ma avevano in mente un modello diciamo più orientale? E quindi tanta sincerità democratica magari non c’era. Non si può dire? Non si può dire che a Porzus la brigata partigiana Osoppo di ispirazione cattolica e laica fu sterminata dai gappisti(vi perirono tra l’altro il fratello di Pasolini e lo zio di De Gregori) https://it.wikipedia.org/wiki/Eccidio_di_Porz%C3%BBs
ed anche negli eccidi a guerra finita nel triangolo rosso Emiliano: 13 aprile 1945: Rolando Rivi, seminarista di 14 anni, torturato e ucciso in una sommaria esecuzione da Giuseppe Corghi e da Delciso Rioli, partigiani della Brigata Garibaldi, appartenenti al battaglione Frittelli della divisione Modena Montagna (Armando) comandata da Mario Ricci[6] (i due furono poi condannati – in tutti e tre i gradi di giustizia – per omicidio a 22 anni di carcere, ma in realtà ne scontarono solo 6 grazie all’Amnistia Togliatti).
26 aprile 1945: Primo Rebecchi, artigiano di Cavezzo (Modena), sequestrato e brutalmente assassinato a Carpi.
27 aprile 1945: a Cernaieto di Casina, presso Trinità, furono uccisi 21 ostaggi fra cui tre donne e quattro ragazzini, probabilmente della milizia partigiana di Vedriano. I resti vennero trovati nel bosco a ridosso della strada per Gombio solo nell’ottobre del 1946, ed è ancora incerta la paternità esatta della strage, i nomi degli esecutori materiali e addirittura il numero preciso delle vittime che potrebbe essere di 23 o anche più[senza fonte].
9 maggio 1945 dodici fascisti o presunti tali tra cui il podestà di San Pietro in Casale Sisto Costa con la moglie e il figlio nel primo Eccidio di Argelato;
10 maggio 1945, dottor Carlo Testa, membro del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) per la Democrazia Cristiana, fu assassinato a Bomporto (Modena) con raffiche di mitra;
11 maggio 1945, i sette fratelli Govoni, Giacomo Malaguti, sottotenente di artiglieria del Corpo Italiano di Liberazione, con il quale aveva combattuto contro i tedeschi a Cassino rimanendo ferito, e aveva fatto la campagna in un’unità aggregata all’esercito inglese, in licenza presso la famiglia, assassinato nel secondo Eccidio di Argelato;
18 maggio 1945, Confucio Giacobazzi, agricoltore e partigiano non comunista, assassinato;
2 giugno 1945, Ettore Rizzi, partigiano simpatizzante democristiano, sequestrato e ucciso a Nonantola;
27 luglio 1945, Bruno Lazzari, impiegato democristiano di Nonantola, colpito da raffiche di mitra;
26 gennaio 1946, Giorgio Morelli, partigiano e giornalista cattolico, vittima di un agguato dopo la pubblicazione di un’inchiesta in cui accusava il presidente comunista dell’ANPI di Reggio Emilia della morte di un altro partigiano cattolico, Mario Simonazzi. Morelli morì a seguito delle ferite il 9 agosto 1947;
19 maggio 1946, Umberto Montanari, medico condotto a Piumazzo ed ex-partigiano cattolico, assassinato;
20 agosto 1946, Ferdinando Mirotti, capitano del Corpo italiano di Liberazione, assassinato sull’uscio di casa;
24 agosto 1946, Ferdinando Ferioli, avvocato, assassinato in casa da persone conosciute, gli assassini furono aiutati dalla loro organizzazione a riparare in Cecoslovacchia;
27 agosto 1946, Umberto Farri, sindaco socialista di Casalgrande, assassinato in casa da due uomini. Il caso non ha mai avuto una soluzione;
5 novembre 1948, Giuseppe Fanin, sindacalista, assassinato a San Giovanni in Persiceto;
17 novembre 1948, Angelo Casolari e Anna Ducati, membri del consiglio parrocchiale, assassinati nella canonica della parrocchia di Freto, a Modena. https://it.wikipedia.org/wiki/Triangolo_della_morte_(Emilia)
Ho citato Wikipedia evitando Giampaolo Pansa perchè ormai lo hanno bollato anche da morto di essere un fascista postumo.
Che dire poi della difficoltà(eufemismo) di parlare di Foibe? Non si dovevano irritare i compagni yugoslavi….e gli Istriani esuli trattati come appestati fino agli anni 90.
Quindi caro professore in bocca al lupo!
Caro Professore, lo confessi, da giovane si faceva le pippe???
Gli occhiali che usa ne sono la prova lampante!!!
Signor ? Franceschetti, il suo commento indurrebbe a convincerci di quanto sia tempo perso il cercare d’informarsi e magari commentare le notizie di questo sito.
EGREGIO SPALLETTI. LA SUA LUNGA RICERCA E’ PURA VERITA’. COME E VERITA’ CHE MIO PADRE DI CIVITANOVA FU PRIGIONIERO IN GERMANIA E TORNO’ GRANDINVALIDO. O MIA MADRE DA TOLENTINO CHE ERA AMICA DEI DIECI MARTIRI DI MONTALTO. E COSI’ VIA. LA STORIA SI DICE CHE VIENE SEMPRE RACCONTATA DA CHI VINCE. MA NOI L’ABBIAMO PERSA! E SE CI FOSSE IL FASCISMO, SIAMO SICURI CHE POTREMMO ESPRIMERCI (LEI E IO!) COME STIAMO SERENAMENTE FACENDO?
ECCO. SE TORNASSIMO OGGI ALLE STESSE CONDIZIONI DI CONFLITTO FRATRICIDA COME ALLORA, SIAMO SICURI CHE LEI E/O PURE IO NON IMBRACCEREMMO UN’ARMA E CI COMPORTEREMMO DI CONSEGUENZA. IO HO VISSUTO IL ’68 ED ALLORA CI SI MANGANELLAVA DI BRUTTO. ECCO, SCRIVO TUTTO QUESTO PER DIRE CHE LEI E IO POSSIAMO ESPRIMERCI COME MEGLIO RITENIAMO. MA UN INSEGNANTE NON LO PUO’ FARE, PROPRIO NO!! GIUSTO PUNIRLO!. SE VUOLE, GIUSTAMENTE E SACROSANTEMENTE PROPORRE UNA RILETTURA DELLA STORIA, LO FACCIA FUORI DELLA SCUOLA, SIA FACCIA UN BEL INCONTRO DI STUDIO (LA DEMOCRAZIA LO CONSENTE E TUTELA) MA NON A SCUOLA AI NOSTRI FIGLI. A TUTTI QUELLI CHE, FIGURE PUBBLICHE SI SONO AFFRETTATI A STARE VICINO A QUEL PROFESSORE, DICO CHE LA POLITICA DEVE STARE ATTENTA A
(SCUSATE CHISSA’ COSA HO TOCCATO) …ATTENTA A COME SI LEGGE LA STORIA. E MI FERMO QUI.
Signor Spalletti adesso ci racconti di don Minzoni, di Matteotti, dei fratelli Rosselli, delle bastonate per strada, dell’olio di ricino.
Ci dica qualcosa di quei disgraziati che furono mandati in Russia con le scarpe di cartone e non tornarono mai più.
Sa che c’è? Che dopo 20 anni di governo democratico, di benessere diffuso (il caffè con la cicoria), di donazioni (oro alla Patria), magari qualcuno c’è rimasto male.
E mi fermò qui.
Non lo penso ma voglio volerlo dire. Un uomo dice quello che pensa senza pararsi le chiappe. Più comprensibile l’esternazione della Gabellieri che pur affogando nella falsità e nell’ignoranza se crede veramente che c’è bisogno di revisionismo per amor di libertà, democrazia e soprattutto verità storica. Chi nega che alla fine della guerra ci sia stato qualche inevitabile comportamento, magari più da regolamenti di conti che di ricerca di mettersi il cuore in pace quando vendetta e giustizia si confondevano grazie al recente passato dove se dobbiamo fare un elenco di crimini fascionazisti andiamo su wikipedia come fa Spalletti
https://it.wikipedia.org/wiki/Atlante_delle_stragi_naziste_e_fasciste_in_Italia
e continuiamo con Piazza Fontana, L’italicus, Brescia. Bologna… ma magnetece co sa vocca e non vi perdono per avermi fatto in…cavolare.
MICUCCI. IN CHE SENSO?? NON TI HO CAPITO!
Attilio, il professore si lamentava di essere stato sottoposto ad interrogatorio tipo Ddr ed è stato multato solo per ciò che tra le varie esternazioni non aveva messo la frase ” non lo penso ma voglio poterlo dire” Uno che racconta che ad Auschwitz c’erano piscine probabilmente per gare internazionali di nuoto tra il ghiaccio dopo averlo fatto spaccare dai picconi degli addetti a cui i tedeschi si potevano avvicinare tranquillamente senza rischiare nessun contraccolpo da parte del piccone. E poi uno che lascia interviste….. tipo:
Non sono né uno storico né tanto meno uno storico dell’Olocausto, pur essendo conoscitore dell’argomento, quindi non sono in grado di pronunciarmi sull’esattezza della ricostruzione uscita dal processo di Norimberga. https://www.ilribelle.com/mensile-on-line/2012/4/19/intervista-matteo-simonetti.html?fbclid=IwAR0WtP0W8RH_-Lu_FW6iVWQ8cJudpiDuoL4ZykyNDaUftRQwK3YTmL-HDNg, Forse non hai capito l’esternazione per la Gabellieri? Forse non sopporto più chi parla di revisionismo e non credo che esista qualcuno che possa negare tutti i documenti ecc. testimonianze in buonafede ma lo fa solo per rilanciare ciò che più di nero sta nascosto nelle menti facilmente plasmabili come quelle di studenti che o ti classificano subito per quello che sei e si fanno quattro risate, di nascosto visto che comunque c’è il voto di mezzo, oppure nei più portati ad ascoltare stupide teorie, diventano nuovi seguaci di cretinate che non è possibili però che vengano trattate a scola all’interno di una lezione. Vuoi parlare di revisionismo, vai al bar, ubriacati in maniera che qualcuno capisca il motivo di tanto favellare oppure cerca qualche fuori di testa come te e sognate di rinverdire reich, nuovi millenari periodi di sopraffazione del pensiero normale, quello che non ha bisogno di tare infettive se non addirittura di sottosviluppo mentale per cui credere al primo profeta. Però, la vigliaccheria non si deve nascondere dietro frasette che ti salvano dal ricevere non dico denunce ( non dimentichiamo che il Morgoni cerca un po’ di visibilità dove nei luoghi dove veramente dovrebbe cercarla non può farlo per mancanza assoluta di idee), ma almeno i commenti che ti meriti e soprattutto quelli che dovrebbero dire di andare ad insegnare filosofia ( mi pare che questa insegni ma se fosse pastorizia sarebbe sicuramente più utile visto che non è che ne fai un buon uso e poi anche se fossi un insegnante di cucina, le tue idee revisioniste portale come detto prima in cantina e evita che qualche studente le scriva su striscioni e purtroppo anche ce ne fosse uno che lo pensa veramente visto che oggi si cura più la parte muscolare del cervello che non quella intellettiva, almeno negli ambienti dove biechi professori esulano dalle loro funzioni e cercano proseliti . Attilio non so dove non sono stato chiaro, forse sui rappresentati politici civitanovesi? Mi vergogno per loro, anzi che dico, io mi dovrei vergognare per loro? Ma saranno cippi!! Non capisci con chi ce l’ho, beh quando il Sig. Spalletti mi fa l’elenco dei misfatti e dimentica magari di mettere Le stragi nascoste come quelle scritte nell’armadio della vergogna ritrovato in uno scantinato del Celio se ricordo bene e la rimozione di molti crimini di guerra nazifascisti dove sembra che , riporto testualmente …Alla fine degli anni Quaranta 695 fascicoli processuali sui crimini di guerra nazi-fascisti “scomparvero” dagli archivi della Procura generale militare; contenevano notizie su eccidi, omicidi, saccheggi compiuti in Italia durante l’occupazione tedesca. Recuperati solo nel 1994, hanno rivelato una verità troppo a lungo taciuta: la rappresaglia contro i civili non era per i tedeschi e i repubblichini solo un modo per reagire agli attacchi partigiani, MA UNA VERA E PROPRIA TATTICA TERRORISTICA PREVENTIVA.
Attilio con questi revisionisti che poi lo fanno per uscire dall’anonimato che una purtroppo mancanza di personalità o di qualcosa per cui valga la pena di vivere, fosse anche solo la passione per la cioccolata, è ora che si cominci ad ignorarli. Oppure portino prove, documenti, filmati per poter dimostrare l’indimostrabile soprattutto dimostrino che Mussolini dopo essere stato liberato chissà che allegria fino alla fine della guerra tra fanatici in camicia nera, depresso e costretto ai capricci dell’affabile alleato Adolf Hitler. Tutte vittime dei partigiani poverini,che finita la guerra si sono dovuti nascondere e lo hanno fatto pure male dato che anche senza l’amnistia di Togliatti troppi ce n’erano già in giro e certo che se venivano riconosciuti da chi aveva avuto a che fare con loro, altro che triangolo rosso o altre definizioni. Attilio non so se quello che dovevo chiarirti fa parte di quello che ho scritto, se non fosse puoi tranquillamente riscrivere.
Caro Micucci, la questione centrale è quella posta da Winston Churchill. ”Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti.”
https://www.ilgiornale.it/news/insospettabili-difensori-razza-1568167.html
questi qua non li ha sanzionati mai nessuno eppure anche loro usavano gli occhiali…
Ancora una volta, tra i commentatori, c’è chi sostiene che se il fascismo non fosse stato sconfitto, oggi non potremmo neanche qui tranquillamente parlare ed esprimere la nostra opinione (anche se, mi pare, al professore in questione la cosa è stata negata), mentre non si accenna mai al fatto che se invece, sconfitto il fascismo, ci fosse stato il comunismo (come molti ben speravano), oggi le nostre opinioni, probabilmente, non potremmo nemmeno pensarle. Il fatto poi che un insegnante (sempre secondo alcuni) non possa dire quel che pensa (perché la scuola è pubblica e quindi…), mentre poi l’anpi è autorizzata a fare “lezioni di storia” nelle scuole, col “leggero” sospetto che, essendo, forse, di parte, la storia la racconti a senso unico, be’, come considerazione “profonda” ed indiscutibile, lascia il tempo che trova, come del resto certe “lezioni” di storia. gv
Domanda semplice, semplice il 10 febbraio v’è una ricorrenza in Italia. Il Regista Mario Vittorio Quattrina ha prodotto un documentario mettendolo a disposizione delle scuole: il Dirigente scolastico di cotanto Istituto ha fatto richiesta di proiettarlo? oppure percepisce che gli italiani siano tutti scemi? ed ignoranti?